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   Crollo Torri WTC
  Sbugiarda questo Attivissimo

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  •  m4x
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Sbugiarda questo Attivissimo
#1
Mi sento vacillare
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Inviato il: 14/10/2010 0:54
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#2
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Si combina una traduzione?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 14/10/2010 1:31
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  •  m4x
      m4x
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/6/2007
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Le parti salienti sono queste (scuse anticipate per la traduzione maccheronica sicuramente qualcuno riuscirà a fare di meglio):

Intervistatore: "Cos'è successo ?"

Pompiere: "C’è stata un’esplosione...alla terza esplosione l’intera lobby ci è crollata addosso"

...

Intervistatore: "Era un’esplosione secondaria ?"

Pompiere: "Sì, lo era...indubbiamente un’esplosione secondaria..."

...

Intervistatore: "Praticamente quello che mi stai dicendo è che l'aereo o quello che ha colpito l'edificio ... poi l'esplosione secondaria"

Pompiere: "Ci sono state tre esplosioni dopo quello [l'impatto dell'aereo contro la torre], siamo arrivati quando l'incendio era gia cominciato, eravamo nella staging area [area riservata ai soccorsi] all'interno dell'edificio aspettando di andare di sopra quando l'intera lobby è crollata"

...

Pompiere biondo: "La gente non capisce, potrebbero essercene altre [di bombe suppongo], ognuno di questi cazzo di edifici può saltare in aria, non è ancora finita"

PS - Consiglio vivamente a tutti di visitare questa pagina sul Tubo -> Http://www.youtube.com/user/IC911STUDIES?blend=2&ob=1

Questo gruppo sta supervisionando buona parte della documentazione che è pervenuta al NIST per la loro "indagine" grazie ad un freedom of information act...
Inviato il: 14/10/2010 2:12
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#4
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Grazie mille intanto
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 14/10/2010 2:42
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  •  Dr-Jackal
      Dr-Jackal
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#5
Dubito ormai di tutto
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Letto e debunkato.
Era il carburante degli aerei che si è fatto un giretto in ascensore per le Torri esplodendo qui e là.
Cose che succedono con il kerosene, a quanto mi dice mio cognato esplosivista e kerosenista.




P.S.
Comunque i video del canale IC911STUDIES vanno tutti sottotitolati (qualcuno, come quello del "the building is about to blow up" lo è già stato). Sono piccoli spezzoni molto brevi ma incisivi. Ognuno di essi ha un peso enorme.
In caso posso provare a farlo io, ma con l'inglese parlato ho qualche difficoltà (in particolare con i termini tecnici).
Inviato il: 14/10/2010 3:05
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#6
Dubito ormai di tutto
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Questo rimane uno dei più esplicativi in fatto di esplosioni.

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Inviato il: 14/10/2010 7:38
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  •  Teba
      Teba
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#7
Dubito ormai di tutto
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Il canale più aggiornato sul materiale del NIST, per quello che ho visto, mi sembra QUESTO.


Qui un altro video che conferma le parole dei pompieri, ancora una volta... ascoltate le parole attentamente:

Inviato il: 14/10/2010 10:08
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#8
Sono certo di non sapere
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Ma cos'è tutta questa importanza che si da a quell'ex dj? Tanto una vaccata vale l'altra per sbugiardare chi o cosa non gli va bene.
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«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 14/10/2010 12:27
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  •  m4x
      m4x
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#9
Mi sento vacillare
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Http://www.youtube.com/watch?v=rC7UHT-CL_Y

Il nome del pompiere biondo è Jimmy Grillo ... per certi versi questo video è ancora più esplicativo del primo per quanto riguarda la vicenda della lobby.

Da abbinare alla testimonianza di Arthur del Bianco.

Http://www.youtube.com/watch?v=wgPmmqdH1K0

E alle sempre deliziose dichiarazioni del "buon" Giuliani

Http://www.youtube.com/watch?v=3tpqsxQeymE
Inviato il: 15/10/2010 1:41
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#10
Dubito ormai di tutto
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Da perugia
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notevole la testimonianza di Del Bianco

Edit:

comunque lascerei perdere del tutto Attivissimo e la sua congrega, finora non hanno proposto una spiegazione ragionevole delle v.u. che possa considerarsi tale
_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 15/10/2010 2:17
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  •  Dr-Jackal
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#11
Dubito ormai di tutto
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Notevole la testimonianza di Del Bianco anche perché è il colpo di grazia alla teoria No Planes: dice chiaramente di aver visto "plane parts all over the place" (pezzi di aereo sparsi dappertutto) nel WTC.
Minuto 00:58 - 01:04.

(Strano che gli aerei non si siano dissolti come in Pennsylvania e al Pentagono, dove i testimoni riferivano cose come "there was no plane"...)
Inviato il: 15/10/2010 7:37
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#12
Mi sento vacillare
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Citazione:
Letto e debunkato. Era il carburante degli aerei che si è fatto un giretto in ascensore per le Torri esplodendo qui e là. Cose che succedono con il kerosene, a quanto mi dice mio cognato esplosivista e kerosenista.


A detta di un testimone c'era odore di Kerosene nei sub level. Vabe che lo si sentiva in tutta New York!, (altro punto a sfavore della "no plane teory"), ma è possibile che si sia incalanato attraverso gli ascensori fino a 400 m sotto?.

http://911blogger.com/node/8627

Questo può spiegare la distruzione di pareti, presse da 50 ton, interi locali, porte taglia fuoco,ecc?
Inviato il: 15/10/2010 12:25
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  •  Dr-Jackal
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#13
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
a è possibile che si sia incalanato attraverso gli ascensori fino a 400 m sotto?

A meno che non abbia preso l'unico ascensore espresso che attraversava tutto il grattacielo no, perché tutti gli altri passavano attraverso solo alcuni piani (immagine)
Mi sembra più probabile che l'odore di kerosene fosse dovuto alle 30-40 tonnellate di esso che erano bruciate all'impatto degli aerei.
(E comunque rimane il problema principale: il kerosene non può causare tutto ciò che è accaduto, dai crolli simmetrici e totali, alle pozze di acciaio fuso, alle pistole ritrovate inglobate nel cemento fuso.)
Inviato il: 15/10/2010 13:37
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#14
Mi sento vacillare
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Inviato il: 15/10/2010 14:19
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  •  Notturno
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#15
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Dr-Jackal ha scritto:
Citazione:
a è possibile che si sia incalanato attraverso gli ascensori fino a 400 m sotto?

