Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#69
Mi sento vacillare
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TWNP ha scritto:
PadjtLee cerca di buttarla in caciara
Non mi permetterei mai di rubarti il lavoro
Inviato il: 23/2/2012 19:52
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#68
Ho qualche dubbio
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Quello che conta è i tasti della nostra anima che riesce a toccare. Col Cage "astratto" la sensazione che provavo era far l'amore con un robot...
E dici niente!! Ha anticipato tempi che devono ancora venire!
Ma per esempio, quando Kubrick usa la musica di Ligeti in Eyes wide shut... Non è una esperienza che ti raddrizza i peli? Ecco, fai ascolatre Ligeti al tuo amico leggenda e sentiamo dove ti manda (o ascoltala semplicemente tu in altri contesti)
Inviato il: 23/2/2012 17:56
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#67
Mi sento vacillare
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Luco, a parte che ripeto l'arte è un viaggio che decidi tu di intraprendere. Da che mondo è mondo nessuno può obbligarti a partire per non so dove o giudicarti un vile o un rozzo se non accetti di andartene a fare l'attraversamento del sahara in solitaria a piedi. Non capisco perchè ciò debba valere per l'arte, se a me una certa corrente artistica non da nulla debba scattare una sanzione di tipo morale o culturale. Per me Kubrick è un genio, ma molti lo criticano sia "da destra" (è un gioco dialettico ) dicendo che rompe i maroni, sia "da sinistra" ritenendolo addirittura troppo didascalico o sensazionalista. Sono quelli che amano la cinematografia azera o kirgisa che in 180 minuti ci racconta la fondamentale storia di un ragazzino che va a farsi riparare le scarpe dal ciabattino del paese. Io invece adoro Kubrick, mi rompo i maroni con i film che piacciono a Ghezzi ma adoro Jodorowski e Tarkovski. Il problema, dunque, non sta nè nell'estetica dell'artista nè negli strumenti che utilizza. Quello che conta è i tasti della nostra anima che riesce a toccare. Col Cage "astratto" la sensazione che provavo era far l'amore con un robot...
Inviato il: 23/2/2012 17:46
Luco
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#66
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John Cage non è musica. E' masturbazione mentale e diciamocelo una volta per tutte: 'sta cazzo di mente mi sembra un pò sopravvalutata! Le emozioni, cristo, le emozioni!!!
Per questo chiedevo a proposito di Cage. Forse il merito non sta solo nell'emozionare direttamente, ma nel cercare di toccare corde che nessuno aveva mai raggiunto. Infatti Cage ha fatto anche altro, oltre alle sperimentazioni più astratte.. Imaginary landscape, in quanto a emozioni, anticipa - tanto per fare un esempio - buona parte della musica d'atmosfera che rende alcuni momenti di cinema ciò che sono.
Citazione:
"Aò, regà, ma quanno comincia 'sto cazzo de concerto? Venti minuti di accordatura nun se reggono..."
Calcola che reazioni simili le hanno anche moltissimi a un concerto di free jazz.. Anzi, pensa che ho scoperto recentemente che anche Kubrick viene visto come un feticcio da intelletualini...
Ma quindi, l'arte è solo il bello e il bello è solo ciò che piace?
Inviato il: 23/2/2012 17:36
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#64
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TWNP ha scritto: John Cage non è musica.
Inviato il: 23/2/2012 17:26
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#63
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E per Pollock et similia il discorso è analogo. PadjtLee cerca di buttarla in caciara facendo credere che chi contesta l'arte contemporanea sia un nostalgico delle nature morte o delle madonne con bambino (che ci hanno comunque dato capolavori ma ormai fuori tempo). Questo è fuorviante, l'immaginario visivo e quello sonoro possono intraprendere mille percorsi, ma il problema dell'arte contemporanea è proprio questo, essa nasce per distruggere quell'immaginario, per SOTTRARRE iimagini, suoni ecc. E' dichiarato esplicitamente nei manifesti di queste correnti. Quattro linee che si intersecano a caso o superfici bisecate con colori diversi non veicolano alcun immaginario, vogliono solo distruggerlo perchè l'immaginario è il lugo dove il Potere smette di avere alcun senso. E' vero quello che hanno scritto alcuni, una caratteristica dell'arte contemporanea è la sanzione morale che discende dagli agit-prop della stessa verso chi la contesta, come fosse peccaminoso. Ed è ovvio il perchè, mai deridere il giullare di corte. E' concesso solo al Re...
