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   Guerre e Terrorismo
  Palestina – Lo sterminio di Gaza

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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#42
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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Pispax:
Cazzata.
Dai, non scherziamo.
Guardando le cose in modo realistico questo sarebbe il MIGLIOR accordo possibile per i Paesi Arabi, e sarebbe il PEGGIOR accordo possibile per Israele - che non a caso ha lottato per 60 anni proprio per evitare questa roba.

Shm:
…carissimo, permettimi di contraddirti, forse non hai ben compreso il senso del mio post! Una riga più su di ciò che hai quotato c’è scritto:
“Per quanto mi riguarda, secondo me non c’è soluzione.”
Più su:
“Parimenti potrei dirti che se Israele almeno permettesse il diritto al ritorno dei palestinesi(risoluzione ONU 194), potrebbe essere molto difficile che lo Stato ebraico subisca “attacchi terroristici” che per decenni ha cercato come pretesto per la rappresaglia… Ma ripeto, per me è un’utopia…”
Ancora più in alto:
“…se un’azione dovesse percorrere una qualsiasi strada per arrivare in qualche modo ad una forma di pace(ma che secondo me, è destinata a rimanere una pura utopia presente e futura), il primo passo dovrebbe essere compiuto da Israele attraverso la concessione del diritto al ritorno delle popolazioni arabe.”
In secondo luogo, sarebbe il miglior accordo possibile, non certamente per i Paesi Arabi ma per i palestinesi, ma sulla traccia di un compromesso(comunque secondo me impraticabile) che restituirebbe loro un’esigua percentuale rispetto a quanto perso col sionismo…

Pispax:
Curioso notare come per nessuna delle due parti in causa i Palestinesi abbiano una qualunque voce in capitolo.
(per inciso proprio per i palestinesi in questione questo tipo di soluzione sarebbe un bel casino. Per arrivare al lunghissimo termine in cui arrivano - forse - a diventare maggioranza di anni in cui non possono decidere di loro stessi ce ne sono tanti..)

Shm:
mica ho capito del tutto cosa vuoi dire… Ma se parli di anni in funzione del raggiungimento di una maggioranza etnica, sappi che la crescita demografica è proprio il fulcro della costante preoccupazione ebraica. Semplici studi dimostrano infatti come la natalità degli arabi sia nettamente superiore a quella ebraica: per gli arabi 3-4 per ogni coppia, per gli ebrei 1-1,5… Nell’arco di 25 anni la popolazione sarebbe destinata a raddoppiare, ai danni dell’attuale maggioranza ebraica…

pispax:
Quindi non sarà questa la soluzione.

Shm:
Veramente è quel che dicevo: impercorribile, impossibile, inattuabile, impraticabile ecc. ecc. ecc.!

Pispax:
Una soluzione praticabile invece può essere quella dalla spartizione territoriale e delle conseguenti autonomie di governo. E' una soluzione scritta e ribadita da più di 30 anni ed è accettata nei presupposti (ancora non siamo nel dettaglio della spartizione delle singole vacche) sia dagli israeliani che dai palestinesi.

Shm:
Addirittura?! La risoluzione 194 venne sancita dall’ONU dal 1948 eppure non è mai stata rispettata per gli ovvi motivi, il promotore (il conte Bernadotte) venne irrimediabilmente fatto fuori… Una promessa come la spartizione dei territori è destinata a rimanere una leva politica da ambo le parti e come tale a non vedere mai la propria attuazione… E poi, dopo che son stati eliminati oltre 500 tra città e villaggi il sionismo potrebbe mai, realisticamente, pensare di restituire solo un mq di terra?
Credo che Ben Gurion si rivolterebbe nella tomba...!

Pispax:
Però è fortemente rifiutata dai Paesi arabi contrari allo stato di Israele.
Che come politica nei confronti dei palestinesi utilizzano la vecchia roba del "tanto peggio stanno, tanto meglio è".
E che sono ben supportati in questo da quei coglioni della Destra israeliana. L'autonominatosi Padre della Politica Estera, cioè gli USA, dove e quando gli è convenuto ha comprato la pace fra i popoli a suon di miliardi di dollari.

Shm:
Purtroppo qualsiasi ideologia o interferenza estera fallisce di fronte al problema di fondo che è il sopruso perpetrato da parte di un popolo nei confronti di un altro. Perciò sposo in toto e faccio mia l’opinione di Ilan Pappe che a pag. 299 scrive:
“…a meno che Israele non riconosca il ruolo principale che ha svolto e continua a svolgere nell’esproprio della nazione palestinese e non accetti le conseguenze che il riconoscimento della pulizia etnica implica, tutti i tentativi di risolvere il conflitto israelo-palestinese, sono destinati a fallire, come fu chiaro nel 2000 quando i negoziati di Oslo si ruppero proprio sul diritto al ritorno dei profughi…”
Tuttavia mi rendo conto che per i noti timori ebraici da sempre legati esclusivamente ed unicamente al pericolo dell’assimilazione tutto ciò è impercorribile, cosa questa che Ilan Pappe razionalmente evita di dire, perché probabilmente sarebbe costretto ad eliminare un “lieto fine” dal suo libro, inteso questo come unica speranza di soluzione del conflitto…
_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 3/3/2010 9:31
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
Da
Messaggi: 4685
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Citazione:
…sempre che Israele non ammetta il diritto al ritorno dei palestinesi e, a lungo termine, non rinunci allo Stato a maggioranza ebraica ma rientri nell’ordine d’idee di un più democratico Stato ebraico-islamico…

I palestinesi credo fermamente che accetterebbero un compromesso del genere, visto che in passato avrebbero accettato accordi peggiori…

Cazzata.
Dai, non scherziamo.

Guardando le cose in modo realistico questo sarebbe il MIGLIOR accordo possibile per i Paesi Arabi, e sarebbe il PEGGIOR accordo possibile per Israele - che non a caso ha lottato per 60 anni proprio per evitare questa roba.
Curioso notare come per nessuna delle due parti in causa i Palestinesi abbiano una qualunque voce in capitolo.
(per inciso proprio per i palestinesi in questione questo tipo di soluzione sarebbe un bel casino. Per arrivare al lunghissimo termine in cui arrivano - forse - a diventare maggioranza di anni in cui non possono decidere di loro stessi ce ne sono tanti..)

Quindi non sarà questa la soluzione.
Una soluzione praticabile invece può essere quella dalla spartizione territoriale e delle conseguenti autonomie di governo. E' una soluzione scritta e ribadita da più di 30 anni ed è accettata nei presupposti (ancora non siamo nel dettaglio della spartizione delle singole vacche) sia dagli israeliani che dai palestinesi.

