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Indice del forum Luogocomune
   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
  Orwell e Pifferai magici

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  •  Pyter
      Pyter
Re: Orwell e Pifferai magici
#73
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Sono stato attirato dal richiamo melodioso del flauto.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 7/9/2011 21:21
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Orwell e Pifferai magici
#72
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Come cavolo l'hai trovato sto film
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 7/9/2011 20:35
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Orwell e Pifferai magici
#71
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Born of Fire, film del 1987, con una delle prime magistrali interpretazioni di Osama Bin Laden, ancora in ottima forma e non ancora dimagrito a causa della dialisi.

Con tanto di pifferaio magico al seguito.



http://www.imdb.com/title/tt0092691/

A musician searches for the Master Flautist, a supernatural creature who is planning to blow up the world.

Un musicista alla ricerca del Maestro Pifferaio, una creatura suprannaturale che sta progettando di far saltare il mondo.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 7/9/2011 17:51
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Re: Orwell e Pifferai magici
#70
Mi sento vacillare
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@Calvero
Cazzeggiavo in quel di Castro Marina quando, tramite il wifi messo a disposizione dal comune, mi sono imbattuto in questo articolo:
Berlusconi, Villa Certosa, Stonehenge e la teoria del complotto!!
In che contesto va inserito? In "Orwell e Pifferai magici", in "Gatekeeper feat. Debunkers", in "Piccoli Icke crescono"... aiutami tu!!
Ciaoo, Nyko
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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Inviato il: 18/8/2011 20:18
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Orwell e Pifferai magici
#69
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
Sono sconfortato, più che indignato, non tanto per me che ormai da tempo ho capito il meccanismo, ma per tutti quelli, troppi, che hanno bisogno delle maniglie a cui aggrapparsi, e che diventano facili prede di questi imbonitori.


quoto
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/5/2011 17:51
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  •  crisalide
      crisalide
Re: Orwell e Pifferai magici
#68
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/3/2010
Da Padova
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A proposito di pifferai magici vorrei segnalarne, con mio profondo rammarico, l'ennesimo esempio:

Neri Marcorè

Ieri ho sentito per radio una pubblicità di un'iniziativa di (udite, udite...) Telethon: "walk of life - il cammino per la ricerca"

E indovinate chi, con voce suadente, invitava il gregge a partecipare compatto?

Sì, proprio lui

L'ho sempre considerato bravo, molto bravo e per me è bravo veramente, ma.....
era già da un po' che avevo dei dubbi, adesso ne ho avuto la conferma definitiva (ripeto, purtroppo ).

Sono sconfortato, più che indignato, non tanto per me che ormai da tempo ho capito il meccanismo, ma per tutti quelli, troppi, che hanno bisogno delle maniglie a cui aggrapparsi, e che diventano facili prede di questi imbonitori.
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"Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte soffia il vento"
(Bob Dylan)
Inviato il: 26/5/2011 11:54
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  •  maurixio
      maurixio
Re: Orwell e Pifferai magici
#67
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/4/2007
Da
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il pifferaio magico.......,se provo a riflettere e a connettere alcune delle cose lette in questa discussione diventa tutto estremamente complicato......
se provo ad esaminare la figura del pifferaio magico con l'immagine del bene e del male....devo neccessariamente definire il senso del bene e del male......
Darwin sosteneva che tale senso si è evoluto a partire dalle sensazioni che facevano parte dell'istinto amimale.
La mia immagine del pifferaio e quella del bene ...
La prospettiva per osservare potrebbe comunque cambiare se penso esagerando un esempio del tipo.........: (la popolazione del pianeta è di 70 miliardi di persone, il pianeta terra ha un problema da risolvere).
In questo caso ho un paradosso......non è il bene ed il male dell'umanità ..è il Mio bene e male
La mia immagine non si lega ad una visione assoluta del genere umano.....
parzializza il problema, solo una parte( la mia ) del genere umano è in pericolo.....
in termini conservativi io cercherò appunto di definire ...la Mia parte.
Posso ancora usare il termine "razionalità" per continuare a tentare di estrarre una conclusione?
Inviato il: 17/4/2011 12:39
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Orwell e Pifferai magici
#66
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Manfred ha scritto:
A proposito di Costanzo posto il link a questa interessantissima riflessione dell'utente orizontas dal blog Poteri Occulti di Paolo Franceschetti.


http://poteriocculti.mastertopforum.biz/il-mite-rag-fantozz-vp26457.html#26457


Nella saga di Fantozzi nei programmi di Costanzo e della moglie nei programmi di Ricci del culo di Belen,la melodia di fondo del pifferaio a mio parere è la pansessualizzazione,il menestrello o meglio il trovatore è il "padre della psicanalisi" sigmund freud
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 25/3/2011 7:11
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Orwell e Pifferai magici
#65
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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........


