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   Politica Interna & Estera
  Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino

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  •  florizel
      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#42
Sono certo di non sapere
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Si, perspicace, al minuto 3:58 si parla di Aldo Bianzino.
E dell'operato delle forze dell'ordine.

Ma in questo caso le forze dell'ordine hanno fatto davvero "poco" rispetto alle mattanze cui siamo "abituati": l'hanno giustoprelevato da casa sua, ma l'ordine fu dello stesso PM che durante il processo ha rifiutato una seconda perizia sui resti del povero Aldo, secondo la corte morto per "aneurisma".

Benchè già dalla prima perizia l'aneurisma non fu trovato, e benchè al prsunto si aggiungessero lesioni a fegato e cervello, dovute a manovre fatte per non lasciare tracce esterne.

Nè si dà molto conto delle celle attigue a quella di Aldo coperte da lenzuola, e così via una serie di elementi che se impugnati in altra istanza non darebbero modo di liquidare il tutto come "morte spontanea".

Lascio qui gli articoli più recenti sul caso.

Perugia, processo per morte Aldo Bianzino, sit-in del comitato davanti tribunale.

«Vogliamo capire com’è morto papà» .

Aldo Bianzino, ingiustizia è fatta.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 10/3/2012 19:32
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#41
Sono certo di non sapere
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 10/3/2012 14:35
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  •  florizel
      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#40
Sono certo di non sapere
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Bianzino, ieri una condanna ma ancora senza la giustizia.

"l tribunale non ha potuto disporre la perizia perché il pm ha ostinatamente negato la modifica del capo di imputazione.

...

La notizia non vera, ma che gira nelle agenzie, è che Aldo Bianzino sarebbe morto per la rottura di un aneurisma cerebrale. In realtà nessuno dei periti dell'accusa ha mai esibito tracce dell'aneurisma anzi, alcuni di loro si sono inchinati in aula alle conclusioni dei periti della parte civile che non aveva escluso l'ipotesi di manovre violente sul corpo del detenuto, violente e precise, così da non lasciare tracce.
La faccenda è stata però archiviata dal pm, lo stesso che fece arrestare Aldo e sua moglie Roberta.

L'agente condannato, quello restato col cerino in mano, non c'entra con le botte, lui manco aveva le chiavi della cella. Ma solo 48 ore prima della condanna il tribunale aveva ricordato (leggi qui) che c'erano ancora profili di incertezza sulle ragioni della morte e, in qualche modo, aveva detto che il capo d'imputazione era striminzito al punto da non sapere se poteva essere possibile una sentenza.

Invece la sentenza c'è stata e la notizia vera è questa: che si rinuncia alla giustizia e alla verità sul caso Bianzino dopo un processo che ha visto 65 domande sulle 120 formulate dal pm centrate sulle cause della morte ma poi ha rinunciato a trasformare il capo d'imputazione aggiungendo l'aggravante che avrebbe consentito di capire perché un uomo entrato in galera in perfetta salute sia crepato in poche ore."


Per essere "giustizia" è abbastanza sommaria.

E è eloquente il fatto che il PM che si è opposto fin da subito ad una nuova perizia atta a stablire le VERE cause della morte di Bianzino, sia poi lo stesso che ne abbia ordinato l'arresto.
La faccenda appare più TORBIDA di quanto già sia.
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Inviato il: 1/3/2012 11:53
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  •  florizel
      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#39
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Inviato il: 29/2/2012 15:42
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#38
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Rudra ed Elia Bianzino, e un compagno del comitato.


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Inviato il: 29/2/2012 14:33
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#37
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I ragazzi del comitato hanno opportunamente pensato di aggiungere bandiera NO TAV e Kefya palestinese...incrociare le lotte...


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Inviato il: 29/2/2012 14:30
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#36
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Rudra ed Elia con Patrizia Moretti.

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Inviato il: 29/2/2012 14:28
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#35
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Perugia, processo per morte Aldo Bianzino, sit-in del comitato davanti tribunale.

Dopo carico le foto.

Ricordo che NON E' VIETATO discutere di questo argomento.
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Inviato il: 29/2/2012 13:56
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#34
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Sviluppi circa il processo per la morte di Aldo Bianzino:

Come è morto Bianzino? In aula i primi dubbi.

"Stamattina il pm di Perugia, lo stesso che fece arrestare Bianzino e sua moglie Roberta Radici per il possesso di alcune piante di marijuana, ha detto no a una superperizia e all'integrazione dei capi d'accusa: «nulla è cambiato da quelle che erano le iniziali contestazioni: se avessi ritenuto di cambiare l'imputazione, lo avrei fatto».
E anche l'ordinanza del tribunale, a una lettura sbrigativa, sembra dire altrettanti no alle richieste dei legali della famiglia Bianzino: no a un'ulteriore perizia perché quella può chiederla solo il pm, titolare dell'indagine, no all'acquisizione dei tabulati telefonici di quella notte e dei video delle telecamere interne.

Ad alimentare la speranza di Rudra ed Elia sono quelle
parti dell'ordinanza, di due pagine, in cui si dice chiaramente che «rimangono profili di incertezza a proposito dell'origine dell'emorragia» che uccise l'uomo trovato mezzo nudo dal 118 nel corridoio del carcere, le altre celle isolate con delle lenzuola. Questo perché il professor Fineschi, per conto della famiglia di Aldo, ha posto dei dubbi fondamentali sulle conclusioni dei periti delle altre parti: che Bianzino poteva essere salvato, che l'aneurisma, se scoppia lo vedi. Dunque l'emorragia potrebbe avere un'origine traumatica, da manovre violente, eseguite ad arte per non lasciare tracce.