A meno che non abbia preso l'unico ascensore espresso che attraversava tutto il grattacielo no, perché tutti gli altri passavano attraverso solo alcuni piani (immagine)
Mi sembra più probabile che l'odore di kerosene fosse dovuto alle 30-40 tonnellate di esso che erano bruciate all'impatto degli aerei.
(E comunque rimane il problema principale: il kerosene non può causare tutto ciò che è accaduto, dai crolli simmetrici e totali, alle pozze di acciaio fuso, alle pistole ritrovate inglobate nel cemento fuso.)


Molto interessante la faccenda del cemento fuso con le pistole!

Non la conoscevo.

Grazie, Dr-Jackal.
_________________
Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 15/10/2010 15:43
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#16
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Notturno ha scritto:
Citazione:

Dr-Jackal ha scritto:
Citazione:
a è possibile che si sia incalanato attraverso gli ascensori fino a 400 m sotto?

A meno che non abbia preso l'unico ascensore espresso che attraversava tutto il grattacielo no, perché tutti gli altri passavano attraverso solo alcuni piani (immagine)
Mi sembra più probabile che l'odore di kerosene fosse dovuto alle 30-40 tonnellate di esso che erano bruciate all'impatto degli aerei.
(E comunque rimane il problema principale: il kerosene non può causare tutto ciò che è accaduto, dai crolli simmetrici e totali, alle pozze di acciaio fuso, alle pistole ritrovate inglobate nel cemento fuso.)


Molto interessante la faccenda del cemento fuso con le pistole!

Non la conoscevo.

Grazie, Dr-Jackal.


La cosa più interessante e straordinaria è che quando sbatti quella foto in faccia ad un sedicente debunker da 2 soldi le risposte sono magnifiche. Variano da "non è cemento, è un altro materiale" a "si sono sicuramente sbagliati tutti".

_________________
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Inviato il: 15/10/2010 18:28
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  •  Dr-Jackal
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#17
Dubito ormai di tutto
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Provate a sbattere loro in faccia questa pagina che raccoglie tutti i ritrovamenti assurdi nelle fondamenta del WTC, poi dite loro: "Sbufalame quistu mo'!".

Poi scatarrate per terra e fissatelo con aria di sfida, giusto per chiarire che fate sul serio.
Inviato il: 15/10/2010 20:03
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  •  bubu7
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#18
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Tempo fa vidi un programma sull'11 settembre su Current tv dove il condutttore, Davide Scalenghe, spiegava come la famosa foto della colonna tagliata fosse già stata chiarita come un taglio successivo ai crolli, da parte degli operai addetti alla rimozione.
Perchè tagliarla in diagonale allora???
_________________
Lui che offrì la faccia al vento la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all'amore né al cielo.

Fabrizio De Andrè
Inviato il: 15/10/2010 21:01
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  •  Teba
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#19
Dubito ormai di tutto
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Il video che avevo postato precedentemente la giornalista della CBS dichiara:

""CNN is now reporting that there was a third explosion at the WTC probably an explosion from the ground that caused WTC1 to collapse on top of itself. Again there was a third explosion it is unclear what caused it whether it was a bomb or whether the first plane that crashed into the tower had somehow been booby trapped with a bomb that was timed to explode later after the crashed had occurred. But CNN is reporting that there was a third explosion that caused WTC1 to collapse within itself" -- (Marcia Kramer on CBS2.)
Inviato il: 15/10/2010 21:56
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  •  Spiderman
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#20
Dubito ormai di tutto
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Citazione:


Perchè tagliarla in diagonale allora???


Per far parlare i complottisti.
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Inviato il: 15/10/2010 21:58
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  •  Dr-Jackal
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#21
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
il condutttore, Davide Scalenghe, spiegava come la famosa foto della colonna tagliata fosse già stata chiarita come un taglio successivo ai crolli, da parte degli operai addetti alla rimozione.

Chiarita un paio di palle.

1- Come già detto, perché avrebbero dovuto tagliarla in diagonale?

2- Perché avrebbero dovuto tagliarla ad un'altezza così scomoda da raggiungere per gli operai?

3- Di questo non sono sicuro e se qualcuno me lo conferma mi fa un piacere, ma ho letto che la fiamma ossidrica usata dagli operai taglia l'acciaio usando molta pressione, oltre che calore, e quindi "soffia" via l'acciaio fuso che crea, per cui quei rivoli di acciaio fuso visibili ai bordi della colonna in questione non avrebbero potuto formarsi se la colonna fosse stata tagliata da una fiamma ossidrica.

4- Nella foto sono presenti solo vigili del fuoco e nessun operaio, e dalle macerie si leva ancora molto fumo: è chiaro che è stata scattata durante le operazioni di soccorso, e quindi PRIMA che cominciassero le operazioni di sgombero e che gli operai potessero intervenire.

A meno di non voler sostenere che prima sono arrivati gli operai e hanno tagliato qualche colonna, poi sono andati via e sono arrivati i vigili del fuoco che hanno cercato eventuali superstiti, e dopo che i vigili del fuoco sono andati via sono tornati gli operai per finire lo sgombero. (Versione piuttosto ridicola, ma siamo abituati a ben altro)
Inviato il: 16/10/2010 6:46
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  •  bubu7
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#22
Mi sento vacillare
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Citazione:
Chiarita un paio di palle.


Concordo in pieno. Nell elencare i fatti ancora inspiegabili esposti nel documentario, che credo fosse Zeitgeist, parla anche di questa famosa foto.
Non so da dove possa avere preso un simile informazione anche perchè tagliare una trave di tali dimensioni non è come tagliare un albero dove basta un operaio che taglia ed urla agli altri:"traveee"!
_________________
Lui che offrì la faccia al vento la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all'amore né al cielo.

Fabrizio De Andrè
Inviato il: 16/10/2010 12:03
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  •  Dr-Jackal
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#23
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
basta un operaio che taglia ed urla agli altri:"traveee"!

Mi hai fatto rotolare a immaginare la scena!
Inviato il: 16/10/2010 16:00
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  •  m4x
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#24
Mi sento vacillare
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Posto il video anche qui perchè secondo me questa è la testimonianza più sconcertante di tutte. Batte i pompieri, Del Bianco e Rodriguez.