Parole di Roberto Saviano, scritte in difesa di Riotta :


in Italia fare il giornalista è un mestiere pericoloso se si vuole essere liberi e senza condizionamenti

.......

....




... leviamo la scorta a questo ipocrita, e lasciamolo a suonarsela da solo la sua musichetta.
_________________
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Inviato il: 24/3/2011 19:16
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Orwell e Pifferai magici
#64
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Preso in Homepage -

Citazione:

«Mi dispiace molto che Gianni Riotta abbia deciso di lasciare il Sole24Ore perchè la sua direzione ha realizzato un giornale libero, con al centro la battaglia antimafia che una parte responsabile di Confindustria aveva deciso di combattere»


E bravo a Savianello .. questo piffero dai suoni così indignati, oltre che a guidare gli ingenui vuole riesumare i cadaveri. Che gentile. Siccome quella di Israele non ha nome "Cupola" allora non è mafia. Colui che ripudia le ingiustizie del Sud, usa una bilancia con un piattino solo.. appena prospettive più ampie gli farebbero bruciare il suo culetto. Propongo un referendum per levargli la scorta. Devo anche pagarlo questo ipocrita. Preferisco pagarla ai politici.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 24/3/2011 18:53
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  •  Calvero
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Re: Orwell e Pifferai magici
#63
Sono certo di non sapere
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Infatti è molto interessante e aggiungo che dopo la vera SATIRA del primo Fantozzi .... il nulla, o quasi.

E aggiungo questo altro interessante articolo (preso da Yahoo.it) sulle "fabbriche dei Sogni" che in qualche modo ha una sua attinenza con questo Topic.

Buona lettura:

Avete mai sentito parlare della 'Fascino'? Per chi non lo sapesse, è la società controllata da Maria De Filippi e Rti (Mediaset) e produttrice di moltissimi programmi di successo, tra cui 'Amici', 'C'è posta per te', 'Uomini e donne' e 'Italia's got talent'. Insomma, la 'Fascino P.g.t.' ha l'obiettivo specifico di produrre programmi di intrattenimento che vanno in onda sulle reti Mediaset e che sono quasi sempre condotti dalla stessa proprietaria dell'azienda, Maria De Filippi. La suddetta società è stata al centro di una recente indagine del Corriere Economia che, numeri alla mano, ha fatto i conti in tasca alla cassaforte creativa di casa Costanzo- De Filippi insieme nella vita ma separati nel business. In comune avrebbero infatti solo la Mamau che sembra essere sostanzialmente inattiva.

Ma facciamo un passo indietro. La Fascino, che realizza più del 90% dei ricavi con RTI, era stata creata da Maurizio Costanzo e alla società facevano capo il Teatro Parioli e il Maurizio Costanzo Show. Nel 2008 il Teatro è stato ceduto e il contratto con lo show di Costanzo risolto; inoltre, nello stesso anno, il conduttore ha deciso di cedere le sue quote alla moglie, che da socia iniziale è passata ad avere in mano il 50% della società (nominando il fratello di Giuseppe De Filippi amministratore delegato) lasciando il restante 50% A Fininvest, il cliente di gran lunga più importante dell'azienda, che ha dato il suo ok alla transazione.

A colpi di audience da record si è trasformata in una sorta di corazzata del piccolo schermo con cifre che hanno poco da invidiare alle varie Magnolia & C. In effetti, negli ultimi anni la 'Fascino'ha registrato un notevole incremento degli introiti: nel 2008 e nel 2009, la redditività della società è stata molto forte. Il 2009 aveva visto ricavi per quasi 39 milioni di euro grazie anche al forte incremento del del televoto che si è invece notevolmente ridotto bel 2010. "Le persone votano di meno di prima" - dice Giuseppe De Filippi- colpa delle polemiche sulla trasparenza? Anche se il bilancio del 2010 ancora non è disponibile, sembra presumibile che la società continui ad andare a gonfie vele per la gioia della famiglia De Filippi.

E il povero Costanzo? Non è certamente rimasto a mani vuote: negli ultimi anni infatti, dopo la cessione delle quote di Fascino, ha provveduto a modificare il suo assetto societario. In seguito alla chiusura di alcune società di cui era capo è passato alla creazione nel 2009 di "Metodo Maurizio Costanzo srl" insieme ad Ateneo Impresa e al gruppo De Stefano e rimane tutt'ora unico proprietario di "Altrove" a cui fa capo il Teatro Parioli. Il baffo per antonomasia della tv italiana non avrebbe nulla di che invidiare agli utili della consorte. La fabbrica dei sogni di Costanzo & Signora è servita.
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Inviato il: 18/3/2011 16:43
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  •  Manfred
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Re: Orwell e Pifferai magici
#62
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A proposito di Costanzo posto il link a questa interessantissima riflessione dell'utente orizontas dal blog Poteri Occulti di Paolo Franceschetti.