Purtroppo «la sede di elezione per discutere delle cause della morte», ricorda l'ordinanza, non è questa. Il processo, infatti, è quello contro la guardia carceraria di turno nell'unica notte in cui il falegname di 44 anni fu ospite della casa circondariale perugina. Omissione di soccorso e falsificazione di atti d'ufficio. Le botte no. Quelle sono già una faccenda archiviata sebbene il comitato Verità per Aldo, sebbene escluso dalle parti civili, continui a porre pubblicamente con la domanda «Com'è morto Aldo?». Dunque, nonostante l'ostinazione del pm, il tribunale non riesce ad escludere l'ipotesi traumatica."

E' su questo elemento che il Comitato si sta battendo perchè l'imputazione passi da omissione di soccorso ad omicidio, colposo o doloso verrebbe stabilito dopo questo primo passo.

Sono stata al presidio ed ho assistito a parte del processo, ed effettivamente l'iter della materia giudiziaria permette di isolare elementi importantissimi a determinare la verità.

In aula e al presidio erano presenti anche Patrizia Moretti, mamma di federico Aldrovandi, Lucia Uva, sorella di Giuseppe, e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano.
E' stato un segnale importantissimo, che lega con un unico filo tutte le morti "di stato".

Processo Aldo Bianzino, discussione fissata per 29 febbraio 2012 Perrugia „Processo Bianzino, dopo il sit in: discussione fissata a mercoledì“ Potrebbe interessarti: http://www.perugiatoday.it/cronaca/processo-bianzino-perugia-discussione-29-febbraio-2012.html

Processo Bianzino, i figli di Aldo chiedono «verità» insieme alle famiglie di Cucchi, Uva e Aldrovandi.
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Inviato il: 29/2/2012 13:52
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#33
Sono certo di non sapere
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Segnalo che il 27 febbraio prossimo, a Perugia, ci sarà un presidio per Aldo Bianzino.

Al di là del poco spazio riservato a questa storia dai media, c'è un nutrito gruppo di persone che si mobilitano ogni giorno affinchè venga resa giustizia a questi morti innocenti.

Ad oggi, lo stato delle cose relativo al processo è che Pm e Avvocatura di Stato si sono opposti alla richiesta di una nuova perizia per stabilire le vere cause del decesso di Aldo.

La conferma del fatto che Aldo non morì per un'aneurisma (cosa per la quale fu chiesta l'archiviazione del processo) depontenzierebbe l'accusa di "omissione di soccorso" riportando il processo sull'ipotesi di reato di omicidio.

"Rispondere con correttezza e onestà a questo interrogativo è importante se si vuole veramente accertare se ci sia stata o meno omissione di soccorso. Per questo da parte degli avvocati di parte civile: Fabio Anselmo, Massimo Zaganelli , Cinzia Corbelli, c’è stata la richiesta di una nuova perizia scientifica sui reperti del corpo di Aldo. Tra l’altro come ha ben spiegato Fineschi oggi giorno ci sono nuove tecniche d’indagine anatomopatologhe che ai tempi non c’erano e che permetterebbero di approssimare più scientificamente la realtà."

Invito chiunque possa farlo, a recarsi a Perugia per sostenere il comitato e la causa di Aldo Bianzino.

VERITÀ PER ALDO.
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Inviato il: 23/2/2012 13:18
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#32
Sono certo di non sapere
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Segnalo che il 27 febbraio prossimo, a Perugia, ci sarà un presidio per Aldo Bianzino.

Al di là del poco spazio riservato a questa storia dai media, c'è un nutrito gruppo di persone che si mobilitano ogni giorno affinchè venga resa giustizia a questi morti innocenti.

Ad oggi, lo stato delle cose relativo al processo è che Pm e Avvocatura di Stato si sono opposti alla richiesta di una nuova perizia per stabilire le vere cause del decesso di Aldo.

La conferma del fatto che Aldo non morì per un'aneurisma (cosa per la quale fu chiesta l'archiviazione del processo) depontenzierebbe l'accusa di "omissione di soccorso" riportando il processo sull'ipotesi di reato di omicidio.

"Rispondere con correttezza e onestà a questo interrogativo è importante se si vuole veramente accertare se ci sia stata o meno omissione di soccorso. Per questo da parte degli avvocati di parte civile: Fabio Anselmo, Massimo Zaganelli , Cinzia Corbelli, c’è stata la richiesta di una nuova perizia scientifica sui reperti del corpo di Aldo. Tra l’altro come ha ben spiegato Fineschi oggi giorno ci sono nuove tecniche d’indagine anatomopatologhe che ai tempi non c’erano e che permetterebbero di approssimare più scientificamente la realtà."

Invito chiunque possa farlo, a recarsi a Perugia per sostenere il comitato e la causa di Aldo Bianzino.

VERITÀ PER ALDO.
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Inviato il: 23/2/2012 13:18
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#31
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 17/2/2012 21:59
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  •  florizel
      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#30
Sono certo di non sapere
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@ DjGiostra: qui la marijuana c'entra poco. Altre persone sono morte anche senza coltivare canapa.

C'entra piuttosto la legittimazione di una psicopatologia da servi volontari che sanno di poter contare sull'immunità datagli dal loro padrone...

