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  Discussione Anarchia

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Discussione Anarchia
#1
So tutto
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C'e' un motivo perche' la discussione e' ferma dal 08/05/2010 ?
Inviato il: 2/2/2011 14:14
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Discussione Anarchia
#2
Dubito ormai di tutto
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Perchè da tempo immemorabile,ed oggi più che mai, è più comodo farsi guidare che guidarsi
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 2/2/2011 18:02
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Discussione Anarchia
#3
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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...non credo sia mai iniziata - l'anarchia intendo, se non come approccio embrionale forse in qualche collettività.

Per la discussione in sé: potrebbe essere una discussione con la D maiuscola.

Si parla della Comune di Parigi nel 1871 ... ma non sono ferrato e, sempre da wikipedia:

« L'idea di Anarchia nasce nell'antichità in accezione puramente negativa come degenerazione dello stato e come mancanza di ordine (α(ν)-αρχή). Lo storico greco Polibio la include in un disegno "ricorsivo" (anaciclosi)[4] della storia dei popoli come derivazione dello stadio peggiore dell'evolvere umano causato dalla degenerazione della democrazia in oclocrazia (governo della massa). Dalla condizione di anarchia, descritta come "disordine e trionfo degli istinti brutali" la stessa natura umana avrebbe permesso che la storia continuasse il suo percorso ciclico con la nascita di una monarchia . »

La parte che ho evidenziato in neretto non l'ho capita mica bene.

vabbè ...

Detto ciò:

.. mi "piace" il passaggio che fa riferimento al - disordine e trionfo degli istinti brutali (apposto siamo): in poche parole si sta parlando di quello che accade oggi, e meglio ancora, in democrazia. Meglio e cioè - peggio, visto che almeno la dittatura ha dalla sua una naturale esigenza negli istinti cosiddetti brutali.

Di Anarchia ho un mio pensiero personale in costante evoluzione. Quindi sarebbe interessante ascoltare chi ha le carte per parlarne. L'unica certezza in me e che non è in evoluzione ma graniticamente assodata è ... che ripudio la democrazia. Intanto.

PS

appoggio la "mozione/riflessione" di Benitoche
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 3/2/2011 6:29
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Discussione Anarchia
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

benitoche ha scritto:
Perchè da tempo immemorabile,ed oggi più che mai, è più comodo farsi guidare che guidarsi



se quelli che guidano avessero la patente, sarebbe già stato un passo avanti
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 3/2/2011 6:41
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  •  Infettato
      Infettato
Re: Discussione Anarchia
#5
Dubito ormai di tutto
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Da Roma
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A prescindere dal significato che frequentemente passa quando si parla di anarchia, (in parte anche vero).
Che sia più comodo farsi guidare è vero per molte persone, chi ragiona un pochino, ma poco mica tanto, capisce che farsi guidare è come consegnare la libertà a poche persone senza combattere, (leggi democrazia). che poi chi non è daccordo deve comunque sottostare alle imposizioni della democrazia, in pratica ha un bel nome (forse) ma sempre di dittatura si tratta.
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Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 3/2/2011 10:55
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Re: Discussione Anarchia
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Perchè scegliere la macchina quando si può andare anche a piedi? Finchè vedi passare di fronte a te solo macchine e le radio delle macchine ripetono che esistono solo queste, l'evasione da un simile mondo sarà pressoché impossibile. Ma il problema delle macchine è che si auto-sabotano a lungo andare e nel tragitto per sceglierne un'altra forse l'uomo riscoprirà il piacere di una dolce passeggiata, scegliendo il parco piuttosto che l'autosalone.
Inviato il: 3/2/2011 13:21
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Re: Discussione Anarchia
#7
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Citazione:

crederci ha scritto:
C'e' un motivo perche' la discussione e' ferma dal 08/05/2010 ?


Forse perchè quella discussione è iniziata il 10/4/2006?

Magari chi vi aveva partecipato ha espresso quello che voleva esprimere; nell'arco di 4 anni questo è possibile, direi.

Considerato il lasso di tempo trascorso, e il naturale ricambio generazionale degli utenti, chiunque volesse potrebbe iniziarne una nuova, di discussione sul tema, daccapo.

A presto
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 3/2/2011 15:30
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Discussione Anarchia
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
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La parola Anarchia ha sempre suscitato in me una gradevole sensazione
Premesso che intendo per anarchia il guidare le propie scelte nei più svariati campi in maniera indipendente,guidati quindi semplicemente dal propio senso morale,da una volontà riempita di pensieri propi affiancata ad un alto senso morale

Sarebbe interessante valutare un soggetto libero dalle varie coercizioni tipiche di un sistema preconfezionato
Affinchè il soggetto in questione non sia preda di istinti inferiori,deve quindi possedere un alto senso morale
Libertà quindi unita ad una sana moralità,chiaramente nel momento in cui tale moralità risultasse assente o deficiente in alcuni suoi aspetti con facilità si potrebbe tendere a cadere in errore

La componente egoistica tenderebbe a prendere possesso degli atti così da far cadere il soggetto in questione nelle perversioni a noi tutti note
Sono convinto che l'egoismo sia la base il letmotiv di tutti peccati,lussuria,accidia,gola e via discorrendo