Però è fortemente rifiutata dai Paesi arabi contrari allo stato di Israele.
Che come politica nei confronti dei palestinesi utilizzano la vecchia roba del "tanto peggio stanno, tanto meglio è".
E che sono ben supportati in questo da quei coglioni della Destra israeliana.


L'autonominatosi Padre della Politica Estera, cioè gli USA, dove e quando gli è convenuto ha comprato la pace fra i popoli a suon di miliardi di dollari.

Ormai da parecchi anni i finanziamenti USA a Egitto, Siria e (credo anche) Giordania sono di gran lunga superiori agli stanziamenti (notevoli) in favore di Israele; però l'unico risultato che gli USA hanno ottenuto da entrambe le parti con questa cornucopia di dollari è stato un fragile Cessate il Fuoco.
Tranne alcuni paesi europei invece nessuno pare preoccuparsi di aiutare materialmente i palestinesi: fra arabi, americani e israeliani paradossalmente quelli che sembrano contribuire di più come apporto al PIL palestinese sono proprio gli israeliani.

Il cui Governo d'altro canto ha interesse - come dinamica di potere sugli israeliani stessi - ad agevolare quelli che hanno interesse a mantenere alto il clima di tensione; inoltre in questo stato di cose ha un enorme guadagno immediato in termini di "governabilità" e autorità.

Bel casino.



Personalmente non vedo possibilità di soluzione a breve termine.

Anzi, considerando la retorica antiaraba che viene installata nei cervelli dei bambini e degli adulti ebrei (le immagini dei bimbi israeliani che scrveveno versetti di auguri subbe bombe destinate a bombardare la Striscia di Gaza hanno fatto il giro del mondo) e la retorica antiebrea che viene installata nella mente dei bambini e degli adulti arabi (i protocolli dei savi di sion", un testo fasullo zarista volto ad alimentare l'antisemitismo, sono addirittura libri di testo scolastici nei paesi arabi confinanti) personalmente ho difficoltà a immaginare una qualunque soluzione che non sia pesantemente, drammaticamente e, soprattutto, inutilmente violenta.
Inviato il: 3/3/2010 2:39
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#40
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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Dino:
ma le reazioni esagerate di Israele possono partire solo per rappresaglia...

shm:
è stato dimostrato ampiamente che le “reazioni” esagerate di Israele siano partite anche in mancanza di una vera e propria pseudo-legittimazione da rappresaglia… E la fonte di quanto scriva è il diario di Ben Gurion, che in tutti i modi cercava questo pretesto per irrompere nei villaggi con Banda Stern, Irgun et similia al fine di indurre all’abbandono delle proprie case gli arabi… In seguito questi atti venivano spiegati come vendetta a vecchi attacchi subiti dai sionisti per i quali già c’era stata una reazione sproporzionata e sbilanciata… cioè venivano strumentalizzati ancora per attuare la rappresaglia ad oltranza.

Dino:
se gli togli questa opportunità la questione prende un'altra piega, non siamo come nel dopo guerra, ora ogni assalto di villaggi o altro è subito documentato su internet...

shm:
…se un’azione dovesse percorrere una qualsiasi strada per arrivare in qualche modo ad una forma di pace(ma che secondo me, è destinata a rimanere una pura utopia presente e futura), il primo passo dovrebbe essere compiuto da Israele attraverso la concessione del diritto al ritorno delle popolazioni arabe. Purtroppo, l’ONU, che ha sancito questo diritto a “vantaggio” dei nativi palestinesi in bilanciamento dei danni da loro subiti, non ha tenuto conto delle conseguenze avverse ad Israele che tale attuazione implicherebbe, ossia: ovvio risarcimento dei danni per miliardi di euro agli arabi(per case demolite, persecuzioni, mancato lavoro per decenni, mancate cure mediche, furti di cose all’interno dei villaggi abbandonati, rastrellamento di derrate alimentari derivate dalle terre coltivate, danni morali, danni psicologici ecc.) ma anche aumento della percentuale di popolazione araba all’interno dei confini dello Stato ebraico… Sono anche convinto che gli arabi si accontenterebbero di molto meno di quelli che dovrebbero essere i giusti risarcimenti loro spettanti, ma ritengo che sia impossibile che Israele possa reputare percorribile una tale situazione che realisticamente non significherebbe altro che la fine della propria esistenza(di Stato ebraico). Perciò, poiché la tattica della non-violenza agli occhi di Israele avrebbe sempre la stessa valenza di un’arma di rivolta contro è ovvia conseguenza che Israele continuerebbe a combattere comunque con le stesse armi utilizzate finora, o altre “armi” ancora, il “nemico” che cerca di riprendersi in altri modi la terra ingiustamente rubatagli. E tra gli altri modi sappiamo che esistono, e gli israeliani non sono nuovi all’utilizzo di questa tattica, gli attentati sotto falsa-bandiera. E’ noto La non-violenza era una tattica vincente è aggregava una molteplicità di persone, è vero spogliate dei propri diritti, ma perché anche e pur sempre presenti sulla propria terra nativa. Mentre a Gaza gli arabi sono segregati in una striscia di terra lunga pochi chilometri e non sono più presenti sulla propria terra da decenni. Dopo la 2GM gli imperi coloniali hanno lasciato spazio alle dichiarazioni d’indipendenza dei vari Stati colonizzati mentre il sionismo, forma di colonialismo legalizzato attraverso la corruzione sistematica delle diplomazie estere che via-via riconobbero lo Stato ebraico illecitamente, non solo ha colonizzato ma ha perpetrato l’emanazione del proprio Stato ebraico ai danni delle popolazioni native organizzate in villaggi non strutturati poiché provenienti da un governatorato britannico compiacente al sionismo a seguito della disgregazione dell’Impero Ottomano. Tale periodo storico in Palestina ha visto anche una vera e propria forma di non-violenza, ma passiva da parte delle popolazioni arabe(mentre quella che intendi tu è attiva, poiché segue i connotati di una forma di protesta che a seconda dei casi poteva essere repressa o raggiungere i propri scopi ma in funzione solo del periodo storico, del luogo in cui veniva attuata e degli scopi prefissati).
Hai detto bene, “documentato su internet”, ma i giornali, le radio, le televisioni, che sono quegli organi che raggiungerebbero più immediatamente il pubblico, perché non ne parlano prontamente???

Dino:
Ma di certo scorrerà meno sangue Palestinese, ed il popolo Israeliano non più minacciato comincerà a porsi le giuste domande e pensare seriamente alle soluzioni possibili dove una cosa solo è certa...

Shm:
…questo è un “meccanicismo”(passami il termine!) non dimostrabile: succederebbe questo se accadesse quest’altro…! Ma è gettato sulla base di una premessa fallace, secondo me, ossia: la minaccia al popolo israeliano. Credo che anche i palestinesi si sentano minacciati anche se molto più di quanto possa sentirsi il popolo israeliano.

