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  •  Merio
      Merio
Re: Miscellanea
#72
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Se in futuro LC dovesse cambiare piattaforma mi piacerebbe esista l'opzione di spuntare un topic in modo che venga "oscurato" per l'utente che fa la richiesta.

Così si vede soltanto l'aggiornamento dei topic che interessano e non di tutti quanti (tra cui magari alcuni che fanno girare gli zebedei al solo vedere il titolo).
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 9/7/2015 22:41
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  •  Merio
      Merio
Re: Miscellanea
#71
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
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Ho atto un commento in un altro posto a proposito della inutilità di utilizzare la dimensione dell'avere nel descrivere il nostro rapporto con la terra.

In breve il mio interlocutore afferma con potenza il suo possesso della Cime di Lavaredo e a quanto pare dell'Italia stessa.

Ho fatto notare come la cosa non abbia assolutamente senso (in modo abbastanza elevato quasi poetico) e mi sono visto rispondere una serie di improperi che mi hanno stupito assai (e fatto sganasciare, ma tant'è).

C'è davvero gente strana in giro per internet.

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Ezra Pound
Inviato il: 5/6/2015 21:24
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  •  Nomit
      Nomit
Re: Miscellanea
#70
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/1/2011
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Nel 1991 è "crollato" il socialismo, come dicono?
1953 - 1970: la restaurazione del capitalismo in URSS http://piattaformacomunista.com/RESTAURAZIONE_CAPITALISMO_URSS.pdf

1958
- Febbraio: Soppressione delle Stazioni Macchine e Trattori (SMT) e vendita dei macchinari ai colcos più ricchi.

1959
Tra il 1956 ed il 1959 più di 5,5 milioni di persone lasciano le campagne e si trasferiscono in città; scompaiono 23.500 colcos, si determina crisi agricola e di manodopera […]
Nelle campagne si espandono gli appezzamenti privati, la piccola produzione ed il mercato libero. Si accentuano le differenze di classe nelle città e nelle campagne, gli strati privilegiati borghesi si arricchiscono e si rafforzano sempre più.

1965
[…] si legalizza il libero mercato della forza lavoro che può essere ingaggiata e licenziata nella quantità decisa dai direttori di azienda; si prevede che le imprese determinino il fondo salari; si reintroduce il profitto quale supremo indice di efficienza delle imprese […] si rafforza l’autorità ed il potere dei direttori delle imprese; si aumentano gli stipendi di direttori (che ora diventano dieci volte quelli di un operaio medio), capi ed ingegneri […] viene favorita la formazione di associazioni di produttori (cartelli); viene assicurata maggiore libertà riguardo la circolazione delle merci, anche riguardo i prezzi; i proventi delle vendite restano a disposizione.

Kosygin commentando il nuovo statuto ebbe a dire: “In breve, amici e compagni, quello che tutto ciò significa è che stiamo restaurando il capitalismo”

1966
Nuovi regolamenti standard per i colcos che conferiscono ai presidenti i potere di disporre dei fondi e delle proprietà degli stessi […] I colcos sono altresì autorizzati
ad affittare terre di proprietà statale. Dilagano ruberie e corruzione, si creano sempre più difficoltà per le piccole imprese mentre aumenta la protezione statale per i monopoli e le loro associazioni.
Inviato il: 18/4/2015 18:58
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  •  Giano
      Giano
Re: Miscellanea
#69
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/3/2011
Da
Messaggi: 1424
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In vista della trasferta renziana negli USA del 17 Aprile, è tornata alla ribalta la vicenda dell' italiano Enrico Forti, in carcere a vita con l' accusa di omicidio.
La vicenda è complessa di suo e le tante voci che hanno parlato mi hanno aiutato a confondermi ancora di più le idee.
Questo articolo che incollo ha fatto un poco di luce nel caos che avevo in testa.


Perché Chico Forti non è in grado di dimostrare la sua innocenza.
Di Claudio Giusti giusticlaudio@alice.it
23 Sept 2012  I have not yet begun to fight

“Vedrai tu stesso la legge:
perché, dato che esigi giustizia,
sta’ certo che l’avrai e più di quanta ne desideri.”
Shakespeare, Il Mercante di Venezia, Atto IV Scena I


“Allora faccio bene ad andarmene a vivere negli Stati Uniti (…) Lì, se sbagli, la legge
ti raggiunge ovunque e ti fa pagare quello che meriti” 
Chico Forti, 19 luglio 1992 [1]

Incipit.
Da alcuni mesi assistiamo a una rumorosa campagna mediatica in favore di Enrico “Chico” Forti che sta scontando l’ergastolo in Florida [2] per l’assassinio di Dale Pike, commesso il 15 febbraio 1998. Forti si proclama innocente, ma la sua vicenda giudiziaria è in un vicolo cieco dato che, dopo essere stato condannato nel 2000, si è visto rigettare senza commento i sei tentativi d’appello.
Scopo di codesta campagna è quello di costringere governo e opinione pubblica ad appoggiare senza riserve le attestazioni d’innocenza del Forti, anche se non si riesce a sostanziarle in alcun modo. Se ne pretende quindi la supina accettazione come fossero un dogma di fede;  e se taluno osa sollevare qualche dubbio viene aggredito, dileggiato e, quando non è insultato, bruscamente invitato a “informarsi”.  Disgraziatamente non c’è modo di farlo perché, in tanti anni, nessuno si è preso la briga di pubblicare gli atti del processo.
Del caso giudiziario e dei dodici anni di appelli sappiamo solo il poco che raccontano gli amici di Forti. Nulla sappiamo delle udienze preliminari, non abbiamo il verbale del processo, non conosciamo gli opening statements e i closing arguments e nemmeno le istruzioni date alla giuria. Non sappiamo se questa avesse la possibilità di condannare Forti per un reato minore [3]. Non possediamo i writs of certiorari dei sei tentativi d’appello. Non conosciamo il punto di vista dell’Accusa e nemmeno quello del tanto vituperato collegio di difesa. Non abbiamo i fantasmagorici report difensivi che da anni ci sono annunciati e inoltre i media italiani hanno, con poche eccezioni, sposato acriticamente le reticenti tesi della famiglia Forti.
Questo desolato deserto informativo sarebbe già da solo un’evidente dimostrazione di colpevolezza, ma a peggiorare la situazione del Forti contribuiscono le fragorose
balle dei suoi sostenitori.
Per primo si fa notare Rosario Fiorello per il quale: siccome il processo a Forti è durato solo “24 giorni, qualcosa che non va c’è” [4].
Altri invece hanno fatto propria la sbalorditiva affermazione secondo cui la condanna del Forti non sarebbe basata sui fatti, ma su di una semplice sensazione. Il mantra ossessivamente ripetuto in ogni occasione è che il giudice ha spedito Chico all’ergastolo senza avere prove:

“La Corte non ha le prove che lei sig. Forti abbia premuto materialmente il grilletto, ma ho la sensazione, al di là di ogni dubbio, che lei sia stato l’istigatore del delitto.” [5]

Se la sparata di Fiorello è il prodotto dell’inconsapevolezza del funzionamento del sistema penale americano la seconda corbelleria è invece una spudorata fandonia  aaccuratamente premeditata.
Vediamo perché.