Amplificando il discorso portandolo all'interno di una comunità,riterrei sbagliato la nascita di una forma gerarchica per lo sviluppo di una comunità,ma al contempo risulta naturale la presenza di un Leader nel momento stesso della creazione di un gruppo

Scopo del Leader-anarchico è non pensare di poter imporre in virtù delle propie superiori qualità qualsivoglia pensiero,ma coadiuvare lo sviluppo delle idee dei singoli con le propie superiori qualità

In sintesi se è vero come è vero che nei tempi antichi,antichissimi,grandi imperi come diceva prealbe hanno avuto ottimo crescita e sviluppo perchè guidati correttamente,questi erano guidati da esseri superiori direi no0n umani,il passaggio successivo alla monarchia rendeva il tutto dipendente dal monarca e dalle sue qualità in sintonia con quanto sopradetto

Il monarca come mediatore della divinità è effettivamente esistito ed a esso per primo mi sarei sottomesso
Oggi la democrazia imperversa(vedi Nord Africa)ma i capi sono scelti fra i più abietti esseri della società,quindi non la ritengo assolutamente un modello adatto

Anarchia in una comunità,con tanto di leader-coadiuvatore delle idee propie dei vari soggetti che di tale comunità fanno parte
Oggi non deve esistere un capo,un maestro ma solo un soggetto capace di far si che le idee,espressioni del pensiero dei singoli,giungano a buon fine grazie alla buona volontà del soggetto creante.

Niente statuti,niente leggi,solo un sano senso morale coltivato con attenzione fin dalla nascita,a guidare un soggetto,una comunità un popolo

Per una sana moralità è indispensabile sin da piccoli far nascere il senso del bello,attraverso una cultura del bello nelle varie epoche
Il bello il buono può essere studiato contemplando l'arte,quadri opere scultoree e quant'altro,di questo dovrebbero vivere i nostri bambini arte e cultura del bello del buono,creando così un alto senso morale per un sano sviluppo della comunità

In una scuola Anarchica le pareti dovrebbero essere tappezzate di opere d'arte
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 3/2/2011 20:55
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  •  AFrayn
      AFrayn
Re: Discussione Anarchia
#9
Mi sento vacillare
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@Calvero

Citazione:

Calvero ha scritto:
...non credo sia mai iniziata - l'anarchia intendo, se non come approccio embrionale forse in qualche collettività.
[...]
Si parla della Comune di Parigi nel 1871 ...


Oltre alla Comune, abbiamo due esperienze significative più recenti: l'Ucraina libertaria (1917-1921) (vedasi inoltre l'eccellente documentario su Youtube) e la Rivoluzione Spagnola (1936-1939).
Per documentarsi, esistono risorse importanti come Anarchopedia e l'immensa FAQ Anarchica in corso di traduzione dall'inglese.
E' mia opinione che esista tuttora un tacito accordo, o per meglio dire un fuoco incrociato "destra"-"sinistra" (compresi gli extraparlamentari, chiedere referenze al PMLI! ) per escludere le proposte anarchiche dal contesto politico. Quando vengono a malapena menzionate, è sempre in chiave negativa mediante l'uso di termini ad hoc come "anarcoinsurrezionalismo" agitati come spauracchio e sinonimo di caos, oppure catalogate come "ultrasinistre" e idealisticamente lontane da qualsiasi ipotesi di realizzazione.
Peccato che l'anarchia sia tutt'altro che caotica, anzi: stimola ogni individualità al pieno sviluppo e alla collaborazione organizzata, come è dato riscontrare in realtà educative come la scuola Paideia a Merida, Spagna. Il punto è che, come si evince dall'articolo su Paideia, questa organizzazione è raggiunta a partire dal basso, rifuggendo dall'autoritarismo, essendo il risultato di stimoli costanti in senso opposto alle nostre relazioni gerarchiche consuetudinarie. Ne sa qualcosa Francesc Ferrer i Guàrdia, preso a rivoverate dalla prima moglie che, al contrario di lui, anarchico e anticlericale, voleva impartire un'educazione religiosa ai figli. Alla fine fu ingiustamente fucilato, ma restano le eloquenti parole di A. Camus: "Francisco Ferrer pensava che nessuno sia malvagio volontariamente e che tutto il male presente al mondo provenga dall'ignoranza. È per questo che gli ignoranti l'hanno assassinato e l'ignoranza criminale si perpetua ancora oggi attraverso nuove ed inclassificabili inquisizioni. Di fronte ad esse tuttavia, alcune vittime, tra cui Ferrer, saranno vive per sempre."
Boa leitura...
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Molṑn labé - Quocunque Jeceris Stabit
Inviato il: 4/2/2011 4:29
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Discussione Anarchia
#10
Sono certo di non sapere
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@ AFrayn