Dino:
Palestinesi ed Ebrei sono due Popoli con lo stesso diritto di esistere... le atrocità commesse da Israele sui Palestinesi sono gravissime ma il tempo ci insegna che riesce a cicatrizzare tutte le ferite...

Shm:
il problema è più complesso della semplice esistenza di due popoli. Qui si tratta di un popolo che ha emanato uno Stato sulla terra che è di un altro popolo che ne ha fatto le spese e ne ha patito le atroci conseguenze. Si tratta di un popolo che è stato disumanizzato dall’ideologia del sionismo per assecondarne i suoi fini espansionistici.

Dino:
Se i Palestinesi consegnano tutte le armi all' ONU, sarebbe un gesto così eclatante che delegherebbe la loro sicurezza in mano internazionali, con la rinuncia di ogni forma di reazione violenta da parte dei Palestinesi sarà molto difficile continuare con l'isolamento...

Shm:
Sicuramente abbiamo due visioni della vicenda diametralmente opposte… Parimenti potrei dirti che se Israele almeno permettesse il diritto al ritorno dei palestinesi(risoluzione ONU 194), potrebbe essere molto difficile che lo Stato ebraico subisca “attacchi terroristici” che per decenni ha cercato come pretesto per la rappresaglia… Ma ripeto, per me è un’utopia…

Dino:
…le armi in possesso dei Palestinesi gli fanno solo il solletico ai tank super blindati o ai supersonici che sparano micidiali missili chirurgici, per non parlare di sommergibili equipaggiati di testate nucleari che navigano i fondali del mediterraneo.... insomma una partita di vecchi Kalashicov e mortaretti che non hanno mai ucciso nessuno, nell'era di internet conviene consegnarli ed armarsi di videocamera e di carte bollate...

Shm:
…fin da prima del ’48 e dopo l’emanazione dello Stato ebraico, le organizzazioni sioniste, e Israele dopo, sono quasi sempre state meglio armate delle popolazioni native. Dal ’48 in poi non ci fu più possibilità alcuna di un confronto minimo dal punto di vista militare: solo la Giordania avrebbe potuto fare qualcosa… Quindi condivido la tua considerazione in riferimento agli armamenti in possesso dei palestinesi e di Israele e la conseguente deduzione, apparentemente ragionevole, che porterebbe alla decisione di attuare una tattica di non-violenza da parte dei palestinesi… Tuttavia, credo che così facendo si stia addossando la maggior parte della responsabilità del conflitto ai palestinesi auspicando un gesto simile compiuto unilateralmente da parte loro, senza garanzia alcuna, senza certezza di sorta, almeno per l’immediato per loro stessi…
Si auspica un gesto simile da parte di una popolazione che ha subito e continua a subire l’onta dell’esilio forzato dalla propria terra nativa, senza invece responsabilizzare Israele, ONU, e diplomazia mondiale intera…

Vogliamo credere che il conflitto israelo-palestinese sia risolvibile per mezzo di un atto unilaterale misericordioso che provenga primariamente da parte palestinese?

Chiunque è libero di farlo…

Per quanto mi riguarda, secondo me non c’è soluzione.

…sempre che Israele non ammetta il diritto al ritorno dei palestinesi e, a lungo termine, non rinunci allo Stato a maggioranza ebraica ma rientri nell’ordine d’idee di un più democratico Stato ebraico-islamico…

I palestinesi credo fermamente che accetterebbero un compromesso del genere, visto che in passato avrebbero accettato accordi peggiori…

Ma gli ebrei?!
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Inviato il: 2/3/2010 22:34
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  •  dino
      dino
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#39
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 2/11/2007
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... di citazioni folli ne ho lette moltissime anch'io per voce di politici o potenti rabbini.... ma le reazioni esagerate di Israele possono partire solo per rappresaglia... se gli togli questa opportunità la questione prende un'altra piega, non siamo come nel dopo guerra, ora ogni assalto di villaggi o altro è subito documentato su internet.... non dico che la non-violenza è una strategia tutta rosa e fiori... ma di certo scorrerà meno sangue Palestinese, ed il popolo Israeliano non più minacciato comincerà a porsi le giuste domande e pensare seriamente alle soluzioni possibili dove una cosa solo è certa... Palestinesi ed Ebrei sono due Popoli con lo stesso diritto di esistere... le atrocità commesse da Israele sui Palestinesi sono gravissime ma il tempo ci insegna che riesce a cicatrizzare tutte le ferite...

... se i Palestinesi consegnano tutte le armi all' ONU, sarebbe un gesto così eclatante che delegherebbe la loro sicurezza in mano internazionali, con la rinuncia di ogni forma di reazione violenta da parte dei Palestinesi sarà molto difficile continuare con l'isolamento... ci sono molte forme di lotta che notoriamente funzionano meglio della violenza... se non altro perchè ci saranno molte meno vittime ed hai tutto il tempo di mettere il popolo Israeliano di fronte alla prepotenza con cui si è avidamente appropriato di un territorio che dovrà diventare patria di due popoli molto simili ma si ostinano a farli creder diversi.... stanno convincendo gli Israeliani che non potrà mai scoppiare la pace... in realtà sono la maggioranza che è esausta di questa infinita guerra... le madri Israeliane piangono nello stesso modo di quelle Palestinesi quando perdono un figlio... e ci sono sempre più Ebrei ed organizzazioni attive di Israeliani che si oppongono al genocidio... inoltre le armi in possesso dei Palestinesi gli fanno solo il solletico ai tank super blindati o ai supersonici che sparano micidiali missili chirurgici, per non parlare di sommergibili equipaggiati di testate nucleari che navigano i fondali del mediterraneo.... insomma una partita di vecchi Kalashicov e mortaretti che non hanno mai ucciso nessuno, nell'era di internet conviene consegnarli ed armarsi di videocamera e di carte bollate... io la vedo così.... ciaodino
Inviato il: 25/2/2010 22:36
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#38
Dubito ormai di tutto
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Conferma lo yiddish o giudeo-tedesco è una lingua germanica del ramo germanico occidentale( da wikipedia) Ma i tedeschi non erano antisemiti?

ciao
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Manfred
Inviato il: 25/2/2010 17:16
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#37
Dubito ormai di tutto
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Desidero fare una precisazione in merito a quanto scritto sopra in riferimento a:

"Perciò credo che la tattica della non-violenza sia inutile..."

Con ciò non intendo assolutamente dire che:
a) la tattica della non-violenza sia -sempre- inutile
b) l'unica alternativa percorribile alla tattica della non-violenza sia necessariamente la guerra

@ dino:

Il sionismo prevede l'annientamento e la deportazione, entro e dai propri territori, della popolazione araba.

