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  Utopia hollywoodiana

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  •  Maksi
      Maksi
Re: Utopia hollywoodiana
#37
Dubito ormai di tutto
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Celebrazione dei santi hollywoodiani


Ovviamente la "liberazione dei neri" viene rapresentata in modo quasi biblico, che ripercorre le gesta di Mose'.

C'e' la solita menata dei "neri vittime innocenti" e del brutale opressore "bianco"... che comunque e' sempre un potenziale nazzzzzzzista.

Hanno unito il destino dei neri d'america con quello degli ebrei... ovviamente solo in maniera rapresentativa, perche' dei ne*ri a loro non interessa una cippa. Ma e' l'utopia che serve.

Tutto questo produce enormi sensi di colpa e di sottomissione mentale, come qualunque altra religione semitica. Ovviamente parlo per "l'uomo bianco", che e' il vero bersaglio.

Ci sono risuciti dato che i ne*ri sono diventati specie protetta con le loro quote e la loro "cultura" che ci invade attraverso i media (parlo dei neri americanizzati... letame puro; un nero d'africa e' tutta un'altra cosa... vale lo stesso o quasi per i bianchi americanizzati).




Inviato il: 4/2/2015 21:19
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  •  Maksi
      Maksi
Re: Utopia hollywoodiana
#36
Dubito ormai di tutto
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Dico che e' la Magia della Disney..

Fanciulla incantevole ed innocente (me ne sono gia' innamorato ) corrotta dal mondo presente e terreno (vedere i colori grigiastri e spenti, nonche' scene di violenza di un mondo disumano e perduto) che attraverso un dono magico espande la propria realta', creando una via di fuga ultraterrena ed immaginifica, che formera' il suo destino e qello degli altri.
Storia per definizione esoterica in formato giovanile per l'iniziazione del mondo del domani... ovvero del utopia edenica in formato sci-fi.
Usano i ragazzi dalle sambienza angeliche, perche' gli angeli sono sempre stati i messaggeri degli dei. Solo i loro occhi possono vedere il paradiso, mentre noi siamo entita' decadute.

La Disney catechizza per bene le giovani leve. Altro che l'ora di religione: formano dei bisogni permanenti nell'incosncio dei ragazzi... un'ideologia totalizzante.
Ma questi sono film religiosi (o profetici), poi ci sono i film profani, che si concentrano sugli istinti giovanili - potenziati dagli ormoni - sulla liberta' individuale in formato Hollywood: abbandonarsi al proprio ego.
Formano identita' allucinanti, dove ognuno diventa un atomo dei proprii bisogni.

(Niente fa' piu' piacere al giudeo che sfruttare la bellezza femminile ariana per i propri fini. Nel porno sopratutto diventano vere e propre prede... che tristezza...)
Inviato il: 3/2/2015 16:02
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Utopia hollywoodiana
#35
Sono certo di non sapere
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che ne dici?
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Inviato il: 3/2/2015 11:28
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  •  Maksi
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Re: Utopia hollywoodiana
#34
Dubito ormai di tutto
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Infatti la politica e' roba tecnica e per me e' questione secondaria.

Il punto determinante e' combattere prima di tutto sul piano mentale, ingaggiando la lotta non solo a livello individuale (Io vs Potere... cosi' si diventa megalomani o peggio passivi), ma piu' collettivo possibile. Poi a scalare si attivano altre forme di lotta, che inevitabilmente incontrano le varie sfere del reale. La Germania nazionalsocialista, per dire, ha attuato questo stravolgimento con una revisione completa in termini storici, sociali e persino biologici o nell'arte stessa, formando una capacita' mentale fuori dal comune, resistendo fino alla tragica fine. Oggi questa capacita' mentale collettiva manca, "grazie" al progresso (anche qui grazie a Hollywood) che ci ha anestetizzati per bene, indebolendoci; ma in questa debolezza la gran parte delle persone si sente al sicuro. L'arte, in questo caso, fa il suo sporco lavoro, facendo la parodia dei concetti elevati originali, proponendoli distorti, i quali offuscono mentalmente le persone, sotraendo a loro un'ideale elevato, che diventa un'ideale inverso. Hollywood qui e' in prima linea. Le persone fanno a gara chi e' piu' trash e se ne vantono pure.

E' questa la battaglia primaria e non lo puoi fare solo con te stesso (intellettualismi), ma con ogni forma di questa degenerazione e proponendo una rigenerazione. La politica diventa solo un mezzo di attuazione, quando si avra' la capacita' di usufruirla.
Inviato il: 31/1/2015 17:58
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  •  Calvero
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Re: Utopia hollywoodiana
#33
Sono certo di non sapere
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Dipende quale linea si segua. Io ho evidenziato le contraddizioni nei tuoi raffronti e nel dare un determinato valore a passaggi specifici che invece sono speculazioni.