Lucida disamina. Concordo. In primis nella parte in cui evidenzi le basse psicologie politiche atte a dipingere di altri colori quel che poi proprio colori non vuole avere.
Non ho ancora letto i link che segnali ma, proprio in ragione dell'osservazione di Santaruina, vorrei si passasse a uno stadio nuovo (e non per velleità intellettuali da forum) per accertarne e fino a che punto essa (l'anarchia) sia mezzo, sia fine, sia o meno propria dello spirito umano. Quanto insomma essa magari possa venire anche intesa come fenomeno che abbia in sé la consapevolezza di essere un tramite; un passaggio; un trampolino per un concetto ancora più trascendente di quello che l'anarchia enuncia. Ma forse non può andare oltre (e non è un offesa), poiché significherebbe che ha raggiunto, come per l'amore, il mirabile sentimento di utopia. L'ennesimo paradosso cioè che potrebbe essere il traino di coscienze pronte alla realizzazione del sé - al di là del bene e del male -
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 6/2/2011 5:03
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  •  Calvero
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Re: Discussione Anarchia
#11
Sono certo di non sapere
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@ Benitoche

Prima di poterne parlare bene con te (il tuo intervento richiede molte riflessioni) dovremmo mettere su un piatto di cristallo (siccome ci tengo al tuo pensiero), il valore di ciò che indichiamo con -morale- ... -egoismo- ... e -sano- ... e ciò in linea con la possibilità che potremmo scornarci per dire magari la stessa cosa. Ma non solo. Anche per scontrarci con onore, che è anche più bello (e si spera, interessante).

Potremmo già partire con la prima "provocazione":

- che l'amore non è in antitesi con egoismo. Per dirne una.
A te la prossima mossa
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Inviato il: 6/2/2011 5:18
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#12
Mi sento vacillare
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Citazione:
benitoche ha scritto:
In una scuola Anarchica le pareti dovrebbero essere tappezzate di opere d'arte

Quando insegnavo musica alle elementari, mi avvicina un papà al saggio di fine-anno e mi chiede cosa penso, visto che suo figlio fa flauto in una delle mie classi, di iscriverlo anche ai corsetti di pianoforte pomeridiani.

Io attacco con la "solfa":
la musica di gruppo permette lo sviluppo di un senso di cooperazione non competitiva fra i bambini, che il "risultato" si ottiene solo se tutto il gruppo funziona (compreso il bimbo dawn, che spiffera a caso ma gli altri si abituano a considerarlo suono di fondo come il traffico), che i bravini, dato un piccolo input iniziale, si fanno tutori e protettori dei più lenti, che il gruppo indica spontaneamente quelli più capaci per sobbarcarsi i passaggi impegnativi (di nuovo, lo scopo non è primeggiare ma far bene).
A quel punto di crescita collettiva, impegnarsi in uno strumento solista ha senso per sviluppare "egoisticamente" un interesse, andare oltre il gioco musicale, e...

mi interrompe un po' spazientito:
- "no, io dicevo se poi lo iscriviamo al conservatorio"



[il resto della conversazione è solo emblematico, ma non rilevante]
- "Ah, beh... bisogna prima vedere se sviluppa un'interesse così forte da sopportare l'impegno che comporta fare della musica il centro della sua vita futura"
- "No, quello no, ci penso io a farlo studiare, non si preoccupi!"
- "Ehm, sì... insomma, chi è questo bambino?"
- "Alessandro blabla"
- "Non... sa, sono decine e li chiamo solo per nome... con quale maestra?"
- "La Xxxxx"
- " Quell'Alessandro!? Quello fa già piano da due anni! "

[Avevo involontariamente svelato il segreto fra madre e figlio: Alessandro si era iscritto a piano di nascosto dal padre, occultando la tastiera sotto il letto ogni volta che smetteva di suonare. Avvertita la madre, mi ha detto di non fare caso al padre, che ci pensava lei a tenerne le grinfie giù dal bambino]



... @Ben
OK, i bambini ci stanno.
Che cavolo ne facciamo dei genitori?
Inviato il: 6/2/2011 16:25
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  •  Calvero
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Re: Discussione Anarchia
#13
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Che cavolo ne facciamo dei genitori?


Bruciamoli insieme ai preti, ai santi e agli eroi.

Che ritornino in voga le streghe... sarebbe certo più corroborante nonché foriero di creatività e sana gioia di prendere per il culo quanto di serio si creda sia così serio.
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Inviato il: 6/2/2011 18:37
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  •  benitoche
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Re: Discussione Anarchia
#14
Dubito ormai di tutto
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I genitori dovrebbero tenersi i figli a casa e non mandarli a scuola,se entrambi non lavorano chiaramente

http://www.controscuola.it/faq/#2

PS
@Makk
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 9/2/2011 20:57
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#15
Mi sento vacillare
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Citazione:
benitoche ha scritto:
I genitori dovrebbero tenersi i figli a casa e non mandarli a scuola,se entrambi non lavorano chiaramente

OK, i figli dei ricchi, dunque.
Capitalismo-> necessità di mano d'opera a basso costo->ricattabilità occupazionale->tanti disoccupati = lavora uno solo in famiglia solo se ha uno stipendietto mica male, e si stanno rarefacendo anche quelli.