Al contrario del nostro il processo americano è preceduto da una miriade di udienze preliminari che azzerano gli intralci procedurali. I procedimenti penali durano uno o due giorni e solo nei casi particolarmente importanti si prolungano per settimane. Quindi 24 giorni di processo e 18 udienze sono tanti, veramente tanti. [6]
I processi americani si tengono di fronte a una giuria di dodici persone che decidono in segreto e  all’unanimità il verdetto e non devono, al contrario dei giudici italiani, spiegarne le motivazioni. [7] Quindi le eventuali considerazioni del giudice sono prive di qualsiasi valore e il loro assillante utilizzo si spiega solo con l’assoluta mancanza di argomenti da parte dei sostenitori del Forti.  Non avendo nulla da dire essi ripetono incessantemente una fandonia, con la serena certezza che tanti saranno felici di credervi senza porsi troppe domande:
“Si rivolga alla corte internazionale dei diritti dell’uomo dove avrà gioco facile. Perché non esiste un ordinamento al mondo in cui sia possibile pronunciare una sentenza sulla base di una sensazione.”  [8]

Un altro aspetto particolarmente grottesco del “caso Forti” sono le traduzioni compiacenti in cui la versione italiana stravolge completamente il significato della frase.
L’affermazione del Procuratore secondo cui: “The State does not have to prove that he is the shooter in order to prove that he is guilty…” significa che non devono provare che Forti è stato l’esecutore materiale del delitto (lo sparatore) per dimostrare che è colpevole.  Purtroppo nella maldestra traduzione italiana è diventato:  “Lo Stato non deve provare che egli sia stato l’assassino al fine di dimostrare che lui sia il colpevole…” che ha un significato completamente diverso. [9]
Altra distorsione è quella secondo cui le accuse devono essere provate non “Beyond a reasonable doubt”  ma  “Beyond any reasonable doubt”  che poi diventa oltre ogni dubbio. [10]
Forti è condannato al LWOP: Life WithOut Parole, ovvero all’ergastolo senza possibilità di rilascio anticipato sulla parola: parole, che alcuni confondono con cauzione: bail; ma LWOP è tradotto con ergastolo senz’appello o ergastolo senza condizionale.  Inoltre si scambiano spesso e volentieri i giurati con i giudici, mentre White Elephant non è una truffa come dicono gli amici di Forti, ma qualcosa di estremamente lussuoso, costoso e inutile.
Le falsificazioni iniziano immediatamente dopo la condanna. Già nella trasmissione Radio Anch’io del 23 marzo 2001 si fanno affermazioni prive di qualsiasi fondamento. “Nessuna prova, nessun testimone, nessun movente, solo una bugia e un labilissimo indizio (…) eppure per i giudici di Miami è stato sufficiente. Qualcuno ha parlato di processo sommario.” [11]
Una delle lagnanze degli amici di Forti è quella che i media si occuperebbero solo ora del caso. Ma come mai un caso che già dieci anni fa aveva tutte le caratteristiche per diventare un fatto nazionale è passato in ultima fila? Nel 2001 c’erano già le interrogazioni parlamentari, le affermazioni d’innocenza, gli amici, il complotto della polizia, i siti innocentisti e la Rai.  Già nel 2001, dieci mesi dopo la condanna, si parla di lui a Radio Anch’io, mentre ci sono state interpellanze parlamentari di Pisapia, con la giornalista di Rai Tre Lara Boccalon che ha vinto il premio Alpi grazie al documentario sul caso.  Sempre Rai Tre ha trasmesso il documentario su Versace (Il sorriso della Medusa). Nella trasmissione si parla della sabbia, si dice che il Consolato ha attentamente seguito il caso, si ipotizza addirittura che l’intervento del governo italiano abbia convinto la Procura di Miami a non chiedere la pena di morte [12].

Nel programma mancano molte delle geremiadi che oggi ci assillano: non si accusa il collegio di difesa, non c’è la balla della condanna basata su di una sensazione, non ci sono le traduzioni sballate. Le falsità si aggiungeranno un po’ alla volta [13] e la storia si riempie di dettagli inventati di sana pianta. Alcune delle fesserie correnti sono presenti sin dall’inizio: il tentativo di introdurre il diritto italiano in America, la frottola delle accuse di frode fatte cadere, la fandonia del gigantesco complotto ordito dalla polizia di Miami che avrebbe voluto punire Forti per il suo filmato sulla morte di Cunanan.
Fin dall’inizio Forti afferma di avere paura per la propria incolumità in carcere, dove la sua vita non vale più di 200 dollari. Quindi non fa i nomi dei potenti personaggi per i quali sarebbe un “personaggio scomodo” a causa del suo documentario. Già nel 2001 dice: “Io sono in un ambiente dove la vita di una persona vale 200 dollari e dove, se le mie verità dovessero arrivare a un punto che possono compromettere persone che sono a un certo livello… non so quanto mi convenga adesso parlare di questo o aspettare l’appello e poi….” [14] Stiamo ancora aspettando.

I fatti.
In dodici anni gli amici di Forti non hanno pubblicato alcun documento ufficiale: tuttavia, grazie a Internet e applicando le prudenti metodologie della ricerca storiografica, è possibile farsi un’idea molto precisa di come sono andate le cose, anche perché sono reperibili articoli dell’epoca[15] e non dobbiamo basarci esclusivamente sulle contraddittorie argomentazioni innocentiste.
Enrico “Chico” Forti (Trento 1958) è un insegnante di ginnastica e campione di windsurf che, vinta una somma a TeleMike, lascia la moglie e se ne va a cercare fortuna in Florida, dove inizia a produrre cortometraggi sportivi. Bella vita, belle donne e brutte compagnie. Grazie all’amicizia con il pregiudicato tedesco Thomas Knott entra in possesso della casa galleggiante in cui fu trovato suicida Andrew Cunanan , l’assassino di Gianni Versace. Sulla vicenda Forti gira un cortometraggio [16] in cui sostiene che la polizia di Miami ha alterato le prove e che Cunanan è arrivato nella casa galleggiante già morto. Per i suoi amici sarebbe stato proprio questo filmetto a mettere Forti nel mirino della polizia. Alcuni mesi dopo sempre Knott gli fa conoscere Anthony Pike che vuole cedere il suo albergo di Ibiza. Secondo l’Accusa Knott e Forti tentarono di frodare Pike. Forti cercava di comperare l’albergo sottocosto e, visto che il figlio di Pike lo impediva, l’ha fatto uccidere. Forti e Knott sono accusati di truffa: Knott patteggia la pena mentre Forti, accusato anche di omicidio, è processato e condannato all’ergastolo LWOP.
Siamo in America e non in Italia. Sembra che gli amici del Forti non si rendano contoche il delitto non è stato commesso a Forlimpopoli ma in Florida e che quindi valgono le leggi americane e non le nostre. Non riescono a capire che da quelle parti il sistema giudiziario è completamente diverso e pretendono che i nostri bizantini ragionamenti legali trovino spazio nelle corti americane. Così sentiamo parlare di primo, secondo e terzo grado di giudizio e di “gravi violazioni dei diritti della difesa [perché] non è mai stata data la possibilità all’imputato di chiedere un confronto con il suo accusatore, con un testimone che era un truffatore (…) di
parlare per ultimo per replicare …” [17]
Per gli amici di Forti “È molto singolare che il processo non permetta ai giudici di indicare alle parti temi nuovi o integrazioni probatorie: la decisione va presa sulla base di quello che le parti hanno deciso di mostrare loro. Quindi, inspiegabilmente, non sono stati ascoltati, nel processo, l’imputato Forti, la moglie Heather, il condannato per reato collegato Thomas Knott e altri che pure avevano partecipato direttamente ai fatti.  L’estrema singolarità di questo modo di procedere appare evidente.” [18] Purtroppo lo è solo per chi non ha la più pallida idea di come funziona il sistema giudiziario americano, dove sono le parti a chiamare i testimoni. Se non lo fanno peggio per loro. Se il collegio di difesa considerava la testimonianza di Forti importante perché non l’ha chiamato a deporre? Forse perché temeva che il controinterrogatorio sarebbe stato la sua pietra tombale.