Http://www.youtube.com/watch?v=MCiDKxzpMao
Inviato il: 20/10/2010 19:08
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  •  nessuno45
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Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#25
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scusate se mi intrometto nella discussione, volevo soltanto esprimere la mia opinione in merito alla colatura delle colonne.
secondo me non è la presenza di questa colatura a insospettire, ma l'assenza della stessa!
se tutte le colonne fossero state tagliate dopo il crollo avrebbero tutte una abbondante colatura all'interno, come si può notare dalla colonna nella prima foto.
la colatura è dovuta al fatto che il taglio tende a "soffiar via" il materiale portato a fusione dall'elevata temperatura della fiamma, per cui il materiale eliminato si accumula sotto forma di scoria inerme, la così detta colatura, dalla parte opposta al "soffio" del taglio.
Mi spiego meglio, anche perché fatico io stesso a capire ciò che ho scritto. (e per fortuna che m'aiuta il buon lambrusco!)
Il soffio del taglio non è altro che ossigeno ad alta pressione, una specie di aria compressa tanto per capirci, il cui scopo è quello di soffiar via il materiale preriscaldato dalla fiamma.
Naturalmente stiamo parlando di temperature di qualche migliaio di gradi, mi sembra che la miscela acetilene-ossigeno superi i 2500, ma non ne sono sicuro, la mia è soltanto una opinione dettata più dall' esperienza che da una analisi tecnico scientifica sulla ossidazione dell'acciaio fuso in presenza di ossigeno.
Certo è che, parte di questo materiale asportato, viene letteralmente "soffiato via" a distanze anche di 10 metri dal taglio, perciò è buona norma che non ci sia nessuno davanti o nelle immediate vicinanze; ma una parte di questo materiale, invece, si deposita quasi "incollandosi" dalla parte opposta al taglio: la cosiddetta colatura.
Ritornando al taglio delle colonne, la colatura che si è formata in seguito al taglio dovrebbe trovarsi tutta dalla parte opposta ovvero, all'interno della colonna.
Ma allora, perché la colatura che vediamo nella colonna della prima foto è anche esterna?
Semplicemente perché, quel pezzettino di colonna è stato tagliato per ultimo, dall'interno verso l'esterno; ciò è dovuto a una misura di sicurezza, una precauzione d'obbligo per un taglio in verticale di materiale pesante
Prima è stato tagliato il pezzettino superiore, lo deduco dal fatto che " è stato sgagnato alla partenza" come diciamo noi qui in basso polesine, poi sono state tagliate le 2 diagonali per obbligare la colonna ad adagiarsi al suolo, infine, è stato tagliato il pezzettino inferiore per staccare la colonna tagliata.
La scoria o colatura che dir si voglia è rimasta tutta.
Ma allora, perché non è rimasta anche nelle altre colonne della seconda foto?
Addirittura la colonna in primo piano sembra pulita con lo smeriglio!
Qualunque cosa abbia tagliato queste colonne deve averlo fatto prima del crollo, non dopo; per questo sono pulite e quasi del tutto prive di scoria, ci son cadute sopra 100 mila tonnellate di materiale!
è’ soltanto una mia opinione, niente più.
In tutta onestà può anche darsi che le colonne che vediamo nelle fotografie, possano esser state tagliate a cannello e, la scoria accumulatasi, sia poi ricaduta all'interno delle colonne stesse in seguito alle vibrazioni causate dalle ruspe.
Tutto ciò è possibile, certo, almeno per il "grosso" della colatura, ma per una pulizia così accurata, come si può constatare nella seconda foto, serve ben altro che la vibrazione causata da un caterpillar.
Quella colonna lì in primo piano, così pulita, sembra più strappata che tagliata.
Considerando poi che parliamo di spessori di una certa consistenza, la colatura prodotta dal taglio dovrebbe essere più che abbondante e quindi non si riesce a capire come mai, questa inevitabile colatura, risulti così abbondante soltanto in una delle colonne che vediamo.
Se tutte le colonne fossero state tagliate a cannello dovrebbero avere, più o meno, l'aspetto di quella colonna lì con tutte le sue sbavature, sia interne che esterne.
Lo stesso vale per il taglio in diagonale che non è altro che una precauzione d'obbligo, una consuetudine per tagli in verticale su materiali pesanti; anche questo, dunque, dovrebbe apparire in tutte le colonne tagliate a cannello; dovrebbe apparire così come la colatura.
Ma le colonne della seconda fotografia non hanno niente di tutto questo.
La colatura è quasi del tutto assente e il taglio ha soltanto una parvenza di diagonale, una parvenza che non giustifica affatto la messa in sicurezza di colui che ha tagliato.
Quelle diagonali che vediamo nelle foto, che in qualche colonna addirittura sono assenti e in qualche altra sono addirittura segmentate, non servono a niente!
Non hanno niente a che fare con il buon senso della sicurezza e della precauzione.
Una volta tagliata con poca diagonale e anche in modo segmentato, la parte superiore della colonna rimane ancora appoggiata alla parte inferiore, non cade da nessuna parte, tagliata ma pericolosamente ancora in piedi!
Nessuno se ne sta lì sotto con il cannello in mano aspettando che un colpo di vento faccia cadere svariate tonnellate di acciaio, dove capita, capita.
è ridicolo!
Quelle colonne, secondo me, non hanno niente a che fare con il taglio di un cannello, sembrano più strappate che tagliate.
Per quanto riguarda le vibrazioni causate dalle ruspe, possono aver staccato il grosso delle colature, certo, ma non possono aver pulito così bene quella colonna lì in primo piano.
Il discorso delle diagonali poco marcate, poi, è difficile da mandar giù.
Come faccia qualcunissimo a digerire tutta sta roba..., ma occorre acido solforico al posto dei succhi gastrici, altro che alien!
Inviato il: 25/10/2010 2:45
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  •  nessuno45
      nessuno45
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#26
So tutto
Iscritto il: 15/12/2009
Da rovigo
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ciao a tutti
sono sempre io, nessuno45.
per quanto io legga e rilegga il commento di cui sopra, fatico non poco a capirne il senso; ho come l'impressione di non esser stato sufficentemente chiaro e preciso; non mi sembra di aver spiegato bene, insomma.
vedete, cerco di immedesimarmi in colui che non ha mai avuto a che fare con un cannello, e già così deve essere abbastanza difficile capire il significato di certe affermazioni tipo: altezze di taglio, diagonali e sbavature; se poi questo povero cristiano deve affidarsi a ciò che dico io, beh... allora è mio desiderio esser il più chiaro possibile!
per questo motivo, dunque, visto che il taglio a cannello rientra nelle mie mansioni si metalmeccanico, vorrei ribadire meglio il concetto di altezze di taglio e diagonali di taglio, e ne approfitto anche per correggere l'indecisione nel primo commento in merito alla temperatura della miscela acetilene/ossigeno, anche perchè la cosa mi aveva incuriosito, così hofatto una ricerca su internet: suddetta miscela supera i 3000 gradi, è la miscela propano/ossigeno che arriva a 2500.
acetilene e propano sono due gas combustibili maggiormente usati nell' ossitaglio.
al di là di tutto questo, temperatura di innesco, purezza dell'ossigeno, gas comburente e gas combustibile, bla, bla, bla, sono soltanto aspetti tecnici che certamente è bene conoscere, ma a fini pratici non servono poi gran che.
ci sono delle colonne di acciaio che sono state sicuramente tagliate (dico "sicuramente" perchè quasi tutte le colonne che vediamo presentano un taglio in diagonale, un tipo di taglio, quindi, che è difficile attribuire a un crollo strutturale dell'edificio), che cosa ha tagliato quelle colonne?
questa è la domanda, e la risposta a questa domanda non si troverà certo negli aspetti tecnici.
può esser stato un cannello a tagliare quelle colonne?
se così fosse, allora il taglio a cannello dovrebbe essere il comune denominatore per tutte le colonne in questione; il comune denominatore non soltanto per quanto riguarda il taglio vero e proprio, ma anche per le caratteristiche di insieme insite in questo metodo di taglio.
colui che taglia è consapevole dei rischi strettamente correlati all'uso del cannello per tagli in verticale su materiali pesanti.
le caratteristiche di cui sopra, quindi, diventano inevitabili conseguenze proprie del taglio a cannello.
il buon senso di colui che taglia, insomma, dovrebbe essere evidente in tutte le colonne in questione.
inevitabile, evidente, comune denominatore...