Citazione:
PS
@Makk

Interessante.
I musicisti classici del ramo "filologico" lavorano tutti a 432Hz.
In realtà lo fanno più che altro per motivi pratici: usano strumenti d'epoca che non sono nati per l'accordatura a 440Hz (e i legni durano poco se "tiri" a 440 le corde di un violino o di un clavicembalo che è stato a 432 per 2-3 secoli).

Non mi piace invece il richiamo all'armonia "ben temperata" e perfetta di Bach.
La temperatura è un innaturale "arrotondamento" delle frequenze a scopo di semplificazione del "parco-strumenti" del musicista (lo strumento non temperato è utile solo per alcune tonalità). Chiaro che un genio come Bach ha sviscerato le potenzialità anche del temperamento equabile.
Ma, mentre ascoltare musica a 432 non dà chissà quali differenze rispetto al 440, ascoltare musica non temperata (tipicamente musica etnica o musicisti "a cappella") è percepibilmente più riposante.
Il temperamento sfasa le frequenze più del 440Hz. E' più disturbante.
Inviato il: 9/2/2011 22:47
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  •  Calvero
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Re: Discussione Anarchia
#16
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Makk, che significa temperamento equabile?
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Inviato il: 9/2/2011 22:49
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  •  Calvero
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Re: Discussione Anarchia
#17
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Capitalismo-> necessità di mano d'opera a basso costo->ricattabilità occupazionale->tanti disoccupati = lavora uno solo in famiglia solo se ha uno stipendietto mica male, e si stanno rarefacendo anche quelli.



... è una verità. E aggiungo. Non è che intuire cosa potrebbe essere giusto significa che sia attuabile. Potrebbe anche essere troppo tardi.
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Inviato il: 9/2/2011 23:43
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  •  Manfred
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Re: Discussione Anarchia
#18
Dubito ormai di tutto
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Bach ha inventato la psichedelia.

Scusate avevo letto: discussione anarchica!
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Manfred
Inviato il: 9/2/2011 23:44
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  •  Calvero
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Re: Discussione Anarchia
#19
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Ma porca di una .... non sarei neanche capace di fare quello che è alle sue spalle!!!! ogni volta che lo rivedo capisco che non capisco
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Inviato il: 9/2/2011 23:56
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  •  Polonio
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Re: Discussione Anarchia
#20
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a proposito di anarchia, qualcuno ha visto l'ultimo zeitgheist?
è un modello fantastico, l'unico problema è quello di arrivarci.
Inviato il: 10/2/2011 0:29
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  •  benitoche
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Re: Discussione Anarchia
#21
Dubito ormai di tutto
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I problemi della scuola moderna riguardano l'eccessivo quantità di nozioni inoculate ad un bambino nella fascia d'età che và dai 7 ai 14 anni,per intendersi il secondo settennio di vita
Queste eccessivo nozionismo non solo provoca un indurimento delle qualità creative insite in ogni essere umano,ma secondo molti alcune malattie sono riconducibili propio all'eccessivo nozionismo
Ora,preservare il bambino lo ritengo fondamentale,anche a discapito di qualsivoglia mala interpretazione di eventuali soggetti vicino alla famiglia dagli insegnanti ai nonni

Tu giustamente Makk dici che oggi è facile trovare famiglie con uno o più genitori a casa,ed allora sarebbe bene che questi si dedicassero ai loro figli,donassero il loro tempo a chi effettivamente lo merita
Tutto ciò la costituzione lo permette il destino lo concede ed allora perchè non farlo?
Propabilmente doneremo un futuro sicuramente più radioso,almeno dal mio personalissimo punto di vista

Tornerebbe utile meno comfort come dice Calvero e più parsimonia,i bambini non cercano il bel vestito non vogliono dei bei regali desiderano altro,molto meno costoso
Siamo noi che abbiamo piacere a farli vedere vestiti bene dai nostri pari,siamo noi che compensiamo le carenze affettive con i regali
I nostri figli cercano altro,basta vedere come e quanto piangono quando vengono presi dall'asilo,si sono legati alla maestra hanno ricevuto poco ma almeno è qualcosa ed ad essa ricambiano

PS
432Herz
Corretto il tuo punto di vista riguardo gli strumenti,tutti i professionisti utilizzano strumenti antichi
Un solo appunto a riguardo:
Consideriamo i personaggi storici: da un lato abbiamo Verdi che parla di grave, gravissimo errore nel voler alzare il corista dall'altro abbiamo Goebbels che nel 1939 impone il La 440....
Comunque sembra che i 432hz aiutino a creare equilibrio tra i due emisferi del cervello umano. E che proprio per questo motivo, il ministro della propaganda nazista ha imposto un'accordatura più acuta perché la musica prodotta con questa accordatura (440hz) produce irritabilità e squilibrio.
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Inviato il: 10/2/2011 0:33
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Re: Discussione Anarchia
#22
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Citazione:
I problemi della scuola moderna riguardano l'eccessivo quantità di nozioni inoculate ad un bambino nella fascia d'età che và dai 7 ai 14 anni,per intendersi il secondo settennio di vita
Queste eccessivo nozionismo non solo provoca un indurimento delle qualità creative insite in ogni essere umano,ma secondo molti alcune malattie sono riconducibili propio all'eccessivo nozionismo