Prima del processo.
I guai di Chico Forti deriverebbero da un’unica bugia. Spaventato dalla polizia avrebbe negato di conoscere la vittima Dale Pike. Secondo l’Accusa invece questa è stata solo una di una lunga serie di falsità del Forti che ha mentito a tutti, lavato l’auto per fare sparire le tracce, fabbricato falsi documenti notarili per costituirsi un alibi a posteriori, ecc. Noto che gli amici del Forti hanno sempre accuratamente evitato di parlare di quest’ultima circostanza.
Gli amici lamentano che a Forti non sono stati letti i diritti, come previsto dalle Regole Miranda [19] e che la polizia ha mentito per metterlo in difficoltà. Non c’è bisogno di essere un giurista per sapere che la polizia, anche italiana,  organizza trabocchetti e che i Miranda Warnings sono letti al sospettato solo quando diventa accusato e ha le manette ai polsi: basta guardare un telefilm del Tenente Colombo e poi Forti non è il dodicenne Cristian Fernandez e sapeva bene cosa fare. [20]
Si fa anche notare che la polizia non ha avvisato il consolato italiano. Non lo fanno mai e Forti non è uno sprovveduto immigrato guatemalteco (dicono conosca cinque lingue) e ha avuto tutto il tempo di avvisare amici, legali e autorità diplomatiche, mentre per il ritardato mentale Joseph Faulder, che è finito al patibolo, l’avvocato del consolato canadese avrebbe fatto la differenza. [21]
La polizia è accusata di avere incastrato Forti per punirlo del suo cortometraggio sull’assassino di Versace. Difficile credere che quel filmetto sia stato all’origine di tanti guai e non si capisce perché abbiano aspettato per sei mesi che Forti si mettesse nei guai da solo[22], ma anche se così fosse perché non si è chiesto il change of venue e portato il processo fuori dalla Dade County?
Forti prospetta una violazione della Williams Rule  (Williams v Florida, 1959) per via della presunta assoluzione dalle accuse di truffa, ma secondo questa regola “relevant evidence of collateral crimes is admissible at jury trial when (…) is used to show motive, intent,”  La Procura cioè poteva utilizzare l’accusa di truffa al processo per omicidio per dimostrarne il movente. [23]
Le tesi difensive si basano sull’affermazione che Forti sarebbe stato prosciolto in istruttoria dall’accusa di truffa nei confronti di Anthony Pike. Alcuni dicono che vi sia stato un verdetto di assoluzione. Peccato sia tutto falso. Non c’è stata alcuna assoluzione perché la Procura si è limitata a un nolle prosequi [24], ha cioè sospeso le accuse contro Forti perché lo stava perseguendo per un reato più grave. Non c’è quindi violazione del double jeopardy che vale solo per i verdetti. [25]

Il processo.
Gli amici affermano che Forti “non ha avuto un giusto processo”, ma non sono in grado di motivare l’affermazione. Secondo loro le prove contro Forti sono inconsistenti, ma i giurati l’hanno pensata diversamente. In definitiva l’unica cosa strana del processo è la sua notevole lunghezza.
L’accusa non era capitale e Forti non è scampato per un pelo alla sedia elettrica come dicono alcuni. I processi per murder (che noi chiamiamo omicidio di primo grado) iniziano a due o tre anni dal delitto e a volte molto più tardi, soprattutto perché la Difesa ha bisogno di tempo per prepararsi. Non vi è stata alcuna violazione del diritto allo speedy trial.
Secondo alcune versioni innocentiste il tedesco Knott sarebbe stato il teste chiave contro Forti mentre Anthony Pike sarebbe arrivato in aula sostenuto da due infermiere al solo scopo di impressionare la giuria. Peccato non sia vero.
Si asserisce che Anthony Pike tentava di vendere un albergo che non era più di sua proprietà e che  Forti era il truffato e non il truffatore: che il movente era inventato e inesistente. Ciò non è contraddetto solo dai fatti, ma anche dallo stesso Forti, al corrente che il 95% dell’albergo era posseduto da una società di Jersey. [26] In ogni caso si sostituisce un movente con un altro.