altezze di taglio

le altezze di taglio nella seconda fotografia sono troppo disparate, e non è certo questo un comune denominatore.
non guardiamo i centimetri, sia chiaro, ma se quelle colonne fossero state tagliate a cannello dovrebbero trovarsi tutte, più o meno, alla stessa altezza; perchè dovrebbe essere altrimenti?
se dobbiamo tagliare una fila di colonne, che motivo avremmo per tagliarne 3 in ginocchio, poi altre 2 stando in piedi e un'altra salendo in cima a una scala?
colui o coloro che tagliano, taglieranno ad altezza d'uomo se ciò è possibile, oppure taglieranno a quell' altezza minima consentita che possa permettere un rapido sgombero delle macerie.
in parole povere, o tagliano tutte le colonne raso terra, o tagliano tutte le colonne ad altezza d'uomo.
in ogni caso, l'altezza dovrebbe risultare la stessa per tutte le colonne in questione.
è la soluzione più semplice, lo avrebbe detto anche quel francescano di nome hoccam vissuto 600 anni fa.
questa casualità nelle altezze è difficile da accettare.
si potrebbe accettare qualora le colonne appartenessero a fotogrammi diversi, se fossero distanti l'una dall'altra, distanti nello spazio e anche nel tempo, allora si potrebbe comprendere la disparità nelle altezze di taglio; si potrebbe spiegare, ad esempio, con l'ammasso di macerie che, in quel dato spazio e in quel preciso tempo, impediva un'altezza di taglio "sensata", certo; ma quelle colonne sono tutte lì, quelle colonne sono distanti, si e no , un metro e mezzo l'una dall'altra!
la montagna di macerie le avrebbe interessate tutte quelle colonne, e non certo una colonna si e una colonna no.
lo ripeto perchè ritengo sia molto importante: tutte quelle diagonali appartengono allo stesso fotogramma!
non è che una colonna è stata tagliata in california negli anni 50 e un'altra colonna è stata tagliata in florida negli anni 80.
tutte quelle colonne si trovano in un raggio di 6 o 7 metri, estremamente vicine quindi, vicine l'una all'altra; anche per questo motivo il taglio a cannello dovrebbe essere il loro comune denominatore, anzi, ancor di più dovrebbe esserlo!
dovrebbe essere ancor più evidente.


diagonali e sbavatura

il taglio in diagonale di una colonna implica una certa intelligenza nell'esecuzione di quel taglio; voglio dire che, pur mantenendo una mentalità aperta a qualsiasi eventualità, risulterebbe comunque difficile considerare un taglio in diagonale come "una semplice conseguenza dovuta al crollo strutturale dell'edificio".
un po' come il pupazzo di neve, quello con il naso di una carota e i grandi bottoni neri al panciotto; e la sciarpa attorno al collo, ovviamente.
pur ammettendo d'esser rimasti tutti incantati ad ammirarlo, risulterebbe comunque difficile considerare quel pupazzo come "una semplice conseguenza dovuta a una eccezionale nevicata".
se poi ce ne fossero altri 10 di questi pupazzi di neve, anche se a qualcuno mancasse la carota o un bottone del panciotto, oppure qualcun altro non avesse la sciarpa attorno al collo e fossero quasi tutti un po storti e sbilenchi, sarebbe ugualmente difficile considerare tutti questi pupazzi come "semplici e casuali accumuli di neve dovuti a improvvise folate di vento".
risulterebbe davvero difficile, soprattutto in pieno luglio!
dico questo per un semplice motivo: per quanto sbilenche e prive di buon senso possano essere tutte quelle diagonali che vediamo, sono pur sempre delle diagonali di taglio che suggeriscono una intenzione; sono pur sempre tagli intenzionali; ed è proprio per questo motivo che implicano una certa intelligenza di esecuzione.
a questo punto bisogna soltanto stabilire se tutti quei tagli sono la conseguenza di una intelligenza operaia o la conseguenza di una intelligenza guerrafondaia.
in parole povere: tutte quelle diagonali sono opera di un cannello oppure no?
secondo me, no!
il motivo è molto semplice: gli effetti del taglio a cannello si riconoscerebbero subito, in quanto sono caratteristiche proprie di questo metodo di taglio.
parliamo di effetti inevitabili; effetti così evidenti che non lascierebbero alcun dubbio soprattutto per tagli in verticale su materiali pesanti.
in suddetti tagli, l'inclinazione minima della diagonale diventa un obbligo; un obbligo che, sempre per ragioni di sicurezza, si trasforma in consuetudine.
cosa vuol dire tutto questo?
se 10 colonne presentano un taglio in diagonale, allora ciascuna di queste diagonali dovrebbe avere in sè le caratteristiche proprie del taglio a cannello, caratteristiche proprie e comuni a tutte le altre diagonali.
un comune denominatore, appunto; e senza ombra di dubbio!
ma se guardiamo le colonne della seconda fotografia, i dubbi ci sono, eccome se ci sono!
anzi, sembra proprio questo il comune denominatore: il dubbio; un dubbio così forte che ha contagiato perfino me stesso, a tal punto che più guardo quelle colonne e più mi convinco d'aver ragione, e più mi convinco d'aver ragione e più sento il bisogno di starmene zitto; mah, vacci a capire!

in quella fotografia c'è di tutto e anche di più, manca soltanto il buon senso.
ci sono diagonali segmentate, una è addirittura zigzagata, l'inclinazione và da scarsa a quasi impercettibile, la colonna d'angolo sembra avere 4 diagonali, incredibile!
a meno che non si tratti di un effetto ottico, mi sembrano proprio 4 diagonali quelle lì; ma si può tagliare una colonna con 4 diagonali?
ma si può?