.... ascoltate bene e anche se sembra un attacco ai bambini è proprio l'esatto contrario

e, attenzione, è perfettamente in tema con la questione ANARCHIA
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Inviato il: 10/2/2011 0:48
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Re: Discussione Anarchia
#23
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Polonio ha scritto:
a proposito di anarchia, qualcuno ha visto l'ultimo zeitgheist?
è un modello fantastico, l'unico problema è quello di arrivarci.


quanti ne hanno fatti?

qual'è? l'addendum?
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#24
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insegnare ai bambini è una faccenda delicata perché è formazione, nelle accezioni positive e negative del termine.
Per lo sviluppo di una coscienza anarchica è indispensabile che l'adulto abbia, come minimo sindacale, una abitudine al rispetto dell'altro. Appena sotto nella scala di priorità, c'è la capacità di individuare, analizzare e manipolare le "gabbie di pensiero" che la realtà gli mette davanti. Decodificare la realtà e fare scelte libere.
Per un bambino irregimentato, spezzare il conformismo e acquisire tale attitudine risulterà difficile, deve avere un carattere forte. Peggio, rischierà di ritrovarsi come "uno spostato" e subire l'attrazione del "reggimento".

Quindi ciò che l'educazione deve o non deve fare a un bambino è rilevante.

La pedagogia però è una roba seria. Le soluzioni drastiche che gli anarcocapitalisti suggeriscono (la scuola sono i genitori) sono, a mio avviso, irrispettose della pedagogia. Sono ampiamente argomentate "in destruens" della scuola ma veramente rozze nel "costruens".
Didatticamente sono, al minimo, insoddisfacenti.

E' del tutto vero che il bambino viene ricolmato di stimoli in età delicata. Ma quella è la sua funzione: i cuccioli d'uomo sono indifesi per un tempo assurdamente lungo rispetto a qualsiasi altro animale, questo tempo serve ad accumulare l'esperienza pregressa del branco, cosicché l'uomo supera in adattabilità, coesione di branco e coordinamento di azioni qualsiasi mancanza che la natura gli ha imposto. E far progredire inarrestabilmente il benessere del branco: visto che "non si butta niente" di ciò che il branco ha già esperito, l'esperienza aumenta di generazione in generazione.

Il bambino è una spugna per conoscenze ed è adatto ad esserlo. La sua flessibilità cognitiva (che si "ossifica" con l'età) gli consente di accettare e integrare dosi di cognizioni che un adulto non si sogna.
"Riempirlo" è indispensabile. Per il suo bene. Riempirlo di nozioni non è sbagliato in sé. Il nozionismo consiste nel fare questo (una cosa "buona") ma trattarlo come uno scaffale dove si ammucchiano nozioni, quante più ne entrano tanto meglio.
Ciò che pedagogisti liberisti "classici" come conservatori come marxiani consigliano (largamente inascoltati) è invece di addestrarlo a collegare le nozioni fra loro, il che (incidentalmente) aumenta enormemente la quantità di nozioni che può assorbire.
Per come funziona la nostra memoria, è più facile essere un database che un archivio: 1.000 nozioni con un indice per ricuperarle infallibilmente alla bisogna (modo scaffale) comporta la stessa "fatica" intellettuale che tenere 10.000 dati dinamicamente e logicamente collegabili tra loro in vari modi (modo database). Nel secondo caso, recuperare dati non è un automatismo ma un percorso di ricerca.

Morte al nozionismo, dunque. Ma mettergli in testa gli stessi miserabili 1.000 dati dei nozionisti (seppur recuperabili dalla memoria in maniera naturale, logica, creativa, ricombinabile liberamente) non è un'opzione valida. La potenzialità intellettuale di assorbimento-nozioni viene umiliata nel nozionismo perché impiegata quasi tutta a creare e gestire lo stupido indice dell'archivio. Viene parimenti umiliata dal "liberalismo" nell'addestrarlo a "percorrere" le proprie conoscenze ... ma dandogli pochi sentieri da percorrere (acquisirà ulteriori conoscenze perché ne ha l'abilità, ma farà questo in nell'età successiva, meno adatta).

Tutte due le correnti pedagogiche qui sopra sono irrispettose delle potenzialità del bambino.
Tutte due rispettano solo i desiderata del genitore: il conformista che otterrà un bel soldatino ordinato e il libertario che si ritrova un bello scansafatiche impertinente.

La pedagogia è una roba seria: giusto dedicarsi a insegnare una modalità cretiva e ricombinabile ma solo se questo serve ad aumentare la quantità di nozioni che il bambino deve saper manipolare da adulto.
Questo significa che il bambino può (ed è, finalmente, SUO interesse) sfidare le competenze di parecchi adulti esperti prima di tutto di pedagogia ma ciascuno di un sottoinsieme delle conoscenze, non le miserabili competenze del pur volenteroso genitore.


p.s.:
@Ben
Ho detto che NON è facile trovare il genitore che sta a casa.
Inviato il: 10/2/2011 10:02
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#25
Mi sento vacillare
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Non è che intuire cosa potrebbe essere giusto significa che sia attuabile. Potrebbe anche essere troppo tardi.