http://poteriocculti.mastertopforum.biz/il-mite-rag-fantozz-vp26457.html#26457
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Manfred
Inviato il: 13/3/2011 14:43
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Re: Orwell e Pifferai magici
#61
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... beh guarda, l'ho anche fatto. E ne pago ancora gli scotti. Non perché lo rinnego. Poiché nel quotidiano e nel mio piccolo (sempre più piccolo, ormai sono all'osso) ... faccio la mia parte e coltivo col cuore questa "chiamiamola filosofia". Per la causa sospinta in maniera diretta invece ho dato, e ho "perso" tempo (con la T maiuscola) e denaro. Ma ho guadagnato cuore. Conoscere gente e confrontarsi guardandosi negli occhi è una cosa corroborante senza alcun dubbio e mi piace assai. Pardon se scendo nel personale, ma altrimenti rispondere con dei "principi" sarebbe stata na' mezza cagata
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Inviato il: 11/3/2011 1:00
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  •  Manfred
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Re: Orwell e Pifferai magici
#60
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Io parlo di piazza sopratutto nella vita di tutti i giorni, forse farei meglio a parlare di strada , rioccupare pacificamente partendo da dentro noi stessi gli spazzi che ci siamo lasciati togliere.
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Manfred
Inviato il: 11/3/2011 0:52
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  •  Calvero
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Re: Orwell e Pifferai magici
#59
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Manfred ha scritto:
La destabilizzazione è avanzata pari passo con la distruzione delle barriere architettoniche, prima la sessualità e poi l'individuo stesso è stato portato in piazza e costretto alla luce dei riflettori, si è persa l'intimità dei luoghi e delle persone, da qui è cominciata la massificazione, il pudore è una componente importantissima della sessualità e fonte del rispetto verso gli altri. ( Pudore è non stracciarsi le vesti come i moralisti, ma anche non farsi coinvolgere nella finta trasgressione)


Su questo non ho timori di smentite, come potrei non concordare? Possiamo scendere anche nel dozzinale se vogliamo, e andare OT (ma per modo di dire): anche l'erotismo stesso è andato in vacca e poteva avere una parte migliore nel gioco delle relazioni.

Ed è per questo che sono in disaccordo con te sulla questione "piazze": è troppo tardi, e porgono il fianco ad essere ingurgitate in molte maniere. Maniere che poi sono sempre più pronte ad evolversi.

Questo non toglie che quando dici:Citazione:
e poi l'individuo stesso è stato portato in piazza e costretto alla luce dei riflettori, si è persa l'intimità dei luoghi e delle persone, da qui è cominciata la massificazione, il pudore è una componente importantissima


.. prendo atto che è da questa prospettiva che si dovrebbe ragionare. Credo più nei circoli; nel ridurci (e in questo caso dò un accezione positiva al termine) a essere individui più "piccoli" più "subdoli"; spegnere e ridurre all'osso la suggestione con i media. Ormai la Piazza non può darci più quell'intimità. La bilancia penderebbe troppo sulla nostalgia. Ormai la "piazza" è stata storicizzata, consumata e mortificata. Nelle nuove generazioni potrà essere tale solo per un reale attacco o per delle guerriglie forse. Ma in senso pacifico, combattere oggi, può significare solo boicottare e disobbedire. Il nemico ha fatto gli ultimi passi e ormai è perfettamente distante dietro le quinte. Non c'è organo del Potere che possa essere scalfibile da gesti plateali. Se non in una reazione che deve ancora maturare e che potrebbe avvenire solo dopo che la disobbedienza ha fatto il suo dovere e obbligherebbe a scendere nelle strade. Allora sì.

Ma se ci troveremo per le strade quando a muoverci sarà la fame e la disperazione, sarà soltanto un fuoco di paglia.
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Inviato il: 11/3/2011 0:38
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Re: Orwell e Pifferai magici
#58
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La destabilizzazione è avanzata pari passo con la distruzione delle barriere architettoniche, prima la sessualità e poi l'individuo stesso è stato portato in piazza e costretto alla luce dei riflettori, si è persa l'intimità dei luoghi e delle persone, da qui è cominciata la massificazione, il pudore è una componente importantissima della sessualità e fonte del rispetto verso gli altri. ( Pudore è non stracciarsi le vesti come i moralisti, ma anche non farsi coinvolgere nella finta trasgressione)
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Inviato il: 11/3/2011 0:19
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Re: Orwell e Pifferai magici
#57
Sono certo di non sapere
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... oddio; da destabilizzare ci sarebbe anche molto, quindi credo che ti riferissi al fatto che ci sia poco da illudersi, purtroppo