Il collegio di difesa è stato accusato d’inefficienza quando non di collusione con la Procura e si accusa uno degli avvocati di avere lavorato per essa. Ci si dimentica che Forti era patrocinato da due legali considerati i più quotati e costosi di Miami[27]. Uno era il leggendario Donald Bierman [28], di cui non si parla mai, mentre ci si concentra su Ira Loewy[29] accusato di ogni nefandezza. In America gli avvocati esercitano indifferentemente per un privato o per la Procura[30] e non esiste la separazione delle carriere di cui tanto si parla. Mi chiedo perché non sia stata sollevata in appello una Ineffective Assistance of Council, come prevede la norma 3.850 del Codice di Procedura Penale della Florida. Probabilmente perché ci si sarebbe scontrati con l’alto livello di prova previsto da Strickland [31] e il presunto conflitto d’interessi sarebbe stato indimostrabile e/o harmless[32].
Al processo gli strali della difesa si concentrano su Knott che, patteggiando la pena, sarebbe diventato “uno dei testi principali contro Enrico Forti”. Peccato che Knott non abbia testimoniato al processo. Evidentemente l’Accusa non lo considerava utile e la Difesa lo temeva per via della pistola calibro 22 comprata da Knott con i soldi di Forti. Il patteggiamento di un complice in cambio di una condanna lieve è la norma e, se i difensori  consideravano utile la testimonianza di Knott (truffatore ben noto al Forti), dovevano farlo al processo: ora è tardi.
“Ma sono loro che non lo hanno fatto deporre, sono loro che hanno deciso per le loro necessità tattiche e secondo il loro punto di vista, di non chiamarlo a testimoniare”  (R. Rubin al processo)
Gli amici del Forti affermano che il Prosecutor Reid Rubin avrebbe passato due anni
preparando l’arringa. Nella contea di Miami Dade si contano 200 omicidi criminali l’anno e non crediamo che la Procura abbia riservato un avvocato esperto solo per Forti. Piuttosto: “Chico” ci viene descritto come geniale imprenditore solito praticare sport estremi: eppure si spaventa come un cucciolo e mente alla polizia.  Si afferma che non aveva la più pallida idea del funzionamento della giustizia americana, come se non avesse mai visto un telefilm del Tenente Colombo e nessuno spiega perché non si sia documentato nei due anni di istruttoria. Una sorta di Alice nel Paese delle Meraviglie.
L’ordine delle arringhe finali (closing arguments) non dipende dalla testimonianza dell’accusato e l’Accusa chiude sempre il processo perché è suo l’onere di provare la colpevolezza dell’imputato (burden of proof). In Florida a quel tempo valeva la regola 3.250 del CPP che consentiva alla Difesa di chiudere le arringhe solo nel caso in cui non avesse presentato né prove né testimonianze, ma la sola deposizione dell’imputato. [33]
Il castello accusatorio della Procura si basava su tre pilastri: l’assoluta mancanza di
alibi del Forti e le sue spudorate menzogne, il movente della truffa e la sabbia che lo posiziona sul luogo del delitto.[34] Modo, occasione, movente: Reid Rubin ha inchiodato Forti di fronte alla giuria e la Difesa, per quanto agguerrita, non è riuscita a instillare il ragionevole dubbio in almeno un giurato.
Dale Pike, la vittima, arriva all’aeroporto di Miami e si incontra alle 18.00 con Forti: da quel momento scompare e viene trovato cadavere 24 ore dopo. Secondo la versione di Forti alle 18.30 Pike ha chiamato qualcuno da un telefono pubblico cambiando programma e chiedendo di essere portato al parcheggio del ristorante Rusty Pelican a Key Biscayne. Alle 19.16 Forti telefona alla moglie da un luogo molto vicino a quello dove sarà rinvenuto il cadavere e le dice che Pike non è arrivato. Versione che manterrà per tre giorni con l’avvocato Paul Steinberg, con Knott, con il suocero, con il padre di Dale e la polizia. Anche prendendo per buone le scuse del Forti non si capisce perché non ha cercato la persona cui Pike ha
telefonato e perché non ha cercato di sapere se Pike gli avesse telefonato dalla Spagna per preavvisarlo, dato che non era mai stato in Florida. Nemmeno si capisce perché, uscito dall’aeroporto, Forti non vada verso casa, ma nella direzione opposta, a sud verso il Rusty Pellican [35]
In molte occasioni si è detto che le accuse sono cambiate nel corso del dibattimento. Non è vero, fin dall’inizio l’accusa era chiarissima:  “Per avere il Forti Enrico personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamente, la morte di Dale Pike”
Secondo gli amici i guai di Forti dipenderebbero da quell’unica bugia detta, per paura, alla polizia. Non è così, alla Procura quella menzogna non interessa più di tanto perché le bugie sono molte, come la falsificazione di atti notarili avvenuta un anno dopo il delitto. (Insisto nel notare che questa falsificazione è giudiziosamente ignorata dai sostenitori di Forti).
La Procura non ha introdotto il tema della truffa all’ultimo minuto in modo che la Difesa non fosse in grado di contrastarla. Della truffa si è a lungo dibattuto durante il processo, altrimenti ci si dovrebbe chiedere cosa diavolo hanno fatto per 24 giorni e 18 udienze.
Dale Pike è stato assassinato con due colpi calibro 22. La 22 è l’arma preferita dai killer perché il suo munizionamento è facilmente reperibile, non è full metal jacket così da fermarsi nei bersagli (è arma sportiva) e questa caratteristica fa deformare i proiettili che non sono più comparabili con altri. Inoltre basta una bottiglietta di plastica per silenziarla. Caso vuole che Knott avesse comprato una di queste armi con i soldi di Forti e che la pistola, da lui affidata al Forti, sia poi scomparsa.
Una delle prove portate in giudizio dall’Accusa è stata la sabbia trovata sotto il cappellotto del gancio di traino dell’auto di Forti. Sabbia che pone Forti sul luogo del delitto. Lui dice che l’hanno messa i poliziotti e non ha alcun valore. Ma la prova è stata discussa in aula e sarebbe interessante sapere che effetto abbia avuto sulla giuria, ma nessuno sembra essersi preoccupato di chiederlo.

Verdetto e sentenza.
Non si deve confondere il verdetto della giuria con la sentenza pronunciata dal giudice e i suoi acidi commenti e nemmeno si possono utilizzare i canoni italiani nel sistema giudiziario USA, perché la giuria non deve spiegare le ragioni del verdetto e si limita a dichiarare l’imputato colpevole o non-colpevole. I giurati non sono “cittadini eletti a sorte”, ma accuratamente scelti dalle parti. Dopo la condanna la Difesa è solita intervistarli per farsi un’idea delle loro ragioni e utilizzarle in appello. Non si sa se l’abbiano fatto.
Uno dei punti di forza degli amici di Forti è che, al momento della sentenza, il giudice avrebbe detto:
“La Corte non ha le prove che lei sig. Forti abbia premuto materialmente il grilletto, ma ho la sensazione, al di là di ogni dubbio, che lei sia stato l’istigatore del delitto. I suoi complici non sono stati trovati ma lo saranno un giorno e seguiranno il suo destino. Portate quest’uomo al penitenziario di Stato. Lo condanno all’ergastolo senza condizionale!”
Malauguratamente le parole del giudice, sempre che siano state pronunciate, sono prive di qualsiasi rilevanza perché ciò che conta è la convinzione che si è fatta la giuria e la loro decisione è definitiva e raramente è concesso l’appello. Inoltre la condanna al LWOP è obbligatoria per il murder di primo grado non capitale e il giudice non aveva scelta.
“The jury decision is final. No matter how wrong or how foolish this seems, there is no appeal. A convicted defendant can also try to appeal on the ground of error at the trial. Generally speaking “error” means legal errors; it is not enough to say the jury must have been wrong, or failed to do justice, or acted stupidly. An appeal court does not try the case over again, or redecide issues of fact. (…) But overall only a small minority of losing defendant go on to a higher court. The rest give up and take their medicine.” [36]
LAWRENCE M. FRIEDMAN, American Law. An Introduction. New York. Norton, 1998 p.193

