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  In musica che giudizio ne date ?

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  •  Nomit
      Nomit
Re: In musica che giudizio ne date ?
#134
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/1/2011
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Stavo pensando che Finalmente tu (883) è probabilmente la miglior canzone che conosco. Non la più bella, la migliore. Cioè la più melodiosa e le cui 3 melodie sono tutte e tre particolari, lunghe, difficili da inventare, composite e gremite di arzigogoli rarissimi (cit). In particolare trovo che la prima sia una delle migliori melodie della musica leggera.

Prendendo come riferimento la Canzone Mononota, quali sono per voi le migliori melodie della musica leggera, ovvero le più distanti dalla Canzone Mononota?

Molti brani di oggi, per esempio il primo pezzo di Emma Marrone che ho trovato, sono molto vicini alla Canzone Mononota, in quanto composti da melodie "su e giù", cioè gran parte della melodia è composta da due sole note e solo il finale la rende un tantino diversa da tutte le altre melodie di oggi.

Invece per esempio la melodia di Margherita è ovviamente lontanissima dalla Canzone Mononota. Ci sono poi canzoni bellissime, come La Cura che, pur essendo ovviamente molto distanti dal riferimento, non lo sono ai livelli di Margherita, Sabato Pomeriggio o Candle In The Wind...
Inviato il: 26/7/2015 21:54
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  •  Nomit
      Nomit
Re: In musica che giudizio ne date ?
#133
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/1/2011
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Gli esseri umani non solo apprezzano la musica, ma possono anche eseguirla ed inventarla. Perché si sono evolute queste capacità?

Esistono studi che mostrano come la musica influenzi la crescita e i prodotti delle piante. Sembra che siano in particolare la musica classica e, dicono, religiosa ad avere gli effetti migliori. Altri mostrano come la semplice voce umana abbia lo stesso effetto.
Alcuni di questi studi sono citati in queste pagine
Giulia Carosi - Alle piante piace Mozart - 26 Settembre 2014
http://www.stsbc.ch/archivio/2011/bandi/lam/lavori/a_soldati.pdf (in fondo)
Le Mucche e le Piante amano Mozart
It's True--You Really Should Talk to Your Plants (Especially if You're a Woman)
Cimatica (La scienza delle onde)

Mettendo insieme queste informazioni la risposta potrebbe essere che l'umanità abbia iniziato a sviluppare la voce, a cantare e a inventare musica per favorire la crescita di frutta e vegetali.

Personalmente credo che la nostra specie abbia avuto origine in una zona temperata, non tropicale, ma che si nutrisse prevalentemente di frutta e noci; per questo, secondo me, ha sviluppato l'intelligenza e la capacità di intervenire sull'ambiente, visto che i climi non tropicali non sarebbero adatti a specie frugivore di grandi dimensioni. Personalmente trovo che queste due premesse spieghino molte delle caratteristiche dell'essere umano, al contrario delle due premesse comunemente accettate, cioè origine africana-tropicale e caccia come attività principale.

La musica in origine avrebbe potuto essere uno dei modi in cui gli uomini influenzavano l'ambiente per ottenere il cibo di cui si nutrivano, operando sugli alberi con la loro voce.
E' possibile che in origine le persone si riunissero in cori nei pressi degli alberi che interessavano loro per favorirne la produzione tramite il canto. Questi canti potrebbero aver rappresentato l'origine della musica sacra, dei riti sacri e del sentimento religoso. Una volta dimenticato il posto originale dell'umanità all'interno della natura, questi elementi sarebbero stati trasferiti all'interno delle religioni. I vari riti di fertilità destinati agli dei in origine avrebbero potuto essere destinati direttamente alle piante col pratico fine di favorirne le produzioni.

Inoltre, forse fu il canto a portare alla nascita del linguaggio.
Inviato il: 16/12/2014 16:41
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: In musica che giudizio ne date ?
#132
Sono certo di non sapere
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sinfonia vs simphonia
la differenza è data dall'acido.
lirica vs lirico
la differenza è data dal batterico.