Mi ricordo quando Costanzo con Carmelo Bene a fianco, ha mostrato la sua capacità di mettersi la coda tra le gambe e, nello stesso tempo, fare il direttore di orchestra.
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Re: Orwell e Pifferai magici
#56
Dubito ormai di tutto
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"Bontà loro" già il titolo della trasmissione ci fa capire quello che sarà il modus operandi del Costanzo, indirizzare il pensiero altrui grazie la bontà degli intervistati e dei telespettatori, risultando all'occhio inesperto come figura imparziale.
L' imperativo della trasmissione è uno solo destabilizzare, attraverso lo sfoggio di un finto intento democratico nelle discussioni, quasi come i forum su internet, con la sola differenza che attualmente è rimasto molto poco da destabilizzare.
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Manfred
Inviato il: 10/3/2011 23:41
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Re: Orwell e Pifferai magici
#55
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Prendo atto della precisazione, comunque anche volendo ammettere che il pifferaio non sia un conduttore di popoli, ma bensì ai giorni nostri un conduttore televisivo, vedo questi personaggi qui citati come marginali nelle manipolazioni in atto, una specie di eco colta al tambureggiare ridondante dell'informazione e una contrapposizione fasulla alla volgarità del messaggio corrente. Maurizio Costanzo e Antonio Ricci pur non raggiungendo la dirompente efficacia di un Andy Warhol, colui che ha legittimato "artisticamente" il consumismo e ha reso possibile con la sua sperimentazione d'avanguardia proprio i moderni modelli televisivi, da essi stessi portati in auge, si possono considerare a tutti gli effetti dei veri pifferai.


Che sia pure un eco: è un principio che si utilizza per i più "ingenui", ormai basta meno impegno; bastano quelli che tu chiami i «marginali». Il lavoro più grosso è stato fatto. Interessante il discorso di Warhol, ma non credo che ai nostri tempi ce ne possiamo inventare uno simile. Ormai la società di massa funziona più che altro su grandi Flashback passati, e su brevi ma frequenti flash moderni.

Mi viene da ridere per il futuro. Neanche Villaggio che si fa un cannone e un acido in una notte di plenilunio potrebbe immaginarsi il nuovo modello di cittadino in arrivo prossimamente su questi schermi.

Credo che decenni addietro i fenomeni culturali avevano un appeal e un carisma migliore, grazie al fatto che la gente (intesa come collettività) aveva ancora un fervore più sincero. Oggi basta Facebook e il culo di Belen.
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Inviato il: 10/3/2011 5:03
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Re: Orwell e Pifferai magici
#54
Dubito ormai di tutto
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Prendo atto della precisazione, comunque anche volendo ammettere che il pifferaio non sia un conduttore di popoli, ma bensì ai giorni nostri un conduttore televisivo, vedo questi personaggi qui citati come marginali nelle manipolazioni in atto, una specie di eco colta al tambureggiare ridondante dell'informazione e una contrapposizione fasulla alla volgarità del messaggio corrente. Maurizio Costanzo e Antonio Ricci pur non raggiungendo la dirompente efficacia di un Andy Warhol, colui che ha legittimato "artisticamente" il consumismo e ha reso possibile con la sua sperimentazione d'avanguardia proprio i moderni modelli televisivi, da essi stessi portati in auge, si possono considerare a tutti gli effetti dei veri pifferai.
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Manfred
Inviato il: 9/3/2011 21:54
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Re: Orwell e Pifferai magici
#53
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é un bell'intervento Ingmar (Ingmar come il grande Bergman ? )

... prendo alcuni tuoi passaggi per ampliare la critica:

Citazione:

Anch'io in effetti penso che potrebbe esserci una strategia nell'usare l'effettiva autorevolezza di un Eco o di un Cicap sul 99% dei temi per fare gatekeeping, facendo il riporto di quella autorevolezza per derubricare tesi scomode, e con argomenti molto più pretestuosi e spesso con i cosiddetti giudizi sintetici a priori.


Vero, e non scordiamo che "un CICAP" così come "una Striscia la Notizia" non possono considerarsi (neanche di striscio) fenomeni riconducibili ad una buona Fede. Questo distinguo, per quanto si possa parlare di Pifferai (ma lo è molto e molto di più Striscia), serve a mettere in luce la differenza tra la «pianificazione» e gli «utilizzati».

Citazione:

Per quanto riguarda la puntata di Augias con Odifreddi, l'ho vista, ma credo che la sceneggiata fosse dettata da semplice "sciollorio" e che i due fossero sostanzialmente d'accordo.


Non credo, il disagio di Augias è individuabile nelle sue svicolate e nel suo atteggiamento, quasi come la poltrona gli scottasse sotto al culo.

Citazione:

Non dobbiamo però cadere noi in un altra fallacia...
......

.....Mischiare il vero col falso è una strategia retorica nota e antica, usata allo scopo di frastornare lo spettatore.