L’appello.
In America l’appello non è un diritto costituzionale e le corti superiori non devono motivare il loro rifiuto del certiorari.  In appello non ci sono giurati, non si ascoltano testi e ci si limita a verificare il verbale del processo di merito. In appello non si dimostra l’innocenza del condannato, ma che nel processo di merito vi sono stati errori legali così gravi e numerosi che questo deve essere rifatto. Le sei possibilità d’appello concesse a Forti sono un’enormità per un caso non capitale, ma i punti  che sarebbero stati portati all’attenzione delle varie corti: Diritti Miranda, Regola Williams, Double Jeopardy, Convenzione di Vienna, Speedy Trial, Conflitto d’Interessi, sono straordinariamente deboli e non hanno meritato nemmeno un rigo di diniego. [37]

La situazione attuale.
Le controdeduzioni forensi di cui abbiamo notizia arrivano con 12 anni di ritardo e sono procedurally defaulted [38], cioè non possono più essere presentate, mentre gli appelli alle norme internazionali sui diritti umani sono irrilevanti. La Dichiarazione Universale non si occupa del diritto d’appello mentre ne parla il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici il cui articolo 14.5 recita: “Ogni individuo condannato per un reato ha diritto a che l’accertamento della sua colpevolezza e la condanna siano riesaminati da un tribunale di seconda istanza in conformità della legge”.  Ma questo non significa che vi sia l’obbligo di fare l’appello come invece è richiesto per i condannati a morte dalle Garanzie ECOSOC.  Al di là delle rodomontate degli amici del Forti le pretese di arrivare ad una corte internazionale, magari a Strasburgo, sono risibili.
I confronti con altri casi, dal Cermis ad Amanda Knox, dalla Baraldini a Rocco Barnabei, mettono fuori strada perché ogni caso ha la sua storia e Pietro Venezia, che la Florida voleva condannare a morte, l’abbiamo processato in Italia, come è accaduto per l’incidente tedesco delle Frecce Tricolori. In ogni caso temo sarà molto difficile organizzare uno scambio di ostaggi.
Per convincere una corte americana a riaprire il caso ci vorrebbe una newly discovered evidence [39]: una prova importante che modifichi radicalmente la situazione e che non poteva essere trovata al momento del processo; ma se anche la si trovasse questa nuova prova nulla dimostra che il processo sarebbe annullato, che l’annullamento  sopravvivrebbe al successivo appello e che una nuova giuria riterrebbe Chico Forti non colpevole.

I rest my case.
Enrico Forti  dice che “una persona intelligente trae conclusioni proprie”. Io ho tratto le mie e non sono in suo favore perché non è in grado di provare la sua innocenza e per quanto mi riguarda il caso è chiuso. Auguro a Forti di trovare una corte presso cui far valere le sue ragioni e attendo che la pubblicazione degli atti processuali mi costringa a rivedere le mie posizioni. Ricordo che Sacco e Vanzetti non sono mai stati riabilitati. [40]

“Mi disse che aveva deciso di andare a vivere negli Stati Uniti d’America perché in quel Paese regnava la vera Giustizia e la vera Libertà.” 
Il giudice Lorenzo Matassa parlando di Chico Forti [41

Link
Inviato il: 18/4/2015 15:00
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Re: Miscellanea
#68
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C'è stata una sparatoria a Milano (penso al palazzo di giustizia), pare ci sia un giudice tra le vittime:

http://rt.com/news/248185-milan-italy-shooting-tribunal/

http://tinyurl.com/ku6d333
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Inviato il: 9/4/2015 12:22
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Re: Miscellanea
#67
Sono certo di non sapere
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Volevo riparlare di un libro che avevo citato in un altro topic:

Lo gnolo



Perché a ripensarci l'autore mi sembra abbia pescato anche materiale non banale/ignoto ai più perché se andate a leggerlo a parte che c'è una parte corposa a proposito di una organizzazione USA che studia i fenomeni paranormali (tipo CICAP, ma coi controcazzi) e tanti altri elementi come Atlantide, un avversario interdimensionale...

Insomma è un libro per ragazzi, ma c'è tanta carne al fuoco e dovrebbe piacere ai "mistici" di LC.

Poi è proprio bella la storia.

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Inviato il: 7/4/2015 19:38
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Re: Miscellanea
#66
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Paolo Barnard - ECCO COME VI FOTTE LA UE ANCORA (MENTRE MI CHIUDONO FACEBOOK X LA 5a VOLTA)

La Commissione UE già prima del cambio di timone fra Barroso e Juncker aveva scritto una Direttiva (cioè LEGGE SOVRANAZIONALE PIU’ POTENTE DELLE LEGGI ITALIANE) sui ‘Segreti Commerciali’, dove ci sono i soliti osceni favori alle Multinazionali e le solite fregature per noi gente. Vediamoli:

1) La definizione di segreto commerciale (ciò che il pubblico o lo Stato non possono sapere dei prodotti di un’industria) viene allargata enormemente per permettere all’industria di non rivelare praticamente più nulla alle autorità o al pubblico, anche quando esistono sospetti di malefatte gravi.

2) Protezioni legali senza precedenti per l’industria che porta in tribunale chiunque sia accusato di aver acquisito uno di questi segreti e di averlo diffuso, anche se la diffusione era nell’Interesse Pubblico.

3) Questo significa semplicemente che qualsiasi bravo giornalista che abbia scoperto una porcata industriale verrà molto più facilmente fatto a pezzi in tribunale, e questo demolisce tutto il giornalismo d’inchiesta. Ma soprattutto: le stesse super protezioni legali per l’industria i cui segreti vengono divulgati, colpisce le ‘soffiate’ e chi le fa alla stampa, cioè quei tecnici con una coscienza che sanno della porcata industriale imminente e la divulgano alla stampa per proteggere i cittadini. Già noi italiani, il popolo campione olimpico di omertà, ne abbiamo pochissimi di questi eroi, da oggi in poi zero. E così in tutta Europa. Insomma, l’Interesse Pubblico nel ‘furto’ di segreti commerciali sporchi a nostra protezione viene demolito come attenuante.

4) Queste regole feroci sulla segretezza commerciale, anche, ripeto, quando è violata per l’Interesse Pubblico, limita poi la libertà di cambiare lavoro per una gamma immensa di lavoratori. Infatti chiunque sia a conoscenza di un metodo produttivo di aziende micro, medie, o mega, avrà paura che se andrà a lavorare in un’altra azienda dello stesso settore potrà essere minacciato legalmente dal precedente datore di lavoro, per il rischio che diffonda un segreto commerciale. Ciò già esiste nel mondo del lavoro di oggi, ma questa Direttiva della Commissione impone pene molto più severe, e questo costringerà migliaia di lavoratori a cercare lavori in altri settori pur di non rischiare una causa. Cioè un chimico delle plastiche, o una sarta modellista, che dovranno cercar lavoro in ristoranti o agricoltura col terrore della causa (visto che qui il lavoro abbonda….).

