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  •  earlturner
      earlturner
Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/7/2013
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Perche' l'uomo e' onnivoro

Girano da tempo numerosi articoli (provenienti dai soliti siti filovegetariani) che, nascondendosi dietro ad una ridicola e labile maschera di scientificità, cercano di abbindolare i vari veg-sprovveduti.

Riporterò i concetti più ridicoli e più diffusi trovati sui siti animalisti a sostegno della non-onnivorità dell'uomo, mostrandovi come questi, pur essendo un ammasso di concetti ascientifici e ridicoli, palesi ai più, possano apparire inoppugnabili agli occhi di chi non ha avuto la fortuna di studiare e di costruirsi una cultura pari almeno a quella ottenibile frequentando le scuole elementari.


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Punto 1: spesso gli scienziologi dei siti vegetariani sostengono che l’uomo non possa essere un animale onnivoro perché, secondo loro, un animale onnivoro o carnivoro dovrebbe essere in grado di metabolizzare* tutti i vari patogeni come Salmonella, Toxoplasma gondii, Listeria, Escherichia coli, Anisakis, Taenia solium (per ricordare solo gli esempi più frequentemente citati).

Lo so, molti di voi stanno già ridendo, eppure c’è gente che crede a queste cose. Ora, io potrei limitarmi a far notare a queste ingenue persone che Salmonella spp. può infettare mammiferi, sia erbivori che carnivori, uccelli, sia granivori che frugivori che carnivori, eccetera. Potrei far notare che Toxoplasma gondii effettua una prima fase di riproduzione sessuale unicamente nei felidi (ospite definitivo) mentre la seconda fase di riproduzione asessuale (quella che causa la toxoplasmosi nell’uomo) può effettuarla in un qualunque animale a sangue caldo. Potrei fare questo per tutti i patogeni che hanno citato. Invece no, dato che oggi mi sento particolarmente buono cercherò di farli ragionare un attimo, prendendo come esempio Taenia solium.

Questi articoli tentano di far nascere nel lettore il seguente quesito: perché un animale carnivoro od onnivoro può essere infettato da un patogeno trasmesso tramite la carne? Cercando di far balenare nella mente di questi polli (senza offesa per Gallus gallus) l’idea che un animale che si nutre di carne debba essere immune a tutti i patogeni in essa contenuti. Ora quelle persone che durate gli anni della scuola media si sono ricordate di studiare quel poco di evoluzione che si fa staranno già sogghignando, ma sorvoliamo. In realtà, qual è la domanda giusta da porsi? La domanda giusta da porsi è: un patogeno che per poter passare da un ospite ad un altro deve venir ingerito assieme alla carne, come fa ad infettare un animale erbivoro? E’ evidente che un patogeno del genere non potrà che infettare proprio i carnivori (o gli onnivori) in quanto se così non fosse, non esisterebbe.

Ritorniamo al nostro esempio: Taenia solium è un cestode che ha come ospite intermedio il maiale (generalmente) e come ospite definitivo l’uomo. Per poter passare dall’ospite intermedio all’ospite definitivo in modo tale da poter effettuare la riproduzione sessuata è necessario che l’ospite definitivo ingerisca la carne infetta dell’ospite intermedio. Detto questo supponiamo che, come vogliono farci credere i vegani, tutti gli animali carnivori ed onnivori, per essere veramente tali, debbano essere in grado di “metabolizzare”** tutti i parassiti che vengono trasmessi tramite la carne, analogo ragionamento quindi dovrebbe essere valido per gli erbivori. Qualunque persona con licenza media od elementare a questo punto può ben capire che se quanto detto dai vegani fosse vero, nessun parassita potrebbe esistere sul pianeta.

Questo, come già detto, è dovuto a degli stranissimi fenomeni che ai vegani evidentemente non piacciono: la selezione naturale e l’annessa evoluzione. In base a questo sconosciuto principio, un parassita che non è in grado di raggiungere l’animale di cui necessita per riprodursi è destinato a sopperire, è destinato a non essere selezionato e quindi a non esistere.

Mi pare quindi evidente che un parassita fatto per passare da un organismo all’altro attraverso la carne non possa che infestare animali carnivori od onnivori. Di conseguenza, la presenza di parassiti specie-specifici per l'uomo (cioè che possono infestare solo l'uomo) e che possono essere trasmessi solo attraverso la carne, è, al contrario di quello che sostengono i vegani, una delle infinite prove che l'uomo è onnivoro.