La tua osservazione è corretta, ma la fallacia è un altra (come ribadisco): tu sei una persona intelligente (e si capisce) che ha un potere di analisi che sa leggere -tra le righe- che, appunto, non è peculiarità della gente comune. Tu hai il filtro, tu. Poiché questa è quella peculiarità che fa sì che si riveli tutto il - rumore - presente nei canti delle sirene. La gente ha perso i filtri grazie a una "ingenuità" indotta*. Complice, per l'amor di Dio, la frenesia della Vita dell'esistenza moderna. Il resto (per quanto validi) rimangono esami che facciamo noi qui che d'accordo o meno, il 90% degli spettatori non si fanno proprio, né nel bene ...né nel male.

Citazione:

In pratica questa è la metafora inquietante di come gli animali son stati messi nella condizione di non distinguere più tra la condotta dei loro "liberatori" e quella dei loro aguzzini. Questo era il preciso obiettivo dei maiali, tramite l'abolizione del pensiero autonomo e critico dei loro sudditi.


Cioè la perdita - nel quotidiano - di essere parte attiva. Mentre si illude una "partecipazione" attraverso la favola delle Elezioni. Proprio quella distorsione prospettica che ha dato una "saggezza" popolare inventando motti e bestemmie stile "governo Ladro!" ... sintomo cioè di un «falso storico» che non ci fa guardare debitamente allo specchio, sia nelle nostre magagne sia nelle nostre potenzialità (soprattutto nelle potenzialità) ... assorbite e ingurgitate dai colori politici con la complicità delle grandi Religioni (che sono incontrovertibilmente: Potere) che spostano il baricentro della responsabilità; ergo della dignità. Da qui, la costruzione del teatrino Politico che può essere abbattuto solo con una lunga salita e con tanta tanta umiltà. Mirare attraverso una auto/determinazione che cominci con i veri boicottaggi e la disobbedienza, possono "iniziarci" a un percorso reale che per quanto possa essere debole all'inizio, comunque è viscerale e pericoloso.

Come anche tu hai spiegato bene nel resto del tuo intervento.

Citazione:
Questa lingua è purtroppo aliena nel sistema attuale.


Oggigiorno dire la verità è un atto rivoluzionario. E questa lingua è sempre più aliena, poiché come spiega Manfred: essi sono il frutto maturo della medesima frustrazione che muove le masse, la stessa che fa si che la casta (élite) si avvantaggi.

* da qui appunto l'importanza nella metafora dei - bambini - e non dei topi.
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Re: Orwell e Pifferai magici
#52
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C'era un giornalista che era un pò una fusione tra i due, Andrea Barbato.


Miiiiiiii quanto tempo! .. è vero: Barbato, la "Cartolina"
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Re: Orwell e Pifferai magici
#51
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Anch'io in effetti penso che potrebbe esserci una strategia nell'usare l'effettiva autorevolezza di un Eco o di un Cicap sul 99% dei temi per fare gatekeeping, facendo il riporto di quella autorevolezza per derubricare tesi scomode, e con argomenti molto più pretestuosi e spesso con i cosiddetti giudizi sintetici a priori.
Questo è in breve il concetto del pifferaio, condurre, indirizzare e pastorizzare il pensiero dell'uomo acculturato, potenzialmente ribelle e libero pensatore e indurlo in errore.
Se il Cicap che mi smentisce Silvan, svela che il miracolo di san Gennaro e le Madonne piangenti potrebbero (azzardo che lo siano anzichenò) essere bufale e che possano essere riprodotti in laboratorio, allora avranno ragione anche sul noveundici.
Non è questione di squalificare posizioni pro versione ufficiale, la critica è alla fallacia ad autoritas in piena azione. Il Cicap indaga sul paranormale, ma dire che le torri non potevano cadere non ha nulla del cosiddetto paranormale, puoi argomentare le critiche ma non partendo dal presupposto del paranormale.

Come ho detto, queste cose non sono rivolte al pubblico che ascolta Minzolini o legge Chi, e aggiungerei purtroppo!
Devono assorbire la gente che ha sviluppato un pensiero critico, ma ha comunque un riferimento culturale e ripone attendibilità in Eco, Saviano, Travaglio etc.
Non sto dicendo con questo che Eco sia necessariamente consapevole di questo progetto, sempre che poi sia veramente un progetto. Forse Eco è a sua volta sì, una persona molto acculturato con un forte pensiero critico ma che ha dei comunque dei suoi dogmi e alcune cose che non può a priori concepire come vere, non posso saperlo e per rispetto quindi mi astengo da altro che non siano ipotesi o speculazioni a scopo di "mind training" sull'argomento.
Odifreddi invece confutava, a quanto pare.

Per quanto riguarda la puntata di Augias con Odifreddi, l'ho vista, ma credo che la sceneggiata fosse dettata da semplice "sciollorio" e che i due fossero sostanzialmente d'accordo.
Il colpo di scena del fulmine era come una via di mezza tra "che te possino mmazzate" e qualcosa come a prendere in giro gli argomenti perbenisti, come a dire chi lo ferma questo miscredente. Un semplice gioco delle parti umorisitco tra i due.