Inviato il: 23/2/2012 17:25
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#62
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John Cage non è musica. E' masturbazione mentale e diciamocelo una volta per tutte: 'sta cazzo di mente mi sembra un pò sopravvalutata! Le emozioni, cristo, le emozioni!!! C'ho provato una sola volta ad ascoltare un concerto (?!) di Cage. Dopo poco mi sono alzato e me ne sono andato insieme ai miei amici, tra gli sguardi schifati di quei poveri intellettualini borghesi autocondannatisi alla flagellazione dei coglioni. Mirabile l'uscita di uno dei miei amici che stava seduto dietro di me dopo un tot di minuti di sfragnamento di cabbasisi (splin, dran, twin ecc. ): "Aò, regà, ma quanno comincia 'sto cazzo de concerto? Venti minuti di accordatura nun se reggono..." E' rimasta nella leggenda...
Inviato il: 23/2/2012 17:03
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#61
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Citazione:
TWNP ha scritto: Scusate, ma la vera bellezza non è un oggetto di consumo e non si concede così facilmente. Sarebbe stato assurdo se la gente si fosse fermata ad ascoltare quel violinista. Avrei pensato ad una cosa combinata. Perchè ciò che è veramente bello richiede un percorso per entrare in sintonia con esso. A me, ad esempio, a 15 anni il jazz faceva letteralmente cagare. Ora ascolto in gran parte jazz. Non sono bravo adesso e non ero fesso allora. Siamo solo due persone diverse quell'io 15enne e il sottoscritto ora. Sintonizzati su frequenze e vibrazioni diverse. Non rimpiango le migliaia di ore consumate a spararmi i classici del progressive rock prima e il punk e la new wave poi. E ancora oggi ogni tanto concedo a quella parte del mio essere che risuona ancora con quei suoni una breve carrellata nel mio passato musicale...
E quindi?
Inviato il: 23/2/2012 17:01
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#60
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Scusate, ma la vera bellezza non è un oggetto di consumo e non si concede così facilmente. Sarebbe stato assurdo se la gente si fosse fermata ad ascoltare quel violinista. Avrei pensato ad una cosa combinata. Perchè ciò che è veramente bello richiede un percorso per entrare in sintonia con esso. A me, ad esempio, a 15 anni il jazz faceva letteralmente cagare. Ora ascolto in gran parte jazz. Non sono bravo adesso e non ero fesso allora. Siamo solo due persone diverse quell'io 15enne e il sottoscritto ora. Sintonizzati su frequenze e vibrazioni diverse. Non rimpiango le migliaia di ore consumate a spararmi i classici del progressive rock prima e il punk e la new wave poi. E ancora oggi ogni tanto concedo a quella parte del mio essere che risuona ancora con quei suoni una breve carrellata nel mio passato musicale...
Inviato il: 23/2/2012 16:56
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#59
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LUCO intervento perfetto! Sintetico e incisivo, che và al nocciolo del non-problema. GRANDE!
Inviato il: 23/2/2012 16:43
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#58
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I musei (e i supermercati) d'oggi sono le chiese e i palazzi di una volta Le lobbies e i critici d'arte di oggi sono i signori e i papi di una volta
Questa demolizione dell'arte astratta (o del Novecento in generale, se ho capito bene) vale anche per Cage, Berio, e compagnia? (così richiamiamo in causa la musica)
Questa discussione mi fa paura perchè non sono nemmeno sicuro che l'arte e il bello coincidano; o meglio, il bello dell'opera non sta in ciò di cui parla, ma nell'opera stessa. Ma quando l'arte ha cominciato riflettere su sè stessa, e a cercare nuovi codici di comunicazione, a riconoscere che la vita non è solo Madonne e bambini o battaglie gloriose, ha imboccato una spirale che doveva portarla velocemente fino a pollock e sempre più giù, in accordo con ciò che è successo nel mondo parallelamente.