OGNUNO che si sottragga a certe "regole" può rappresentare l'elemento da "correggere", per certa feccia addomesticata ad essere tale, incapace di elevarsi e perciò pronta a sminuire, demonizzare. A volte con tragiche conseguenze.

Aldo Bianzino era un uomo pacifico; e probabilmente anche troppo, per i responsabili della sua fine.
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Inviato il: 31/1/2012 4:35
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#29
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Da Brignano G.D'Adda
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@Florizel:
Al di la di quel che e' successo in carcere (il mio sospetto e' che abbiano voluto
mandare un forte messaggio: Coltivate marijuana e vedete cosa vi succede !!),
Il solo fatto di mettere in galera una persona per aver coltivato una pianta
e' da pazzi !!!!
La mia solidarieta' ai 3 figli !!!
LIBERALIZZAZIONE DELLA CANAPA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 29/1/2012 10:55
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  •  florizel
      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#28
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Per favore, FATE GIRARE.


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Inviato il: 29/1/2012 1:44
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      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#27
Sono certo di non sapere
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Caso Bianzino: se muore tuo padre e lo Stato si oppone ad una nuova perizia.

"Se tuo padre muore dopo due giorni passati sotto la tutela dello stato, come minimo vuoi sapere le cause della sua morte, prima ancora che vengano accertati i diversi gradi di responsabilità.

...

I figli di Bianzino hanno attraversato in questi anni diverse fasi processuali. Prima l'archiviazione del processo per omicidio volontario, poi l'apertura del processo per omissione di soccorso in cui l'unico imputato è Gianluca Cantoro, guardia penitenziaria in servizio al Carcere di Capanne la notte in cui morì Aldo.

All'udienza del 16 Gennaio, i medici legali, consulenti del Pubblico Ministero si sono confrontati su tesi opposte con il perito di parte civile, il Dott. Vittorio Fineschi. Il punto di partenza è comune: Aldo Bianzino è morto per un'emorragia sub aracnoidea, inoltre è presente una lacerazione epatica. Ma che cosa ha provocato questa emorragia?

Potrebbe essere stato un aneurisma, per altro mai riscontrato su Bianzino. I periti si scontrano anche sulle cause delle lesioni al fegato: il consulente del p.m. sostiene possano essere state causate da manovre rianimatorie, al perito di parte civile questa pare essere un’ipotesi del tutto improbabile: le cause scatenanti potrebbero essere altre, non esclusa l’origine traumatica.

Nell’ultima udienza del 23 gennaio, i tre figli hanno ascoltato per la prima volta l'imputato, Gianluca Cantoro, sovrintendente della polizia penitenziaria, accusato di omissione di soccorso.


Al termine dell’udienza i legali di parte civile, Fabio Anselmo, Cinzia Corbelli e Massimo Zaganelli, hanno richiesto una nuova perizia medico legale per chiarire le cause della morte.

Alla richiesta si sono opposti il pubblico ministero e l’avvocatura dello stato in base al principio che “è estranea a questo processo”, si è invece astenuto il legale che difende il sovrintendente di polizia. I giudici decideranno alla fine dell’istruttoria, il prossimo 27 febbraio.


"Oltre ad aver perso tutti i miei affetti ho anche perso fiducia non solo nello Stato, ma in qualsiasi autorità, in qualsiasi adulto che ricopra un ruolo istituzionale, gente che dovrebbe proteggerti e invece ti lascia orfano e senza nemmeno spiegarti il perché.

Io sono sempre qua, tornate presto e la prossima volta se avete più tempo saliamo insieme fino alla mia casa in collina. Vi mostrerò la strada dove ho visto per l’ultima volta mio padre mentre se ne andava sulla macchina dei carabinieri”.


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Inviato il: 26/1/2012 13:37
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#26
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Aggiornamenti sul processo per la morte di Aldo Bianzino.

"Quella sera non è successo niente"...

L'udienza del 23 gennaio si è assestata sulla presunta omissione di soccorso da parte del personale carcerario, solo una nuova perizia medica ricondurrebbe il processo sulla responsabilità DIRETTA di quest'ultimo e sulla natura delle lesioni riscontrate sul corpo di Aldo.

Richiesta che, ORRORE, è stata respinta non dal legale dell'imputato, ma dagli stessi pubblico ministero e avvocato del ministero di grazia e giustizia.


"Perugia, Lunedi 23 gennaio...

Inizia a formarsi un immagine, una notte tranquilla, senza particolari interventi, passata nella più normale quotidianità del carcere. Eppure.

Eppure le parole spese la scorsa udienza lasciavano immaginare una situazione leggermente diversa."



16 gennaio:

La ricerca della verità è memoria.


"La ricostruzione parte dalle certezze. È stata rinvenuta un emorragia subaracnoidea e una lacerazione epatica. Se le basi del ragionamento sono identiche a quelle dei colleghi, le risposte del prof. Fineschi si spostano. Non c'è la certezza dell'aneurisma, visto che ancora oggi non è stato trovato. Ammesso che sia stato un aneurisma, non è da escludere che sia di natura traumatica. Esistono traumi che pur non lasciando segni oggettivi, possono portare all'aneurisma, come l'ipotermia. Il prof.re Fineschi introduce il concetto di probabilità, valuta le condizioni oggettive e argomenta con dati e statistiche."