Questo non significa che tu non abbia messo giù un ottimo articolo. Te ne ho anche sottolineata una parte.

L'utopia Hollywoodiana esiste eccome.

Se tu ne avessi strutturato i concetti al netto di passaggi speculativi, avresti potuto serenamente proporlo anche a Massimo per l'homepage, per quanto mi riguarda.

Probabilmente quel che sfugge, non è quanto si possa essere d'accordo su determinate linee, non è un segreto che anche Mussolini di cose giuste ne aveva fatte e lo si può asserire senza la falsa retorica che nel male c'è anche il bene.

Il punto - che ti sintetizzo in un'equazione, è questo (e l'arte non c'entra in questo discorso):

Non esiste Potere (ancor di più se distopico) che può essere combattuto se non con una decrescita. Reale.

Il resto sono cazzate da bambini viziati, sono puttanate, la politica non è una cosa seria; è come per la guerra, come dice Wilde, finché si continuerà a considerarla un male o un bene, avrà sempre il suo fascino ...

... solo quando la si riconoscerà come volgare, sarà sconfitta. Lo stesso la politica:

- è roba volgare, è da pezzenti, da uomini piccoli, e finché la si considererà un bene o un male, avrà sempre il suo fascino; invece è volgare, né più né meno.

Questo non significa che bisogna combatterla, significa che bisogna saper guardare oltre.

Che le tue idee siano buone o meno, non conta niente.

Il nostro è un mondo volgare difeso da fascisti che si fanno chiamare democratici e che s'illudono di contare qualcosa.
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Inviato il: 31/1/2015 14:03
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  •  Maksi
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Re: Utopia hollywoodiana
#32
Dubito ormai di tutto
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Ok, Calvero, va bene cosi'. Abbiamo espresso i nostri pensieri e ormai continuare sarebbero solo delle ripetizioni fine a se stesse.
Comunque, condivido anche certe tue idee e pensieri, ma il mio era un discorso su certe origini che formano lo "spirito del tempo"... e da qui non ne esce nessuno!

Riguardo a me ho capito gia' molto tempo fa che non bisogna essere d'accordo su quello che si condivide.
Ossimoro?
Si, ma sono i tempi moderni che impogno tale atteggimento. Sono i sentimenti che ci fregano...


PS: c'e' un'altra questione che vorrei esporti, ma ti scrivero' in PM.

Inviato il: 31/1/2015 9:41
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Re: Utopia hollywoodiana
#31
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Inviato il: 30/1/2015 21:36
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Re: Utopia hollywoodiana
#30
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Citazione:

Maksi ha scritto:
Calvero, quella sulla Jolie era si una provocazione.


Era un'argomentazione ben delineata, in ordine a un parallelo poco eludibile.

La provocazione è nella forma, ma la sostanza è evidente.

Citazione:

Non capisco perche' dovrei avere i "nervi scoperti" e la "sensibilita' urtata". Ma forse do' questa impressione, perche' siamo a ridosso del 27 Gennaio


Se non lo capisci te lo spiego io.

I nervi scoperti non è che "dovresti" averli ma ----> "potresti" averli. Bisogna centrare il verbo, innanzitutto. Ci si arriva per deduzione, non serve molto.

Se una linea di pensiero è turbata da concetti che altre linee di pensiero veicolano, ecco che la lucidità può vacillare. A trarne ulteriori comprove, fermo ne è il fatto che quanto disturba la "frequenza" della linea [in questo caso tua] di pensiero, è colto in maniera parziale. Indi e per cui, evidenziando ---> tu <--- (no io) che non hai saputo leggere il senso che una visione d'insieme possiede e, come tale, è stata pianificata, ciò significa che la tua esternazione è viziata [intellettualmente] nel feedback che, detto in soldoni: urta nervi che, non fossero scoperti, ti avrebbero indotto a non rispondere in maniera scorretta.

Citazione:

Quello che mi urta e snervisce e' la menzogna, l'ipocrisia, l'arroganza, il vittimismo... e tu non hai nessuna di queste "qualita'". Anzi, sei un genuino e discutere con te mi tranquillizza anche.


Anche me tranquillizza discutere con Te e anche con qualcun altro, siamo pochi ma buoni

Il punto è che quanto dici è da vedere quanto tu possa allinearlo correttamente a ciò che critichi.