Ai molti a cui non piace l'idea di avere un pollock, chiedo che senso abbia appendere un quadro qualsiasi alle pareti di casa, oggi.
Inviato il: 23/2/2012 10:32
Calvero
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#57
Sono certo di non sapere
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Vorrei solo ricordare a Calvero che da un certo momento in poi la musica classica si è cristallizzata data la mancanza di uomini e di idee.
Messaggio ricevuto. Messo in banca mnemonica
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Inviato il: 23/2/2012 4:22
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#56
Sono certo di non sapere
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Analisi rivisitate Da un lato sono convinto che il giornale ha messo in scena quel tipo di "sviolinata" per crearsi i presupposti della critica finale.Dato che siamo nel paese puritano per eccellenza un po come dire "affinchè si adempissero le S.S."
Se ne avessi la possibiltà,onde controbilanciare la scorrettezza intellettuale del W.P.--inviterei il Bell a ripetere l'esperimento. Palcoscenico:una piazza italiana,Parigi o qualsiasi altra locazione.Punti fermi:una giornata festiva e un mite clima primaverile:un giusto corollario all'estro di joshua.
Così come non sono daccordo sul presupposto finale:"Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo "
Il W.P. di tutto ciò da la "colpa" all'individuo infischiandosene del reale motivo che sta dietro al comportamento dell'individuo nella "società" attuale. Probabile che se l'articolista del W.P. fosse stato Calvero egli avrebbe fornito spunti diversi dall'intellettuale W.P: Tipo:è il fatto che i retaggi hanno deciso che debba essere di nicchia e, nel contempo, si lavora l'inconscio umano con altri veleni che sono veri e propri mantra e lavaggi del cervello [in Italia Ligabue, Pausini e Vasco in primis]. Tra 20 anni, non si sarà sensibili più a nulla in realtà che non sia un Diktat che nascerà dalle varie evoluzioni alienanti nel panorama "musicale", e nelle evoluzioni che si confonderanno sempre più con la nostra realtà, con i nuovi programmi che verranno di "Amici" & "X-Factor"
Vorrei solo ricordare a Calvero che da un certo momento in poi la musica classica si è cristallizzata data la mancanza di uomini e di idee.Non si è fatto che suonare all'infinito le solite note,note che in dati momenti sono state "ravvivate" dal genio e dall'estro di pochi direttori d'orchestra e da ragazzi tipo Bell-Pogorelich etc.
Così nel tempo sia la classica che la sinfonica sono diventati prodotti di nicchia. I veri amanti di questo tipo di musica continueranno nel tempo a comprare dischi, ad essere i cortigiani delle ugole femminili e a riempire i posti più a buon mercato di un teatro. Essi non fanno sfoggio di vestiti,di monili con cui si imbellettano i sorrisi e le maniere di circostanza dei cialtroni politici e della vanità degli intellettuali.
Così come inutile ricordare il ventennio 60-80 che ha visto la fioritura di altri "geni" musicali e di virtuosi incredibili.Ciò che poi resta del classicismo lo si riscontra in altri modi,in altri mondi ad esempio alcune splendide colonne sonore. Ascolta la colonna sonora di "momenti di gloria" o il "kòln conzert" di Jarreth per scoprire che la vera musica non potrà mai morire. Per non parlare del jazz,del blues e dei gospel.Insomma per fortuna di musica in giro ve ne è ancora per chi è da sempre nauseato dai prodotti consumistici. Prodotti che poi nell'ultimo decennio hanno sbancato tramite l'apporto dei Diktat dettati dalle evoluzioni alienanti del "Sistema di Cose".
Inviato il: 21/2/2012 18:04
PadijtLee
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#55
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Citazione:
Pyter ha scritto:
era uno che ha costantemente lavorato per farci schizzare il cervello.