Il punto è che secondo me non si intuisce affatto cosa è giusto (per i bambini). Neanche carlin ha capito un gran ché.
In senso più generale, per l'anarchia è SEMPRE "troppo tardi". Per chi si arrende davanti al compito di costruirla.
Inviato il: 10/2/2011 10:17
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  •  Polonio
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Re: Discussione Anarchia
#26
Mi sento vacillare
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Citazione:

Polonio ha scritto:
a proposito di anarchia, qualcuno ha visto l'ultimo zeitgheist?
è un modello fantastico, l'unico problema è quello di arrivarci.


quanti ne hanno fatti?

qual'è? l'addendum?


il terzo, moving forward
Inviato il: 10/2/2011 10:37
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Discussione Anarchia
#27
Dubito ormai di tutto
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Carissimo Makk
Se mi sono permesso di parlare di pedagogia è perchè sono convinto di alcuni principi fondamentali frutto di conoscenze steineriana,da lì son partite le mie affermazioni circa una metodologia di studio anarchica,una scuola senza programmi nè piani di studio, che non è certo quello della scuola spagnola di inizio articolo

Non so se sai di cosa stò parlando, ti dò qualche input, poi se vorrai proseguirai da solo

Il presupposto per una vera arte pedagogica è la vera conoscenza dell’essere umano, essere che si sviluppa secondo autentiche leggi di formazione esprimentisi nel tempo in ritmi di fasi di sviluppo. Questa conoscenza dell’essere umano e del suo sviluppo è stata data dal Dott. Rudolf Steiner nella sua opera pedagogica, la quale presuppone, per essere compresa e attuata, la conoscenza della Scienza dello Spirito. Anni di esperienza pedagogica hanno potuto dare ampia dimostrazione dei suoi effetti perfino nel campo della pedagogia curativa.
È possibile una sana educazione del fanciullo solo a condizione di conoscere quando, come e in che modo si formino in lui gli impulsi vitali, la forma dell’anima in tutte le sue fasi di sviluppo fino a far nascere quel grado di consapevolezza di sé e di autonomo giudizio in rapporto alla vita sociale.
In questa pedagogia assume un ruolo di primaria importanza formativa l’arte nelle sue molteplici formazioni (grafico-pittorica, plastica, musicale, coreutica, euritmica), in quanto le forze plasmatrici l’essere umano sono le medesime forze esprimentisi nella creazione delle singole arti*:


architettura corpo fisico

scultura corpo eterico

pittura corpo astrale

musica Io

poesia sé spirituale

euritmia spirito vitale




Dall’arte, attraverso l’educazione al senso estetico, al “bello”, lievita la sostanza morale dell’uomo (l’arte per l’arte, per il puro senso estetico e non creazioni per soli fini utilitaristici). Quindi l’arte assurge a diretta formatrice dell’essere umano, diviene metodo di conoscenza e di terapia. L’attualità della pedagogia steineriana si ravvisa nella sua capacità di sviluppare accanto al pensiero razionale dilagante e già tanto stimolato dalla nostra società tecnologica in modo unilaterale, il pensiero immaginativo, che pone l’uomo in un sano stato di equilibrio, di verace armonica creatività, di duttilità, di vero pensiero libero e autonomo. Si educa l’uomo nella sua completezza di corpo fisico, anima e spirito, ponendo in equilibrio le tre attività dell’interiore essere umano, ovvero pensare, sentire e volere.
L’attualità di questo metodo risiede nell’andare incontro al bisogno profondo di libertà che è insito in ogni essere umano. Solo un uomo libero potrà essere morale, e un essere potrà divenire morale solo se avrà costituito in sé la propria individualità, e possedendo se stesso potrà quindi donarsi ai suoi simili, dando cosí forma alla vera comunità.
Ravvisiamo inoltre che tale pedagogia non è attuale solo da un punto di vista soggettivo, individuale, riguardante il momento presente, ma si inserisce nella corrente del divenire terrestre, ponendo anche i semi che germoglieranno in tempi lontani.
L’efficacia e la forza di tale metodo si basa quindi sulla capacità degli operatori di essere creativi operatori delle verità della Scienza dello Spirito, inseriti con duttilità e fantasia morale nelle forze del divenire dell’essere umano e del mondo. Il valore del metodo steineriano ha cosí validità nei tempi futuri, in quanto ha il suo fondamento nelle grandi perenni verità, nella reale visione spirituale del mondo.


il fondamento pedagogico necessario ad un insegnante che voglia operare nelle scuole che seguono il metodo steineriano, chiamato anche "Waldorf".


