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   Politica Interna & Estera
  Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera

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Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/8/2008
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Sunday, August 12, 2012
I deliri di Passera
Caro signor Passera,

stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata.

Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro.

Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa.

Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.

Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo.

Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.

E la gente dove deve andare a vivere di grazia?
Ci dica.

Dove e cosa vuole bucare?
Ci dica.

I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti?

Ci dica.

Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte?

Vorrei tanto sapere dove vive lei.

Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia.

Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere.

Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verra' domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so.

Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e' morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia.

E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.

Ma non vede cosa succede a Taranto?

Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine?

E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale?

E lei pensa che questo e' il futuro?

Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella.

Qui il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California.

Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.

Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera' nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.

Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente e'?

E gli italiani cosa faranno?

Non lo so.

So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.

Maria Rita Dorsogna, professore associato presso il dipartimento di matematica della California State University at Northridge, a Los Angeles.

(http://dorsogna.blogspot.it/2012/08/i-deliri-di-passera.html)
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 22/8/2012 18:23
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
Messaggi: 4685
Offline
Giusto per fare un commento MOLTO deteriore e sgradevolmente sessista, la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo quella lettera che è se anche la prof. Maria Rita Dorsogna dedicasse più tempo a curare la PROPRIA trivellazione, probabilmente avrebbe scritto una lettera dai toni meno esageratamente acutii e più meditata nei contenuti.

Invece si è inventata la Fiera Isterica del Piano Inclinato.



Per esempio, una delle considerazioni più semplici da fare è che è inutile preoccuparsi del futuro se prima non si sta molto, ma MOLTO attenti a tutelare il presente.
Tocca anche arrivarci, a questo benedetto "futuro"

La ricetta di Passera è discutibile? In alcuni aspetti, certo che si.
Però è stupido pensare di "discuterne" come fa lei.
Che in fatti non sta neppure discutendo: si limita a intimare.

Che se ne restasse beata nella sua "adorata California", e magari si accorgesse che persino nella sua "adorata California" il problema dell'indipendenza energetica viene affrontato in termini persino peggiori.

http://www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/2012/08/24/news/bioetanolo_pi_petrolio_e_gold_standard_romney_ora_punta_tutto_sull_economia-41410556/
Inviato il: 25/8/2012 15:04
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  •  fefochip
      fefochip
Re: Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/11/2005
Da roma
Messaggi: 7005
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4 parole:


la fusione fredda porcodezzio
_________________
più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 25/8/2012 15:22
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Pispax

Non sono d'accordo (credo che sia la prima volta dai tempi del "non voto" ) con te. Dov'è il piano inclinato nello scritto della Dorsogna? L'Italia è fatta da una penisola materialmente stretta e da due isole della stessa grandezza e con la stessa topologia. Nessuno dei tre posti è abbastanza vasto da ospitare un deserto disabitato dove installare infrastrutture inquinanti abbastanza lontane da tutti. L'idea di Passera poteva avere senso (e comunque portarla avanti è costato parecchio in termini di vite umane) quando si doveva per forza scegliere tra industria e ambiente. Oggi giorno non solo è possibile coniugare le due cose, o almeno iniziare a farlo, ma è perfino più vantaggioso. Mi sembra addirittura banale condividere la lettera della Dorsogna!
Inviato il: 25/8/2012 15:24
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Lettera aperta di M.R. Dorsogna al ministro passera
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
Messaggi: 4685
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Pispax

Non sono d'accordo (credo che sia la prima volta dai tempi del "non voto" ) con te. Dov'è il piano inclinato nello scritto della Dorsogna? L'Italia è fatta da una penisola materialmente stretta e da due isole della stessa grandezza e con la stessa topologia. Nessuno dei tre posti è abbastanza vasto da ospitare un deserto disabitato dove installare infrastrutture inquinanti abbastanza lontane da tutti. L'idea di Passera poteva avere senso (e comunque portarla avanti è costato parecchio in termini di vite umane) quando si doveva per forza scegliere tra industria e ambiente. Oggi giorno non solo è possibile coniugare le due cose, o almeno iniziare a farlo, ma è perfino più vantaggioso. Mi sembra addirittura banale condividere la lettera della Dorsogna!


Guarda, i piani inclinati stanno più o meno ovunque.

Iniziano da qui:
"Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo".

Poi qui:
"Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.
E la gente dove deve andare a vivere di grazia?"
(per capirci, non si possono escludere contemporaneamente rigassificatori e metanodotti. Inoltre metanodotti e oleodotti stanno nel fondo del mare)

poi qui
"Ci dica.

Dove e cosa vuole bucare?
Ci dica. "
("ci"? E' vero che Passera "non è stato eletto da nessuno", ma allora, e a maggior ragione, lei chi cazzo rappresenta?))

poi qui:
"I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti?"
(i sassi di Matera e un vigneto NON SONO la stessa cosa e NON HANNO lo stesso valore intrinseco)

poi qui:
"Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia."
(Bimbi deformi, mercurio in corpo, la miseria di alcune regioni e persino i terremoti diventano tutti quanti l'esito delle trivellazioni?)

poi qui
"Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere."
(Ma come? se il progetto secondo lei è quello di bucare OVUNQUE, con uninquinamento diffuso OVUNQUE, come può l'avere "amici banchieri" salvarti da questo destino?)


Sono arrivato solo a metà, poi mi sono scocciato.


Il tuo ragionamento invece è diverso. E' vero che l'Italia è piccola e densamente popolata, ma non è vero che OGNI più piccolo pezzetto del territorio è sacro e inviolabile e immutabile e degno di rispetto paragonabile a tutti gli altri.
Il sagrato di s.pietro e il sulcis richiedono tipi di valutazione diversi, tanto per fare un eempio idiota.


La cosa che verrebbe da pensare a me è che magari a Oristano, se gli trovano qualche pozzo di petrolio sotto a un "frutteto di arborea", tanto dispiacere poi non gli faccia.
A Iglesias e a Taranto questa contraddizione fra "industria e ambiente" (anche l'ALCOA inquina un bel po'. L'alluminio non è farina) sta evidenziando proprio questi problemi qui.
La soluzione evidentemente non può stare nel "allora tutto industria". Ma neppure nel "allora tutto ambiente".


L'argomento su cui ruota la lettera di questa "pacata" signora è un iano inclinato di per sè, in ogni caso.
Parte col dichiarare intoccabile OGNI pezzo d'Italia, e finisce col dire che le soluzioni stanno nell'investire sul futuro.
Oh.
Si può pensare che il problema sia APPENA più complesso di così?


Per esempio, giusto per risalire l'inclinazione del piano, se mi togli metanodotti, rigassificatori e oledotti, e continui anche a tenermi sotto il ricatto del monopolio dei grandi traders internazionali per quanto riguarda il prezzo del petrolio, mi dici come ci arrivo IO a questo "bellissimo" futuro?
Inviato il: 25/8/2012 16:19
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