Non più tardi di una settimana fa leggevo un articolo sul Jerusalem Post che richiamava attenzione riguardo al fatto che la popolazione araba in galilea era oltre il 25%.

Il dato non è casuale bensì allarmistico se non proprio del tutto terroristico perché si riconduce agli schemi demografici disposti e voluti da Ben Gurion per salvaguardare l'ebraicità all'interno dello Stato ebraico.

Cito da pag. 296 "La pulizia etnica della Palestina", capitolo 12 -La fortezza Israele-:

"Non può esservi uno Stato ebraico forte e stabile fino a quando la maggioranza ebraica sarà solo il 60%"
Diceva Ben Gurion nel '47

Riprende le stesse "allarmanti statistiche" Netanyahu, dicendo nel 2004(pag. 297):

"Se gli arabi sono il 40% della popolazione d'Israele, ciò significa la fine dello Stato ebraico"

...e anche:

"Ma anche il 20% rappresenta un problema. Se il rapporto con questo 20% diventa problematico, lo stato è autorizzato a usare misure estreme".

Il problema di Israele è demografico. l'esistenza di Gaza e l'ipocrita alleanza con l'Egitto che ora ha in cantiere un muro profondo oltre 10 metri per contenere le fughe di persone, sono funzionali all'esistenza stessa dello Stato ebraico che si deve mantenere costantemente sulla "difensiva" da una popolazione stremata dagli stenti che disperatamente sente di dover reagire già sapendo bene di non ottenere nulla.

cito da pag. 294, Arnon Soffer, professore di geografia all'Università di Haifa, Jerusalem Post, 10 maggio 2004:

"Perciò, se vogliamo restare vivi, dobbiamo uccidere, uccidere e uccidere. Tutto il giorno ogni giorno. Se non uccidiamo cessiamo di esistere. La separazione unilaterale non garantisce la "pace" - garantisce uno Stato ebraico-sionista con una schiacciante maggioranza di ebrei."

Ho portato queste citazioni per argomentare quanto ritenga la tattica della non-violenza fuori luogo, perché:
- Gaza in particolar modo, non è uno Stato autonomo: smettendo di "combattere" non ritorna certo alla vita normale, visto che si sta parlando di una prigione a cielo aperto
- La non-violenza dovrebbe implicare una forma di "pace", e la pace non è percorribile per Israele in quanto equivale a sinonimo di aumento demografico della popolazione araba e rischio di assimilazione per la popolazione ebraica.
- quand'anche la popolazione araba passasse ad una tattica di non-violenza, chi darebbe visibilità a questo passaggio? Chi porterebbe all'attenzione politica questo fatto? Chi sensibilizzerebbe Israele? Quale giornale darebbe notizia di questo evento?

Il problema d'Israele è, come lo era in Germania all'inizio del xx° secolo, l'assimilazione...

Se non ci fosse stato l'olocausto nazista la popolazione degli ebrei sarebbe scomparsa ai nostri giorni:

"Il demografo Felix Theilhaber riuscì a prevedere nel 1911 che, a causa della conversione, dei matrimoni misti e dei dissidenti, entro l'anno 2000, non sarebbero più rimasti ebrei in Germania: "L'ebreo moderno non sa più perchè dovrebbe rimanere ebreo"."
(Bryan Mark Rigg, "I soldati ebrei di Hitler", pag. 76)

In Israele il problema è sempre lo stesso, se aumenta la popolazione araba gli ebrei rischiano la totale assimilazione.

La non-violenza, implicherebbe primariamente l'attuazione del diritto al ritorno dei palestinesi sancito dall'ONU, ma mai rispettato e questo Israele non se lo può permettere.
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Inviato il: 25/2/2010 16:56
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  •  dino
      dino
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#36
Dubito ormai di tutto
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@ Shm,

...lo sbarramento alla coscienza collettiva in Israele l'ottengono con i media, le più che giustificate reazioni palestinesi non hanno alcun ritorno anzi diventano il detonatore di una rappresaglia che si nutre dei gesti disperati di chi è avvolto dalla disperazione di vedere distrutte o rubate le loro case le loro vite, la loro terra ed il futuro minato dalla più assurda e crudele incertezza...

.... non è più come un tempo che rifugiandosi sulle montagne si poteva organizzare la resistenza... oggi con i satelliti ti contano i peli del culo e neanche te ne accorgi quando ti centrano con un missile chirurgico...

... la causa Palestinese vincerà solo se depone pubblicamente le armi... inoltre la guerra è impossibile farla ad Israele è troppo ben armata ed è pronta ad affrontare tutti i paesi Arabi insieme... ciò non porta nulla ai Palestinesi e conviene solo ad Israele... gli occhi del mondo puntati su Gaza potrebbero diventare un'arma più potente dell'atomica se si sbarazzano di tutte le armi... togliere ogni possibilità di rappresaglia ad Israele e non avrebbe più motivo di chiudere Gaza agli occhi di tutti.... gli Ebrei sono per la maggior parte gente normale in possesso di una coscienza... non dico affatto di smettere di lottare ma usare mezzi più intelligenti per arrivare alle coscienze di tutti... se i Palestinesi depongono le armi produrranno una grande spaccatura all'interno di Israele che già esiste ma è abilmente ricucita dal pericolo costante della guerra... conosco molto bene gli Ebrei, sono io stesso Ebreo anche se Ateo, provo infinita vergogna per ciò che fà lo stato ebraico... ma ritengo di conoscere il loro punto debole.... è la coscienza collettiva il loro nemico più ostinato... per questo hanno in mano il 90% dei media occidentali.... comprano tutti i giornali e televisioni possibili, anche se disastrati economicamente e si fanno le leggi speciali sull'editoria per tenerli in vita ed arrivare alle coscienze di tutti.... fortunatamente c'è internet ancora libera dalle loro fauci... I Palestinesi hanno tutto da perdere sul piano bellico non possono competere, rischiano come dice bene Benitoche l'estinzione del loro popolo... ma con la non-violenza si innesca un processo irreversibile che invaderà le coscienza collettiva e di ogni ebreo che non vuole più vergognarsi di esserlo.... ciaodino
Inviato il: 25/2/2010 14:05
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#35
Dubito ormai di tutto
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Da perugia
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Dino:

... io ritengo che se il popolo Palestinese adotta la strategia di Ghandi e cioè la non violenza, in pochi anni avremo uno stato Palestinese che sarà un esempio di società moderna... sarà molto difficile sparare un solo colpo contro di loro e molti Israeliani chiederanno di vivere in Palestina nel tentativo di rimediare al male fatto a questo fiero e ormai decimato popolo...

shm:

Ho letto da poco "La pulizia etnica della Palestina" di Ilan Pappe e ci sono dei riferimenti precisi rispetto alla reazione della popolazione nativa dei palestinesi dal momento che i sionisti cominciarono con le deportazioni forzate e la distruzione dei villaggi fin da prima del 1948.