Citazione:

Ritornando al tuo "Ho un sogno" e' una palese rievocazione dei "Figli dei fiori" in stile un po' piu' anarchico: sei un anarco-hippy


E i figli dei fiori, a loro volta, sono una rievocazione di un sentimento umano e ancestrale che, di volta in volta, viene imbrigliato dalla solita manciata di pezzi di merda per piegarlo a loro comodo. Ora o tu spieghi a tutti come un tale sentimento vecchio come il mondo, sia una stronzata, oppure devi ammettere che la stronzata è soltanto tua.

Che sarebbe come a dire che i film di amore debbano essere vietati, perché il buonismo ha rotto le palle.

Citazione:

Cosa c'e' di sbagliato? Niente di particolare, ma e' figlia della nostra cultura che opera sulla negazione: non voglio questo, non voglio quello...


La formula era [ed è] "voglio un mondo senza" e non: "non voglio" ... espresso è, nell'incipit di ogni proposizione, il ----> VOLERE ...

... la negazione era [ed è] subordinata a ciò e da ciò discende. Differenza notevole. Io sono Calvero e ancora non mi dà giustizia questa formula; non sono né un anarchico, né un figlio dei fiori. Per me il mondo è fatto di stronzi, e io agli stronzi non dò amore, né m'interessa lottare per loro. Io non sono un cristiano, a me piace Gesù, è diverso. Non m'interessa aiutare il prossimo che è più distante dal passo della mia gamba. Ognuno dovrebbe aiutare quello che è a quella distanza. Oltre, sarai schiavo di una sovrastruttura.

Citazione:

Cosa c'e' di sbagliato nell'ordine, nella disciplina, nella punizione


TUTTO

Citazione:
.. anche, ancora non si sa. I piu' antichi insegnamenti spirituali si basano anche su questi principi e sono il fulcro della liberazione individuale. Probabilmente e' piu' difficile imporsi qualcosa e richiede piu' energie, mentre abbandonarsi agli istinti e' piu' semplice, ma ci deteriora


Ma vaffanculo ... di che cazzo stai parlando?

... ma ti devo veramente rispondere? ... cioè, tu stai storicizzando una realtà antropologica di un determinato tipo, su quella contemporanea, senza contare [anzi - contando] che quelle discipline erano scelte maturate in seno a percorsi voluti di là della propaganda.

Grazie al cazzo, se vivessi ai tempi di Pitagora, ero già in quel percorso. Perché l'avrei voluto io.

Nessun uomo può punire un altro uomo a patto di una questione personale ove ognuno si prenderà le sue responsabilità. Se tu credi invece a una civiltà (degna di questo nome), devi credere nella riabilitazione. Il resto sono solo eufemismi per trogloditi evoluti.


Citazione:

Comunque, Calvero, la "tua" utopia e' espressione del "classico" occidentale, formatasi sopratutto negli ultimi 50-60 anni, proprio dall'espansione di Hollywood... ma non solo. Per un non-occidentale (lasciamo stare il Dalai Lama che e' colluso piu' di Chaplin ) sono espressioni del tutto senza senso. Ma anche per un occidentale di 200-300 anni fa (ma anche meno... basta vedere i nostri nonni), sarebbero del tutto ridicole. Questo significa che la tua morale utopica e' in sintonia con il nostro tempo e il nostro spazio, che sono dominati da Lorsignori.


Certo infatti è noto che la propaganda non vuole vedere i bambini a scuola e i Media cancellati dalla civiltà.

Non fa una piega.

A questo punto mi domando, se ti si è inchiodata la sinapsi o ti si è incantato il disco.

Citazione:

Io cerco di muovermi al di fuori del tempo. Per fare questo devi dividere le emozioni dall'ego, cosi' potrai controllare i sentimenti e non essere controllato da essi: inizi a vedere i tuoi sentimenti come un corpo a se stante e tutta la manipolazione che ti circonda scivola via.

Se non controlli i tuoi sentimenti, ti hanno in pugno, anche se pensi di remare contro di loro, ma e' un'illusione creata apposita.

Il sentimentalismo e' uno dei mali moderni, come il materialismo, se non di piu'.



Grazie al cazzo. Sai che che me ne fotte a me. Vedi tu. Io sono contro la compassione.


Io ho un cazzo da cui sborro e piscio
Un culo da cui cago
Un cuore da dove amo
Una testa da dove elaboro
I polmoni da dove respiro
Uno spirito da cui attingo
Una coscienza da cui dipendo
Un'anima che forse, s'esiste, nutro
Emozioni che mi connettono
Un ego che rispetto e domo come cazzo mi pare e piace secondo quanto da qui sopra discende ....

... nasco nel SANGUE (piangendo) da una vulva schifosa e muoio nei VERMI

Io divido un beato cazzo. Sono nato così e me ne vado a fanculo così.
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Inviato il: 30/1/2015 20:02
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Re: Utopia hollywoodiana
#29
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Inviato il: 29/1/2015 22:06
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Re: Utopia hollywoodiana
#28
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Calvero, quella sulla Jolie era si una provocazione.