DALLA SCIENZA DELLO SPIRITO ALL'ARTE DELL'EDUCAZIONE:
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 10/2/2011 11:35
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#28
Mi sento vacillare
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Citazione:

benitoche ha scritto:
PS
432Herz
Corretto il tuo punto di vista riguardo gli strumenti,tutti i professionisti utilizzano strumenti antichi
Un solo appunto a riguardo:
Consideriamo i personaggi storici: da un lato abbiamo Verdi che parla di grave, gravissimo errore nel voler alzare il corista dall'altro abbiamo Goebbels che nel 1939 impone il La 440....
Comunque sembra che i 432hz aiutino a creare equilibrio tra i due emisferi del cervello umano. E che proprio per questo motivo, il ministro della propaganda nazista ha imposto un'accordatura più acuta perché la musica prodotta con questa accordatura (440hz) produce irritabilità e squilibrio.


puntualizzazioni:
non è esatto che tutti i professionisti usano strumenti antichi.
Lo fanno le superstar del violino che ci tengono a usare lo stradivari o il Guarnieri da 1,5mega€, ma lo accordano a 440.
Lo fanno i "filologi" che vogliono suonare la muscia "come si suonava allora", nell'epoca della sua composizione (432Hz). La loro ricerca si rivolge ad es. all'eseguire i giochi sull'acqua di Händel con un ensemble che potrebbe entrare in un barcone (come fu pensato). L'ideale sarebbe che lo eseguissero anche su un fiume, visto che Händel tenne anche conto di come l'acqua avrebbe riflesso e distorto il suono.
Ma i filologi sono una striminzita nicchia anche tra i musicisti classici.
La stragrande maggioranza dei musicisti esegue ad orchestra piena, quella stabilizzatasi nell'800 del gigantismo emotivo, da 120 elementi (con effetti anche comici, di far somigliare le delicate composizioni di Mozart alla "Radetzky Marsch" di Strauss).

=========================
Musica e salute è un conto, musica e potere un altro (ed è vagamente collegato al topic).

Dal punto di vista musica e salute, l'Ommmmmmm dei lama è una frequenza perfetta e consonante con l'universo.

Dal punto di vista del potere, le frequenze basse e possenti (anche delle campane e dei gong) hanno la loro bella funzione.
I suoni bassi sono a-direzionali (il sub dello stereo lo puoi mettere dove cacchio ti pare, sentirai sempre la musica provenire dalle cassette acustiche). In assenza di medi e acuti (che sono fortemente direzionali e si lasciano individuare spazialmente) il suono basso ti avvolge e sembra provenire da dovunque.
I bassi puri sono rari in natura: il tuono e poco altro.
Creare un suono basso artificiale stranisce l'ascoltatore, lo avvolge. E' il suono della divinità, ubiquo. E inoltre il suono basso, proprio per la sua rarità (che cazzo è, questo?) innalza la soglia d'attenzione, meccanismo di sopravvivenza (suono non identificato = sarà pericoloso?).

in realtà i maledetti bonzi vogliono soggiogare i fedeli, producendo suoni ipnotici e identificabili chiaramente come "solo io so fare questo suono, solo io sono in contatto con Dio, tu leccami i piedi".

Stesso concetto delle meravigliose cattedrali gotiche che affascinano Calvero. Riverberi infiniti, bassi possenti, sovraccarico sensoriale da tutti i lati, anche visivo. Un suono a 16Hz (noi sentiamo giù fino a 20) non è ottenibile con dei polmoni umani, ma con un sistema pneumatico che soffia nel labium o nell'ancia di una canna da 6mt si può.
E il fedele è schiacciato dalla presenza di Dio.
Ed era tutta robina a 432Hz.

Göbbels voleva i 440Hz perché, innalzando di mezzo tono, l'inno nazionale creato da Haydn e troppo solenne e posato diventa più acuto. Se arrivo alla soglia della tua estensione vocale ti si spezza la voce e gracchi, per sopperire a questo ci metti più pressione polmonare e raggiungi quella nota critica. Haydn conosceva la voce media (aveva anche rischiato di essere castrato in gioventù per la bellezza della sua voce, per sua fortuna era transitato prematuramente alla voce adulta, meno celestiale). Aveva bilanciato "Deutschland Über Alles" per far sforzare le ugole dei mezzosoprani e baritoni (l'80% della popolazione) quel tanto che basta per ottenere equilibrio fra facilità di esecuzione e solennità. Göbbels voleva che le sue folle urlassero.

Il mezzo tono in più che passa da 432 a 440 non è invece nessun tipo di problema per gli ottoni e i tamburi che sono l'ossatura delle fanfare militari. Al massimo rende un pelo stridenti gli ottavini e i metallofoni (che servono quasi solo a guidare il canto, quando previsto).
Sospetto molta suggestione nell'analisi del 440Hz "nazista". Non erano solo i dittatori a volere i 440Hz, c'era un dibattito in corso, e i musicisti erano diffidenti magari solo perché conservatori.
E' un fatto assodato che, prima della convenzione dei 440Hz, ci fosse un bel casino a suonare fra sconosciuti, perché si accordava in molti modi diversi: da 412 fino addirittura a 450.
Inviato il: 10/2/2011 11:47
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#29
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OT per quell'insaziabile di Calvero (almeno una sigaretta fra una e l'altra delle tue scopate con la conoscenza!)