Pablo: some sort of blue in blues the presence.
Inviato il: 3/11/2014 14:01
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  •  zeppelin
      zeppelin
Re: In musica che giudizio ne date ?
#131
Mi sento vacillare
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Citazione:

doktorenko ha scritto:
Zeppelin ce l`hai fatta ad assistere a tutto il Don Giovanni senza addormantarti...?


Io proprio no! A me l'opera non piace affatto, come quasi tutta la classica romantica; più che annoiarmi tutto quel cantare lirico mi dà sui nervi

Si parlava di innovazione, non di gusto, in questo Mozart è appunto un autore con un piede nel barocco ed uno nel romanticismo. Ed è anche per questo che la critica l'ho appunto lasciata fare a Wiki, che lui deve averlo visto tutto, il Don Giovanni.
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Con alleati come Obama, non hai bisogno di nemici.
Inviato il: 30/10/2014 21:03
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: In musica che giudizio ne date ?
#130
Dubito ormai di tutto
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Zeppelin ce l`hai fatta ad assistere a tutto il Don Giovanni senza addormentarti fino al finale? Se no di che cosa stai parlando?
Inviato il: 30/10/2014 18:20
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  •  zeppelin
      zeppelin
Re: In musica che giudizio ne date ?
#129
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/9/2013
Da L'Ape Raria
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Citazione:

doktorenko ha scritto:
Mozart innovatore e` la prima volta che lo sento dire


Ma se lo sa perfino Wikipedia, che, parlando del Don Giovanni, cita: "Il finale del secondo atto supera i limiti formali dell'opera settecentesca, realizzando l'assoluta adeguazione della musica all'azione drammatica e aprendo in questo modo la via al teatro musicale del Romanticismo" e ancora: "Lo stile della musica di Mozart non solo segue da vicino lo sviluppo dello stile classico, ma senza dubbio contribuisce in modo fondamentale a definirne le caratteristiche, in modo tale da poter essere considerato esso stesso l'archetipo"

Ma, tralasciando l'esame dei singoli casi, sull'innovazione in musica (come in qualsiasi altro settore) bisogna chiedersi due cose: se l'innovazione è un esperimento, ed essendo tale può essere più o meno riuscito, che apre la strada ad uno sviluppo fecondo e, cosa forse più importante, se tale innovazione mi piace veramente, cioè se la trovo gradevole di per sé o solo perché è una sonorità nuova.

Personalmente, io non sono attratto dalle "cromature", quindi tutto cià che ha sonorità troppo libere (non riconducibili ad una scala diatonica, sia pur modificata per l'occasione) un po' m'infastidisce e già il jazz lo trovo stancante all'ascolto. Ciò non vuol dire che non ne apprezzi l'ingegnosità e la capacità (io non solo non sarei in grado di scrivere una frase musicale di questo tipo, ma nemmeno d'eseguirla).

Tra la metà degli anni '70 e la metà degli anni '80 abbiamo la nascita (o almeno la diffusione su scala mondiale) di generi musicali che non esistevano prima: il Reggae, il Punk, la New Wave, il Metal e derivati, la Discomusic... e quanti altri! Alcuni di questi sono rimasti (il Reggae), alcuni scomparsi o trasformati nella loro essenza (il Punk), altri hanno subìto variazioni tali da dovergli attribuire identificazioni personalizzate (la "Disco anni '70")... Cosa rimane è -probabilmente- quello che, oltre la novità apparente, "piace" veramente.

Una tendenza della musica, pressapoco dal Romanticismo, è quella di unire la forza dell'esecuzione alla forza espressiva. Prima non esistevano le grandi orchestre e quasi tutte le composizioni erano per consort; una "Quinta di Beethoven" avrebbe avuto senza dubbio un impatto meno potente se eseguito da un quintetto d'archi. Anche nella musica pop c'è una spiccata tendenza ad aumentare, non il numero degli strumenti, ma il volume e le distorsioni per rendere il brano, generalmente in scala minore e sostenuto da una sezione basso-batteria adeguata, che ne accentua la gravità, rendendolo più "forte". E' questa realizzazione, che potremmo definire "tosta", che talvolta eleva a mito un brano mediocre (un esempio per tutti: Satisfaction degli Stones).