In poche parole se i sionisti distruggevano un villaggio, gli abitanti fuggivano e ne cercavano un altro non reagendo nella speranza che quegli eventi rimanessero circoscritti e finissero com'erano cominciati...

Ben Gurion era perplesso e preoccupato poiché non riusciva ad innescare la rappresaglia che avrebbe voluto dall'eventuale escalation meditata.

Perciò credo che la tattica della non-violenza sia inutile per il motivo che, avendo il sionismo un obiettivo ed essendo disposto a tutto pur di perseguirlo, quand'anche il "nemico" non gli alzasse un dito contro, sarebbe disposto, come ha dimostrato, ad inscenare eventi che agli occhi dell'opinione pubblica lo facciano passare come vittima perseguitata che si deve necessariamente difendere...
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Inviato il: 24/2/2010 22:37
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  •  florizel
      florizel
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#34
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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benitoche, cosa ti sei fumato?

Ti rendi conto delle cazzate che hai scritto?

I pacifisti "veri" sarebbero chi? Quanti predicano l'autoeliminazione del popolo palestinese?

Non so, ma ti rendi conto che, prima Dino e poi te, state assurdamente paragonando l'India di Gandhi alla Palestina, passata dal dominio inglese a quello sionista, in uno scenario mondiale che ha "giustificato" quell'oppressione "grazie" all'uso strumentale dell'olocausto?

Io non lo so, ma commenti tanto sommari difficilmente mi è capitato di leggerne...

andateci voi a vivere lì,io x qualche mese ci sono stato in medioriente

Il medioriente non è la Palestina, se permetti.

"Hei Florizel avrai passato la tua gioventù nel pieno degli anni sessanta,ma non ti hanno insegnato nulla? Molti intellettuali dell'epoca hanno compreso di essere stati utilizzati dal sistema,tu lo hai capito che era meglio se fossi rimasta a casa a fare la calza,piuttosto che fomentare quella porno liberazione-distruzione della famiglia che era il movimento femminista?"

Certo, il sistema utilizza TUTTO, anche l'olocausto, sfornando anche la vergogna di un certo negazionismo aprioristico.

Ma chissà perchè, il sistema non riesce ad "utilizzare" chi appoggia la resistenza palestinese, tant'è che molte "piccole voci" muoiono sotto un tank, qualche giornalista ci rimette la pelle, e ad un intero popolo viene impedito perfino l'uso di internet.

Guarda, sei talmente patetico da non meritare nemmeno una risposta.
Se ne evince solo che all'epoca tu hai passato il tuo tempo a farti le seghe.
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Inviato il: 24/2/2010 21:59
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#33
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Citazione:

dino ha scritto:
... io ritengo che se il popolo Palestinese adotta la strategia di Ghandi e cioè la non violenza, in pochi anni avremo uno stato Palestinese che sarà un esempio di società moderna... sarà molto difficile sparare un solo colpo contro di loro e molti Israeliani chiederanno di vivere in Palestina nel tentativo di rimediare al male fatto a questo fiero e ormai decimato popolo...

... Israele ed i potenti banchieri sono maestri nel diffondere violenza per poter usare la violenza.... ma se i Palestinesi la rifiutano per concetto o per strategia, Israele diventa perdente sotto gli occhi di tutti ma anche sotto gli occhi di molti cittadini Ebrei di Israele.... ciaodino


Ah finalmente dopo tanti finti pacifisti ma veri guerrafondai (vedi Florizel e company)un pacifista vero
Caro dino se i palestinesi adottassero le teorie di G. i carriarmati gli passerebbero sopra
G. ottenne risultati solo xchè la logica di quel periodo storico prevedeva l abbandono delle colonie,
Tutti i paesi sotto influenza coloniale dopo vere o finte guerre di liberazione,giunsero ad una propia indipendenza senza bisogno di un G.
Questa è l epoca in cui viene esportata la democrazia,ultimo raffinato strumento di colonialismo,il quale utilizzando quella parte del popolo più abbietto ne riesce a sottomettere il rimanente

Tornando alla questione palestinese l'unica maniera per evitare l'eliminazione forzata è autoeliminarsi disperdendosi per il mondo
O faranno ciò,oppure nell'arco di un ventennio non esisterà più un palestinese in quei territori,questo è un dato statistico e non la mia opinione

PS
Fanculo a tutti i pacifisti-guerrafondai,andateci voi a vivere lì,io x qualche mese ci sono stato in medioriente,voi dalle vostre poltrone non avete idea neanche di quello che dite
Hei Florizel avrai passato la tua gioventù nel pieno degli anni sessanta,ma non ti hanno insegnato nulla?
Molti intellettuali dell'epoca hanno compreso di essere stati utilizzati dal sistema,tu lo hai capito che era meglio se fossi rimasta a casa a fare la calza,piuttosto che fomentare quella porno liberazione-distruzione della famiglia che era il movimento femminista?
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Inviato il: 24/2/2010 20:21
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  •  dino
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#32
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... io ritengo che se il popolo Palestinese adotta la strategia di Ghandi e cioè la non violenza, in pochi anni avremo uno stato Palestinese che sarà un esempio di società moderna... sarà molto difficile sparare un solo colpo contro di loro e molti Israeliani chiederanno di vivere in Palestina nel tentativo di rimediare al male fatto a questo fiero e ormai decimato popolo...

... Israele ed i potenti banchieri sono maestri nel diffondere violenza per poter usare la violenza.... ma se i Palestinesi la rifiutano per concetto o per strategia, Israele diventa perdente sotto gli occhi di tutti ma anche sotto gli occhi di molti cittadini Ebrei di Israele.... ciaodino
Inviato il: 24/2/2010 14:21
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#31
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Citazione:
Quando un fiume scorre neanche una goccia potrà mai risalire la corrente


I salmoni risalgono tenacemente le correnti dei fiumi. Basta solo saper resistere.
Inviato il: 24/2/2010 13:21
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  •  florizel
      florizel
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#30
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benitoche
Citazione:
Forse è perchè sono giunto a 40 anni

Allora, guarda, non dev'essere una questione di età ma di idealità, perchè io i 40 li ho superati, e sono fermamente convinta che, come ha scritto mio fratello Spike (ciao, shardana...), dare per definitivamente perdente la resistenza palestinese equivale ad ucciderli due volte.

Come me, moltissimi altri over 40 dimenticati dalla DISinformazione del sistema di potere.