Il temperamento equabile (come contrario di temperamento naturale)

La scala musicale naturale è fatta con le proporzioni fisiche e matematiche degli strumenti.
Una frequenza base di un DO a 100Hz (misura fittizzia) avrà piacevoli risonanze con una a 200Hz (che è un DO più acuto).
A 300Hz idem, ma non essendo il doppio o il quadruplo di 100 e 200, non sarà un DO, sarà un SOL.
400Hz è un altro DO, 500 è un MI.
Eccecc
Prendendo 5 o 7 di questi suoni si crea una scala di suoni "affini". un DO sarà sempre consonante con SOL e MI, a qualsiasi acutezza (ottava) li suoni. La voce e i violini si "accorgono" da soli di queste consonanze e vanno naturalmente a preferire di produrre suoni consonanti.

Così crei la scala di DO.
Con altre frequenze (suono base e suoni affini) crei la scala di SOL, che contiene quasi tutti i suoni di quella di DO tranne il FA. Sono due scale vicine, compatibilissime.
Quando crei la scala di SI le differenze diventano 5 dalla scala di DO e 4 da quella di SOL. E' una scala lontana.

Uno strumento musicale "naturale" può produrre suoni adatti solo per alcune scale, se usato per eseguire scale lontane dà stonature raccapriccianti.

Quindi idealmente un flautista (che non può accordare al volo nota per nota come una voce o un violino) aveva più flauti per eseguire le musiche nelle varie scale (tonalità) vicine.

Ma se un compositore vuole esplorare varie tonalità all'interno dello stesso brano? Che fai, cambi strumento a metà e il compositore deve prevedere nella sua musica una pausa apposita? E se invece di creare una frattura fra le due tonalità fa "scivolare" una tonalità in una lontana?

Nel settecento l'uso della voce e degli archi era abbondantemente complementato da altri strumenti a suono fisso (stava emergendo "il virtuosismo") e la libertà compositiva si andava affrancando dai lacciuoli della chiesa, grande e storica controllatrice della pericolosa sensualità insita nella musica.

Quindi volevano comporre liberi e avevano bisogno di una soluzione.

Un SOL di una tonalità di DO è, come abbiamo visto, leggermente differente dal SOL di una tonalità di SI. Se si "equalizzassero" le differenze in modo che i due SOL siano lo stesso?
Sarebbe solo "mezzo-stonato" in ciascuna delle due tonalità, non "del tutto stonato".
Sarà sopportabile, questa stonatura piccolapiccola?
Pensiamo ai vantaggi: tutti i 12 suoni dell'universo musicale di allora sarebbero sempre utilizzabili in qualsivoglia tonalità.

Grande dibattito. Puristi contro progressisti.

Vinse il temperamento equabile. E la musica precedente sarà tutta banalotta in confronto (sto semplificando! io adoro medioevo, rinascimento e primo barocco)

Ma abbiamo perso la naturalità e matematicità dei suoni. Tranne nei cori non accompagnati da strumenti e negli ensemble di soli archi, che (se composti di musicisti sensibili, non tarati accademicamente e se sono un collettivo stabile negli anni) sentono istintivamente quando i suoni "scrocchiano" per la consonanza e "scivolano" dentro e fuori dal temperamento equabile con elganza e naturalezza.

EDIT: rilevante: il blues e il jazz sono nati perché gli schiavi negri sono venuti a contatto con gli strumenti dei bianchi. Per loro, abituati alla scala non temperata, era impossibile sentire "giusti" alcuni suoni, ricordavano la musica dei bianchi a orecchio ma, arrivati a quella particolare nota dove il temperamento aveva reso molto dissonante la cosa, nonsapevano "scegliere" (ad esempio in tonalità di DO erano sbagliati sia il MI che il MI bemolle) quindi per buon peso le "acciaccavano" tutt'e due: era la "nota blue" (=triste, il MI è "allegro" e il MI bemolle "triste") che loro non riuscivano a vedere come le due modalità separate (per noi temperati sono "maggiore" e "minore").
Era l'inconfondibile "mood" che avrebbe cambiato per sempre la musica moderna (blues-> rock&roll-> rock).
Inviato il: 10/2/2011 11:50
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  •  Makk
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Re: Discussione Anarchia
#30
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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Citazione:

benitoche ha scritto:
Carissimo Makk
Non so se sai di cosa stò parlando

Sì.
Molte cose meravigliose in Steiner. E funziona.
Però è necessaria una comunità illuminata che si sobbarca preparazione degli insegnanti, attrezzature, tempo e rassegnarsi a che questi bambini ti rispondano sul punto ma non come ti piacerebbe, quando li interroghi (quindi, ad esempio, in Italia e USA è escluso che prenda piede).

Il fatto che sviluppa meravigliosamente le potenzialità del bambino ne fa un imprenscindibile, in pedagogia.

Ci sarebbe molto da dire. Quasi tutto in bene.
[una critica possibile è che si tratta di una "scuola nazionale", cioè una metodologia particolarmente consonante all'area anglo-sassone: come funzionerebbe nel crescere giapponesi o africani? O mediterranei? Questa è una questione difficile di cui ho visto solo poche domande e nessuna risposta convincente, ma andrebbe esplorata]


Però non è un argomento a favore dell'Home Schooling. Anzi.
Inviato il: 10/2/2011 12:29
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