La strategia di curare l'arrangiamento di un brano è quello che ha permesso il revival di generi musicali antichi (musica medievale, etnica e popolare pre-1900).

I Corvus Corax, ad esempio, presentano una musica medievale con una grande forza d'urto (bombarde, cornamuse, tamburi, tutto suonato molto velocemente) e sono riusciti, unendo un'orchestra classica, un coro e una cantante lirica, a creare un gioiello come il concerto che vi propongo sotto. Ecco, magari considerandolo innovativo solo per l'arrangiamento e non per la struttura, oltre che poco adatto per il pisolino pomeridiano, ma questo lo trovo veramente bello.

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Inviato il: 30/10/2014 12:29
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  •  invisibile
      invisibile
Re: In musica che giudizio ne date ?
#128
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

doktorenko ha scritto:
Scusa invisibile non litighiamo, per favore.
Io ho scritto prima che cerco `verita` indimostrabili`, cioe` non cose tipo `scontro di perizie`, appunto a chi ce l`ha piu` lungo. Io nel Tito Manlio trovo cose che magari non trova nessuno, questo mi fa capire almeno di non essere condizionato da fattori esterni ma solo dal mio ascolto. Forse mi inganno, ma e` un esercizio di conoscenza.

Non arrogante, fuori tema, nel senso che io parlavo solo di un aspetto della musica, l'innovazione rispetto all'epoca in cui è stata composta.

Se condividi quello che trovi nel Tito Manlio che non trova nessun altro, magari qualcun'altro può apprezzare, che si tratti di innovazioni o meno non ha importanza, la avrebbe solo nella linea di discussione che c'era con zeppelin e con chiunque voglia partecipare a quella linea.

E magari così puoi confermare se ti inganni o meno, riguardo alla conoscenza.

Citazione:

Scusami se sono sembrato arrogante, ti assicuro che non sono proprio il tipo. Ciao.

Infatti ero sorpreso...

Pace.
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Chuang Tzu
Inviato il: 29/10/2014 20:46
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  •  Merio
      Merio
Re: In musica che giudizio ne date ?
#127
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Merio non lo conosceva


Confermo.

Io di classica non so un cavolo.

Se non ci fosse Doktorenko non avrei mai iniziato ad esplorare questo mondo qua.

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Ezra Pound
Inviato il: 29/10/2014 20:36
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: In musica che giudizio ne date ?
#126
Dubito ormai di tutto
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Scusa invisibile non litighiamo, per favore.
Io ho scritto prima che cerco `verita` indimostrabili`, cioe` non cose tipo `scontro di perizie`, appunto a chi ce l`ha piu` lungo. Io nel Tito Manlio trovo cose che magari non trova nessuno, questo mi fa capire almeno di non essere condizionato da fattori esterni ma solo dal mio ascolto. Forse mi inganno, ma e` un esercizio di conoscenza.

Scusami se sono sembrato arrogante, ti assicuro che non sono proprio il tipo. Ciao.
Inviato il: 29/10/2014 20:31
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  •  invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#125
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

doktorenko ha scritto:
La musica per archi, percussioni e celesta e` un pezzo stra-conosciuto.

Merio non lo conosceva

Citazione:
Mozart innovatore e` la prima volta che lo sento dire, ho sbagliato, non sei una vestale

Allora è così. Fai a chi ce l'ha più lungo.

Vabbè. hai vinto tu.

Ciao.
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Inviato il: 29/10/2014 20:20
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: In musica che giudizio ne date ?
#124
Dubito ormai di tutto
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La musica per archi, percussioni e celesta e` un pezzo stra-conosciuto.
Mozart innovatore e` la prima volta che lo sento dire, ho sbagliato, non sei una vestale
Inviato il: 29/10/2014 20:10
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  •  invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#123
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Citazione:

doktorenko ha scritto:
@invisibile

Tu ti comporti come una vestale di cui accennavo prima, anche se credo inconsciamente come Beethoven con Vivaldi: cioe` cerchi di normalizzare gli ascolti,...


Ma che dici?

Ognuno ascolta quello che gli pare e mi sembra assurdo doverlo dire.