Non dobbiamo però cadere noi in un altra fallacia, a nostra volta, per esempio il fatto che non condividiamo o contestiamo alcune posizioni e opinioni di Eco, Saviano etc, non implica che altre cose che dicano non siano giuste, lo stesso il Cicap.
Abbiamo parlato diverse volte, credo, dell'usare la credibilità onestamente costruita per poi spenderla derubricando argomenti veramente scomodi. Mischiare il vero col falso è una strategia retorica nota e antica, usata allo scopo di frastornare lo spettatore.

Ti dice "guardate che quando si tratta di affrontare anche le cose scomode al potere non guardiamo in faccia a nessuno -seguono esempi (mettici fame nel mondo, massoneria, omicidio Kennedy, All Iberian, Bugie guerra in iraq...)- per questo possiamo dirvi che su questa cosa state prendendo un granchio e siete fuori strada"
Questo è il manifesto del pifferaio più o meno.

Per quanto mi riguarda a me capita di seguire, sì un po' ingenuamente il nuovo paladino e di apprezzare quello che dice, fino al fatidico anno che, consolidata la fama, comincia a sostenere cause sbagliate (metti Israele) a derubricare qualsiasi complotto come non esistente ("se parli di un complotto sei un cospirazionista") comincio a non essere d'accordo.
Il problema è il principio del leader, non si è più d'accordo o in disaccordo sul singolo argomento, ma col personaggio.

Interessante il discorso su Orwell, per quanto riguarda La Fattoria Degli Animali, posso azzardare una mia spegazione sul finale .
Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.
In pratica questa è la metafora inquietante di come gli animali son stati messi nella condizione di non distinguere più tra la condotta dei loro "liberatori" e quella dei loro aguzzini. Questo era il preciso obiettivo dei maiali, tramite l'abolizione del pensiero autonomo e critico dei loro sudditi. Siccome ai maiali non serve più essere distinti dagli uomini e di certo non vogliono che si capisca che fanno comunella con i vecchi padroni uomini, gli altri animali, ormai lobotomizzati non distinguono più uno che suppostamente faccia il loro interesse dal loro ex padrone.

Orwell credo si sia servito della metafora della percezione visiva falsata dalla dialettica e dalla mistificazione del potere per illustrare qualcosa di simile al pifferaio, che ti ha indotto in errore ed intortato per bene al punto che poi non distingui l'attività di gatekeeping da quella su cui si è costruito la credibilità al punto in cui sosterrà tesi sempre più propagandistiche e organiche all'establishment, come un Veronesi.
Ovviamente viene semplificata non del tutto a torto con "I maiali fanno ormai la stessa cosa degli uomini, quindi sono uguali a loro"
.

Come dite voi il problema "nostro" è quello di cercare il padrone buono, ideale impossibile o sentirisi parte del suo mondo, illudersi di poter condizionare il suo potere. Invece di cercare l'autodeterminazione, senza cercare nessun leader e senza volerlo essere. Questa lingua è purtroppo aliena nel sistema attuale.
Stando alla metafora di Orwell ovviamente, gli altri animali vengono espressamente definiti da lui meno intelligenti dei maiali, quindi ogni animale sarebbe irrimediabilmente vincolato alla sua natura, secondo me questo e il limite, ma non deve servire da alibi per dichiarare inutile sperare che gli equilibri cambino. Ricordiamoci che siamo tutti uomini.
Inviato il: 9/3/2011 17:38
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  •  Pyter
      Pyter
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#50
Sono certo di non sapere
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Odifreddi è Augias incazzato.

Augias è per il pubblico del PD tendente al centro che ama discutere dei problemi nel rispetto dell'avversario e secondo le regole democratiche, Odifreddi è per un pubblico più alternativo.

C'era un giornalista che era un pò una fusione tra i due, Andrea Barbato.
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Inviato il: 9/3/2011 14:31
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#49
Sono certo di non sapere
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Citazione:
I pifferai non sono gli intellettuali, quelli possono essere paragonati ai menestrelli, i pifferai guidano le masse, non gli interessa di deviare il pensiero, lo lasciano fare ad altri perché non è alla mente in primo luogo che parlano, essi sono il frutto maturo della medesima frustrazione che muove le masse, la stessa che fa si che la casta (élite) si avvantaggi.


Preciso una cosa importante:

Non mi sono avvicinato alla fiaba del Pifferaio così come maggiormente è conosciuta. Anche perché con i topi ancora non abbiamo a che fare. La storia è un altra:

La storia antica, e pare non sia una leggenda, si rifà ad una tremenda tragedia in cui tantissimi bambini vennero in pratica messi a morte e attirati facendo leva sulla loro ingenuità. Si parla che forse (una delle ipotesi) c'era stata un infezione e l'unico rimedio è stato il loro sacrificio.