* ovviamente utilizzano questo termine non sapendone il significato, potrebbero parlare di sistema immunitario ma non sono ancora a conoscenza della sua esistenza;

** utilizzo anch’io impropriamente questa parola nel caso ci sia qualche veg-------- all'ascolto.


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Punto 2: le questioni metaboliche.

a) Molti articoli intendono dimostrare che l’uomo sia frugivoro, citando, più o meno direttamente, la mancanza dell’enzima urato ossidasi (o uricasi): la mancanza di questo enzima nei primati (in tutti i primati), tuttavia, non ha alcuna rilevanza, è, infatti, una caratteristica peculiare di questo ordine (infatti, manca in tutti i primati: sia frugivori che onnivori). Questo enzima serve a degradare l'acido urico prodotto dal catabolismo delle purine e, tolti i primati e qualche altra eccezione*, lo hanno tutti i mammiferi: i carnivori, gli onnivori e gli erbivori (lo ha il gatto, lo ha il maiale, lo ha il bovino).

Nei primati il gene che codifica per l'urato ossidasi è stato disattivato da due mutazioni (risalenti all'incirca al miocene) favorite poi dalla selezione, molto probabilmente, per il vantaggio di poter sfruttare il potere riducente dell'acido urico, proteggendosi così dall'azione dei radicali liberi, diminuendo, tra le altre cose, l'incidenza dei tumori.

b) Ci sono articoli che sostengono che l’uomo sia frugivoro per l’incapacità di catabolizzare le purine: leggere la risposta alla questione dell’urato ossidasi (punto a) per capire le dimensioni di questa cavolata.

c) Un altro cavallo di battaglia del vegemovimento che vorrebbe farci apparire erbivori, è l'incapacità dell'uomo di metabolizzare le ptomaine. L’uomo non può, infatti, metabolizzare: cadaverina, putrescina, indolo, scatolo, pippolo, plutolo, paperopolo, berlusconolo, brontolo, mammolo, supercazzolo, Rosy Bindi, eccetera.

La cadaverina, presente ad esempio in urine e sperma umani, è prodotta normalmente in ognuna delle nostre cellule (vive) per diversi motivi**, deriva dalla decarbossilazione dell’amminoacido lisina, contenuto in grandi quantità nella carne, nel latte, nelle uova e, parimenti, come tanto decantato dagli stessi vegetariani, nei legumi. Quindi se volete evitare la bassissima tossicità della cadaverina (2 g/kg per os nei ratti) non mangiate i legumi, niente fagioli, niente tofu, in sostanza: niente proteine! La putrescina, analogamente alla cadaverina, è una sostanza normalmente prodotta dal nostro organismo, sintetizzata a partire dall’ornitina ed utilizzata per produrre spermina, normalmente presente nel nucleo e nei ribosomi di qualsiasi cellula eucariotica. La putrescina viene altresì prodotta, ad esempio, nel tessuto nervoso dopo una crisi epilettica, per poi essere convertita in GABA (un neurotrasmettitore) per proteggere il cervello da crisi successive, contrastandone un’immediata insorgenza. La putrescina deriva dalla degradazione delle proteine, precisamente dalla decarbossilazione di ornitina e arginina, che si trovano in tutte le proteine animali e vegetali e anche in forma libera (anche nelle piante), se volete evitare anche la tossicità della putrescina (anch’essa molto bassa: 600 mg/kg per os nei ratti) non mangiate proteine, né animali, né vegetali.

Come vedete, né la putrescina, né la cadaverina, sono questi terribili veleni. Sono state scelte a tavolino dei vegedisinformatori ed utilizzate nella loro propaganda, esclusivamente, per i nomi estremamente suggestivi che hanno tratto, traggono e trarranno in inganno numerosi vegepirla creduloni.



* per la cronaca: nel cane Dalmata l'urato ossidasi ha un'attività estremamente ridotta rispetto agli altri animali (il Dalmata è frugivoro?);

** ad esempio è un importantissimo fattore che media diverse tappe della divisione cellulare e della sintesi proteica (come moltissime altre poliammine, compresa la putrescina).

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Punto 3: alcuni pseudogiornalisti vegani sostengono che l’uomo possa consumare la carne solo dopo il dissanguamento, la frollatura, la conservazione, la lavorazione e la cottura.

Troppo difficile, per loro, è fare una distinzione tra le modifiche che si fanno ad un alimento per poterlo rendere commestibile (come si fa ad esempio per la soia, per molti cereali e alcune verdure) e le modifiche che si fanno ad un alimento già commestibile per renderlo più appetibile ai gusti dei nostri tempi e per aumentarne la sicurezza dal punto di vista sanitario (come si fa ad esempio con la carne).