Io parlavo di uno specifico aspetto, della innovazione in musica, perché era di quello che si parlava con zeppelin e l'ho fatto argomentando, mica ho detto che è così e colà perché lo dico io.
A queste argomentazioni tu rispondi dicendo che faccio la vestale... mah...

Citazione:
...quindi i soliti Bach, Mozart, Ligeti ecc ... io almeno credo di aver suscitato curiosita` verso il Tito Manlio.

Anche io ho suscitato interesse per Musica per archi, percussioni e celesta, ma che c'entra?

A me pare che fai a chi ce l'ha più lungo... IMHO

Rimane che Salieri non è stato un innovatore mentre Mozart si.

Poi, a te piace di più Salieri? E che problema c'è?

Io problemi non ne ho su cosa ti piace, ma pare che tu ne abbia su cosa piace a me...

Ma poi l'hai sentita la fantasia di Dowland? Pezzo praticamente sconosciuto e rivoluzionario, oltre che a mio avviso bellissimo.
Come vedi non sono fermo a fare la vestale.
Domani posti un opera di Salieri che, innovativa o meno per l'epoca, mi entusiasma?
Sai che faccio io? Mi entusiasmo.

Veramente, non capisco il problema...
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Chuang Tzu
Inviato il: 29/10/2014 20:04
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  •  ohmygod
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#122
Sono certo di non sapere
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lui: Vedete io mi becco pure degli insulti dalle `vestali` per la musica che ascolto, questo per me e` una cosa positiva.

io: Vedete queste 'vestali' hanno un nome oppure sono anonime? vedi Doctorenko si potrebbe considerare che tu sia una vestale al 100%

lui: Ci sono le vestali e i cani da guardia: io mi becco insulti da tutti e due.

io: bene oltre alle vestali i cani da guardia ... forse questo è il "merito" più sferzante di Web, se fossi un webmaster ... fortuna che non lo sono.
comunque ora, grazie alla ubertosa omertà, tipica di LC e non solo di LC, Doktorenko alle anonime vestali vi ha aggiunto anonimi cani. esilarante commercio.

lui: Tu ti comporti come una vestale di cui accennavo prima, anche se credo inconsciamente come Beethoven con Vivaldi: cioe` cerchi di normalizzare gli ascolti, quindi i soliti Bach, Mozart, Ligeti ecc ... io almeno credo di aver suscitato curiosita` verso il Tito Manlio

io: sola sembrava vestale le sembrava avertirne la presenza, l'assenza è preposta per presente non saprebbe cosa farsene di presenza e allora
Tito Manlio: è stato carino suggerire ubertosa omertà, sa di piani alti, medi e bassi. si potrebbe quasi definire un globale luogo comune.

nel frattempo Doktorenko, data casistica Web, non frammentare ciò che dici dimenticandoti di ciò che hai detto. sarebbe illogico dimostrarti che ciò che hai letto è semplicemente ciò che hai detto.

Frattalico
Elementare Verachtung Accademico
Inviato il: 29/10/2014 18:52
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: In musica che giudizio ne date ?
#121
Dubito ormai di tutto
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@invisibile

Tu ti comporti come una vestale di cui accennavo prima, anche se credo inconsciamente come Beethoven con Vivaldi: cioe` cerchi di normalizzare gli ascolti, quindi i soliti Bach, Mozart, Ligeti ecc ... io almeno credo di aver suscitato curiosita` verso il Tito Manlio.
Inviato il: 29/10/2014 17:53
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#120
Sono certo di non sapere
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#1

"Su che parametri vi basate per giudicare se la musica e' buona o cattiva ?
(ATTENZIONE ! : Io parlo di musica e non di testi e parole.)"


Per riprendere il discorso iniziale...
Direi che i parametri aumentano in base al concetto che si ha di musica.

Detto cio', e avendone gia' elencati qualcuno, in un confronto come questo, tutti i parametri utilizzati ed utilizzabili sono validi tranne uno: ... i propri gusti.
Di solito e' l'ultimo dei parametri che cerco di valutare, perche' e' il meno utile alla discussione dal punto di vista oggettivo.


...

A quanto pare sono l'unico che la pensa cosi'............