Non capisco perche' dovrei avere i "nervi scoperti" e la "sensibilita' urtata". Ma forse do' questa impressione, perche' siamo a ridosso del 27 Gennaio

Quello che mi urta e snervisce e' la menzogna, l'ipocrisia, l'arroganza, il vittimismo... e tu non hai nessuna di queste "qualita'". Anzi, sei un genuino e discutere con te mi tranquillizza anche.

Ritornando al tuo "Ho un sogno" e' una palese rievocazione dei "Figli dei fiori" in stile un po' piu' anarchico: sei un anarco-hippy

Cosa c'e' di sbagliato? Niente di particolare, ma e' figlia della nostra cultura che opera sulla negazione: non voglio questo, non voglio quello...

Cosa c'e' di sbagliato nell'ordine, nella disciplina, nella punizione anche, ancora non si sa. I piu' antichi insegnamenti spirituali si basano anche su questi principi e sono il fulcro della liberazione individuale. Probabilmente e' piu' difficile imporsi qualcosa e richiede piu' energie, mentre abbandonarsi agli istinti e' piu' semplice, ma ci deteriora.

Ma questo e' gia' un discorso filosofico.

Comunque, Calvero, la "tua" utopia e' espressione del "classico" occidentale, formatasi sopratutto negli ultimi 50-60 anni, proprio dall'espansione di Hollywood... ma non solo. Per un non-occidentale (lasciamo stare il Dalai Lama che e' colluso piu' di Chaplin ) sono espressioni del tutto senza senso. Ma anche per un occidentale di 200-300 anni fa (ma anche meno... basta vedere i nostri nonni), sarebbero del tutto ridicole. Questo significa che la tua morale utopica e' in sintonia con il nostro tempo e il nostro spazio, che sono dominati da Lorsignori.

Io cerco di muovermi al di fuori del tempo. Per fare questo devi dividere le emozioni dall'ego, cosi' potrai controllare i sentimenti e non essere controllato da essi: inizi a vedere i tuoi sentimenti come un corpo a se stante e tutta la manipolazione che ti circonda scivola via.

Se non controlli i tuoi sentimenti, ti hanno in pugno, anche se pensi di remare contro di loro, ma e' un'illusione creata apposita.

Il sentimentalismo e' uno dei mali moderni, come il materialismo, se non di piu'.
Inviato il: 29/1/2015 21:13
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Re: Utopia hollywoodiana
#27
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Citazione:

Calvero ha scritto:
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Citazione:



Sta nell'interpretazione che si da all'archetipo.


A casa di mia zia.

L'archetipo è l'archetipo. I problemi morali - sono un problema tuo.

Le interpretazioni sono dei problemi morali che tu gli applichi, non degli archetipi. Libero di farlo, ci mancherebbe, ma non sei libero di modificare un concetto in base a un tuo problema morale.

Fine della storia

Allora dimmi tu cosa è un archetipo secondo te, visto che ci sono diverse interpretazioni.

Per me eroe non è un archetipo, e la moralità non c'entra una cippa.

L'eroe non esiste come idea primigena perché è una costruzione umana.

Fine della storia
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Inviato il: 29/1/2015 19:41
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Re: Utopia hollywoodiana
#26
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Citazione:



Sta nell'interpretazione che si da all'archetipo.


A casa di mia zia.

L'archetipo è l'archetipo. I problemi morali - sono un problema tuo.

Le interpretazioni sono dei problemi morali che tu gli applichi, non degli archetipi. Libero di farlo, ci mancherebbe, ma non sei libero di modificare un concetto in base a un tuo problema morale.

Fine della storia

________________

Maksi:


Citazione:
Scusami se ritorno al tuo Have a Dream.


Non ti scuso perché non c'è nulla di cui scusarsi. Stai parando e parlando alla cazzo di cane. Tutto qui.

Evidentemente, oltre a non capire cosa sia Chaplin e a sparare una sequela di cazzate allucinanti, non su Chaplin, ma proprio nelle contraddizioni in termini delle tue ragioni (adesso non ho voglia di approfondire, ma tranquillo che so cosa dico), oltretutto ti sei lasciato sviare dai tuoi nervi scoperti ...



... il mio "I Have Dream" ha un continuum evidente e palesato per benino, che se tu non cogli per la tua sensibilità urtata, anche questo è un problema tuo...

... ci risentiamo quando la Jolie predicherà di non volere il giornalismo in società, di non volere i bambini a scuola e nessun sistema carcerario ... (mi fermo qui per adesso, che non riesco neanche a stare serio a pensare all'associazione che hai fatto) ... i miei punti sono in una visione d'insieme ...