La battaglia sta nell'accettazione dela nuova perizia medica, è solo tramite essa che il processo si può spostare a livello di responsabilità diretta.

Sosteniamo la richiesta di verità e di giustizia per questa ennesima vittima delle carceri e dello stato.
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Inviato il: 26/1/2012 13:32
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#25
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Caso Bianzino, in aula è scontro tra periti.
Per quelli del pm l’emorragia «Fu spontanea».
Per queli di parte civile «potrebbe derivare da una torsione della testa»


"E così nell’udienza del processo alla guardia penitenziaria Gianluca Cantoro, imputato per omissione di soccorso nei confronti di Aldo Bianzino, emerge in tutta la sua potenza quale è la reale partita che si sta giocando. Lo scontro Non tanto come si potrebbe immaginare tra procura e difesa, ma tra parte civile e le altre parti in aula.

.......

Quindi i consulenti del pubblico ministero Giuseppe Petrazzini, i dottori Luca Lalli e Anna Aprile che hanno deposto per primi in una gremita aula degli Affreschi, ritengono che Aldo Bianzino sia morto a causa dell’emorragia cerebrale subaracnoidea provocata da un probabile aneurisma e che la lesione al fegato sia stata causata durante la manovra di rianimazione.
Non riescono con le loro analisi a stabilire a che ora l’emorragia possa essere iniziata ma individuano una finestra di tempo che va dalle due ore precedenti il suo ritrovamento la mattina del 14 ottobre alle 8, fino alle otto ore prima. Sostengono che l’ipotesi più probabile della stessa sia la rottura di un aneurisma, ma non escludono anche una fissurazione, cioè una lacerazione di minore entità. Anche per il fatto che l’aneurisma non è stato individuato in sede autoptica."



Assurdo come, proceduralmente, il chiarimento dell'aspetto medico della causa del decesso possa potenzialmente inficiare le responsabilità di chi ha provocato la morte di ogni vittima per mano delle forze dell'ordine.. (mi fa un po' senso perfino digitarli, questi termini..). Assurdo come sia data la priorità a questo aspetto, strumentalizzando la necessità di appurare le cause del decesso...

"Di cosa si parla? Altrimenti i giudici si troveranno con consulenti che dicono cose opposte e dovranno decidere basandosi su di essi. Forse. Ma non necessariamente e non del tutto. Le loro valutazioni e letture si scontrano infatti sulle cause delle lesioni. Non sulle lesioni stesse. Ma le cause delle lesioni, piaccia o meno, in questo processo non c’entrano. Non esistono nel capo d’imputazione che il pm Giuseppe Petrazzini ha mosso contro l’imputato, reo per l’accusa di non aver soccorso Bianzino. Possono essere esistite, almeno inizialmente, in quell’indagine per omicidio volontario che lo stesso Petrazzini ha aperto e archiviato. Intanto l’appuntamento è per il 23 gennaio con l’esame dell’imputato."

E le costole fratturate?
E la rottura della milza?

Come per l'altra udienza, invito chiunque possa farlo a sostenere la richiesta di verità per Aldo. A Perugia.

Filippo Vendemmiati, per Aldo e per Federico.
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Inviato il: 17/1/2012 12:52
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#24
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Caso Bianzino, processo rinviato a gennaio. I figli «Vogliamo che ci dicano la verità».

L'udienza è stata rinviata per lo sciopero degli avvocati. Fuori dal tribunale un presidio del comitato Verità per Aldo.


"Il presidio del comitato Fuori dal tribunale il presidio del Comitato Verità per Aldo, è rimasto dalla prima mattina fino alle14.
Con uno striscione con su scritto: « Lo Stato archivia, noi no».
E un volantino distribuito ai passanti in cui i promotori dell’iniziativa, che in questi anni sono diventati la nuova famiglia del figlio minore di Aldo Bianzino e Roberta Radici, ricostruiscono la vicenda nelle sue tappe fondamentali: dalla morte di Aldo, alla prima versione sugli esami autoptici riferita dal dottor Walter Patumi ai famigliari di Aldo in cui parlava di, recita il volantino,« colpi mirati a colpire organi vitali senza lasciare tracce esterne visibili».

Fino a quando un mese dopo, nel novembre 2011, con la nuova perizia parlava di aneurisma come causa della morte, l’indagine per omicidio viene archiviata. Nasce il fascicolo per omissione di soccorso.
I medici legali I familiari di Aldo tramite i loro legali venerdì avrebbero voluto tempestare di domande quei medici legali che inizialmente avrebbero detto una cosa, poi un’altra. Ma non è stato possibile per questo sciopero che ha causato un rinvio al 16 gennaio del prossimo anno, quando forse i moltissimi dubbi che stazionano nelle menti dei tre figli e della prima moglie di Aldo potranno essere dissipati."


Sarebbe un bellissimo gesto di incoraggiamento se il 16 gennaio potessimo andare ad infoltire le fila del comitato per la Verità su Aldo Bianziono.

Intanto, se è possibile, diffondiamo questa notizia ovunque.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 19/11/2011 15:55
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  •  florizel
      florizel
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#23
Sono certo di non sapere
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Proprio oggi, sulla pagina Fb del Comitato Verità per Aldo Bianzino, è apparsa la notiza della morte del senegalese Saidou, soffocato da una crisi d'asma e non soccorso.