Il confondere la Musica con un "genere musicale" ed identificarla in esso, a quali parametri si riferisce per essere determinato?

Addirittura, non si parla quasi nemmeno di "genere" bensi' di autori... (mi riferisco soprattutto a dok).

...

Poi, in generale, non e' che ascolti una musica che ti fa "risvegliare"...
Il risveglio e' gia' in atto, e' gia' avvenuto, al massimo una musica puo' far emergere quel "risveglio" e tenerlo in vita. In quel senso mi riferivo alla musica come una chiave di lettura della vita.

Naturalmente, una chiave di lettura razionale, non emotiva. La componente emotiva si manifesta nei gusti musicali, e non puo' far proprio parte della analisi (o meglio del tentativo di analisi) oggettivo, se non marginalmente, e questo per ovvi motivi.

Inutile approfondire se non si chiariscono alcuni concetti condivisibili.

mc
Inviato il: 29/10/2014 14:36
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  •  invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#119
Sono certo di non sapere
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@doktorenko

La discussione era, anche, sull'innovazione rispetto all'epoca (stile). Non è questione di superiore o inferiore, questi sono valutazioni personali, in musica poi...

Citazione:

Il fatto che non ti piaccia il Tito Manlio...

Non ho detto che non mi piace, ho detto che a me non mi fa impazzire.

Citazione:

Il fatto che non ti piaccia il Tito Manlio rafforza le mie convinzioni: se sono l`unico ad apprezzarlo sono piu` contento.

Perché saresti più contento, nell'ipotesi in cui non mi piacesse?
Il fatto che non mi fa impazzire, ma anche se lo trovassi orrendo... in che modo questo rafforza le tue convinzioni?

Citazione:
E comunque contiene elementi di modernita'....

A me non sembra.
Se mi dici quali sono sarei interessato a valutare la cosa.


Citazione:
...è citato `inconsciamente` da Beethoven in una sinfonia.

Questo non è un elemento di modernità di Vivaldi.
Praticamente tutti i compositori hanno ripreso elementi (melodie, armonie, forme...) delle epoche antecedenti per rielaborarli nel loro stile.


Citazione:

Tu parli di Ligeti che e` il piu` popolare dei contemporanei, non dire di no,

L'ho citato proprio perché conosciuto (pooplare è una parola grossa per i contemporanei...) per cercare di fare capire a più persone possibili il concetto che stavo esprimendo. Se citavo Hans Werner Henze... chi lo conosce?

Citazione:
...pero` non parli di Scelsi, che infatti non conosce nessuno,

Appunto, noi due lo conosciamo, ma se lo porto come esempio meno persone potranno capire cosa sto cercando di comunicare.

Citazione:
...e` forse inferiore a Ligeti? Io non credo.

Cosa intendi per "inferiore" ?

Io non stavo parlando di superiore-inferiore, o se vuoi solo nell'ottica dell'innovazione rispetto all'epoca in cui viveva un tale compositore.
Di quello si parlava.

Per pizzicarti un pò... senza polemica eh?

Salieri non ha innovato niente, che io sappia, Mozart una enormità.

Poi magari a te Mozart non dice niente e ti entusiasmi per Salieri... per me è l'opposto ma so per certo che non è un condizionamento del sistema, perché ho studiato molto e solo dopo ho iniziato a considerare Mozart un genio (un alieno è più esatto) per la sua epoca.

Da ragazzo preferivo Beethoven, che in quanto innovazione, per certi aspetti (soprattutto l'armonia) è quasi un conservatore, mentre per l'invenzione contrappuntistica, ritmica e melodica è stato un grande innovatore.

Ma cosa piace a chi, può essere un metro per decidere chi o cosa è "superiore" o "inferiore" ?
Chiaramente no.
Si parlava di innovazione e per cui il metro è quello.
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Inviato il: 29/10/2014 9:23
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#118
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@invisibile
Il fatto che non ti piaccia il Tito Manlio rafforza le mie convinzioni: se sono l`unico ad apprezzarlo sono piu` contento. E comunque contiene elementi di modernita`, addirittura e` citato `inconsciamente` da Beethoven in una sinfonia.