Forse lavorava per farsi schizzare il suo, di cervello, e gli altri ci hanno giocato per far saltare anche il nostro.
Citazione:
critici d'arte in primis.
Deve pur pensarci qualcuno alla mediocrità.
Inviato il: 21/2/2012 18:02
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#54
Sono certo di non sapere
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No.
Pollock non era un veggente, era uno che ha costantemente lavorato per farci schizzare il cervello.
Se oggi la gente non riconosce Bell la colpa è di Pollock e di chi lo ha manovrato,critici d'arte in primis.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 21/2/2012 17:54
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#53
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Pyter ha scritto:
I pittori non sono dei fotografi.
Appunto. La fotografia ha tolto al pittore la preoccupazione della somiglianza esteriore.
E che doveva fare l'artista privato del suo lavoro dalla "demoniaca" tecnica chiamata phôs-graphè, disegnare con la luce che era suo mestiere, del pittore? Mettersi a ritrarre qualcosa di diverso dal fascio di luce, una realtà diversa dall'occhio sensibile. Egli, privato dell'esterno, ritrae l'interno. Non si accontenta più di uno sguardo assente, un'occhiata negligente, niente apparenze rassicuranti dei segni esteriori della realtà. E in questi casi escono fuori anche "i demoni", compresi quelli dei "deboli interiormente,drogati,alcolisti,spostati" finanziati non so da chi, perchè me ne fotto ( Tutta l'arte è rappresentazione di Stato, è statale diceva Bene). Pollock rappresenta questo Tempo decostruito, con l'Arte che si è fatta schizzare le cervella contro una tela. Ecco perchè nessuno si ferma sentire Bell. Pollock era un veggente, come tutti gli artisti d'altronde.
Inviato il: 21/2/2012 17:43
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#52
Sono certo di non sapere
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No, lo dicevo per il tuo bene ... ma evidentemente ho frainteso io. Pensavo fossi un lettore del Washington Post o che fossi abbonato, e mi suonava strano per uno che persegue la ricerca delle cose belle della vita, cultura compresa.
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Inviato il: 21/2/2012 17:37
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#51
Sono certo di non sapere
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Citazione:
E' che fatico assai ad accettare che a spiegarmelo sia il Washington Post-decadentista delle mie palle.
E chi dice niente, io l'ho trattato come spunto su cui discutere, non come ragionamento che volesse condurre meriti alla famosa testata. Perché ti era sembrato che la difendessi in qualche modo?? no allora dimmelo, che chiedo immediatamente perdono ..
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Inviato il: 21/2/2012 17:17
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#50
Sono certo di non sapere
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Nessun artista è mai riuscito a rappresentare la Realtà.
Ma certi esagerano.
In ogni caso io non parlo della realtà con il maiuscolo, ma della natura e della sua percezione.
I pittori non sono dei fotografi.
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Inviato il: 21/2/2012 17:09
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#49
Sono certo di non sapere
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... mi spiace solo che non si vuole capire che questo è il MALE che sta distruggendo le nostre vite.
Guarda che molti lo hanno capito, non tutti ma molti, almeno qui dentro. Persino io.
E' che fatico assai ad accettare che a spiegarmelo sia il Washington Post-decadentista delle mie palle.
Giornali come questo hanno lavorato per decenni a demolire il movimento decadentista come elitario e snob, e ad imporre una visione più terra terra della realtà sociale finchè ha fatto comodo per avere complici le masse, distruggendo la capacità individualistica o assoggettandola al volere della nuova elite boghese, ed ora se ne esce fuori con la tiritera contraria?
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Inviato il: 21/2/2012 17:05
PadijtLee
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#48
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benitoche ha scritto:
Secondo te farci credere che il brutto, il deforme, l’inquietante, possa essere il segno artistico dei tempi nuovi è normale?La malattia che si fa “arte”?
Non ti capita mai di fare incubi? L'artista è lo specchio del Tempo che vive.