se quelle colonne fossero state tagliate a cannello, dovrebbero avere l'aspetto di quella colonna della prima foto, quella con le sbavature e le diagonali ben marcate e definite.
certo si può transigere sulla quantità di sbavatura, perchè magari il "grosso" se ne è andato via in seguito alle vibrazioni causate dalle ruspe, tutto ciò è possibile, certo; ma le diagonali dovrebbero essere così ben visibili e riconoscibili da non lasciare alcun dubbio sul loro comune denominatore;
un comune denominatore che ha soltanto una ragione: la sicurezza.
se la diagonale è segmentata o addirittura zigzagata o l'inclinazione insufficente, allora tutti questi aspetti insensati ridicolizzeranno l'unica ragione per cui si attua il taglio in diagonale: la sicurezza.
è come tirarsi la zappa sui piedi, insomma.
diagonali ben marcate e ben definite, quindi; e non si può scendere a compromessi su questo fatto; non sono certo i compromessi che rischiano la vita, e nemmeno gli aspetti tecnici.

quella diagonale zigzagata, poi, fa venire il mal di pancia soltanto a guardarla.
in quella colonna il taglio incomincia lineare proseguendo dritto per 10/15 centimetri, poi cambia direzione all'improvviso andando giù in diagonale, infine, termina gli ultimi 10/15 centimetri ancora in lineare.
e che cavolo vuol dire, non ha senso.
nessuno al mondo taglia in quel modo lì, nessuno al mondo!
un operaio non è mica un imbecille, è consapevole di tutte quelle tonnellate di acciaio che gli gravano minacciose sopra la testa.
o taglia lineare, nel caso in cui la sicurezza sia data da una gru che sorregge la parte superiore della colonna, oppure taglia in diagonale, nel caso in cui la sicurezza non sia data da quella gru.
non taglia certo in diagonale/forse.

mi viene in mente un film che vidi tanti anni or sono, dove un vecchio giapponese esperto di arti marziali, persona onesta e di umili propositi, si era assunto il compito di insegnare il karate a un ragazzo.
e così, tra una sacrosanta bevuta di sakè e la cura degli amatissimi bonsai, il buon maestro impartiva le sue lezioni al giovane allievo cercando di prepararlo alla vita, più che al karate, per cui non disdegnava mai di educarlo anche con illuminanti metafore, molto ma molto istruttive: "se cammini alla destra di una strada - gli diceva il saggio maestro - va bene, se cammini alla sinistra va bene lo stesso, ma se cammini in mezzo alla strada, prima o poi resterai schiacciato come acino d'uva; lo stesso vale per il karate, figliuolo; se impari karate va bene, se non impari karate va bene lo stesso, ma se impari karate/forse, prima o poi resterai schiacciato come acino d'uva".
hai capito, figliuolo?
se te la senti di tagliare una colonna di svariate tonnellate di acciaio va bene, se non te la senti di tagliarla va bene lo stesso, ma se te la senti/forse, allora è meglio per tutti se ti prendi un paio di canne da pesca, orquanti vermi di letamaio, e un cappellino da sole...
che è meglio!
Inviato il: 29/11/2010 19:18
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#27
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Per chi è abituato a lavorare anche con le mani, che non sia spingere i tasti, oltre che con il cervello, penso che sei stato chiarissimo.
Una bellissima esposizione.
_________________
Manfred
Inviato il: 29/11/2010 23:39
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  •  nessuno45
      nessuno45
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#28
So tutto
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ti ringrazio
proprio questo era il mio intento.
Inviato il: 30/11/2010 16:27
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  •  nessuno45
      nessuno45
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#29
So tutto
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m
Inviato il: 26/12/2010 1:25
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  •  nessuno45
      nessuno45
Re: Sbugiarda questo Attivissimo
#30
So tutto
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Da rovigo
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Mi scuso sin d'ora per la mia insistenza, non vorrei sembrare un "paranoico delle colonne", ma questa storia mi sta robaltando i neuroni, per non dire qualcos'altro.
Un po come tutta questa vicenda dell'11 settembre che ho scoperto quasi per caso nella primavera del 2007 e che mi è arrivata come un ceffone tra coppa e collo, un fulmine a ciel sereno, altro che primavera!
Veder cadere quelle torri con gli occhi di una consapevolezza nuova, ridestata e poi subito meravigliata e disgustata per tutto quel film, e poi ancora, e ancora un altra volta, così, fino a mattina, in una di quelle tanti notti insonni per cui non smetterò mai di ringraziare l'irrequieto morfeo.
La vergogna che ho provato con me stesso, poi, per tanti anni di distrazione e superficialità, e quanto rancore verso gli impenitenti bugiardi dell'informazione che han taciuto la verità per così tanto tempo, incredibile!
Grandissimi pezzi di merda anche voialtri, complici di ben più psicopatici fratelli; brutti terroristi di merda, e non mi riferisco certo ai terroristi quelli con la barba, ma bensì ai pezzi di merda in cravatta che hanno architettato tutto questo per far quadrare i loro insulsi bilanci; che la diarrea vi prenda tutti, dal primo all'ultimo, e che possa traboccar di liquami fin sopra la cappella di sanpietro!
Odio queste persone, le odio con tutto me stesso!
Persone subdole, insulse, ridicole nella loro lucrosa ambizione.
L'ambizione dei cosa nostra, del sempre più insaziabile e senz'anima governo degli occidenti; miliardarie e bellicose aspirazioni che ribollono in continuazione, trasformandosi poi in miseria e distruzione.
Ridicoli, infimi, insulsi imperatori, farabutti bugiardi, guerrafondai di merda!
Con tutte le montagne d'armi che hanno venduto onde evitare che si arrugginiscano e il loro progresso di gentlemen si fermi.
Poi se la prendono con il beduino che non ha saputo nasconderle sul cammello, ed eccoli a indignarsi per la ridicola fionda in cima a quella montagna, tutti insieme in un coro di scranni dorati così come i fratelli crociati di 1000 anni fa: e via con le armi in pugno in un sventolar di libertà.
Fanculo voialtri e il vostro splendente e magnificente e ambizioso dio bianco!
La stupidità così come l'ambizione non s'è mossa di una virgola, è la stessa!
La stessa merda dal tempo dei faraoni, la stessa di tutti gli imperi che hanno scagazzato un pò dappertutto, la stessa merda che ha partorito l'ambizioso dio bianco, con tutta la sofferenza, i genocidi, gli abomini finanche ai giorni nostri, la stessa merda!
La stessa dei faraoni di adesso, merda era allora e merda è adesso!
Non è cambiato niente, è la stessa merda!
La stessa che butta le bombe da una coscienza che è già nelle tombe, in questa esangue democrazia sempre più alla deriva nel portafoglio del politico di turno, incapace perfino di un naturale e istintivo accenno di vergogna, al solo saper che non v'è paragone tra il suo scandaloso stipendio e la miseria delle coscienze che, tanto spudoramente si impegna a salvaguardare.
Indossar ai genitali una cravatta non fa dell'eleganza un pazzo che poi si alza l'ambizioso collare a nasconder la realtà di una testa di cazzo, è sempre lo stesso sperma, lo stesso ambizioso sperma di cui è sempre gravida la stupidità!
Non è cambiato nulla, stupidità e ambizione sono le stesse! hanno soltanto indossato una cravatta! da sempre nascosta in passioni dorate e come sempre a penzoloni, guarda caso, sempre vicino ai marroni, a proposito di teste di cazzo!
Stupidità e ambizione sono le stesse, a non finire, roba di questo mondo, è la stessa merda, sempre!
Così come son sempre più ammalianti gli elegant-ismi, sempre più belli grassi e impomatati nell'esasperar la propria apparenza, e sempre lì belli pronti e bramosi di una nuova millenaria egemonia sulla coscienza.
Tutti messi insieme non fanno neanche una lacrima! una sola lacrima ! una sola!
Una sola lacrima, perfino di quel povero ignorante che li ha generati; e ci metto pure il comunismo, mio padre mi perdonerà, e se non lo farà, allora che vada a cagare anche lui, lassù.
La libertà, quale libertà, quando mai in questo mondo da che mondo è mondo.
Sbandierata ai quattro venti, sfruttata, calpestata, violentata, immersa nel sangue degli ignari e lasciata ad asciugare sul balcone dell'arguzia, in un mondo di soddisfazione, è questa la libertà?
Voi e le vostre complimentose pacche sulle spalle, non vi sopporto più!
Magnificenti e opulenti pezzi di merda!
Sfigurereste persino nel più grande letamaio di quel forcuto e biforcuto e cornuto che v'ha cagato!
Fanculo!
Con tutto il mio cuore