Tu parli di Ligeti che e` il piu` popolare dei contemporanei, non dire di no, pero` non parli di Scelsi, che infatti non conosce nessuno, e` forse inferiore a Ligeti? Io non credo.
Inviato il: 29/10/2014 7:00
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#117
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Ascoltatevi questa meraviglia:

https://www.youtube.com/watch?v=7H99FM6S8rU

Un'altra perla (Pirati dei Caraibi sul pianoforte in stile "Virtuoso"):

https://www.youtube.com/watch?v=n4JD-3-UAzM
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Re: In musica che giudizio ne date ?
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#115
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Da Sabina
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Citazione:

Merio ha scritto:
@ Invisibile

Ho iniziato ad ascoltare quella forma.

é stranissima.

Sento che mi entra nelle ossa.


Secondo me è l'effetto della sezione aurea, che risuona in noi.

Nonostante che il linguaggio sia moderno (del materiale compositivo) e per cui di non facile ascolto per molti, la forma in sezione aurea è qualcosa di ancestrale, e risuona.

Esiste anche in Natura
Wiki:

Citazione:
In natura uno degli esempi più significativi di utilizzo della sezione aurea è rappresentato dagli studi sulla disposizione geometrica delle foglie e delle infiorescenze di alcune piante (Fillotassi).

Nel XIX secolo i fratelli Louis ed Auguste Bravais, botanico il primo e cristallografo il secondo, osservarono che in alcune piante le foglie si dispongono sul fusto secondo una spirale vegetativa, in cui l'angolo tra due foglie successive è pressoché costante ed è di circa 137,5º. Tale angolo, corrispondente all'angolo aureo, garantisce un utilizzo ottimale della luce solare[53].


Ancora...

...e ancora...

Tu si vede che ce l'hai nella ossa
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Inviato il: 28/10/2014 19:13
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  •  Merio
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#114
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@ Invisibile

Ho iniziato ad ascoltare quella forma.

é stranissima.

Sento che mi entra nelle ossa.

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Inviato il: 28/10/2014 18:11
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  •  doktorenko
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#113
Dubito ormai di tutto
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Basterebbe dire che riuscire ad assistere al Tito Manlio, con i suoi lunghissimi ed estenuanti recitativi, e` un impresa eroica in un mondo dove la capacita` di attenzione media e` di circa 5 minuti.
Inviato il: 28/10/2014 12:23
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  •  Nomit
      Nomit
Re: In musica che giudizio ne date ?
#112
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Ho provato ad ascoltare qualche brano del Tito Manlio. Come quasi ogni volta che ascolto della musica lirica, c'era qualcosa che non andava: è una mia impressione o spesso i cantanti lirici non riescono ad eseguire bene i brani? A me le loro voci sembrano spesso tremanti e forzate e non consentono di apprezzare la melodia che cantano.
Inviato il: 28/10/2014 11:56
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  •  Falchetto
      Falchetto
Re: In musica che giudizio ne date ?
#111
Mi sento vacillare
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doktorenko ha scritto:
cioe` io soprattutto mi astengo dall`ascoltare certe cose.


Come chiunque altro.
Considerato che il tempo libero e adatto all'ascolto è poco e la musica è tanta, scegliere cosa NON ascoltare è qualcosa che facciamo tutti nello stesso momento in cui scegliamo cosa ascoltare.

L'importante secondo me è scegliere in base alla Qualità e non in base al Genere.
Inviato il: 28/10/2014 10:58
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#110
Sono certo di non sapere
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doktorenko ha scritto:
Quando cito il `complotto` io intendo cio` che ci allontana dalla conoscenza. La musica mi sembra un buon campo di prova: se e` possibile cambiare convinzioni musicali che ci sembrano cosi` radicate e intime, e nel farlo si scopre qualcosa che non si sarebbe mai immaginato, forse e` possibile fare questo percorso con altre cose. Con la musica non ci dovrebbe essere niente da perdere, purtroppo noto che non e` cosi`, ci si arrocca, ci si accontenta, ci sembra di aver trovato il massimo e si assume un atteggiamento passivo-difensivo dello satus quo.