"Grida per chiedere aiuto, picchia le mani contro la porta della cella, disperato. Le dita che escono dallo spioncino. Quando il carabiniere lo fa uscire, inizia una lenta, atroce agonia: 8 minuti durante i quali l'uomo è paralizzato dal dolore, il respiro spezzato, lo sguardo moribondo. E nessun militare interviene. Lo lasciano lì, da solo, con la morte che lo sta strappando via dalla porta di ferro alla quale si aggrappa mentre a fatica si toglie i vestiti e tira fuori lo spray dalla tasca dei pantaloni, in un ultimo, inutile, tentativo di riuscire a respirare. Poi si accascia a terra, e muore."

L'asma ha ucciso il senegalese arrestato?

Senegalese morto in caserma a Brescia, avvocato: “Riaprite inchiesta”.

"A porre l’attenzione sul caso è proprio il legale Manilo Gobbi, che afferma: “Chiediamo nuove indagini”.
Sono tanti i punti interrogativi sulla vicenda, ad esempio Gobbi chiede: “Perché i Carabinieri hanno detto che Gadiaga è morto in ospedale e non in cella”, e “Per quale motivo il pm ha chiesto l’archiviazione del caso?”.

Il polverone si alza, gli animi si riscaldano e si ascolta la voce di Andrei Stabinger, il vicino di cella di Saidou: “Picchiava contro la porta e chiedeva aiuto gridando. Dopo un po’ di tempo ho sentito che qualcuno apriva la porta della cella”.

Immagini alla mano, l’arco di tempo a cui fa riferimento il testimone bielorusso, spazia dalle 7:44 alle 7:46, esattamente due minuti e 35 secondi all’arrivo del carabiniere, la cui attenzione è stata richiamata dalle dita che Saidu ha fatto fuoriuscire dallo spioncino. Alle ore 7:52 il senegalese ha smesso di vivere accasciandosi sul pavimento del carcere, mentre i soccorsi sono giunti sul luogo due minuti dopo.

Saidou ha attraversato otto lunghissimi minuti di disperazione. È stato abbandonato al duro destino che gli ha impedito di respirare. Si reggeva alla porta della sua cella e nel frattempo cercava, senza l’aiuto di nessuno, lo spray che avrebbe potuto salvargli la vita. L’asma ha vinto e lui è deceduto non in ospedale come emerge nella relazione inviata alla Procura, bensì nello stesso carcere dove si trovava dall’11 dicembre, giorno in cui è stato fermato in quanto sprovvisto del permesso di soggiorno.


In carcere dal dicembre scorso per non avere il permesso di soggiorno...
Non riesco a trovare le parole giuste per non imprecare.
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Inviato il: 8/11/2011 23:00
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#22
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Stamattina avevo intenzione di aprire un topic sugli omicidi di Stato.


E' una specie di progetto che aveva anche Piero79, su questo sito.

Ed in effetti tutti i topic inerenti all'argomento sono sparsi nei forum, non concentrati in una unica sezione.

Sarebbe un'operazione degna, anche in questo caso, appellarsi alla necessità di cercare e di dire, nell'ambito del possibile, la VERITA'.

Potresti provare te a realizzare qualcosa di più organico.

Citazione:
Lo spunto mi era stato suggerito dalla trasmissione di ieri di Lucarelli ("Nelle mani dello Stato")


L'ho vista anch'io, ieri, e devo dire che nonostante il tempo ed il molto materiale letto il sentimento di disgusto per il Potere, insieme con quello della profonda compassione per i troppi innocenti morti (o ingiustamente accusati), sono semmai aumentati.

Vero è che il caso di Aldo Bianzino è quello che più colpisce per l'assoluta mancanza di elementi che facciano pensare ad eventuali faccia a faccia tra l'arrestato e le forze dell'ordine (chiamiamole così...), tali da indurre i secondi a rivendicazioni e prepotenze di sorta.

Ma è vero anche che il caso di Aldo è stato condotto, a mio avviso un po' forzosamente, verso l'argomento "proibizionismo" come se l'uso di marijuana fosse il vero movente di chi ha ucciso Aldo.

L'equilibrio tra questo argomento e l'elemento comune a molti altri, in cui la droga NON c'entra, lo trovo fragile; si rischia che passi quello, come nucleo del discorso. Mentre invece sappiamo che le vittime della mano armata dello stato sono unite tra loro da altri tipi di logiche...

Ma è anche eloquente come si sia voluto appioppare troppo facilmente il marchio di "drogato" anche a chi, tra quelle vittime, non lo è stato affatto, o a chi non è certo un consumatore di polverine varie come certi parlamentari ancora oggi attaccati allo scranno che hanno sotto il culo.
Tutti regolarmente stipendiati, e nemmeno un giorno in commissariato...

Comunque, se tu riesci ad avere notizie del conto corrente ti prego di darne comunicazione.

Per Natale (dico Natale perchè tra tredicesime e regalucci vari ognuno ha in tasca qualche soldo in più... ma potrebbe trattarsi di qualsiasi periodo dell'anno) ho intenzione di raccogliere un piccolo capitale tra amici e parenti ed inviarlo a Rudra.
Sarebbe bello sapere che non saremmo in pochi, ma in tanti.

Se hai notizie, mettici al corrente.