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Punto 4: molto spesso mi sono visto copia-incollare questa bellissima e inconfutabile tesi: "Siccome la caccia esiste da 300.000 anni e l'uomo da 5.000.000 e più, per 4.700.000 anni circa l'uomo si alimentò esclusivamente come la natura per lui prescrisse, cioè da animale fruttariano".

Questa tesi, apparentemente, non fa una piega... Ma iniziamo a mettere i puntini sulle i: i primi reperti provanti l’attività di caccia attiva da parte degli ominidi risalgono a circa 1,8 milioni di anni fa, circa 1 milione e 500.000 anni prima di quanto sostenuto da questa tesi; invece, l’Homo sapiens compare circa 200.000 anni fa, circa 4 milioni e 800.000 anni dopo di quello che sostengono questi vegeantropologi rivoluzionari. Quindi, automaticamente, il periodo in cui l’uomo si sarebbe alimentato da “fruttariano” passerebbe da + 4.700.000 anni a - 1.600.000 anni (cioè MAI).

Nonostante questa tesi risulti già ampiamente confutata da quanto già detto, per dover d'informazione, mi sento in obbligo di specificare che i primi ominidi a nutrirsi di carne (o meglio: i primi di cui abbiamo prove certe) furono alcune specie di australopitechi (es: A. garhi) circa 2,5 milioni di anni fa; sono stati, infatti, ritrovati utensili e animali macellati da questa specie, probabilmente non cacciati attivamente ma sottratti ad altri predatori. Il primo ominide di cui si ha la certezza che si nutrisse abitualmente e regolarmente di carne, cacciando anche attivamente le proprie prede, è Homo erectus sensu lato*, vissuto circa tra 1,7 milioni e 300.000 anni fa. L’Homo sapiens è comparso circa 200.000 anni fa, più di due milioni di anni dopo al giorno in cui i sui progenitori “decisero” di iniziare a mangiare la carne e 1,5 milioni di anni dopo al momento in cui questa divenne un alimento ordinario della dieta degli ominidi.



* nel termine "Homo erectus sensu lato" sono raggruppate tutte le popolazioni di H. erectus, sia asiatiche (H. erectus sensu stricto) che africane (H. ergaster), la specie di ominidi più moderne, tra le quali la nostra (H. sapiens), originano dalle popolazioni di Homo erectus africane (H. ergaster).

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Punto 5: spesso, i nostri cari vegefricchettoni, sostengono che l’uomo sia frugivoro in quanto simile ai primati, che sono frugivori.

Si sono però dimenticati di sottolineare che non tutti i primati sono strettamente frugivori ma molti di essi, anzi, la maggior parte, sono onnivori, compresi Scimpanzé e Bonobo, cioè le specie più vicine ad Homo Sapiens. Queste due specie, non solo si nutrono di carne, ma se la procurano cacciando attivamente altri primati e piccoli mammiferi più in generale, oltre a nutrirsi abitualmente di insetti e a saccheggiare i nidi degli uccelli, dai quali prendono sia uova che neonati.

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Punto 6: caratteristiche anatomiche.

Numerosi articoli tentano di provare la “frugivorità” dell’uomo sostenendo che determinate caratteristiche anatomiche stiano ad indicare la dieta frugivora. Queste caratteristiche si possono suddividere in 3 gruppi:

a) Caratteristiche ininfluenti, cioè che non propendono né a favore di una dieta onnivora, né a favore di una dieta erbivora: niente coda; pori sudoripari; placenta discoidale (come gi altri primati: in maggioranza onnivori e come i roditori: in maggioranza onnivori); placenta deciduata (per dare un’idea della validità di questo dato: tutti i primati e tutti carnivori hanno placenta deciduata, al contrario di equidi e ruminanti, per fare degli esempi); stomaco con duodeno (da quand’è che il duodeno fa parte dello stomaco? E da quand’è che esistono mammiferi senza duodeno?); intestino crasso con austra* (tipici, oltre che di alcuni erbivori, di tutti quegli onnivori che si sono evoluti in tali da erbivori come uomo e suini, al contrario di volpe rossa e orso, per fare un esempio, che si sono evoluti da carnivori in onnivori), se sapessero di cosa parlano, saprebbero che gli austra del grosso intestino dell’uomo (ma anche del maiale, un altro onnivoro) sono ben ridotti rispetto a quelli degli animali erbivori a “digestione posteriore” (come ad esempio il cavallo); presenza dell’enzima ptialina nella saliva (come nella maggior parte degli onnivori: ad esempio la saliva del maiale ne è ricchissima); lingua liscia; presenza di 4 zampe negli animali onnivori (e grazie al cazzo!).