Anche leggendo i vostri interventi vedo che scrivete come `libri stampati` come si dice, cioe` alla fine si citano conoscenze apprese indirettamente, acculturazioni,...

Per me non è così.
Le mie idee a riguardo sono tutte lavorate in prima persona, in lunghi anni di studio.

Non puoi generalizzare...

E poi non è che la "forma aperta" di Wagner la puoi chiamare in altro modo. Cioè, puoi, ma quella è una definizione che ben si adatta al caso.

Citazione:
... cose straconosciute come il romanticismo, Bartok, Ligeti chi non li conosce?

Ligeti e Bartok li conoscono in pochi, veramente pochi...

Citazione:

Ad esempio io considero il `Tito Manlio` di Vivaldi come uno dei piu` grandi capolavori, questo non credo ci sia scritto da nessuna parte, e io sono arrivato a questa conclusione solo con ascolti e non ascolti,...

Io invece la considero una bella opera barocca, ma non mi fa impazzire.
Secondo me confondi il tuo gusto con quello che sono le invenzioni che hanno fatto evolvere la musica, che è quello di cui stavo parlando con zeppelin.
Voglio dire, il Tito Manlio è un opera perfettamente in stile, niente di nuovo sotto il sole del barocco... ci sono dei brani rinascimentali, quindi antecedenti, che hanno osato ben di più in quanto a sperimentazione ed innovazione.
Piccolo esempio:

John Dowland - Forlorn Hope fancy



Non ho trovato una versione decente suonata al liuto, che è l'originale se ben ricordo.

Scrivere un tema cromatico all'epoca ed elaborarlo come una fantasia (fugato), lo fa stare al confine tra uno stile conosciuto (rinascimento) e qualcosa che ha del visionario. Ci sono dei passaggi che sembrano tutto meno che rinascimentali. Geniale e molto coraggioso per quell'epoca.

Citazione:
...cioe` io soprattutto mi astengo dall`ascoltare certe cose.

Anche io, ma non capisco cosa c'enrti questo con il discorso di sopra.
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Chuang Tzu
Inviato il: 28/10/2014 9:53
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  •  doktorenko
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#109
Dubito ormai di tutto
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Quando cito il `complotto` io intendo cio` che ci allontana dalla conoscenza. La musica mi sembra un buon campo di prova: se e` possibile cambiare convinzioni musicali che ci sembrano cosi` radicate e intime, e nel farlo si scopre qualcosa che non si sarebbe mai immaginato, forse e` possibile fare questo percorso con altre cose. Con la musica non ci dovrebbe essere niente da perdere, purtroppo noto che non e` cosi`, ci si arrocca, ci si accontenta, ci sembra di aver trovato il massimo e si assume un atteggiamento passivo-difensivo dello satus quo.

Anche leggendo i vostri interventi vedo che scrivete come `libri stampati` come si dice, cioe` alla fine si citano conoscenze apprese indirettamente, acculturazioni, cose straconosciute come il romanticismo, Bartok, Ligeti chi non li conosce?

Ad esempio io considero il `Tito Manlio` di Vivaldi come uno dei piu` grandi capolavori, questo non credo ci sia scritto da nessuna parte, e io sono arrivato a questa conclusione solo con ascolti e non ascolti, cioe` io soprattutto mi astengo dall`ascoltare certe cose.
Inviato il: 28/10/2014 9:04
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#108
Mi sento vacillare
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Per la musica pop un esperimento interessante è cercarsi queste cose su youtube e fare il cofronto di cosa rimane dopo che si è grattata via la patina più spettacolare e iconografica; e quando si vede la vera faccia di "God Save the Queen" un po' male si rimane:







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Inviato il: 28/10/2014 6:31
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#107
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Falchetto ha scritto
Citazione:
L'impatto che il punk ha avuto sulla musica moderna va fortemente ridimensionato... a favore del Funk.

Il fatto che il punk abbia contribuito a "cambiare" la musica è un po' una leggenda metropolitana, e un punto di vista molto eurocentrico (e bianco).