Se posso riprendere il tuo commento senza peccare di eccessiva puntiglioseria, mi permetto di far emergere di quanti luoghi comuni e fallacie è puntellato.

Dici:

Citazione:
le guerre si sà le fanno i giovani

A parte che questo non è del tutto vero: nelle guerre vengono mandati i giovani, semmai. Ma cosa più importante, quella dei palestinesi NON è una guerra nel senso comune del termine.
E' esattamente l'opposto: la resistenza ad una guerra che viene loro mossa da decenni, e per di più con armi impari.

Siamo all'ABC, sempre a dover spiegare le cose basilari.

Citazione:
Quando un fiume scorre neanche una goccia potrà mai risalire la corrente

Non si capisce quel fiume cosa rappresenta, ma se ti riferisci al popolo palestinese, vorrei rendere chiaro qualcosa: è proprio perchè quel fiume ha dimostrato e dimostra di andare controcorrente, tutto il fiume e non solo una goccia, che vengono messe in atto misure repressive e puntive tanto orribili e disumane come quelle adottate dal sionismo.

Se il popolo palestinese viene colpito da tanto orrore, è esattamente perchè, strenuamente, cerca di resistere. Altrimenti, asservito, accetterebbe l'esodo a cui ti riferisci. Tacerebbe di fronte al suo nemico.
Si "integrerebbe", come si usa dire degli extracomunitari nele "nostre" nazioni. In quel caso, gli extracomunitari sono gli israeliani-sionisti, guarda un po' te.

Citazione:
Popoli come la Germania e il Giappone hanno pagato duramente le loro inutili resistenze

Popoli come Germania e Giappone furono trascinati ufficialmente in una guerra stabilita fra stati, e con tutti i crismi che ciò comporta. Il paragone con un POPOLO senza nemmeno uno stato, anzi indebolito da TUTTI gli stati, non regge proprio.

Non confondiamo, per cortesia, i popoli con gli apparati di potere che li "governano".
Se c'è un esempio della fallacia di fondo che unisce i popoli al potere governativo, è proprio la Palestina: lo stato palestinese NON DEVE costituirsi proprio perchè SE la Palestina ne avesse uno israele verrebbe isolata dal resto del mondo in poche mosse. Non rientra nella logica del potere prescindere gli aspetti diplomatici quando si tratta di relazioni tra STATI, appunto.

Fare guerra ad un POPOLO è diverso dal fare guerra ad uno stato. La differenza è sottile, ma importante, la Palestina è la cartina al tornasole di molto altro che non la sola oppressione di un popolo.

Citazione:
Il guerriero della luce sà che abbandonare una battaglia contro un nemico nettamente superiore è indice di saggezza e non di viltà


Non so di cosa tu stia parlando, ma qui non si tratta di iconografici guerrieri, ma di uomini, donne, bambini che da decenni, e quotidianamente, cercano di salvare la propria pelle e la propria identità.
Se avessero abbandonato la "battaglia" (che è molto più di una battaglia), probabilmente non avrebbero subìto ciò che stanno subendo.

Ancora con l'ABC. A questo siamo.

Citazione:
C'è chi ha tentato di opporsi al comunismo,quando lo stesso ideatore diceva che fatto il suo corso il leviatano autoimploderà

Non so, forse non è ancora chiaro a tutti, ma quel presunto comunismo era forse parte del leviatano...

Citazione:
una presa di coscienza più ampia più profonda più umana,meno legata all odio, il quale a nulla può portare se non a donne-bambine Kamikaze,invece che a madri amorevoli


Questo è il passo, del tuo commento, che più di tutti rispecchia l'assuefazione e l'asservimento all'informazione di regime, se non a qualcosa di più insidioso. In primo luogo, perchè equipari la "presa di coscienza" alla resa, mentre prendere coscienza implica il riscatto.
In secondo luogo, perchè ad odiare non è chi cerca di liberarsi, ma chi opprime. E' diverso.

Inoltre, stai concludendo, dandolo per scontato, che qualsiasi gesto di rifiuto di venire annullati si traduce in autoannullamento: in Palestina, se tutti si autoimmolassero in operazioni kamikaze, probabilmente si sarebbero già estinti, e da molto.
Tra la situazione reale e la disinformazione circa il fenomeno dei kamikaze c'è un abisso.

L'unico muro è quello eretto da sion, e dalla sua disinformazione.
Circa gli indiani d'America, nemmeno replico, talmente trovo disarmante la faciloneria con la quale giungi alle tue conclusioni.

ABC.

Risulta quindi, per me, poco credibile se aggiungi che anche te avresti sentito l'impulso di prendere un kalashnikov e combattere per il tuo popolo.
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Inviato il: 24/2/2010 13:14
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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#29
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Proprio ieri ho finito di leggere "Gaza - Restiamo umani" di Vittorio Arrigoni. Lo consiglio a tutti.
Tra l'altro Flori (ciao Turshina ) ha linkato il sito dell'ISM del quale fa parte lo stesso Arrigoni.

Ferisce sentire discorsi come quelli di Benitoche, che per quanto mi riguarda equivale ad uccidere due volte i palestinesi. Lottare per la propria libertà e per quella delle generaizioni future oltre che un diritto e un dovere è ciò che di più nobile possa compiere un uomo.
Sono proprio le generazioni future che pagheranno il conto più salato dell'operazione "piombo fuso" e dell'assedio perenne. Nasceranno bambini con gravi malformazioni, molti di loro vivranno pochissimo ma abbastanza da ricordarci che l'occidente è colpevole di complicità.
L'istinto di autoconservazione di madre natura spinge le donne palestinesi a partorire al 7° mese, nella speranza che solo uno dei due incontri la morte. Separare al più presto bambino e madre dallo stesso corpo, ecco a che punto siamo arrivati a Gaza.

Tra le urla di Gaza la più assordante è quella che si chiede perchè nessuno li aiuta.
Inviato il: 24/2/2010 10:18
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  •  benitoche
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#28
Dubito ormai di tutto
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Carissima Florizel,interessanti i tuoi nick,ma...