b) Caratteristiche presentate come prova della dieta frugivora che in realtà sono a favore della dieta onnivora: pollice opponibile, adatto ad afferrare le prede e a costruire armi per sopperire alla mancanza di artigli; occhi disposti frontalmente (ampio raggio di visione binoculare) caratteristica tipica dei predatori, al contrario delle prede che hanno generalmente gli occhi disposti lateralmente per ampliare il più possibile il campo visivo ed avvistare i predatori (questa caratteristica nei primati, in realtà, è nata prima che questi diventassero cacciatori ed è stata selezionata perché utile nell’arrampicarsi e nel saltare da un albero all’altro, quindi è ininfluente, ma se la dovessimo considerare sarebbe dalla parte degli onnivori).

c) Caratteristiche non vere: ad esempio, alcuni vegecazzariani sostengono che l'uomo sia erbivoro perché avrebbe lo smalto dei denti notevolmente spesso.

d) Un discorso a sé merita la tanto bistrattata dentatura umana: i vegedisinformatori sostengono che la nostra dentatura sia simile a quella degli erbivori, addirittura, alcuni articoli sono arrivati a paragonarla a quella di un cavallo o di un bovino. In realtà, la nostra dentatura, non solo, è molto diversa da quella degli erbivori, ma presenta anche molte caratteristiche che confermano che l'uomo è un animale onnivoro: non abbiamo denti a crescita continua, non abbiamo molari atti a triturare i vegetali, ad esempio gli erbivori hanno molari con superficie masticatoria ampia, piana, con invaginazioni dello smalto che grazie a movimenti latero-laterali della mandibola, triturano i vegetali. Nel nostro caso, nonostante la mandibola ci consenta di effettuare questi movimenti, i molari pluricuspidati ce li impediscono, nessuno "mastica" sfregando i denti i denti tra loro ma utilizziamo i movimenti laterali della mandibola solo per aggiustare la posizione del cibo tra i denti e non per la masticazione vera e propria, che avviene con movimenti verticali. I nostri incisivi, oltre ad essere a crescita determinata (non crescono all'infinito), non si sovrappongono superiori con inferiori durante l'occlusione, sfido qualunque vegetariano ad afferrare e a tagliare dell'erba con gli incisivi e ad ingoiare alimenti fibrosi e grossolani.

Inoltre, se un veg(etari)ano provasse a mordersi la lingua a livello del canino e del primo premolare, si accorgerebbe che questa zona della nostra dentatura è molto adatta a tranciare un pezzo di carne, svolge, infatti, un’azione simile a quella dei denti ferini dei carnivori, ai quali difatti assomigliano.

Se invece intendiamo erbivoro nel senso di frugivoro, allora la nostra dentatura è molto utile nel mangiare frutta, esattamente come lo è nel mangiare insetti e carne. Ma se non servisse per la carne perché sarebbe così appuntita? E soprattutto, in quanto animali onnivori, perché il fatto che sia adatta all’assunzione della frutta dovrebbe escludere l’assunzione della carne? Seguendo questo ragionamento, non solo non saremmo onnivori noi ma non esisterebbe nessun onnivoro sulla Terra.

Volendo essere puntigliosi, si può aggiungere che i nostri molari sono pluricuspidati e sono decisamente più simili a quelli dei carnivori e degli onnivori che a quelli di qualsiasi erbivoro. Primati esclusi, tra gli animali domestici, quello con la dentatura più simile alla nostra è il maiale, guarda caso un onnivoro.

In ogni caso solo l'onnivorità può giustificare una dentatura completa e soprattutto così polifunzionale come quella dell'uomo.



Generalmente, discorrendo di queste cavolate, l'uomo viene sempre paragonato ad un modello astratto di animale onnivoro, realizzato mettendo assieme tutte le caratteristiche contrarie a quelle dell’uomo, quando tutti sanno che è impossibile creare uno schema unico di mammifero onnivoro, per le enormi diversità che esistono tra loro, dovute alla loro diversa filogenesi, caratteristiche che si ripercuotono poi anche sulla dieta, infatti, anche questa è estremamente diversa da un onnivoro all’altro, basti pensare all’orso e al maiale.



* gli austra sono sporgenze sacciformi della parete dell'intestino crasso.

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Punto 7: fisiologia.