Come ha detto anche Mc non vi fu apporto musicale, ovvero rivoluzione musicale, sono d'accordissimo con te che ad esempio musicalmente parlando il funk sia stato molto più rivoluzionario (conosco di George Clinton i Parliament, davvero grandiosi, liberi e puri), il punk non era nient'altro che una estremizzazione soprattutto nelle tematiche di suoni già conosciuti e codificati, oltre a tutti i gruppi garage anni 60, tanti altri gruppi avevano un suono che poteva definirsi punk prima che questa parola esistesse, tra cui diversi gruppi glam, gli stessi Stooges, persino Bowie in alcune composizioni di Ziggy, insomma musicalmente parlando il punk non fu una innovazione (ma credo che questo neanche i punkettoni lo dicano), anzi fu un movimento reazionario teso a ritornare alle origini del rock.
Però è indubbio che vi fu un cambio di mentalità, non è una questione di euro-centrismo, anche perchè quella è una delle culture dominanti e bene o male bisogna tenerne conto, è più una questione di approccio mentale. Poi musicalmente il novecento indubbiamente è stato dominato ed influenzato dalla musica nera, in ogni parte, persino il punk (basti pensare le successive contaminazioni funk e reggae di gruppi come i Clash).
Si può dire che soprattutto gli afro-americani hanno immesso nella cultura musicale mondiale, una specie di monolite nero che ha modificato un pò tutto.
Inviato il: 28/10/2014 0:22
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#106
Sono certo di non sapere
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Citazione:

zeppelin ha scritto:

e senza l'honky-tonk i film di Buster Keaton avrebbero fatto molto meno ridere



Citazione:

ho scritto "apoteosi della sinfonia romantica" nel senso che la ritengo il massimo della scrittura dettagliata, dove l'interpretazione può darla solo il direttore d'orchestra ed entro certi limiti oltre i quali "darebbe scandalo".

Ma anche Wagner "darebbe scandalo" suonato come una canzone napoletana

Poi c'è il discorso della forma, che ribadisco, e ce n'è tanta di roba dopo il romanticismo... proprio tanta.

Ma capisco la difficoltà di studiare tali musiche che molti hanno. Wagner può fare due palle a dirigibile... ma certi suoi temi sono anche loro una apoteosi.

Tanto per fare un esempio di musica moderna (non contemporanea), con una forma originale, di difficile ascolto (avviso), la "Musica per celesta, percussioni e archi" di Bartok.
Nel 1° movimento la base della forma (perfettamente matematica) è fatta sulla sezione aurea, sovrapposta ad una forma classica: tema - sviluppo fino al climax - tema rielaborato (con il tema che torna nella parte finale ma invertito) e il tutto è una fuga.



Per chi è interessato consiglio l'ascolto di tutti i movimenti dell'opera.
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Inviato il: 27/10/2014 23:05
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#105
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Citazione:

invisibile ha scritto:
senza la musica contemporanea, tutti i film orror farebbero molta meno paura


e senza l'honky-tonk i film di Buster Keaton avrebbero fatto molto meno ridere


ho scritto "apoteosi della sinfonia romantica" nel senso che la ritengo il massimo della scrittura dettagliata, dove l'interpretazione può darla solo il direttore d'orchestra ed entro certi limiti oltre i quali "darebbe scandalo". A me, personalmente, la musica romantica non piace; la trovo troppo ricca di strumenti (caratteristica che, per aumentare l'intensità, finisce per sacrificare la sonorità dei singoli strumenti) e un po' "affettata", cioè sacrifica la continuità per favorire l'emotività. Ma il preferirle il barocco è un mio gusto (un po' come dire che preferisco i Beatles ai tempi del semplice Help piuttosto che ill più complesso Sgt. Pepper), in effetti Bach e Vivaldi continuo ad ascoltarli mentre Beethoven lo conosco e non mi viene mai voglia di ascoltarlo, pur comprendendo benissimo chi lo reputa il massimo.

La musica classica contemporanea non la conosco quasi, se non -appunto- grazie ai film. Però uno come Mike Oldfield, almeno ai tempi di Tubolar Bells e Incantation (o comunque non di Crises!), sarebbe quasi da iscrivere tra i classici contemporanei...
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Inviato il: 27/10/2014 22:29
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