... non solo: - diversi degli stessi, presi da soli, sono come l'aglio per i Vampiri in questo sistema, il punto è che sono tali soltanto in sinergia, o vuoi anche spiegarmi cosa penso?

Smettiamo di sparare cazzate
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Re: Utopia hollywoodiana
#25
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@Calvero, l'utopia e' uno stato emozionale che abbiamo tutti, come scritto nel post iniziale:

Citazione:
Hollywood, in poche parole, da sempre, trasmette un desiderio utopico, che risiede non direttamente nel pensiero, ma nelle emozioni. Il trasmettere, pero' non e' abbastanza, perche' stiamo parlando di tecniche cabalistiche, che usano suoni ed immagini per direzionare pensieri attraverso emozioni. In tale contesto il pensiero, riguardante un concetto come la "liberta'", potra essere direzionato in contesti diversi, perche' saranno le emozioni a guidarci (nonostante non percepiamo tale modifica). Cosi' si cotruisce una realta' che in sostanza nemmeno potrebbe esistere, ma nei nostri pensieri e' qualcosa di assolutamente aquisito e garantito. Questa diventa la Morale, che ha un valore utopico e conicide con il nostro ideale di realta'.

E' la Morale che viene dall'alto, anche se noi non la percepiamo, perche ci illude... ed e' un incantesimo.

Scusami se ritorno al tuo Have a Dream.
Il tuo idale utopico puo' starci benissimo in un qualche film di Hollywood e non lo dico per provocarti, ma e' cosi. Non si doscosta da quei schemi anarcoidi che Hollywood ogni tanto propaga per indebolirci ancora di piu'. L'anarchismo e', in fin dei conti, anche egli figlio del giacobinismo e quindi ha un suo standard nella morale moderna. Ripeto: non ti sto provocando.

Se immagino invece la "mia" utopia e morale nei schemi di Hollywood, diventa un male da estirpare. Quindi hanno fatto una distinzione fra un'utopia buona ed una cattiva. Qui sta' tutto l'inganno... e ci ho messo anni e anni per capirlo!

Hollywood ci ha promesso il Paradiso, ma e' la mela.
Inviato il: 28/1/2015 21:25
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Re: Utopia hollywoodiana
#24
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magari vi è una dimensione nella quale lo stupefatto candore del 'grigio' si deve fa le ossa fra orde di grigi manipolati dal potere capitale.
Tolkien ' Terra di Mezzo '
Inviato il: 28/1/2015 12:43
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Re: Utopia hollywoodiana
#23
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@Calvero

Sta nell'interpretazione che si da all'archetipo.

Abbiamo due interpretazioni diverse ma mica solo io e te...

Tutto li.

Per te l'eroe è archetipo perché fa parte della sedimentazione umana.

Per me l'archetipo è prima di questo.

A monte, primigeno e universale e per cui prima della sedimentazione umana.
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Chuang Tzu
Inviato il: 28/1/2015 9:42
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Re: Utopia hollywoodiana
#22
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Citazione:


Il mio riferimento a Chaplin come eroe era espressamente tra virgolette...cioe' una parodia dell'eroe, l'eroe moderno ovvero progressista che promuove l'utopia espressa nel post iniziale.


Ma vaffanculo.

Progressista di cosa???? se si rifà alla condizione primigenia?

Quale utopia?? dio madonna e cristo in croce. Ogni mondo migliore immaginabile è utopia ...


QUALSIASI

...anche la tua.


... mica perché la verità può essere piegata al potere, significa che non è tale?

La logica dove l'abbiamo lasciata? ...nei mobili dell'IKEA?
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Re: Utopia hollywoodiana
#21
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Re: Utopia hollywoodiana
#20
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Citazione:


Come che ti frega? E' quello il punto.


Mi frega nel momento che posso identificare un'azione, così come identifico l'azione di uno che si scopa una gallina. E' un'azione. Quest'azione a sua volte può incarnare un archetipo, e quando succede - è tale.

L'azione eroica esiste ed ha il suo perché in una natura che può prevedere gesti eroici. Punto fine della storia.

Universale, di nuovo? ... universale un paio di coglioni, cosa non ti torna del fatto che l'archetipo è comunque un modello? .... il fatto che trascenda a concezioni di coscienza e collettiva, non cambia il concetto.

Citazione:

L'archetipo, per essere tale, deve essere universale e primigeno, puro, non generato dall'uomo.
L'archetipo è una guida psichica e spirituale.
Infatti se è presente nell'inconscio collettivo DEVE essere collettivo di tutta l'umanità dall'alba dei tempi e per sempre.
Femmina è un archetipo.