Molti vegecazzariani sostengono che l'uomo sia frugivoro perché ha il pH del sangue leggermente basico (intorno a 7,4), mentre carnivori ed onnivori, secondo loro, lo avrebbero acido. In realtà, gatto e gatto (carnivori), bovino (erbivoro) e maiale (onnivoro) hanno tutti un valore di pH sanguigno attorno a 7,4, ovvero leggermente basico (nonché uguale a quello dell'uomo).

Alcuni credono, e cercano di convincerci, che il pH dello stomaco umano sia molto più alto di quello dei carnivori. Anche questo, ovviamente, è falso, infatti, il pH dello stomaco umano è circa 2, come nei carnivori.

Altri ancora, fanatici della dieta fruttariana, sostengono che il nostro unico alimento possibile sia la frutta, tentando poi di dimostrare questa loro teoria facendoci notare come il latte materno abbia la stessa concentrazione proteica della frutta (affermazione ovviamente falsa). Ora, trovatemi un motivo per cui dovremmo alimentarci solo con alimenti con lo stesso tenore proteico del latte materno e trovatemi un altro animale che lo fa.






Grazie dell'attenzione
Inviato il: 19/10/2013 16:05
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
Da
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earlturner ha scritto:

Grazie dell'attenzione


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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 19/10/2013 17:27
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  •  ivan
      ivan
Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#3
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Perchè l'uomo è onnivoro ?

Semplice,perchè questo ha sempre passato il convento: fame, sete, malattie e scarsità di risorse.

Come già dicevo al buon Pike bisogna fare una breve escursione nel nostro passato basandoci non già sulla macchina del tempo (l'ufficio progettazione ha ancora dei piccoli problemi di marketing a convincere tutte le restanti particelle dell'universo - anch'esse complottiste delle domenica quando sentono parlare di geodetiche dal percorso minimo - a ritornare sui loro passi) ma su quelle poche nozioni affidabili che sublimano dall'overload di informazioni che quotidianamente ci sommerge.

Allora, se proviamo ad elencare gli alimenti, vegetali ed animali, che possono essere mangiati crudi possiamo capire cosa c'era nel nostro passato, se c'era l'abbondanza o la miseria, ossia da dove veniamo, dove andiamo e cosa portiamo come tara (a parte il fiorino da pagare all'esattore che ci permette di esplorare il mondo; i ponti costano e come insegnano quelli che dicono soldi a tutti nulla alla fine dei conti e' gratis, "quella quota chiamata profitto qualcun'altro la paga al tuo posto" si diceva un tempo) .
Occorre pero' fare una premessa sulla capacità di tutte le creature di sopravvivere nel lungo periodo.
Sorvolando sugli aspetti legati alle condizioni fisiche e climatiche , il problema fondamentale della vita è quello di inseguire il flebile fotone con il suo quanto di energia,fotone che il sole manda sulla terra giorno dopo giorno; quest'inseguire il fotone con il suo pacchetto di energia crea la catena alimentare; quindi di tutte le risorse che l'ambiente puo' offrire la piu' importane è l'anello della catena alimentare, il cibo.

Osserviamo che in natura ogni specie animale cerca di adattarsi a cibi particolari, non a tutti i cibi teoricamente disponibili; questo perchè la sfida per la sopravvivenza nel lungo periodo infatti la si puo' vincere solo se: 1) si riesce ad ottenere una sorta di monopolio su una qualche determinata risorsa in modo da poterne disporre quasi in esclusiva; 2) si sfrutta al massimo il chimismo delle sostanze di cui ci si nutre.

Ora questo implica adattamento e come e' noto i meccanismi evolutivi richiedono tempi di adattamento molto lunghi e tempi lunghi significano adattamenti profondi; ora gli adattamenti profondi hanno un grande vantaggio: non possono essere rovesciati molto facilmente e in questo modo si realizza una situazione di monopolio su una data risorsa alimentare; ossia, in altri termini gli organismi viventi tendono a specializzarsi rispetto a particolari alimenti perchè il fatto di disporre di un radicato adattamento ad un cibo particolare significa poter contare su di una solida garanzia di sopravvivenza, proprio perche' i tempi lunghi necessari per adattarsi impediscono alle altre specie di alterare la situazione di monopolio.

Ma un radicato adattamento al cibo significa anche un fine adattamento biochimico che consente all'organismo di trarre il massimo vantaggio dal nutrimento. Nel contempo l'adattamento deve anche far si' che il cibo sia allettante e gratificante, insomma piacevole. Cio' e' necessario affinche' possa essere scelto tra tutti quelli possibili, o preferito ad altri meno idonei. In definitiva si puo' dire che l'alimentazione naturale e' costituita da quei cibi nei confronti dei quali si sono formati degli specifici adattamenti: cibi che hanno anche la caratteristica di risultare piacevoli e desiderabili.