5) Ma in ultimo c’è la botta più devastante, come se già il resto non lo fosse. Sapete che USA e UE stanno introducendo un Trattato Sovranazionale (sempre + potente dei Parlamenti nazionali) chiamato TTIP. Io l’ho spiegato qui http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=833 . Ok, se la Direttiva di cui sopra passa, verrà inclusa nel TTIP, che già permette a singole industrie private di far causa DIRETTAMENTE agli Stati stranieri per tutelare i propri interessi!! Infatti il TTIP prevede che le Corporations possano indire queste cause PRESSO TRIBUNALI OFF-SHORE, cioè non europei, dove difendersi per lo Stato è tutto un altro film, capite? E a costi stratosferici per i contribuenti. Ora, dotato della sopraccitata Direttiva, il TTIP armerà le industrie con la super-protezione di segreti che dovrebbero invece essere scrutinati da attivisti e reporters e rivelati se l’Interesse Pubblico è in pericolo. Insomma, poi non lamentatevi se muoiono 60-100 mila ammalati uccisi da un farmaco, magari tuo padre, quando c'erano insiders che sapevano che ci sarebbe stata una strage, ma hanno avuto paura di parlare (Vioxx della Merck, tanto per non fare nomi).
Inviato il: 5/4/2015 12:17
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Re: Miscellanea
#65
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Ma si è reincarnato dopo l'epica battaglia?

Quindi ci è rimasto secco mi dispiace.
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Re: Miscellanea
#64
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Da quel che ricordo io Klaatu era la reincarnazione di temponauta.

Cioè Temponauta è sparito nell'etere, o sfumato, o bannato, comunque si è incarnato in Klaatu, o incarnito, insomma come dicono i non laici c'era soluzione di continuità tra i due avatar.
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Re: Miscellanea
#63
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Citazione:

Merio ha scritto:
NOOOOO !!!

Avrei giurato fossi arrivato prima di me...

Sei vecchio, rassegnati

Citazione:

Calvero era stato pure il primo a darmi il benvenuto e c'era ancora Klaatu chissà come sta...

Anche a me Calvero è stato il primo o uno dei primissimi a darmi il benvenuto.

Ma stavo pensando, era Klatu o Temponauta quello che doveva andare a Londra per partecipare alla guerra cosmica? Quello che diceva che era un guerriero astrale o una cosa così e che avremmo presto visto tutti i risultati questa epica battaglia celeste?

No perché se ci è stata, direi che ha perso visto come va il mondo...
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Re: Miscellanea
#62
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NOOOOO !!!

Avrei giurato fossi arrivato prima di me...

Che epic fail...



Questo è stato il mio primo commento credo:

Semeiotica biofisica...

Che ricordi !!!

Calvero era stato pure il primo a darmi il benvenuto e c'era ancora Klaatu chissà come sta...

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Re: Miscellanea
#61
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Le date dicono che non puoi passarmi la patata rognosa.


Su questa cosa sono assolutamente fiscale
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Re: Miscellanea
#60
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Io veterano... ma LOL !!!

Va bene prendere in giro, ma non così tanto !



In realtà il vero esperto è Calvero... per quanto mi ricordi è quello che ci ha discusso di più.
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Inviato il: 2/4/2015 20:48
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Re: Miscellanea
#59
Sono certo di non sapere
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Tu sei più veterano di me quindi ti rimando la patata rognosa
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Inviato il: 2/4/2015 20:18
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Re: Miscellanea
#58
Sono certo di non sapere
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Vorrei ricordare a tutti che un certo utente detto l'Innominato con all'attivo qualcosa come 11'000 messaggi che sembra scendere dalle nuvole quando si parla di 11/9, governi assassini etc...

Ma non può fare altrimenti perchè soffre di particolari patologie, tra le più importanti ricordo:

sindrome della rotella selettiva

In pratica se un post non gli piace... e beh lo balza ovviamente.



perdita della memoria selettiva

Se i succitati post inficiano la posizione dell'Innominato, egli li dimenticherà per cui le sue affermazioni rimarranno sempre assiomatiche (e quindi vere) per assenza nella sua memoria di post che invalidassero la sua posizione in modo efficace.

Ecco perché sembra cadere dalle nuvole.

Per altre info chiedete ai veterani del sito tipo Sertes, Invisibile, Calvero...
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Inviato il: 2/4/2015 20:15
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  •  Nomit
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Re: Miscellanea
#57
Dubito ormai di tutto
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In inglese trovi pagine con l'intero vocabolario.
Inviato il: 30/3/2015 12:14
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  •  MarcoEL
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Re: Miscellanea
#56
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Citazione:

Nomit ha scritto:
Sulla Wikipedia italiana e spagnola è comparsa un'affermazione senza fonte e che non riesco a verificare secondo cui esisterebbe una teoria che individua nella supposta ed estinta lingua romanza della Mosella la base per la "lingua ignota" di santa Ildegarda. Lo scrivo qui solo perché lo avevo pensato anch'io.

"Estudiosos como D'Ambrosio afirman que la "lingua ignota" 4 de Hildegarda de Bingen puede estar relacionada con la lengua romance del Mosela, aunque lo de Hildegarda parece ser un latín medieval inventado. En efecto palabras de esta "lingua" de Hildegarda, como "loifolum" parecida al italiano "la folla" (o sea "la gente" en español), muestran claramente un origen neolatino. Cabe señalar que Santa Hildegarda (en sus viajes de predicación) estuvo en Treveris en los últimos años de existencia comprobada de esta lengua romance. En efecto la lengua desaparece en los alrededores de Treveris (y quizás también en Estrasburgo) durante los años de vida y de predicación de la Santa.5"

Alcune parole della "lingua ignota" che ricordano altre lingue:

essere umano = inimois (anima?)
uomo = jur (vir?)
donna = vanix (irlandese = "bean")
ragazzo = zains (giovane?)
acqua = avizel (in alcune valli bresciane = aiva)
schiavo = subizo
aprile = amnizo ("inizio anno"?)
urina = fluanz (flusso?)
sangue = rubianz (ruber?)
salvatore = livionz (live?)



interessante questione io ho un album di canti della von bingen ma non conoscevo il particolare della lingua ignota. c'è una pagina anche nella wiki italiana
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ignota
Inviato il: 30/3/2015 7:11
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  •  Nomit
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Re: Miscellanea
#55
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Science & democracy, pagina facebook https://www.facebook.com/sciencedemocracy
Inviato il: 28/3/2015 22:50
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  •  Nomit
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Re: Miscellanea
#54
Dubito ormai di tutto
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Cioè, certi siti pubblicano articoli a ripetizione con l'evidente scopo di associare la parola "omosessualità" alla parola "pedofilia", oltre che racconti raccolti qua e là sulla presunta cattiveria delle madri lesbiche.
Almeno era così fino a qualche mese fa.
Inviato il: 24/3/2015 20:00
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Re: Miscellanea
#53
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Grazie per la precisazione !
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Inviato il: 24/3/2015 19:55
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Re: Miscellanea
#52
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Mi interesso quando vedo un attacco organizzato verso gli omosessuali che sta portando il mondo non allineato con le forze al potere in Occidente a percepire l'omosessualità come qualcosa di collegato a tali forze. E non intendo solo su internet: credo che la legge anti-gay russa abbia origine da questo.
Inviato il: 24/3/2015 19:55
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Re: Miscellanea
#51
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Troppo tecnico mi sa...