E continuiamo a tenere su questo forum. Si spera NON per altre vittime dello stato, ma per quanti meritano ancora giustizia.

http://veritaperaldo.noblogs.org/
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Inviato il: 7/12/2010 23:02
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  •  audisio
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#21
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Stamattina avevo intenzione di aprire un topic sugli omicidi
di Stato.
Ma sono contento di constatare di essere stato preceduto
da florizel che ha riaperto questo vecchio topic.
Lo spunto mi era stato suggerito dalla trasmissione di ieri di
Lucarelli ("Nelle mani dello Stato") che era appunto incentrata
sui casi di Aldo, di Aldrovandi, Cucchi, Uva e tanti altri.
La convinzione mi si era poi rafforzata leggendo stamane dell'incredibile
vicenda del giovane marocchino accusato per la scomparsa della ragazza
bergamasca.
Il punto è questo:
quanto poco ci vuole per essere stritolati nelle mani della terribile
macchina inquisitoria e repressiva dello Stato?
E per macchina repressiva statale intendo più gli uomini in divisa che
non i magistrati che, a volte, intervengono a cancellare queste
ignominie come nel caso del giovane Fikri.
Proprio il caso di Aldo Bianzino è quello che più mi ha sconvolto per
la sua ferocia e per la casualità con cui la mannaia dei boia in divisa
ha colpito.
Aldo non aveva fatto nulla, ma veramente nulla, neanche il veniale
e innocente fastidio recato ai benpensanti lavuratur brianzoli del
casino scatenato da una coppia di ubriachi o da un ragazzino alla
fine di un sabato sera.
No, Aldo se ne stava per i cazzi suoi quando sono arrivati gli sbirri.
E lì, in un momento, è finita la vita sua e della sua famiglia.
Tutto per aver coltivato qualche piantina di marijuana per potersi
fare qualche canna ogni tanto ed evitare di ingrassare gli spacciatori
con i propri soldi.
Terribile, sconvolgente, annichilente direi.
Guardare ieri quel ragazzino (il figlio di Aldo) e pensare a quello che
può aver provato vedendo sparire in rapida successione il padre e
poi la nonna e la madre annientate dal dolore, mi fa prorompere
dalle labbra uno slogan che per me è molto più di questo, è un
urlo lanciato nel tempo e nello spazio contro l'ignominia del Potere:
A.C.A.B.
Inviato il: 7/12/2010 12:47
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#20
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Riporto in vista questo forum per un APPELLO: Rudra Bianzino, il figlio di Aldo e di Roberta Tadice, oggi ha più o meno 16 anni.

Suo zio Ernesto è venuto via dalla Germania per stare con lui, ed al momento pare che la sua situazione lavorativa sia ancora incerta.

Anche se mai nessuno potrà restituire a Rudra il calore della sua famiglia, si può però fare in modo che lui sappia che nessuno l'ha dimenticato.
Deve continuare gli studi, far fronte a delle spese legali, continuare a coltivare i suoi progetti e le sue aspirazioni.

L'anno scorso il blog di Grillo, e non solo, si è attivato per dare sostegno a Rudra, il link è questo:

http://www.beppegrillo.it/2009/07/un_appello_per_rudra_bianzino.html

Io non sono iscritta al blog di Grillo, e volendo dare il mio contributo vorrei chiedere, qui su LC, a qualcuno che invece è iscritto, se può informarsi per sapere se quel numero di conto corrente è ancora attivo, ed eventualmente darne notizia qui.

Colgo l'occasione per invitare tutti ad offrire un sostegno a Rudra.
Che poi, a mio avviso, sarebbe un ulteriore modo per denunciare la COMPLETA INUTILITA' dello stato, se non proprio la sua NOCIVITA'.

Lo dico da madre, da sorella, e per chi trova ancora un senso in questa parola, da "compagna".

Aspetto impaziente che qualcuno riesca a recuperare l'informazione circa il conto corrente.
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Inviato il: 6/12/2010 22:40
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#19
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Da Freedonia
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Citazione:
Qualcosa sembra volerlo dire la madre di Marcello Lonzi, in una lettera scritta al Manifesto e poi pubblicata sul blog per Aldo Bianzino.


La stessa madre che ha scoperto verità celate sulla morte del figlio solo dopo la visione del diario clinico del carcere.

Dal minuto 15:50 in poi.
Inviato il: 25/1/2010 14:39
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#18
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Chi, fra chi frequenta abitualmente il web ed i siti di libera informazione,lo sapeva?

Simona Patrignani, segretaria dela Lega Nord, arrestata a Lugano con otto chili di cocaina in valigia.

La donna, segretaria del Carroccio nonché dipendente del Parlamento italiano, è stata arrestata a Lugano mentre tornava dal Brasile col marito Paolo Del Din perché trasportava in valigia 8 chili di cocaina.

"...16 righe sono davvero poche per una questione così particolare e che non posso non considerarla come una totale mancanza di coraggio."

Nuovo esempio di autocensura della stampa.

Riporto qui la notizia, esattamente nel forum dedicato ad un FALEGNAME (niente stipendio a 5 cifre, dunque) arrestato per aver coltivato IN CASA SUA qualche piantina di maiijuana, e morto in carcere in circostanze ancora da chiarie.

Ad una "dipendente" del parlamento italiano non si sa se abbiano concesso unicamente gli arresti domiciliari, o se l'abbiano addirittura proposta ad un ministero per le IMpari opportunità.

Da vomito.
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Inviato il: 15/12/2009 15:37
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#17
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Morire di carcere, o di ospedale psichiatrico per trattamento sanitario OBBLIGATORIO...
Una pratica che definire "medievale" (per quello che del medioevo CI HANNO RACCONTATO...) è poco...