Staminkia. Puro da cosa? Non sei tu che parli di realtà?

Femmina è archetipo, anche eroe; è la dimensione umana, se non ti piace è un problema morale tuo, non della dimensione umana, ne.

La dimensione umana sedimenta ed evolve attraverso principi che trascendono

Citazione:

Un gesto eroico non fa di una persona un eroe, infatti lo puoi chiamare eroico o coraggioso non cambia niente.


Ma anche no. Stai dimenticando la terza possibilità, che è quella giusta: ----> è stato un eroe e ha incarnato l'archetipo. Ti turba?

Citazione:

L'eroe è sempre eroico e per poterlo essere ci vogliono i cattivi che devono essere sempre cattivi e DEVE essere sempre eroico, proprio per simulare un archetipo


Ma di che cazzo stai parlando lo sai solo tu. Cattivi e buoni, da chi e da che cosa????

Non simuli nulla, né giochi hai surrogati: un'azione fisica o di pensiero o entrambe insieme, che incarna un azione eroica ed è cosa giusta, aggiungo; è il fondamento che può dare voce alla dignità.
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Inviato il: 28/1/2015 0:00
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  •  polaris
      polaris
Re: Utopia hollywoodiana
#19
Dubito ormai di tutto
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«No, l’ideale di una pace eterna non sarà mai realizzato per mezzo di una sola goccia di sangue versata da uno strumento di guerra. Questo ideale si realizza in tutt’altro modo. E chi dice di combattere per la pace e di dovere perciò far la guerra, guerra fino all’annientamento dell’avversario, costui, chiunque sia, mente, anche se non se ne rende conto»

(Rudolf Steiner - L’Europa Centrale tra potere e spirito Dornach, 18 dicembre 1916)

Così...dedicato a Maksi

Fonte
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 27/1/2015 13:09
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Utopia hollywoodiana
#18
Sono certo di non sapere
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Non e' l'epoca degli Eroi, ma del Ferro...


Non so cosa vuoi dire...
che Braccio di ferro è un ibrido?
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Inviato il: 27/1/2015 13:03
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  •  Maksi
      Maksi
Re: Utopia hollywoodiana
#17
Dubito ormai di tutto
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Man che state blaterando qua giu'...

Lasciamo stare gli Eroi, che ormai appartengono ad un passato remoto, da dove di tanto in tanto si intravede qualche eco. Non e' l'epoca degli Eroi, ma del Ferro...

Il mio riferimento a Chaplin come eroe era espressamente tra virgolette...cioe' una parodia dell'eroe, l'eroe moderno ovvero progressista che promuove l'utopia espressa nel post iniziale.

Hai ragione comunque Calvero nel ritenere che a me il Chaplin artista non piaccia ed e' soggettivo... ma non e' perche' lavorava con e per il nemico. Molti artisti dalla parte di Lorsignori li trovo geniali e mi fanno pure ridere e riflettere, ma nonostante cio' non posso dimenticare cosa rapresentano.
Chaplin e' un'icona, una star che svolge un ruolo simbolico del che cosa rapresenti il buono e cosa il cattivo nella coscienza collettiva di noi tutti. Rapresenta la Morale utopica progressista, ma e' una realta' illusoria perche' apputno Hollywood illude.

Ma ci rendiamo conto che Hollywood ha cambiato un'intera realta' occidentale, proclamando una sua utopia, alla quale siamo assoggettati. E' un incantesimo e non importa se sei credente, ateo, donna, uomo...

Non so se ho ancora qualcosa da dire. Nel primo post ho gia' esposto tutto quello che pensavo, almeno fino ad ora.

Inviato il: 27/1/2015 12:28
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  •  Mrexani
      Mrexani
Re: Utopia hollywoodiana
#16
Mi sento vacillare
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''Sventurato quel popolo che ha bisogno di eroi'' ......poiché non ne possiede.




''Fortunato quel popolo che non ha bisogno di eroi''..........poiché ne possiede in
abbondanza.


Inviato il: 26/1/2015 23:39
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  •  invisibile
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Re: Utopia hollywoodiana
#15
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

Pyter ha scritto:

Beh, è quello che stanno facendo lassù in alto, no? L'uomo nuovo.

Volevi dire "laggiù, in basso", giusto?

Perché è li che stanno, "essi"...

E grazie per l'assist: Alto e basso, leggero e pesante, sono anch'essi archetipi universali. Per quello so che "essi" stanno giù, belli pesanti i ragazzacci...

Citazione:

Comunque se tu hai alternative sul costruire qualcosa di nuovo (ma diverso da quel nuovo ), si potrebbe iniziare.

Non c'è niente da costruire.