E, se non sbaglio, la vicenda venne "adottata" in seguito dai fratelli Grimm (o da altri) e vennero sostituiti i bambini con i topi. Cosa abbastanza grave questa se si dovesse rendere conto di una certa onestà (non che a noi interessi, ma tanto consta), visto che il concetto è stato mortificato ... anche se con i topi la fiaba ha comunque un suo importante perché. Ma è al concetto originale che mi rifaccio.


Ergo continuo a sottolineare che i Pifferai sono proprio questi signori che hanno sembianze simil/neutrali e si continua a guardare tassello per tassello, ma è uno sbaglio. Non è una cazzata quella del tipo di cui ho raccontato la "storia" in BLU. Le sue deduzioni fanno fede ad una ingenuità imposta. A percezioni a breve raggio, ma continue. E si ritorna così al discorso. Le analisi che si stanno facendo NEI personaggi e non DEI personaggi, ..non passano nemmeno nell'anticamera del cervello della gente comune. Come dice mc a comandare nella testa della gente è quella scatola che chiamano TV.

Ma, appunto, non c'è solo la TV, c'è anche una coscienza collettiva che respira segnali sparsi e che hanno forza solo tutti insieme se pur spezzettati.

Nella fattoria degli animali i nessi li possiamo trovare. Nel senso che il racconto è precursore di varie evoluzioni (evoluzioni e non aggiunte) comunque Orwelliane.

Il pifferaio magico non è classificato come "intellettuale" nella testa delle persone. Ma come: - voce fuori dal coro con una certa autorevolezza - (e anche la pacatezza ha un suo perché, mi spiace per Augias, ma è questo che volevo approfondire). In una televisione urlata e pacchiana .. non è un merito essere pacati, quando poi si scagliano fulmini perché qualcuno attacca i dogmi. Questi giochi hanno una loro funzione e una precisa percezione. Non discuto certo un metro di autorevolezza/cultura tra un Augias e un Odifreddi. Ma se ora scendo in strada e chiedo al primo che passa, gli stessi verranno identificati come due uomini di cultura che sanno essere fuori dal coro. Punto. Questo conta. Questo è percepito dalla maggioranza delle persone. Questo rende il suono del flauto carismatico. E se anche tra loro, le posizioni sono in antitesi ... anche questo non conta nulla nella testa della maggioranza degli "spettattori".

Non ragioniamo abbastanza sull'ignoranza della gente, dove chi "sa" tante cose è ricco solamente di informazioni/bacheca, oggigiorno. Ignoranza quindi, intesa come incapacità a fare debite analisi. Ciò è assolutamente spersonalizzante. Gli uomini devono smettere di essere ingenui, in questo senso.

Ormai troviamo anche moltissime persone che non credono alla VU dell'undici Settembre, ma non sanno perché. E sono più dannosi ancora.

Odifreddi è un pifferaio fuori dal confronto con Augias, così come ne è funzione invece ne - La cospirazione impossibile. Altra tacca sulla pistola. Non importa se poi, per il resto della vita farà altro. Comunque il suo contributo l'ha dato. Comunque è tornato comodo. Anche "Striscia la notizia" è un altro grande Pifferaio Magico: si pone come intermediario attraverso l'inganno della satira (mai come oggigiorno è deleteria) e come valvola di sfogo alla mancanza di un giornalismo degno di tale nome. L'ennesimo finto paladino. Ogni beneficio di qualche truffa, truffatore, scandalo e/o magagna, sputtanato grazie a Striscia è solo un sassolino, a fronte del Macigno che impongono come "distrazione e canto di sirena"; a fronte di una reale esigenza di rivalsa, per poter (magari) costruire QUEL giornalismo che manca.
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Inviato il: 9/3/2011 4:31
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#48
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2009
Da Cagliari
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A parziale difesa di Saviano :)

http://www.ilmucchio.net/showthread.php?t=423&page=21#202

Il resto lo aggiungo più in là.
Inviato il: 9/3/2011 3:07
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  •  Makk
      Makk
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#47
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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Quanto alla mia opinione su Augias.
Per quello che vale ho già detto che non merita grande riflessione. Era un buon contraltare di Odifreddi rispetto al loro target comune: gli anticlericali con un vocabolario oltre le 2.000 parole (secondo la definizione di cultura da medie superiori di De Mauro).

Escluso il suo "pallino" delle minuzie storiche, che lo ha portato anche a lanciarsi nell'avventura anticlericale, lo trovo innocuo nei temi che sceglie e piuttosto abile nel maneggiare gli interlocutori.
Forse siamo abituati agli intervistatori sgarbati e arrembanti, ma Augias lavora in altro modo: mette alla prova l'interlocutore col quale non è d'accordo, e se quello si difende onestamente non lo incalza oltre l'educazione. Il suo intento è "costringerlo" a esprimere il suo pensiero e mettere questo pensiero a disposizione dello spettatore. L'opinione di Augias non è rilevante, come dovrebbe essere per un conduttore, quelle rilevanti sono le opinioni delle persone che intervista e il fatto che arrivino chiare allo spettatore.