Premesso questo vediamo, procedendo per grandi categorie, cosa possiamo mangiare crudo, ossia vediamo a che tipo di alimento si è adatto nel lungo periodo il nostro organismo.
Tra i vegetali che possiamo mangiare crudi troviamo: la frutta in genere, le noci e le nocciole, alcuni tipi di bacche, le verdure in genere, alcune radici aventi la caratteristica di non richiedere l'uso di strumenti (bastone da scavo) per essere raccolte ( le radici e i tuberi che si possono mangiare crudi sono quelli che si possono raccogliere senza l'aiuto di alcun attrezzo).
Tra gli alimenti di origine animale che possono essere mangiati crudi troviamo: alcuni tipi di insetti, le uova, la carne dei salmoni, delle foche e di pochi altri animali acquatici,i frutti di mare e la carne del maiale.
Se per noi, abituati agli scaffali degli ipermercati, gli insetti possono apparire inusuali quali alimento per giunta da mangiare crudo, basta ricordare che nella fascia tropicale l'abitudine di mangiare insetti non solo è diffusa ma è anche apprezzata al punto di essere considerata una autentica ghiottoneria alla quali e' impossibile rinunciare. Ma non tutti gli insetti pero'possono essere mangiati crudi: alcuni tipi di bruchi, formiche, di cavallette ecc.
Ora questo magari puo' anche stupire ma e' in perfetto accordo con quello che ci si aspetta, ossia che in natura ben difficilmente un adattamento una volta acquisito viene perduto. Cosi', anche se non troviamo simpatica la cosa, questo implica che abbiamo dentro di noi un radicato adattamento a nutrirci di alcuni tipi di insetti ( e per di piu' crudi) ; ossia nella preistoria gli insetti erano un cibo comune, altro che le succulente bistecche di mammut di cui parla certa divulgazione scientifica.

Andiamo ai frutti mare, argomento ben noto dato che nelle zone costiere del Mediterraneo essi vengono spesso mangiati cosi' come vengono raccolti e si arriva al punto che in certe zone non ci si siede a tavola se a tavola non c'è il crudo di mare servito.
Ad essere mangiati crudi sono vari tipi di molluschi bivalvi (cozze, vongole ecc.), granchi crostacei, ricci, polipi . Da notare il nome di "frutti di mare" dato a questo tipo di cibo: come la frutta vera e propria i frutti di mare non richiedono la messa in atto di particolari tecniche di pesca o di caccia, ma basta solo cercarli e raccoglierli.

Andiamo a salmoni e le foche; le foche sono ormai cibo dei soli Esquimesi che proprio per questo hanno un nome che significa "mangiatori di carne cruda". Le foche un tempo abitavano anche le spiagge dei mari caldi e, nonostante la mole, costituivano una facile preda. Anche i salmoni frequentavano i corsi d'acqua che sfociano nei mari caldi, e anche loro potevano essere catturati facilmente durante le loro migrazioni nei luoghi di accoppiamento.
Attualmente foche e salmoni, che hanno pagato lo scotto della facilita' con la quale potevano e possono essere catturati, vivono solo nelle regioni piu' fredde e inaccessibili del pianeta, ben lontano dall'insostenibile pressione antropica dei sapiens.

Quindi ci siamo adattati perfettamente a mangiare questo tipo di cibo (frutti di mare, salmone, foche) . Ora cosa implica questo? Semplice : che l'uomo è una specie che non si e' semplicemente adatta all'ambiente marino ma che è una specie che ha nel mare la sua origine (ed ecco perchè l'anello di congiunzione con le scimmie non si trova: perchè non c'è, perchè siamo discendenti di mammiferi marini).

Infine c' è il maiale che è un caso non facile da spiegare ; la carne del maiale puo' notoriamente essere mangiata cruda ed è causa di cio' che si possono fare prosciutti e salami che possono essere mangiati crudi anche in assenza di stagionatura. E' l' adattamento dell'uomo a mangiare cruda la carne di maiale che distingue il maile dagli altri animali domestici.

Quello che si puo' dire di certo e' che, nei siti dell'Africa Orientale dove sono stati trovati i resti piu' antichi degli ominidi risalenti a 4 / 5 milioni di anni fa, proprio il maiale e' una delle specie i cui resti fossili sono piu' abbondanti. In altre parole il maiale ha sempre fatto parte del paesaggio dei nostri antenati fin dai tempi piu' remoti.