Citazione:
Scrivere simili riflessioni sull’arte è molto politically correct,perfettamente in linea con il gioco culturale programmato dall’Impero d’Occidente
Tutto è un gioco culturale. L'Arte è come la Storia.
Citazione:
Pyter ha scritto:
Che cosa c'è di più contronatura che alterare la realtà deformandola sopra una tela?
Nessun artista è mai riuscito a rappresentare la Realtà.
P.s_ Edouard Schuré: che coglioni 'sti Teosofi.
Inviato il: 21/2/2012 17:02
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#47
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
Io dico invece che se al posto di Bell avessero messo Belen, con un cartello in mano su cui fosse scritto "Secondo voi le porto le mutande?", io penso che la cosa sarebbe stata diversa e che molti si sarebbero avvicinati. Sarebbe stata una dimostrazione contraria, di come il popolo ami il bello, a meno che, ovviamente, qualcuno disquisisca sul fatto che Belen sia brutta.
Intanto premetto di non aver nulla contro Belen e, come si dice? Wiva la foca e che dio la benedoca. Ci mancherebbe.
Belen è bella, punto. Ma a proposito di punti, il punto è un altro. Si avvicinerebbero ad essa per i sacri pruriti sessuali. Non perché è bella. Come si avvicinerebbero a qualsiasi ragazza appena minimamente carina (che codificato dal cervello significa: sana. Non scordiamolo).
Quel che fa sì che si possa esser sordi a bellezze più profonde, come quella musica ... è il fatto che i retaggi hanno deciso che debba essere di nicchia e, nel contempo, si lavora l'inconscio umano con altri veleni che sono veri e propri mantra e lavaggi del cervello [in Italia Ligabue, Pausini e Vasco in primis]. Tra 20 anni, non si sarà sensibili più a nulla in realtà che non sia un Diktat che nascerà dalle varie evoluzioni alienanti nel panorama "musicale", e nelle evoluzioni che si confonderanno sempre più con la nostra realtà, con i nuovi programmi che verranno di "Amici" & "X-Factor" ...
... mi spiace solo che non si vuole capire che questo è il MALE che sta distruggendo le nostre vite. E viene ridicolizzato chi lo denuncia. Purtroppo lo si capirà troppo tardi che il programma in atto è la continuazione di una nuova eugenetica nazista che sta de-umanizzando gli uomini dal bello, dall'arte, dalla sensatezza.
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Inviato il: 21/2/2012 16:22
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#46
Sono certo di non sapere
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So life is a pollock's picture So human nature is a pollock's line So all religion are a pollock's curve So all the words are a pollock's unlinear circle So all codes are a pollock's point
But finally let X = X then rotate slowly the helical opposite and then let y = y then manipulate the outer frequence of the y number just to find the inner circle of the x then open the finger's brain to obtain a surprise:a new phenomena not only blood in your tree but the same visible energy that paint the ancient picture of the blue.
Inviato il: 21/2/2012 16:14
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#45
Sono certo di non sapere
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E come ieri,in periodi di Controriforma,i paurosi,i pavidi,mettevano i mutandoni agli affreschi di Michelangelo,cosí oggi gli omologati non hanno il coraggio di pensare e dire che gran parte della produzione artistica contemporanea è frutto dell’opera di pseudoartisti,deboli interiormente,drogati,alcolisti,spostati,ricchi solo di retorica culturale,di una tecnica specialistica monotematica e parziale,e di appoggi lobbistici importanti. Perché senza l’imprimatur dei soloni accreditati,oggi si è fuori del circuito culturale
Tutto questo è molto attinente con ciò di cui si discute in questo thread, cioè la bellezza artistica. Il novecento è proprio l'esempio di come per essere ingegnosi o famosi bisogna sempre avere l'imprimatur dell'elite*, lasciando passare delle cose in altri tempi potevano essere considerati "contronatura".
Che cosa c'è di più contronatura che alterare la realtà deformandola sopra una tela? Non a caso all'inizio del novecento l'arte ha smesso di essere istintiva (Van Gogh ha trasformato l'arte ma solo dandogli un'impronta individualistica) per essere anticipata dal costrutto della mente e governata da pseudoartisti.