Forse è perchè sono giunto a 40 anni,e le guerre si sà le fanno i giovani,forse è perchè,come un saggio diceva:
Quando un fiume scorre neanche una goccia potrà mai risalire la corrente
Ma questa lotta non ha davvero + senso
Nè pacificamente,nè sopratutto militarmente
Popoli come la Germania e il Giappone hanno pagato duramente le loro inutili resistenze
Il guerriero della luce sà che abbandonare una battaglia contro un nemico nettamente superiore è indice di saggezza e non di viltà
C'è chi ha tentato di opporsi al comunismo,quando lo stesso ideatore diceva che fatto il suo corso il leviatano autoimploderà
C'è chi oggi si oppone al capitalismo non comprendendo che bisogna solo aspettare che la malattia faccia il suo normale decorso,alla fine giungerà la morte
Tutto il resto è, semplicemente, un inutile accanimento terapeutico
Prepariamo i nostri figli al futuro,ma ciò non vuol dire ad un futuro muro contro muro,bensì ad una presa di coscienza più ampia più profonda più umana,meno legata all odio, il quale a nulla può portare se non a donne-bambine Kamikaze,invece che a madri amorevoli
Oggi questo sarebbe per me una vittoria,tutto il resto fà il gioco meschino e demoniaco di lor signori
Donne palestinesi che fanno figli con un futuro di luce,in un paese che non è il loro

Per concludere voglio portarti l'esempio degli indiani d'America
Quei popoli avevano oramai fatto il loro percorso,era giunto il momento di farsi da parte,nulla e nessuno si sarebbe potuto opporre alla loro fine,
La visione del grande spirito aveva fatto il suo corso,giunta al termine l'unica strada era l'estinzione,e così fù

PS
Nulla toglie al mio discorso il fatto che il quel buio natale,l'unico pensiero che mi passava per la testa era prendere un kalashnikof e andare a combattere per le strade di gaza
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Inviato il: 24/2/2010 9:21
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  •  florizel
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#27
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Mi auguro che tanta disperazione non significhi, nell'opinione delle moltitudini, rassegnazione, benitoche.

Tutt'altro.

Accogliere nelle "nostre" (...ma di chi?) nazioni i palestinesi equivale aver accettato che intere popolazioni vengano sterminate giorno dopo giorno.

Se ancora la resistenza del popolo palestinese significa qualcosa, e a mio avviso significa molto, allora il senso sta anche nel rendere evidente che da una parte ci sono gli oppressi, dall'altra gli oppressori.
Sembra retorica spicciola, ma è qualcosa di tanto evidente che il solo parlare di rassegnazione significa poter accettare ormai tutto, e non solo in Palestina, senza batter ciglio.

Nel tuo commento ci sono delle inesattezze: niente da "eliminare", lo stato palestinese NON esiste (e non credo che se esistesse implicherebbe la liberazione di quel popolo); la grande israele è stata instaurata già da qualche lustro, prendersi quello che resta da prendere è solo una questione di pura formalità.

Tel Aviv caccia altri palestinesi dalle proprie case.

Ieri ricorreva il 5° anniversario della protesta settimanale nonviolenta di Bil'in, una cittadina nella provincia di Ramallah, contro il Muro di Apartheid costruito da Israele. Circa 3 mila dimostranti hanno marciato verso il Muro che separa la città di Bil'in dai campi agricoli.

La Palestina è stata lasciata sola, anche mediaticamente.
se non si va a leggere notizie in rete, ben poco si sa di quello che sta accadendo utlimamente:

100.00 bambini traumatizzati da piombo fuso.

Mi rendo conto del fatto che ben poco si può contro quel mostro che è il sionismo, ma questo "pensiero" lo rafforza ogni volta che si dà per spacciata qualunque forma di opposizione ad esso, ovunque.

International Solidarity Movement.
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Inviato il: 24/2/2010 0:37
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  •  benitoche
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#26
Dubito ormai di tutto
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Basta
Che questo popolo si disperda per il mondo,accogliamo nelle nostre nazioni i palestinesi,eliminiamo una volta per tutte lo stato palestinese
Che restaurassero pure la grande israele,ma basta
Questa lotta non ha + senso,è inutile,impossibile anche pensare ad una pur minima vittoria
In ogni caso questa sarà la conclusione,l eliminazione del popolo palestinese
Andatevene,inutile continuare qualunque tipo di resistenza,lo stato palestinese è morto da tempo,tutto ciò che è venuto dopo è solo morte e distruzione
Abbandonate quella terra
Se non per voi almeno fatelo per i vostri figli e per i figli dei vosti figli che verranno basta,basta,basta
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Inviato il: 23/2/2010 20:21
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  •  florizel
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza - I bambini.
#25
Sono certo di non sapere
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Il silenzio assordante dei media circa le condizioni di vita dei bambini palestinesi, è vergognoso.

nelle giovanissime vite di quei bambini è concentrato tutto il male che il potere statuale e militare è capace di infliggere.

Ritengo sia doveroso diffondere l'intervista rilasciata da Eisa Alsoweis Ahmada.

Ne riporto qualche passo.

"I governi praticano la doppia rasiera.
Viviamo in un mondo che serve agli interessi individuali e non alla dignità umana ne alla Giustizia Universale che pretende che tutti siano uguali di fronte alla giustizia.

In Spagna si è modificata la legge per non infastidire Israele ne i suoi criminali. Al suo posto ci portano rappresentanti israeliani, membri dell’Autorità Palestinese che non hanno nessuna legittimità dal loro popolo.

Per la comunità internazionale dare denaro all’Autorità Palestinese è lavarsi la coscienza e fomentare il clientelismo politico nella società palestinese. Dall’altra parte il discorso di Obama quando salì al potere non era lo stesso di oggi, si è dimenticato del conflitto e adesso parla soltanto della crisi economica che lo tocca.

-Oggi una bambina o bambino nato a Gaza, cosa vede intorno? Distruzione, depressione, amarezza, rabbia e destrutturazione familiare. Inoltre molti bambini sono orfani. Dubitano molto che le persone grandi possano cambiare la situazione attuale perché gli adulti presentano gli stessi sintomi.

-Colazione, cibo, cena. Quali alimenti ci sono nelle loro dispense e frigo? Il frigo è un sogno, non c’è elettricità per farlo funzionare.
Gli alimenti sono gli aiuti internazionali, un sacco di farina, un sacco di riso, qualche chilo di zucchero e abbastanza cibo in scatola, questo attraverso una cartella per ogni famiglia durante il mese.
La carne è un sogno per una famiglia di Gaza. Credo che, se hanno un pasto in una giornata ,si considerano fortunati."
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Inviato il: 23/2/2010 13:49
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  •  francesco7
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#24
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Sono assolutamente d'accordo con l'analisi di Carlo Bertani http://www.disinformazione.it/israele5.htm Se Israele ha davvero intenzione di invadere il Libano si ritroverà in un nuovo inferno irakeno. Oramai la leadership israeliana è in mano ad improvvisatori che credono che con la violenza otterranno tutto...ma chi semina vento raccoglie solo tempesta.
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#22
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ieri sera ero a cena dai miei e al tg è passata la notizia...

e mio padre: << è colpa dei palestinesi!!!>>
antonio:<>
papà:<>
antonio:<>
papà:<>
antonio:<>
papà:<>
antonio:<>
papà:<>
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papà:<>
mamma:<>

...io magari sarò stato un pò cinico e disilluso...ma mettevi nei miei panni

...anzi...in quelli dei palestinesi
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...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 13/7/2006 12:14
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#21
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Per chi la potesse guardare, rainwes 24 manda in onda un reportage sull'esilio dei Palestinesi costretti a fuggire dalle violenze israeliane: INCHIESTA,

"LA FUGA DEI SENZA PATRIA" RAI 3, h 13.20.
Inviato il: 13/7/2006 10:48
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  •  felice
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#20
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Voglio dire solo che a me non é mai apparso come una lotta tra due contendenti ma tra chi non ha più niente da perdere e il resto del mondo!