E qui mi fermo
Ormai più con le parole riuscirei, ormai più

Chiudo questa parentesi di merda, anche perchè la puzza sta diventando insopportabile, e mi scuso per l'apparente maleducazione, non è certo questa la qualità di una coscienza.
Non sono un maleducato, sono nauseato, non ne posso più di questo ambizioso e putrido mondo che umilia la vita, che le toglie quel poco senso che la vita ha.
E chiedo scusa a mio padre.

Ho il lambrusco sulla destra, il tabacco sulla sinistra e qualche cartina per arrotolarlo, perdonatemi questo penultimo grido con tutto il fiato che ho: el pueblo unido jamais serà vencido, grandissimi pezzi di merda!



Vedete, non sono mai contento di quello che dico, avrei voluto esser ancor più preciso, più esauriente, sempre più chiaro e limpido, sempre più trasparente; quasi invisibile, insomma, e scomparire poi tra il nulla e l'addio, per dirla come clint estwood.
Qui il tempo passa, ragazzi, sto invecchiando alla grande, e più passa il tempo e più divento incontinente, altro che.
Ma no, che avete capito, mica intendevo in quel senso, e che cavolo, non sono poi così tanto vecchio!
La mia è l'incontinenza naturale della saggezza, è come un colabrodo, insomma, lo riempi da una parte e lei se ne esce dall'altra, così, come se niente fosse.
Che sia forse questo un messaggio della coscienza?
Mah, perfino il lambrusco ormai è titubante ad entrare da una parte e ad uscire dall'altra, comunque, tutto sommato, penso che sia na gran bella cosa l'incontinenza, una sorta di liberazione, insomma.
Un po come quand'ero bambino in quella cara e vecchia trattoria al camionista in cui sono nato, allora correvo ovunque tra quei muri vecchi e sapori buoni e le bestemmie di mio padre, poveretto, sempre con il fiatone.
Io ero piccino ma scagazzavo come un grande, sapete, un po di qua e un po di là, tanto che il mio vecchio padre mi seguiva come un'ombra e mi correva dietro dappertutto con una scatola da scarpe, dove io mi fermavo quello era il punto "x" sopra cui mio padre lanciava quel cesso di scatola: et voilà, tutta in quella scatola, altro che il colabrodo!
Era 45 anni fa, erano altri tempi, quanto vorrei...
Adesso devo essere preciso, non posso permettermi evacuazioni itineranti che è il vagare del pellegrin!
Che più guardo quelle fotografie e più il lambrusco si indegna; quelle altezze così ridicole con quelle diagonali ancor più assurde, che nessun carpentiere metalmeccanico si sarebbe azzardato a fare, nessuno al mondo, altro che casualità!
Lo dico subito e senza tanti patemi d'animo, non ho mai fatto il demolitore e non ho mai livellato un piano, ma ho esperienza nel taglio a cannello e non sono un imbecille; o almeno, non vorrei esserlo.
Le mie deduzioni saranno semplici e d'animo onesto, perchè è proprio la semplicità che dobbiamo cercare per mantenere l'onestà, e senza tante acrobazie mentali come quel paradosso oviparo, senza offendere le galline, naturalmente.
A volte la semplicità è davvero difficile vederla, lo sappiamo tutti, non è una novità, ma è proprio per questo l'onestà, v'è proprio per questo!
Non è certo la saggezza dorata del povero ignorante che l'ha imbrigliata!


Tutto il mio ragionamento è improntato sull'uniformità, e se non riesco a far capire che l'uniformità nelle altezze di taglio è così tanto importante quanto la stessa degli interruttori in una casa, allora il mio ragionamento non servirà a niente, non avrà senso proprio come l'interruttore al soffitto.
La mancanza di uniformità non è la soluzione più semplice, non è l'uniformità.
Le colonne tagliate con altezze differenti rimarranno sempre e comunque degli ostacoli sul piano di lavoro e il nostro subconscio si adatterà con difficoltà alla differenza, perchè non è questa disparità nelle altezze la soluzione più semplice.
Il buon senso suggerisce se stesso, se vediamo le prime due colonne a rasoterra il nostro subconscio automaticamente elaborerà l'informazione attribuendo a tutte le altre la stessa altezza, e non si aspetterà mai di trovarne ad altezze differenti proprio perchè è il buon senso stesso che suggerisce per una ragione di sicurezza.
L'uniformità suggerisce se stessa, porca troia, sai quante capocciate ci prenderemmo e per non parlare delle smarronate!