MUORE IN REPARTO PSICHIATRICO, AVEVA POLSI E CAVIGLIE LEGATI.

Una storia che per dinamiche e metodi utilizzati riporta ad anni lontani. Invece, è accaduto quest'anno, appena il 31 luglio scorso, in terra cilentana.
Nessun media ne ha riportato notizia.

Non sapevo dove collocare la notizia, per affinità di fondo avrei potuto inserirla qui, perchè anche Federico è morto per mano dello "stato"; oppure qui, perchè l'idea anarchica, malgrado la mistificazione da parte del potere, è dura a morire...

La natura della morte di Francesco Mastrogiovanni appare subito in tutta la sua artificiosità, ed insidiosamente subdola è stata la sua persecuzione, molto probabilmente per motivi legati alle sue idee libertarie e all'impegno che riservò con Giovanni Marini, nella sua vita, alla ricerca di dettagli che facessero più luce sulla vicenda di Gianni Aricò, Angelo Casile e Franco Scordo di Reggio Calabria, Luigi Lo Celso di Cosenza ed Annalise Borth, i cnque anarchici calabresi morti in un incidente stradale fra Ferentino ed Anagni, alle porte di Roma.

Giuseppe Galzerano, l'editore e scrittore anarchico cilentano, spiega quali sono i precedenti che hanno portato Mastrogiovanni a quella fine:

"Il 7 luglio 1972 Mastrogiovanni rimase coinvolto nella morte di Carlo Falvella, vicepresidente del Fronte universitario d’unione nazionale di Salerno: Francesco stava passeggiando con due compagni, Giovanni Marini e Gennaro Scariati, sul lungomare di Salerno quando furono aggrediti, coltello alla mano, da un gruppo di fascisti, tra cui Falvella. Il motivo dell’aggressione ce la spiega il professor Galzerano: «Marini stava raccogliendo notizie per far luce sull’omicidio di Giovanni, Annalisa, Angelo, Francesco e Luigi, cinque anarchici calabresi morti in quello che dicono essere stato un incidente stradale nei pressi di Ferentino (Frosinone) dove i ragazzi si stavano recando per consegnare i risultati di un’inchiesta condotta sulle stragi fasciste del tempo». Carte e documenti provenienti da Reggio Calabria non furono mai ritrovati e nell’incidente, avvenuto all’altezza di una villa di proprietà di Valerio Borghese, era coinvolto un autotreno guidato da un salernitano con simpatie fasciste."

In questo paese, gli anarchici muoiono tutti di pazzia, di incidenti stradali, di malori attivi...

O per mano "fascista", salvando la pace di questa meravigliosa democrazia...
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Inviato il: 15/8/2009 18:03
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#16
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E' morta Roberta Radici, moglie di Aldo Bianzino.

Aspettava un trapianto di fegato, che non è arrivato in tempo utile a salvarla.

Il figlio, Rudra, è rimasto solo con l'enorme carico di spese per il processo penale contro chi ha causato la morte del padre.

Nel sito postato c'è un appello per aiutarlo, e dargli un sostegno che non è solo economico.

Tanta rabbia, considerando che ci sono parassiti che si fanno consegnare la cocaina direttamente "in ufficio", e percepiscono migliaia di euro mensili per potersi curare come gli pare, e senza spendere un solo euro.

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Inviato il: 11/7/2009 21:12
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#15
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Trovato sul blog di Corrado Penna:

Morire di carcere a 22 anni , fra percosse e psicofarmaci

Tratto dal sito
http://www.toscanatv.it/

Morire a 22 anni dietro le sbarre
02/09/2008

Alla ricerca della verità. Sono arrivati a Firenze stamani Angelo Eliantonio e Iolanda Pinto perchiedere giustizia nei confronti del nipote Manuel morto a 22 anni lo scorso 25 luglio nel carcere Marassidi Genova ufficialmente per suicidio, ufficiosamente, si teme, per percosse.

Sono venuti dalla provincia diTorino nel capoluogo toscanodove ha sede l''Associazione per i diritti violati' per avere delle risposte agli atroci dubbi che da mesi lacerano i loro animi, da quando il ragazzo (arrestato lo scorso 25 marzo per furto d'auto) lamentava continue botte da parte dei secondini oltre a un trattamento disumano fatto di isolamento, psicofarmaci e ricatti.

Manuel era stato condannato a 5 mesi di carcere per resistenza a pubblico ufficiale, il 5 agosto sarebbe dovuto uscire. Perchè allora cercare la morte, che secondo il carcere ligure sarebbe stata causata dalle esalazioni di gas del fornellino che il giovane utilizzava per riscaldare i pasti nella sua cella? Troppe dunque le incognite intorno alla morte di Manuel Eliantonio, un pezzo di cuore per i nonni che lo hanno cresciuto e che non si arrendono di fronte ai paletti che continuano ad incontrare nella ricerca della verità. Hanno protestato di fronte al carcere genovese Marassi, sono riusciti ad avere delle fotografie, scattate da un cugino di Manuel di nascosto all'obitorio. Immagini forti, che parlano da sole e che mostrano un corpo pieno di lividi, con un inconfondibile tatuaggio che sottolinea la veridicita' del cadavere.