Rigirata la frittata, è acquiescente e cerchiobottista, non prende mai posizione. Tranne RARE VOLTE
Inviato il: 8/3/2011 22:43
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  •  Manfred
      Manfred
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#46
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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I pifferai non sono gli intellettuali, quelli possono essere paragonati ai menestrelli, i pifferai guidano le masse, non gli interessa di deviare il pensiero, lo lasciano fare ad altri perché non è alla mente in primo luogo che parlano, essi sono il frutto maturo della medesima frustrazione che muove le masse, la stessa che fa si che la casta (élite) si avvantaggi.
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Manfred
Inviato il: 8/3/2011 22:34
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  •  Makk
      Makk
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#45
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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Citazione:
Interessante a tal proposito il loro "scontro" [Augias - Odifreddi] quando Augias intervistandolo gli ha detto, in parole povere - ma cosa fa di male questa povera Madonnina ?? - (una cosa tanto nauseabonda e visceralmente ipocrita non l'avevo ancora vista) ... con tanto di teatrino finale nell'intervista, in cui con un effetto speciale televisivo hanno fatto scagliare un Fulmine sulla poltrona di Odifreddi e incenerito di conseguenza. Non scherzo. Andò proprio così.

Non lo vedrei come un momento rilevante. alla fine sono due partner di salotto.
Odifreddi ha un anticlericalismo debole, livoroso. Augias è più posato, si rende conto di toccare temi che in Italia portano strepiti e strascichi. E' infastidito dalla superficialità di Odifreddi, come se quest'ultimo seppellisse l'effetto della sua critica.
Cosa peraltro vera: Augias è stato attaccato dai preti e si è difeso egregiamente, Odifreddi ha creato scalpore e ferocia, attacchi più volgari e meno cauti. Meno colti. Peraltro praticamente senza replicare.
In pratica gli ha intorbidato le acque.

Tutto qui.



Invece la questione di cosa sia un pifferaio magico.
E' uno che incanta i topi molesti e li porta lontano a suicidarsi.

Capisco che la lettura di Calvero è qualcosa del tipo: incantano la massa e la portano lontano da dove darebbe fastidio, cioè dalla consapevolezza della realtà, dall'analisi delle cose del mondo affinché non si facciano domande. E siano convinti di seguire la sirena (per dirla con incredulo) per andare in un posto meraviglioso.
Il Re, che assume il pifferaio, è il potere.


Non mi basta.
Ci sono figure molto meno esposte che fanno la stessa cosa.
E sono necessarie? L'effetto (condurre i topi dove si vuole) si otterrebbe comunque.

In effetti Orwell non delinea pifferai, né nella Fattoria né in 1984. Forse perché le sue distopie sono compiute, sono società dove il controllo è talmente completo che non c'è bisogno di fingere?

Però mi piacerebbe vedere una riflessione più ampia su questo. Per delimitare un po' il campo.

Stiamo parlando dei famosi intellettuali organici al potere? O c'è qualche altro modo di descrivere il pifferaio?
Inviato il: 8/3/2011 21:39
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  •  Manfred
      Manfred
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#44
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
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Il pifferaio, purtroppo non trova collocazione nella fattoria, per la natura stessa dei suoi abitanti : gli animali, che proprio per loro incapacità congenita di mischiarsi tra razze, di fondere in un unico individuo pregi e difetti, istinto e vessazioni, non possono generarlo, far vivere la sua figura, il suo trascinante paganesimo. Questo è il limite della parabola Orwelliana ed il suo non perfetto adattamento alla realtà sociale che vuole descrivere e condannare.
L'assurta casta dei maiali, nel racconto fantastico, rimane chiusa ermeticamente come in realtà ci si attende. Non avviene tra i suoi membri seppur sporadicamente un incrocio, per esempio con un toro, un cavallo, ben si intende escludendo i più umili dell'aia e pure l'asino chiuso nella sua orgogliosa rassegnazione. Nemmeno alla mirabolante ascesa, di un rapace esemplare al di fuori della specie, possiamo assistere, oscuro essere trasformarsi in maiale, seppur a fatica e con molti rischi. In altre parole non scocca come nel mondo degli umani quella scintilla che molte volte fa nascere un artefice di alterne fortune e disgrazie. Quel pifferaio, magico nella sua valenza, perché conosce la povertà e la fantasia del suo linguaggio, la protervia del non sapere guardare oltre, l'arrabattarsi di chi sa pesare il giorno, la velleità di chi non vuole calcolare i rischi e tutto ciò mette al servizio della sua futura famiglia, ultima meta, la casta.
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Manfred
Inviato il: 8/3/2011 17:38
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