L'importanza del maiale nella nostra dieta va visa nell'ottica della pressione antropica e la conseguente penuria di risorse che causava.
Man mano che le risorse dei luoghi vicino al mare non reggevano la crescente pressione antropica, va da se' che ci s spostava verso l'interno, verso le campagne e i monti luoghi che di cibi prontamente edibile in gran quantità erano avari; quindi il problema era come rendere edibile cio' che edibile non era in maniera efficace, ossia in maniera tale da non sprecare nulla; la risposta era semplice - almeno in apparenza , il maiale.
Il maiale è una specie onnivora, capace di mangiare praticamente tutto quel che c'è nel bosco o nella macchia, è una specie prolifera, è una specie relativamente facile da catturare - almeno gli esemplari piu' giovani - l'incontro con una scrofa di cinghiale in un bosco è una 'esperienza peggiore di quella di incontrare una lupa con i lupacchiotti al seguito - e da crescere in cattività.

Quindi e' giocoforza che ci sia adattati a nutrirsi di questa specie ma il problema come al solito è la carenza di risorse man mano che esse vengono consumate, problema che puo' essere affrontato con l'ottimizzazione dell'uso della risorsa; ed è cosi' che è nata la capacità di sfruttare ogni parte del maiale, dalle interiora alle cotiche, ma questo implicava una padronanza di altre tecniche, dalla lavorazione dei metalli per creare utensili alla padronanza delle tecniche di cottura e conservazione dei cibi, ma qui siamo già nella storia moderna o almeno in quella recente, non siamo piu' nella preistoria.

In sintesi la nostra storia è una storia triste, di sopravvivenza con quel poco che la battigia e le sue immediate vicinanze potevano offrire: crostacei, piccoli pesci, qualche insetto, un po' di frutta e di erbe quando andava bene.

La svolta si è avuta quando si è scoperto che il numero di particelle poteva essere contato con una bilancia, ma questo e' già un altro discorso, discorso che ha poco risalto in una divulgazione scientifica dominata dal marketing che deve fare audiences al di là dei contenuti.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#4
Sono certo di non sapere
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Molti vegecazzariani


Che non esistono, a differenza dei coglioni.
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  •  horselover
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#5
Dubito ormai di tutto
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tutti gli animali sono onnivori
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#6
Mi sento vacillare
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Ehi, mi piace questo gioco. Voglio farlo anch'io.


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Inviato il: 19/10/2013 17:34
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  •  Merio
      Merio
Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#7
Sono certo di non sapere
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cos'è sta merda...

poi magari fatevi un giro su nutrition facts e traetene le vostre conclusioni...

SIA CHIARO: OGNUNO RISULTA LIBERO DI MANGIARE QUELLO CHE GLI PARE E PIACE

________

Edit: se non si fosse capito, "la merda" sarebbe il layout sfasato...
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Inviato il: 19/10/2013 18:00
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  •  Nomit
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#8
Dubito ormai di tutto
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Oltre ad aver scritto le solite idiozie abissali (occhi frontali, canini, erba...) hai anche riportato in modo distorto opinioni lette qua e là ed hai replicato senza citare nessuna prova, come del resto fanno anche la maggior parte degli articoli della controparte.

Inviato il: 19/10/2013 18:58
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  •  Nomit
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#9
Dubito ormai di tutto
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MA CHI E' QUEL MONA CHE HA SFORMATTATO LA PAGINA!
Inviato il: 19/10/2013 19:03
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  •  Merio
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#10
Sono certo di non sapere
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Altra peculiarità dell'uomo è che la carne la mangia essenzialmente cotta...

é un male, od un bene?

Dipende dai casi... cotture sui 100 °C per tempi adeguati non dovrebbero dare problemi di sorta... il problema è se si va oltre i 120 °C...

Credo si tratti di scegliere un male minore...

Alcuni tipi di carne devono essere cotte molto bene per evitare sorprese di natura parassitaria...

poi bisogna vedere se esistono problemi intrinsechi della carne stessa... e parrebbe vi siano svariate prove a riguardo...