E' proprio la "costruzione" che fa si che arriviamo a darci le martellate sulle palle da soli.

Le costruzioni creano peso e ti portano giù.
Io giù ci sto male.
Ogni uomo ci sta male, perché non è nella sua natura stare giù.

Ci ho aperto un thread apposta, i governi dell'uomo, con la speranza di poter sviluppare il discorso anche su questo aspetto (su ogni aspetto delle costruzioni, in realtà), andato deserto... chissà perché...

Ah si lo so perché, perché anche solo a dire che andare a votare è una presa per il culo, su LC mica al bar, il panico serpeggia negli animi...

Citazione:
si potrebbe iniziare.

Non vedo l'ora.

Io ho iniziato e sono un pezzo avanti.

Prima fase: butta tutto, ma proprio tutto (miti compresi che so' belli pesanti quelli...).

(intermezzo: ti caghi sotto, da vero eroe )

Poi ciò che è vero ricresce, come quando poti una pianta, anche in fretta perché è un bisogno reale.
Poi puoi anche costruire se ti va. Io preferisco di no, ma non è un vero problema a quel punto, perché sai che è solo per divertimento.

Allora non sei un Eroe; fai l'eroe.
Non sei un Muratore, fai il muratore.

Ma mi sa che siamo "leggermente" OT... (?)

Ri-chiedo venia.

Pyter ma chiunque, se volete ne parliamo altrove e non per forza nel mio thread, anzi...
Magari se ne può aprire uno apposta.
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Chuang Tzu
Inviato il: 26/1/2015 21:18
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  •  Pyter
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Re: Utopia hollywoodiana
#14
Sono certo di non sapere
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

Pyter ha scritto:

Senza l'eroe casca tutta la mitologia antica.


Non vedo l'ora

O "mai troppo presto", scegli tu



Beh, è quello che stanno facendo lassù in alto, no? L'uomo nuovo.

Comunque se tu hai alternative sul costruire qualcosa di nuovo (ma diverso da quel nuovo ), si potrebbe iniziare.

Non vedo l'ora.
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Inviato il: 26/1/2015 20:59
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Re: Utopia hollywoodiana
#13
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Pyter ha scritto:

Senza l'eroe casca tutta la mitologia antica.

Non vedo l'ora

O "mai troppo presto", scegli tu

Citazione:
roe è quello che ha scoperto il fuoco ed è rimasto bruciato, chi ha inventato la ruota e ci è finito sotto, chi ha provate le ali ed è cascato; eroe è il primo uomo che ha capito da solo come si fanno i figli...

Ma no...

L'impulso verso l'ignoto è peculiare dell'uomo.

Gli eroi non c'entrano niente.
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Chuang Tzu
Inviato il: 26/1/2015 20:53
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  •  Pyter
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Re: Utopia hollywoodiana
#12
Sono certo di non sapere
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invisibile
L'eroe è sempre eroico e per poterlo essere ci vogliono i cattivi

Penso di no.
Eroe è quello che ha scoperto il fuoco ed è rimasto bruciato, chi ha inventato la ruota e ci è finito sotto, chi ha provate le ali ed è cascato; eroe è il primo uomo che ha capito da solo come si fanno i figli...
L'eroismo è un archetipo, lo sapeva bene Prometeo...
Senza l'eroe casca tutta la mitologia antica.
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Inviato il: 26/1/2015 20:52
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Re: Utopia hollywoodiana
#11
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Il punto è solo questo:

Citazione:

Calvero ha scritto:

perché per vivere non c'è nessun bisogno di eroi,

E a me che cazzo me ne frega?

Un gesto eroico è neutrale. Il problema è di chi vuole darne o farne un culto.

Come che ti frega? E' quello il punto.

L'archetipo, per essere tale, deve essere universale e primigeno, puro, non generato dall'uomo.
L'archetipo è una guida psichica e spirituale.
Infatti se è presente nell'inconscio collettivo DEVE essere collettivo di tutta l'umanità dall'alba dei tempi e per sempre.
Femmina è un archetipo.

Altrimenti è una invenzione che poi, con la propaganda, diventa anche inconscia e anche collettiva, ma solo dove tale propaganda arriva.

Infatti se trovi un presunto archetipo che non è di tutti, non è tale.

Un gesto eroico non fa di una persona un eroe, infatti lo puoi chiamare eroico o coraggioso non cambia niente.

L'eroe è sempre eroico e per poterlo essere ci vogliono i cattivi che devono essere sempre cattivi e DEVE essere sempre eroico, proprio per simulare un archetipo
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Inviato il: 26/1/2015 20:24
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  •  Calvero
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Re: Utopia hollywoodiana
#10
Sono certo di non sapere
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Citazione:



Un archetipo per essere tale deve essere universale, altrimenti finiamo con l'archetipo dei minipony, che è come siamo ridotti oggi


Per essere universale deve avere un'inizio.