L'uniformità è il nocciolo del mio ragionamento, anche se io non sarò mai contento visto che ho modificato ciò che scrivo così tante volte quante sono le vagonate di bestemmie che ho tirato, ma così tante che, perfino il bottiglione di lambrusco si girava dall'altra parte!
Non mi andava mai bene, non era scorrevole, si interrompeva, non arriva da nessuna parte, era sconclusionato e ogni volta che lo leggevo mi veniva il mal pancia, e poi era arrogante.
Non mi andava bene proprio come adesso, e anche se ciò mi infastidisce riconosco che è questa la soluzione più semplice, perchè la si può migliorare e la si può condividere: se non puoi condividere qualcosa che te ne fai, è come una mela di plastica, che te ne fai, non è condivisibile.
Ve la immaginate biancaneve che riceve una mela di plastica dalla strega cattiva? quella vecchiaccia così brutta che sembra un capolavoro d'arte moderna, e che poi le offre la mela invitandola a dare un morso a quella bella plastica rossa: dopo il primo morso e, ovviamente dopo aver lasciato qualche bianchissimo dente attaccato alla bella mela rossa, biancaneve l'avrebbe presa a ramazzate dal paese dei balocchi e via via bestemmiando finanche all'isola che non c'è, e forse anche più in là delle stesse bestemmie.
Poi vacci tu a spiegare a biancaneve che walt disney s'è sbagliato e ha dato alla vecchia una mela che non c'entrava un bel niente con l'intenzione della vecchia stessa.

L'uniformità è il movimento stesso dell'uniformità, è il suo divenire che è anche in noi stessi, così come l'uniformità di questa terra da cui abbiamo preso i colori, i sapori, le passioni: abbiamo il cuore di quest'unica madre che è la nostra casa, e forse è proprio per questo che non ce ne accorgiamo, perchè la diamo per scontata, così come l'acqua, così come le persone che amiamo: non ce ne accorgiamo fin quando che, fin quando non ci sono più.
Da dove arrivi questo movimento, poi, è una domanda che ha più d'ambizione che di passione, ma se potessi ambire a una risposta mi piacerebbe pensare che tutto è partito da un grande cuore, dalla più grande passione che desiderò ancora per una volta anche solo per un istante fosse anche stato l'ultimo: in cui non esitò a sacrificarsi in questa emozione.
L'uniformità suggerisce se stessa, è la semplicità nella sua forma migliore, è il controllo dell'ambizione perche anche questo è movimento, così com'è l'ambizione insita nel mio ragionamento che, volente o nolente, presto se ne ritornerà all'uniformità.
Volente o nolente! perchè è proprio questo il movimento e il senso di quella consuetudine, il senso di quell'uniformità che richiama a sè l'ambizione: così com'è in noi stessi il senso di questo controllo, così come vorremmo che fosse di consuetudine, così come vorremmo che fosse di uniformità.
Ma l'uniformità rimarrebbe comunque ciò che è sempre stata: la semplicità di una emozione che trova la sua forma migliore.

L'ambizione è come il campanile che svetta altezzoso sulle case comuni, sui cuori comuni, sulle passioni comuni: è una paura che diventa ancor più cattiva della paura stessa, è l'ignoranza che si ostina in quest'unica ambizione, è una sofisticazione, una alterazione del senso, è una sbagliata interpretazione di tutto ciò che ci circonda e che poi si trasforma in un sbandierar di passsioni dorate e proiezioni d'apparenza: è come strapparsi il cuore e dargli un calcio per poi inseguirlo.
Quando si capirà che tutto ciò di cui abbiamo bisogno già è, così com'è sempre stato.
L'ambizione non serve a niente, non farà altro che innalzarsi dal piano comune dell'uniformità rischiando di rimanere così tanto solitaria e inutile al buon senso comune che il danno diventerà l'inevitabile desolazione.
Così com'è desolata, ormai, quella coscienza psicopatica che non ha mai conosciuto il buon senso comune e la passione comune per una uniformità ancor migliore: è l'ignoranza di colui che si tira la zappa sui piedi, è l'ignoranza che è sempre stata della stupida ambizione e che continua a sovrastare il buon senso comune, così come ha sempre fatto e così come ha tramandato finanche ai giorni nostri in quelle ridicole e insulse colonne del fotogramma della vergogna: è l'ignoranza dell'uniformità.

L'uniformità è dappertutto, è nei colori della natura ancor prima dei suoi sapori e le sue passioni, ancor prima del prepotente vagito di quell'incantata natura che ha sculacciato se stessa ricordandosi che al cuor non si comanda, non si comanda al cuor!
Le foglie di un albero in autunno cadranno un po alla volta, non è che passi lì sotto con la bicicletta e ti ritrovi sepolto da quintalate di foglie che non sai più da che parte uscirne.
Cento centimetri saranno sempre un metro, che noi si stia a livello del mare o sopra una collina o in cima a una montagna, in qualsiasi regione del mondo, cento centimetri saranno sempre un metro, non abbiamo bisogno di scalare l'everest per vedere se il metro si "allunga".
Gli interruttori di una casa saranno tutti alla stessa altezza, più o meno, no?
Entriamo in casa e accendiamo la luce dall'interruttore sulla sinistra, a circa un metro di altezza dal pavimento, poi andiamo in cucina e l'interruttore è sempre a un metro di altezza così come in camera da letto, infine, attraversiamo il corridoio per andare in bagno e, porca troia, l'interrruttore sta sul soffitto: e che cavolo! il tempo di andare in garage a prendere la scala e ci siamo cacati sotto.
I segnali stradali saranno tutti alla stessa altezza, o dobbiamo prenderci un camion rimorchio sui fianchi prima di capire che, quel segnale lassù era uno stop per il volo delle aquile!
Lo stesso dicasi per gli spaghetti, voglio dire, se li stiamo aspettando al ristorante, non è che ci portano una bacinella con dentro degli spaghetti grossi come i cavi d'acciaio del ponte di sanfransisco, anche perchè, a questo punto io mi domando: ma quanto grossi saranno stati i pomodori!
La luce dei lampioni, così come la loro altezza, sarà la stessa per tutti i lampioni, o forse che un ubriaco esce da un bar, guarda un lampione ed asclama: "porca troia, che luna bassa stanotte!"
Potremmo continuare fino a mattina, l'uniformità la troveremmo dappertutto proprio perchè, questa benedetta uniformità che appartiene ormai al buon senso comune, è la soluzione più semplice, più sicura, più naturale: è la più collaudata!

Strano, direbbe il mio amico forrest, che certi loschi e abominevoli individui mangino gli spaghetti e poi pretendano che noi ci si strozzi con i cavi d'acciaio del ponte di san francisco, veramente strano.