Oltretutto oggi giorno il ciclo è inquinato da tutta una serie di sostanze che non sono affatto cibo... eppure ce le ritroviamo volenti, o nolenti nel piatto...
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Inviato il: 19/10/2013 21:40
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  •  earlturner
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#11
Mi sento vacillare
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ottime argomentazioni, continuate cosi
Inviato il: 20/10/2013 14:37
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  •  earlturner
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#12
Mi sento vacillare
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tanto scherno, qualche insulto ma argomenti ZERO
comunque, il fatto e' che negli ultimi due gg non ho avuto tempo e mi son sbagliato a pubblicare questo testo, mi sono scordato di pulirlo un pochino degli insulti [ calvero ovviamente ha letto solo quello meno male ci hai risparmiato il solito pippone esistenziale fatto di Te e Me, grazie ] poiche' il testo NON e' mio, difatti era pieno di robe tipo 'vegecazzari' ecc che ho cancellato a manetta ma ne ho dimenticato UNO e figurati se qualcuno non si accaniva [ i vege del sito ]
chissa' magari, detto questo, dovrei aspettarmi qualche "scusa" da parte di chi ha aggredito ma figurati
Inviato il: 20/10/2013 14:47
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  •  Merio
      Merio
Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#13
Sono certo di non sapere
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piuttosto a parte il problema del mangiare tutto, o niente, il layout deve rimanere sfasato in questa maniera oscena, oppure no?
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Inviato il: 20/10/2013 15:33
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
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  •  Nomit
      Nomit
Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#15
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
ottime argomentazioni, continuate cosi

tanto scherno, qualche insulto ma argomenti ZERO
Veramente non è che ogni volta che uno posta l'ennesimo testo offensivo su una pagina illeggibile i vegeinsultati devono sempre accorrere a sbattersi e perdere tempo per rispondere.

Citazione:
comunque, il fatto e' che negli ultimi due gg non ho avuto tempo e mi son sbagliato a pubblicare questo testo, mi sono scordato di pulirlo un pochino degli insulti [ calvero ovviamente ha letto solo quello meno male ci hai risparmiato il solito pippone esistenziale fatto di Te e Me, grazie ] poiche' il testo NON e' mio, difatti era pieno di robe tipo 'vegecazzari' ecc che ho cancellato a manetta ma ne ho dimenticato UNO e figurati se qualcuno non si accaniva [ i vege del sito ]
chissa' magari, detto questo, dovrei aspettarmi qualche "scusa" da parte di chi ha aggredito ma figurati
Visto che sei tu ad avere aggredito postando un testo di insulti direi proprio di no.

Comunque potresti cominciare col mettere qualche fonte, sia sulle affermazioni a cui credi (sui parassiti, sul ph del sangue, sul ph dello stomaco, sulla formazione di ptomaine), sia su CHI ha scritto le affermazioni che vorresti confutare, perché per esempio io non ho mai letto da nessuna parte che i denti dell'uomo sarebbero simili a quelli dei bovini.
Inviato il: 20/10/2013 16:37
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  •  Pyter
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#16
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  •  Calvero
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Re: Perche' l'Uomo e' Onnivoro
#17
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Citazione:

earlturner ha scritto:
tanto scherno, qualche insulto ma argomenti ZERO
comunque, il fatto e' che negli ultimi due gg non ho avuto tempo e mi son sbagliato a pubblicare questo testo, mi sono scordato di pulirlo un pochino degli insulti [ calvero ovviamente ha letto solo quello meno male ci hai risparmiato il solito pippone esistenziale fatto di Te e Me, grazie ] poiche' il testo NON e' mio, difatti era pieno di robe tipo 'vegecazzari' ecc che ho cancellato a manetta ma ne ho dimenticato UNO e figurati se qualcuno non si accaniva [ i vege del sito ]
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Primo:

Intanto comprati un fustino di Dash che più bianco non si può, così impari a lavare meglio la prossima volta. Se te posti alla cazzo di cane, non è che gli altri si debbano procurare la sfera di cristallo. Non sai postare e rompi anche il cazzo.

.. secondo:

Qualcuno lo aveva scritto "Vegacazzari", questo è un fatto no un opinione, questo a significare che era il tono del suo argomentare e a quel tono, ribadisco:

Che non esistono, a differenza dei COGLIONI.

(ora anche in maiuscolo)

Se ti sei sentito preso dentro, è un problema tuo che hai con l'italiano, oppure è questione di coda di paglia.

Terzo:

Andare a prendere un testo dove il Livore da te "censurato" sta a sublimare la "serietà" dell'argomentazione la dice lunga del livello intellettuale di chi lo ha scritto.

Quarto:

SE (ripeto, se) pensi che qui ci siano dei Vegacazzari, anche se non l'hai detto, considera allora che COGLIONE era diretto anche a Te.

Firmato e controfirmato
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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