No è che ti vedo di solito interessarti quando entrano in ballo questioni riguardanti omosex, etc e magari ti sarebbe piaciuto avere un punto di vista epigenetico sul perchè si diventa omosex pittosto che eterosex.

Se invece non te ne fregasse nulla... sorry.
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Inviato il: 24/3/2015 19:19
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Re: Miscellanea
#50
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Forse potrebbe, se ci capissi qualcosa.
Perché a me?
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#49
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Comunque sembra si schiantato un Airbus 320:

Guardian


RT
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Re: Miscellanea
#48
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@ Nomit

Ho pensato che questo (lungo) articolo potrebbe interessarti.

Homosexuality as...
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Inviato il: 24/3/2015 16:33
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#47
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Comunque l'utente Mincuo che citato in più occasioni è tornato su CDC (l'ho scoperto da qualche giorno) forse da gennaio.

E son contento perché da lui ho accumulato un sacco di informazioni che probabilmente impiegherò una vita ad esplorare.

@Redazione

Secondo me dovresti contattarlo quando inizierai il doc sull'economia (dopo quello sulla luna ovvio).

Questo dovrebbe essere il suo primo intervento del 2015:

http://tinyurl.com/lphy25f

Dovete scendere un po', oppure fate ctrl+f e scrivete "Mincuo" nella casella di ricerca.
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Inviato il: 21/3/2015 22:22
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Re: Miscellanea
#46
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Citazione:

Merio ha scritto:
Certo che ti sei fissato con la Corea del Nord ed affini eh ?

Adesso mi sta venendo il pallino della Bielorussia
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#45
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Re: Miscellanea
#44
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Link CDC source

Citazione


I media mainstream hanno scoperto chi ha creato l'Isis – Il surriscaldamento globale

Dopo cinque anni di intensi combattimenti e destabilizzazioni che hanno sconvolto la Siria, la stampa mainstream occidentale finalmente ha scoperto la vera causa della così detta “guerra civile”. Pare che tutti gli analisti dei media alternativi stiano suggerendo che la situazione in Siria sia il risultato di una destabilizzazione della campagna NATO e che le invasioni nei panni di al-Nusra, al-Quaeda e ISIS, spalleggiate dagli stati esteri dei terroristi, siano false. Infatti, persino gli analisti del mainstream, che avevano suggerito che le invasioni straniere fossero ribellioni legittime, a quanto pare si erano sbagliati.


Fortunatamente, la stampa mainstream ha scoperto la vera causa della crisi Siriana – il surriscaldamento globale!

No, non è uno scherzo. Gli organi di stampa del mainstream insinuano che il cambiamento climatico è responsabile, anche se indirettamente, della creazione dell'ISIS e delle orde di terroristi appoggiati dall'Occidente che pervadono la Siria in aggiunta al coinvolgimento delle forze armate internazionali.

Questa è meramente l'ultima sciocca versione promossa da Slate, Wired, The Telegraph, NBC e il Guardian.

Slate, senza mezzi termini, è l'unico vile diffusore di tali stupide affermazioni, nemmeno gli altri organi di stampa menzionati sopra. Così, basta leggere l'articolo di Slate per vedere come è stata proposta l'affermazione “il cambiamento climatico sia il vero motivo della guerra siriana”.

Scrive Slate,

Oramai è abbastanza evidente iniziare a vedere manifestazioni del cambiamento climatico, oltre allo scioglimento dei ghiacci. Una delle implicazioni più terrificanti è la sempre più reale minaccia di guerre innescate in parte dal surriscaldamento globale. Nuove prove suggeriscono che la Siria possa essere un primo conflitto.

Conosciamo la storia base della Siria fino ad oggi: Dal 2006-2010, una siccità senza precedenti ha fatto regredire il paese dallo sfruttamento intensivo del territorio all'importazione del cibo. I contadini hanno abbandonato le loro case – le iscrizioni scolastiche in alcune aree sono crollate dell'80% - e inondato le città della Syria, che erano già in difficoltà a sostenere un afflusso di più di un milione di rifugiati dal conflitto del vicino Iraq. Il governo siriano ha largamente ignorato questi segnali di pericolo, aiutando a disseminare l'insoddisfazione che ultimamente ha dato vita a violente proteste. Il collegamento tra siccità e guerra è stato evidenziato in un documentario di Showtime l'anno scorso. Una prevenibile crisi umanitaria innescata dalla siccità ha dato origine alla guerra civile del 2011 e alla fine all'ISIS.

Un nuovo studio pubblicato lunedì su Proceedings of the Natural Academies of Science fornisce la prova lampante che il riscaldamento globale indotto dall'uomo ha scatenato quella siccità.


A questo punto, data la natura dettagliata della “scienza climatica”, risparmierò il lettore della teoria già meticolosamente smascherata del riscaldamento globale come causato dall'uomo, almeno per quanto riguarda l'inesistente e totalmente inventata teoria della CO2 come gas velenoso che uccide i pianeti. Risparmierò al lettore di leggere i dati storici che provano che la terra era molto più calda in passato, perciò siamo nella norma degli alti e bassi climatici. Risparmierò pure al lettore i dettagli riguardanti il fatto che il surriscaldamento globale non è avvenuto negli ultimi diciotto anni nonostante i tentativi di provare il contrario con errati modelli elaborati al computer ed equipaggiamenti scientifici.

Sfortunatamente, Slate e i suoi compagni hanno risparmiato ai lettori le stesse informazioni, portando orde di sfortunati modaioli a credere che la coppia CO2-Riscaldamento Globale sia un problema reale e che in qualche modo abbia un ruolo chiave nei confronti di cellule terroristiche, decapitazioni e jihad. E' generalmente importante lasciarsi alle spalle la conoscenza della storia per poter essere in grado di seguire la logica fornita dalla versione della stampa mainstream a proposito della guerra in Siria.

Per esempio, mentre gli organi di stampa di Regno Unito ed USA provano a suggerire che il surriscaldamento globale sia responsabile del ristagnante settore agricolo siriano e del destino degli agricoltori, sapientemente evitano di menzionare le sanzioni americane alla Siria che hanno aiutato a far cadere la sua economia nella disperazione. Mentre i fattori ambientali giocano senza dubbio un ruolo è vero che tali fattori giocano un ruolo in agricoltura e allevamento in ogni paese del mondo in ogni momento dell'anno. La minaccia falsa della CO2 non cambia questo fatto.

La combinazione delle normali preoccupazioni e delle avversità economiche degli agricoltori con le sanzioni internazionali, comunque, non è il risultato di un eccesso di CO2, è il risultato di un preoccupante sforzo di distruggere un governo sovrano e secolare allo scopo di ottenere l'egemonia mondiale.