Non a caso.
* Non a acaso, infatti, nel test hanno dovuto metterci un professionista affermato che suoni un pezzo di Bach, proprio perchè come al solito, il giornale voleva crearsi i presupposti della critica finale. Risulta quindi chiaro che lo scopo del test è quello di dirci quanto siamo poco propensi a riconoscere il bello, presi come siamo dalla vita quotidiana incombente, mentre dovremmo essere tutti al museo ad ammirare i quadri di Pollock.
Io dico invece che se al posto di Bell avessero messo Belen, con un cartello in mano su cui fosse scritto "Secondo voi le porto le mutande?", io penso che la cosa sarebbe stata diversa e che molti si sarebbero avvicinati. Sarebbe stata una dimostrazione contraria, di come il popolo ami il bello, a meno che, ovviamente, qualcuno disquisisca sul fatto che Belen sia brutta.
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Inviato il: 21/2/2012 14:21
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Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#44
Dubito ormai di tutto
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PadijtLee ha scritto:
Andiamoci cauti con Pollock
Secondo te farci credere che il brutto, il deforme, l’inquietante, possa essere il segno artistico dei tempi nuovi è normale?La malattia che si fa “arte”? Alla Munch che dipinse sempre meno uomini e sempre piú demoni, scambiando la fissità delle sembianze di questi esseri oscuri con i suoi sentimenti piú profondi? Scrivere simili riflessioni sull’arte è molto politically correct,perfettamente in linea con il gioco culturale programmato dall’Impero d’Occidente
Qualcuno ha avuto modo di vedere documenti da cui risultava che la CIA aveva sostenuto economicamente e criticamente l’espressionismo astratto di spostati ed ubriaconi come Pollock o Ginsberg,mettendo in ridicolo tutto il romanticismo eroico europeo,forme d’arte trattate beffardamente come non artistiche,mentre l’immondizia morale ed estetica che usciva o veniva sponsorizzata dagli Stati Uniti diventava un riferimento culturale delle élite del dopoguerra. E diventava speculazione economica in mano a quei galleristi e mercanti che avrebbero preparato il futuro,Peggy Guggeneim in testa. E tutti,nel Novecento,si sono piegati a questa volontà imperiale d’Oltreoceano,nata solo per annientare l’arte europea:galleristi ed agenzie educative,insegnanti proni a spiegare ai ragazzi che Munch era un grande artista e che le sue opere migliori erano quelle in cui non sapeva piú dipingere,in quanto la bruttezza era segno dei tempi.
La frase di Edouard Schuré: «La menzogna pronunciata sul piano fisico diventa distruttiva su quello astrale.La menzogna è un assassinio sul piano astrale. Tale fenomeno è all’origine della magia nera»,applicata al mondo dell’arte,diventava emblematica. La menzogna è diventata distruttiva per la società contemporanea. Coloro che hanno tentato di sottrarsi a queste regole ferree sono stati bollati come eretici,attaccati dall’establishment che,per difendere privilegi della propria casta intellettuale,si omologa,come si è sempre omologato nel corso della storia:ieri allineandosi alla volontà della Chiesa,oggi a quella delle élite culturali dominanti. E come ieri,in periodi di Controriforma,i paurosi,i pavidi,mettevano i mutandoni agli affreschi di Michelangelo,cosí oggi gli omologati non hanno il coraggio di pensare e dire che gran parte della produzione artistica contemporanea è frutto dell’opera di pseudoartisti,deboli interiormente,drogati,alcolisti,spostati,ricchi solo di retorica culturale,di una tecnica specialistica monotematica e parziale,e di appoggi lobbistici importanti. Perché senza l’imprimatur dei soloni accreditati,oggi si è fuori del circuito culturale L’espulsione dell’arte dal mondo è quindi frutto di una menzogna a cui si è aggiunta la volontà di fare il male,ovvero ciò che in passato si chiamava magia nera. E ciò che ha salvato l’arte è stato sempre,e solo,l’elementopopolare,che ha imposto,è il caso di dirlo,‘a furor di popolo’,determinate forme estetiche non cervellotiche Il sorgere di nuove generazioni che si ribellano ai diktat culturali del Novecento ci fa ben sperare,perché i nuovi nati,salvaguardando i valori migliori,stanno espellendo l’intellettualismo novecentesco. Cosí,parafrasando un noto proverbio,possiamo dire che le nuove generazioni hanno gettato l’acqua sporca salvando provvidenzialmente il bambino. Fonte Andiamoci cauti con Pollock
e sì andiamoci cauti davvero Grande Pyter
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 21/2/2012 13:37
PadijtLee
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#43
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Pyter ha scritto: Gli uccelli lo hanno dipinto in una decina d'anni, suppergiù; non so se passandoci sopra ballassero, però son sicuro che come minimo cantassero, mentre liberavano il flusso di colore bicromatico sulla tela a tetto spiovente.