Citazione:

Giovane è un archetipo.

Anziano un altro.


Quindi?

Citazione:

Eroe no,


E chi lo dice?

Citazione:
perché per vivere non c'è nessun bisogno di eroi,


E a me che cazzo me ne frega?

Un gesto eroico è neutrale. Il problema è di chi vuole darne o farne un culto.

Citazione:

sono una invenzione fatta con uno scopo preciso, il proverbiale cetriolo, perché se c'è l'eroe ci sono i cattivi, altrimenti no party



Questa è una deriva. Quindi?

L'invenzione è il culto, non l'eroe.


Il resto discende da qui.
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Inviato il: 26/1/2015 20:04
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Re: Utopia hollywoodiana
#9
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Citazione:

Calvero ha scritto:

Non la metterei giù così.

Non c'è altro modo, perché è così.

Citazione:

Bisogna fare dei distinguo e cogliere per bene il senso del ragionamento.

Si.

Citazione:

Di per sé, già l'archetipo se lo si vuole storicizzare, indagarlo nel significato, e si parla delle origini (non sappiamo di cosa, ma va bene comunque) allora diventa una contraddizione in termini, visto che è proprio il modello inteso come tale - ad essere primigenio, e non poteva propriamente - a prescindere - esistere, no? Non poteva esistere all'inizio, in quanto modello, di cosa?

Universale, quello è IL punto.

Un archetipo per essere tale deve essere universale, altrimenti finiamo con l'archetipo dei minipony, che è come siamo ridotti oggi

Giovane è un archetipo.

Anziano un altro.

Eroe no, perché per vivere non c'è nessun bisogno di eroi, sono una invenzione fatta con uno scopo preciso, il proverbiale cetriolo, perché se c'è l'eroe ci sono i cattivi, altrimenti no party

Citazione:

Poi c'è altro da dire rispetto all'eroe, di là di ideologie e trascendenze varie.

Comunque: - un comportamento per l'appunto eroico, poteva [e sicuramente c'è stato] esserci. Il problema è/sarebbe tale invece, quando parliamo di culto - in questo caso ----> dell'eroe. Allora il discorso si può allacciare debitamente, e siglarlo, alla buona, come una possibile "invenzione".

Il culto è solo la cristallizzazione del "comportamento", la sua religione appunto.
La sovrastruttura ufficializzata come vera.
Ma senza i cattivi non c'è quel comportamento, e senza i cattivi (che sono sempre gli altri come sappiamo) no party.

Il nostro inconscio collettivo è pieno zeppo di archetipi che non sono tali, perché non universali. Quello è il metro per distinguere quelli veri da quelli falsi.

Io ragiono da "purista" come vedi e in questo non concordo con Jung.

Ci sono arrivato guardando dentro di me e scoprendo che l'eroe, per esempio, non esiste, è una invenzione, una fregatura.

Perché avere un comportamento coraggioso non significa essere un eroe, un eroe è per sempre

Nessuno può essere coraggioso sempre, non è umano.
Ma nemmeno un lupo, nemmeno il capobranco che coraggioso lo è di certo, può esserlo sempre e per sempre, non è lupesco.

Insomma una cazzata.
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Chuang Tzu
Inviato il: 26/1/2015 19:48
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  •  Calvero
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Re: Utopia hollywoodiana
#8
Sono certo di non sapere
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Citazione:

invisibile ha scritto:
L'eroe non è un archetipo universale.

Per dire, non possiamo sapere, ma secondo me 547.752 anni fa, gli eroi non li avevano ancora inventati.

Ma è un cetriolo moderno, quello si, e per moderno intendo da 15.000 anni fa circa.



Non la metterei giù così.

Bisogna fare dei distinguo e cogliere per bene il senso del ragionamento.

Di per sé, già l'archetipo se lo si vuole storicizzare, indagarlo nel significato, e si parla delle origini (non sappiamo di cosa, ma va bene comunque) allora diventa una contraddizione in termini, visto che è proprio il modello inteso come tale - ad essere primigenio, e non poteva propriamente - a prescindere - esistere, no? Non poteva esistere all'inizio, in quanto modello, di cosa?

Poi c'è altro da dire rispetto all'eroe, di là di ideologie e trascendenze varie.

Comunque: - un comportamento per l'appunto eroico, poteva [e sicuramente c'è stato] esserci. Il problema è/sarebbe tale invece, quando parliamo di culto - in questo caso ----> dell'eroe. Allora il discorso si può allacciare debitamente, e siglarlo, alla buona, come una possibile "invenzione".
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