Di certo, questi organi di stampa non fanno menzione delle sanzioni o della depressione economica globale e addossano fermamente la colpa sulle spalle di Assad che presumibilmente ha “ampiamente ignorato questi campanelli d'allarme”.

Perciò scrive Slate che “una prevenibile crisi umanitaria innescata dalla siccità ha dato vita alla guerra civile del 2011 e, probabilmente, all'ISIS.”

FALSO!

Il surriscaldamento globale non ha creato l'ISIS. Una siccità non ha creato l'ISIS. Gli USA e la NATO hanno creato l'ISIS.

Come ho documentato nel mio articolo, “The Roots of ISIS”, l'ISIS non è altro che un cambiamento di nome nella lunga storia dei cambiamenti di nome della maggior parte delle organizzazioni terroristiche (al Nusra, al-Quaeda, IEIL, FSA,etc..) che gli USA hanno ampiamente finanziato sin dagli anni settanta e che continuano a foraggiare, dirigere, controllare ed usare per tutto il mondo.

Il suggerimento che una siccità, surriscaldamento globale od ogni altro evento atmosferico abbiano creato l'ISIS e la sua armata di cannibali è un esempio stupido e sfortunato dell'abisso intellettuale in cui siamo sprofondati come nazione. Il fatto che una tale affermazione possa essere seriamente battuta da numerosi media è più una triste considerazione dello stato del popolo americano che di quello dei media mainstream. Dopotutto, i media mainstream sono sempre stati spazzatura ma, in passato, era in qualche modo necessario mantenere un’aria professionale e rispettabile per mantenere un po' di credibilità.

Sfortunatamente la realtà è che il risultato di questi articoli e studi frivoli che citano sarà che, discutendo della crisi siriana con i modaioli, gli hipsters e gli accademici, uno verrà senza dubbio portato a continuare a smascherare il surriscaldamento globale assieme all'affermazione che esso abbia creato l'ISIS. Ben fatto media mainstream. Ben fatto.

Certamente, se gli studi citati da Slate ed altri organi di stampa mainstream fossero corretti allora avremmo molto più di cui preoccuparci oltre alla crisi siriana. Sicuramente saremo presto sopraffatti da orsi polari kamikaze e pinguini che urlano “Allah Akbar!”

Slate continua,

Gli autori degli studi sono certi che il surriscaldamento globale non ha direttamente causato la guerra civile siriana – ci sono voluti un mix di vulnerabilità sociali e un modo di governare antagonista per farlo. Ma fornisce una prova convincente che, combinando gli effetti dell'incremento demografico e delle scarse politiche del regime di Assad, la siccità ha aggravato la situazione.


Per essere onesti, è chiaro che il problema della mancanza di cibo, condizioni economiche povere e tensioni sociali possono contribuire e persino causare uno sconvolgimento sociale di massa. Questo si che è un fatto.

Pensare che il surriscaldamento globale sia la causa alla base della crisi siriana è assurdo.

I tentativi di incolpare la Siria ed il suo popolo a proposito degli “effetti della pressione dell'incremento demografico” sono nondimeno tipici delle iniziative di controllo e decremento della popolazione Anglo-Americane così come pezzi di propaganda che stanno inondando la cultura occidentale dai primi anni settanta. Slate e i suoi compatrioti sono perciò buoni Maltusiani (http://it.wikipedia.org/wiki/Malthusianesimo, ndr) così come sono bravi eugenetici (http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenetica , ndr) perché, visibilmente, il problema del cibo non sarebbe sfuggito di mano anche se ci fossero stati meno siriani. Per fortuna per la stampa mainstream, i suoi consiglieri della CIA e i padroni delle corporazioni il problema dei “troppi siriani” è stato affrontato meticolosamente.

Ma l'interrogativo sulla responsabilità della crisi che sta nel “governo antagonista” è un po’ più difficile da decifrare. Governo antagonista? Cosa intende Slate? Si riferisce al governo siriano che non ha fatto altro che proteggere le minoranze ed i cittadini dai simili di ISIS ed FSA e che è stato criticato dalla maggioranza del popolo siriano all'inizio per non aver fatto abbastanza per distruggere i cosiddetti ribelli?

O si riferisce agli Stati Uniti che hanno organizzato, diretto, foraggiato, allenato e approntato gli squadroni della morte per gli ultimi cinque anni e più?

Forse si riferisce alla Turchia, che ha altrettanto finanziato, armato e approntato i terroristi oltre i suoi confini cosicché potessero scatenare l'inferno sulla Siria?

L'Arabia Saudita è candidata per il titolo di “governo antagonista”? Dopotutto, i sauditi sono stati in prima linea nell'armare i fanatici jihadisti che si sono sparsi in Siria.

O forse Slate intendeva Israele – il paese che ha bombardato la Siria numerose volte a supporto dell'ISIS ed ha funzionato da vera e propria Croce Rossa per i jihadisti feriti?

No, è chiaro che Slate si risparmia per l'imperialismo di NATO e USA. Agli occhi della stampa occidentale, la Siria è un antagonista solo per aver avuto l'audacia di uscire dalla portata dei diktat Anglo-Americani.

Mentre è realtà che il mondo sta fronteggiando una catastrofe reale, è anche vero che il mondo sta fronteggiando un'allarmante crisi economica. Similmente, sta fronteggiando la possibilità di una guerra mondiale combattuta con la forza del nucleare.

Ma queste catastrofi imminenti non sono il risultato della CO2. Sono il risultato di una pazza oligarchia mondiale.

Gli articoli che suggeriscono che il surriscaldamento globale sia l'origine dell'ISIS non sono che pezzi di propaganda mirati a trascinare il lettore ed il pubblico americano così fuori dai binari che iniziano a rigurgitare una completa mancanza di senso da dove una volta regnava supremo il pensiero critico.

Brandon Turbeville è uno scrittore di Florence, nel South Carolina. Ha un master alla Francis Marion University ed è autore di sei libri, Codex Alimentarius — The End of Health Freedom, 7 Real Conspiracies, Five Sense Solutions e Dispatches From a Dissident, volume 1 e volume 2, e The Road to Damascus: The Anglo-American Assault on Syria. Tuberville ha pubblicato oltre 500 articoli riguardanti un’ampia gamma di argomenti compresi salute, economia, corruzione governativa e libertà civili. Il podcast di Tuberville Truth on the Tracks si può ascoltare ogni lunedì alle 9.00 su UCYTV. E' disponibile per interviste alla radio e in tv.

Fonte: www.globalresearch.ca

Link: http://www.globalresearch.ca/mainstream-media-discovers-what-created-isis-global-warming/5435284

05.03.2015

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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 20/3/2015 14:44
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  •  Merio
      Merio
Re: Miscellanea
#43
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Certo che ti sei fissato con la Corea del Nord ed affini eh ?



Buon per te, a me è un argomento che non ispira nulla.

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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 19/3/2015 16:47
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