*********

Nel frattempo, sul blog Verità per Aldo Bianzino:
"Il gip accoglie l'opposizione all'archiviazione".
Inviato il: 7/9/2008 13:55
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  •  Dipende
      Dipende
Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#14
Ho qualche dubbio
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Hanno deciso ! Coltivare anche una sola pianta di canapa è da considerarsi reato perseguibile penalmente. Anche l’ultimo barlume di malinteso s’è spento, da oggi, TU coltivatore di cannabis, sei senza ombra di dubbio, a tutti gli effetti (e in tutte le prefetture del Paese) UN CRIMINALE.
Se ieri qualcuno poteva ancora pensare di voi come dei perseguitati, oggetti di un malinteso, da oggi la cassazione ha stabilito che non siete altro che delinquenti.

Per un consumatore di cannabis, questo è solo il lato più d’impatto di tutta la storia, ma questa decisione inciderà anche sulle controversie pazienti - ministero della sanità, sull’approvvigionamento di farmaci a base di cannabinoidi, sui permessi di coltivazione a uso terapeutico, sulla ricerca, o almeno l’interessamento verso i risvolti farmacologici di questa pianta.

Questa decisione inciderà sull’importazione di derivati della cannabis nel nostro Paese. La domanda aumenterà, i prezzi dell’offerta saliranno, la qualità sarà sempre più infima e al limite della tossicità (se non tossica a tutti gli effetti) e le maggiori organizzazioni criminali italiane potranno continuare a fare affari.

- Immagino un’intercettazione telefonica di ieri sera -

“Pronto! Capo…avete sentito la notizia? Domani la cassazione si riunisce per stabilire se si può coltivare la marijuana fuori al balcone…”
“Embè..che problema c’è?”
Capo…abbiamo appena fatto trasire 30 tonnellate di marijuana…cosa minchia ce ne facciamo se la cassazione decide che ognuno se la può coltivare fuori ad un fottuto balcone?”
“Ma allora non capisci una beneamata mazza! Siamo in una botte di ferro è tutto sotto controllo Che te lo dico a fare…fai trasire fai…e non rompere i cabasisi..:”

Per quanto riguarda la legittimità di questa sentenza e di chi la ha emessa, io sono dell’idea che il giudice (ne prendo uno a caso) che ha votato per la punibilità, potrebbe giusto punire il proprio figlio (se minorenne), al resto dell’umanità, per cortesia non rompa i coglioni.

Oggi non si è persa una battaglia, perché una vera guerra non c’è mai stata, è più un’occupazione che la nostra amica pianta subisce da quasi un secolo. E chi dovrebbe difenderla non è un esercito, ma un manipolo di persone che s’è rotta le palle e protesta, un altro che scrive su forum a tema, un altro che ha perso la pazienza, un altro invece che ha perso la patente o la reputazione o la libertà e solo allora s‘accorge del proibizionismo…
Un manipolo di persone che nel lamento ha trovato la dimensione perfetta per i propri sfoghi, un altro che si dispera e sembra non sappia fare altro…un altro che fuma e se ne frega.

In definitiva, come sempre più spesso capita, per questo e per il resto..."Occhi aperti, chiappe strette e che Jah ci protegga!”
Inviato il: 24/4/2008 23:49
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  •  florizel
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Re: Assassinio di un antiproibizionista, Aldo Bianzino
#13
Sono certo di non sapere
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“E' sempre reato la coltivazione domestica di piantine di cannabis, anche se si tratta di uso personale. Lo hanno stabilito le sezioni unite penali della Cassazione sposando la linea dura nel perseguire chi tiene qualche piantina di marijuana sul balcone o nel giardino di casa."

Il collegio ha sposato la linea proibizionista: "Costituisce condotta penalmente rilevante - si legge nella nota diffusa dal presidente Vincenzo Carbone - qualsiasi attività di coltivazione non autorizzata di piante dalle quali siano estraibili sostanze stupefacenti, anche nel caso che il prodotto ricavato sia destinato a uso personale".

E alla fine di Aldo Bianzino, nemmeno un accenno.

E' utile ricordare le vergognose parole di gianfranco fini, a proposito della legge contro le droghe "leggere":

"Datemi nome e cognome di un solo ragazzo finito in prigione per un pezzetto di fumo e mi dimetto da deputato."

C'è una PERSONA che in prigione E' STATA AMMAZZATA.

"In un anno gli incarcerati per detenzione di cannabis ad uso personale sono stati più di 130. Naturalmente Fini non si è dimesso e l’Unione, che nel programma si era impegnata a superare la legge e ad istituire un garante a tutela delle persone private della libertà, non ha concretizzato le promesse. E così oggi, la repressiva legge ha al suo attivo anche un morto: Aldo Bianzino un pacifico falegname di Pietralunga colpevole di coltivare qualche piantina per uso personale."

"E la nebbia di Capanne tenta di oscurare anche l’incredibile vicenda dei cinque ragazzi arrestati nell’operazione Brushwood a Spoleto.
Centodieci carabinieri dei reparti operativi speciali guidati dal generale Ganzer, quattro elicotteri, il Procuratore capo Miriano che formula accuse pesantissime come l’associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, eversione dell’ordinamento democratico, invio di una missiva minatoria con due proiettili alla governatrice Lorenzetti.
Sono passati tre mesi e non si hanno notizie di uno straccio di prova ma Andrea e Michele sono in carcere in regime di elevato indice di vigilanza cioè isolamento totale e censura sulla corrispondenza come i capi mafiosi."


Mentre i capi mafiosi se la passano molto meglio, anche in galera.
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Inviato il: 24/4/2008 16:16
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