Il genio della natura a volte stupisce. A Pollock per fare quel che ha fatto gli occorreva litri di beveroni alcolici, gli uccelli invece fanno tutto al naturale.
Inviato il: 21/2/2012 12:48
Pyter
Pyter
Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#42
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Anche io ho un quadro di Pollock.
E' il tettuccio della mia baita in campagna. Gli uccelli lo hanno dipinto in una decina d'anni, suppergiù; non so se passandoci sopra ballassero, però son sicuro che come minimo cantassero, mentre liberavano il flusso di colore bicromatico sulla tela a tetto spiovente.
E' la natura che si libera dell'inconscio metabolizzandolo nel simbolo organico che è la vita nella sua accezione dulbecchiana.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 20/2/2012 23:33
ohmygod
ohmygod
Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
Da
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Amo la musica,ciò non è dimostrato dalla raccolta di vinile ( circa 800 LP ) ma dall'aver speso il mio primo stipendio per comprare un impianto Hi-Fi che mi permettesse di ascoltarla.
Cosa ha a che vedere questo con l'articolo? :" il Tempo".
Il Washington Post alla fine dell'articolo si chiede:"Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo ?"
Magari l'articolista del W.P. era uno di coloro che due giorni prima si era regalato 100$ per ascoltare il Bell e che due giorni dopo si è posto quella domanda. Domanda dettata non dalla sua anima ma dal suo status.
L'articolista nel proporre " l'esperimento sociologico ", in un certo qual modo,ha voluto confrontare il lato "intellettuale" della sua umana animalità con quel mondo che non si può regalare nè 100$ per assistere a un concerto del Bell e al contempo non può regalare ad unosconosciuto 5 secondi di una vita programmata in base all'orario e non al gusto musicale.
Se fosse stato lo "status" a proporre " l'esperimento sociologico" probabile che l'articolista ne avrebbe tratto una conclusione peggiore dato che avrebbe dovuto far confluire il ritmo aberrante di questo Tempo con la sua capacità discriminante.
Il Tempo nessuno tiene conto del perchè di una sua imposta temporaneità. Già il profitto. Il più delle volte so di essere assurdo in quanto do gli stessi algoritmi di un mp3.
Ps quando dicevo non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace intendevo qualcosa del genere.
Purtroppo,per me, il violino tolto dal suo contesto sinfonico non mi trasmette nulla. E' una mia incapacità ma non me ne faccio un dramma se a suonarmelo è papa john creach,anzi...
Inviato il: 20/2/2012 23:16
PadijtLee
PadijtLee
Re: Stop and Hear the Music - esperimento del Washington Post
#40
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/6/2010
Da
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Citazione:
Calvero ha scritto: "Pausini & Ligabue" sono veleno allo stato puro
Non sono d'accordo. Ho dei periodi in cui mangio male e divento stitico e quelli che tu chiami "veleno allo stato puro", a me invece danno un sollievo immediato: basta ascoltare qualche secondo che vado subito di corpo. Eeeh, fortuna questi rimedi naturali!
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