Come si può parlare di civiltà se i palestinesi hanno i sassi e gli israeliani hanno i missili ecc.?

Un mondo civile, un ONU non criminogena dovrebbe, con la forza, imporre l'immediato stop della belligeranza.
fe
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Solo col governo di sinistra possono passare SORDIDE e SILENTI le riforme di destra. Il SOLE é storto! Sento di navigare su una nave tarmata. Le tarme sono tante che la nave sulla quale viaggio é destinata a risolversi consumata nel fuoco delle GUERRE.
Inviato il: 13/7/2006 10:29
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  •  Beta
      Beta
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#19
Ho qualche dubbio
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Hai detto bene, Yarebon: Israele è una società, un'entità politica malata e pericolosa per il mondo.
Un "paese" che pensa di poter eternamente vivere in guerra con i suoi vicini, ovviamente non è "normale", non è una "democrazia", come propagandano i media servili, è una miccia, una bomba a tempo.

O forse credono di poter invadere di nuovo tutto il Libano, e la Siria, e poi trattarli come sub-umani, come accade a Gaza?! Viene proprio da pensare che sia questo il folle piano sionista, e anche la guerra in Iraq (oltre che per il petrolio) è stata senz'altro concepita per distruggere un paese vicino ad Israle troppo potente e sviluppato (ricordiamo che l'Iraq era il paese arabo più sviluppato dell'area fino all'embargo), quindi sgradito.

Sembra che Israele voglia regnare su tutti i paesi vicini, dal confine con l'Egitto alla Siria. E lo scandalo è che il mondo tace, proprio come col nazismo e le invasioni coloniali ottocentesche in Medioriente e in NordAfrica!

(PS: imposto il blocco aereo e navale al Libano, negli scontri già morti 10 bambini... povero Libano. Ma cosa aspetta "la sinistra" a indire una manifestazione a sostegno del popolo palestinese e contro l'aggressione israeliana? Sembra proprio che tutti assisteranno alla pulizia etnica senza alzare un dito, senza profferire parola, a parte il bravo Blondet..).
Inviato il: 13/7/2006 10:24
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  •  francesco7
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#18
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Mi sembra evidente la strategia militare del regime sionista: bombardare il Libano per provocare la reazione militare di Siria ed Iran contro Israele. Ma dubito che ciò avverrà a meno che Israele non decida di estendere i bombardamenti indiscriminati anche verso queste due nazioni, nel qual caso tutto il Medio Oriente diventerà una polveriera con una escalation militare dall'esito imprevedibile....
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Inviato il: 13/7/2006 10:13
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  •  yarebon
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#17
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Comunque l'ultima notizia letta è di una riunione straordinaria del governo libanese. E' difficile che tale governo non consideri questa azione come un atto di guerra. In tal caso nello scacchiere potrebbero trovarsi Siria ed Iran ed ecco trovata la scusa per attaccare tali paesi.
Inviato il: 13/7/2006 9:44
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  •  yarebon
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#16
Dubito ormai di tutto
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appena letto che Israele ha attaccato l'aereoporto di Beirut, ho avuto rabbia per la pazzia ed il fanatismo di cui è piena l'elite sionista. Molti "insider" affermavano che la guerra mondiale sarebbe iniziata da Israele. C'è da sperare che molti aprano gli occhi e comincino ad attaccare la politica sionista che rischia di portare tutto il mondo nel baratro e non solamente il medio-oriente.
Voglio vedere i Giuliano Ferrara e Magdi Allam come giustificheranno queste azioni! Vergogna!
Inviato il: 13/7/2006 9:41
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  •  solenero
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#15
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La situazione non poteva che peggiorare...

adnkronos.it
Guerra in libano, colpito aeroporto di Beirut

arabmonitor.info
Libano: è guerra, Israele attacca l'aeroporto di Beirut, uccide 22 civili

E non potrà che peggiorare ulteriormente.
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Inviato il: 13/7/2006 9:14
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  •  florizel
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Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#14
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Il conflitto sembra, sempre più, dispiegare uno scenario che era nei suoi stessi presupposti:
Cresce la tensione in Palestina e nei territori occupati da Israele ai confini con Libano e Siria.

"Tutto fa presagire che la tensione crescerà ancora: il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha dichiarato che quello accaduto in Libano "è un atto di guerra perché gli attacchi vengono da uno Stato sovrano". Gli hezbollah, infatti, fanno parte del governo di Beirut. E ha aggiunto: "Chi colpisce Israele la pagherà cara" e ha convocato per questo pomeriggio una seduta straordinaria del suo governo. Quanto il precipitare degli eventi sia drammatico è dimostrato anche dalle affermazioni del presidente dell'Associazione nazionale palestinese, Abu Mazen, che considera l'opportunità di rassegnare le dimissioni e di proclamare lo scioglimento dell'Autorità nazionale palestinese e la mobilitazione in Israele di seimila riservisti che saranno dispiegati al confine con il Libano."

E "l'autorità" (!) palestinese "regge lo specchio":
Abu Mazen vuole dimettersi

"Nel frattempo il presidente dell'Anp Abu Mazen lancia disperati messaggi agli americani. Sui giornali arabi è stata riportata l'indiscrezione di sue accorata telefonate al segretario di Stato Usa Condoleezza Rice e al sovrano saudita in cui dice che vuole dimettersi, lasciare il paese, fuggire all'estero. Invece è tornato di corsa a Ramallah dopo una visita lampo ad Amman, dal sovrano giordano. Sarebbe anche stata avanzata la possibilità di una sua proclamazione dello scioglimento dell'Autorità nazionale palestinese, una minaccia accreditata da Maan Hatem Abdel Qader, dirigente di Fatah, il partito del presidente, a Gerusalemme est."

Ancora,ancora e crudelmente,sulla pelle di un popolo inerme.

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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 12/7/2006 15:11
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  •  solenero
      solenero
Re: Palestina – Lo sterminio di Gaza
#13
Mi sento vacillare
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SantaruinaCitazione:
..amaramente...


Concordo.

Chi ha i mezzi e tace non può che essere definito complice.
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Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Inviato il: 12/7/2006 14:59
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