C'era un'altro esperimento, che forse, non era una fregatura, solo che non ritrovo il link.
Poi ve lo posto.

Citazione:


mi sto cappottando dalle risate leggendo i commenti lasciati da coloro che hanno fatto la prova fornendo le spiegazioni piu' varie sul perche' del risultato.....leggete, leggete..

Bello l'esperimento con l'Esp

Certo che non sbaglia! Le carte che ti propone alla fine non sono le stesse da cui puoi scegliere all'inizio

Citazione:

mi sa che è una fregatura, ti dice che ha tolto la carta che hai scelto e invece le ha cambiate tutte...

Voi che ne pensate ? È possibile che il pensiero influisca, anche leggermente, sui processi della macchina ?

Prendi in considerazione il numero di attività svolte dal processore medio di un PC (tenendo conto di interrupt, driver, kernel, processi, thread e compagnia assortita) e calcola da solo la probabilità di influire su uno specifico processo in cui il colore del quadrato o il numero vengono calcolati con una sequenza non banale di istruzioni compilate partendo da dio-sa-quale linguaggio ed utilizzando dio-sa-quale algoritmo di generazione di numeri "casuali".

Si faceva prima a dire che Windows si pianta perché l'utente pensa troppo forte.

@Descartes:
Mi sa che faccio un test comparativo tra quante ce ne azzecca la macchina da sola e quante ce ne azzecco io; per vedere se c'è una differenza sostanziale.
1000 tentativi credo possano bastare per ora.
Non mi chiedere 10000, non sono Parson
Conosco le interfaccie neurali, ma quelle leggono solo il calore emesso dal cervello, ed attraverso un database (Zona di calore, pensiero) "deducono" il pensiero.
Ma sono un po' imprecise, e comunque non sono ciò che mi interessa.
Diciamo che sono convinto che qualcosa a livello quantico succeda, cosa, è un'altra storia.

@al2012:
Interessante il PEAR project.
Sono loro che mi hanno ispirato.

@Ashoka:
Purtroppo non ho mai avuto un commodore in vita mia

Citazione:

No, anche perchè anche avessi tale potere dovresti conoscere perfettamente il progetto del processore anche solo per cambiare lo stato di un transistor e sapere che effetto ha.

La spiegazione del tuo esperimento è molto più semplice: 62% è una deviazione dalla media del 50% perfettamente normale considerando solo 100 tentativi. Prova con 1000 o 10.000 e vedrai quel 62% scendere a 55% e poi a 50%.

Karl Pearson, il geniale fondatore della moderna statistica, ebbe lo stesso sospetto quando un giorno dell'anno 1900 per testare le sue teorie matematiche sulla statistica iniziò a lanciare una moneta. Secondo la teoria, essendo ugualmente probabile l'uscita del lato testa (vinci) e di quello croce (perdi), l'esito doveva risultare totalmente casuale (ovvero 50%) ma dopo un centinaio di tiri, testa gli uscì molto più frequente di croce (intorno al 70%) e quindi sembrava quasi che in qualche modo il suo desiderio di ottenere testa avesse influenzato il risultato.

Allora Pearson decise di continuare a tirare la monetina, ed in un impresa eroica che rimase nella storia, continuò a lanciarla per 24000 volte! Il risultato alla fine fu: 12012 teste, 11988 croci, ovvero una probabilità del 50.05%, come prevedeva la Legge dei grandi numeri.

Mai trarre quindi conclusioni da pochi casi, poichè su piccoli campioni le fluttuazioni casuali possono trarre in inganno e far pensare a miracolose coincidenze.

Se proprio ci tieni a controllare con la mente un computer, sappi che ci sono ormai sensori applicabili sul cranio che permettono di muovere il cursore come un mouse, ma con il pensiero.

DOMINARE LE MACCHINE CON IL PENSIERO
http://www.edicolaweb.net/arti061a.htm

Intervista a Dean Radin. Bio-intreccio, ci sono novità all’orizzonte sulle interazioni mente materia
http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=8859

Tsk Tsk

Chi aveva un Commodore 64 e doveva aspettare 40 minuti per vedere un gioco caricato conosce già la risposta alla tua domanda....

Avevo trovato su internet un'esperimento di percezione extrasensoriale, un'immagine divisa in più quadratini, e due risultati possibili.
L'immagine veniva divisa randomicamente, e poi ricomposta, e tu dovevi pensare a una delle due immagini e questa veniva ricomposta a posto dell'altra.
Incredibilmente funzionava, pensavi ad un immagine, e quella prevaleva sull'altra.
Allora ho pensato, perchè non creare un programma che generi una sequenza di numeri casuali, ed un numero da indovinare tra quelli generati, poi conti il numero di numeri indovinati.
Ho fatto questo programma, ed incredibilmente se penso ad un numero tra quelli estratti, quello ha una probabilità maggiore di uscire degli altri.
Su 100 prove, ne ho azzeccati 62 e sbagliati 38. Ne ho azzeccati più della metà.
Voi che ne pensate ? È possibile che il pensiero influisca, anche leggermente, sui processi della macchina ?