Essendo troppo fastidiose le variabili ho pensato fosse meglio suddividere il nocciolo del ragionamento in due parti: il taglio eseguito e il taglio non ancora eseguito.
Per le stesse ragioni di semplicità e chiarezza tengo a precisare che il taglio non ancora eseguito è l'unico di natura umana, ed è il solo conforme al buon senso dell'uniformità.

Taglio non ancora eseguito

Un piano in comune svilupperà dei tagli in comune, si avrà quindi una equidistanza tra linea di piano e linea di taglio, è l'uniformità.
Laddove non ci sarà equidistanza, il taglio non avrà niente a che fare con il suo piano, dal che si deduce che quel taglio sarà stato anch'esso un piano che ha subìto l'uniformità da un altro taglio.
Tutto questo è uniformità, l'uniformità del buon senso che suggerisce l'uniformità, è il buon senso di un piano in comune che svilupperà dei tagli in comune, il buon senso che livellerà sempre più il piano fino a quando la linea del taglio non avrà raggiunto la stessa equidistanza per tutta la linea del piano.
Questa è l'uniformità.
Alla luce di tutto questo la mancanza di uniformità tra linea di taglio e linea di piano si può spiegare soltanto con un taglio non ancora eseguito, visto che la linea di taglio non ha ancora subìto l'uniformità dalla sua linea di piano.
Se la linea di taglio non ha ancora subìto l'uniformità dalla linea di piano, allora quella linea di taglio sarà stata anch'essa una linea di piano che ha subìto l'uniformità da un altro taglio.
Questo taglio sconosciuto deve essere stato il primo taglio che ha dato il via all'uniformità, visto che il piano sotto di esso non ha ancora subìto la stessa uniformità, così anche il piano che non ha ancora subìto la stessa uniformità deve esser stato il primo piano, visto che il taglio sopra di esso è un taglio sconosciuto.
L'unico piano che non subisce l'uniformità dal taglio è lo stesso taglio che non dà il via all'uniformità del piano: quindi, nessuna uniformità è uguale a nessun taglio e a nessun piano.
Nessun essere vivente avrebbe potuto fare "nessun taglio da nessun piano", perchè l'uniformità impedirebbe al vivente d'essere nessuno.
In quel fotogramma di colonne insulse la linea di taglio è allo stesso tempo la linea di piano, ovvero sia taglio che piano, stessa cosa, contemporaneamente, nello stesso identico istante in cui l'uniformità ha tramandato ai posteri l'ignoranza di quelle desolate coscienze.

Il taglio eseguito può essere di due tipi

Taglio strutturale

La mancanza di uniformità si può spiegare con un taglio strutturale dovuto al crollo dell'edificio, che ha tagliato tutte le colonne con equidistanza dal crinale della montagna, va bene, però resterebbero sempre da spiegare i tagli in diagonale, e comunque le colonne rimarrebbero sempre da tagliare;
oppure che tutte quelle colonne tagliate dal "taglio strutturale" si trovassero all'interno della montagna di macerie, e anche se ciò spiegherebbe la mancanza di uniformità tra linea di taglio e linea di piano, resterebbero sempre da spiegare i tagli in diagonale, e comunque le colonne rimarrebbero sempre da tagliare;

Taglio di origine umanoide

Spiegherebbe tutto, sia la mancanza di uniformità nelle altezze di taglio allo stesso modo del taglio strutturale, e sia la presenza delle diagonali insulse.
Implica soltanto un piccolo sacrificio: il menefreghismo.
Soltanto questo è il prezzo da pagare per accettare il taglio umanoide, ovvero fregarsene di tutto, sia del buon senso comune dell'uniformità e sia dello stesso che è insito nella nostra natura, e ciò significa fregarsene di se stessi, ma così tanto! da aver sempre la coppa smerdata, visto che il cesso è stato attaccato al soffitto così come è stato fatto con quell'interruttore.
Arrivato a questo punto io mi domando: come mai coloro che simpattizzano per il taglio umanoide non hanno anche la coppa smerdata?
Che poi il taglio umanoide adoperi l'esplosivo invece che l'operaio burattino, non cambia più di tanto, gli effetti sono gli stessi, così com'è lo stesso il menefreghismo per l'uniformità.
Il taglio umanoide se ne frega di tutto persino delle cause comuni che portano agli stessi effetti, ovvero l'imbecillità e l'incompetenza e anche l'ignoranza e la stupidità e, visto che gli effetti non cambierebbero affatto, chissenefrega!
Tagliare le colonne con l'esplosivo oppure con l'operaio burattino è la stessa cosa, gli effetti rimarrebbero gli stessi, ovvero quelli che vediamo nel fotogramma.
Non cambierebbe niente, che la linea di taglio del fotogramma fosse o meno il crinale della montagna di macerie non cambierebbe assolutamente niente, perchè l'operaio burattino avrebbe tagliato le colonne sia dal crinale della montagna nonchè dal pendio scosceso della stessa montagna, e anche se si fosse trovato in mezzo o vicino a macerie pericolanti non gliene avrebbe importato un fico secco, e qualora anche la linea di taglio del fotogramma non fosse il crinale della montagna di macerie e quindi le colonne si fossero trovate all'interno della montagna, non cambierebbe niente lo stesso, perchè l'operaio burattino le avrebbe tagliate ugualmente appoggiando una scala sul piano dell'uniformità.
Al burattino non interessa se è proprio quel piano dell'uniformità che gli dà la possibilità di appoggiare la sua scala, non gliene importa un bel niente, taglierebbe sempre e comunque fregandosene della stessa uniformità che gli dà l'appoggio per la sua scala, e taglierebbe sempre e comunque proiettando il suo menefreghismo sui tagli delle colonne e per quanto riguarda le diagonali e per quanto riguarda le altezze, e anche se gli chiedessimo come mai ha tagliato con uniformità a crinale ma livellando poi a piano, non servirebbe niente, ti guarderebbe con lo sguardo vuoto e assente, nessuna parola, nessuna giustificazione, lo stesso silenzio di quello specchio d'anima desolata che ha tagliato con gli esplosivi.
Stesse effetti e stessa desolazione, non cambierebbe niente, perchè è lui che deve cambiare, porca troia, è lui che deve decidere!
Proprio come pinocchio.

l'operaio burattino o meglio ancora il burattinaio, deve ammetere davanti a uno specchio, davanti ai propri figli e davanti al mondo intero, che tutte quelle colonne sono state tagliate a cannelo perchè a me sta bene così, e che io me ne frego del piano dell'uniformità su cui ho appoggiato la scala per tagliare le colonne, e me ne frego altresi con la stessa ignoranza e mancanza di rispetto e delle diagonali insulse e per l'uniformità del piano che mi ha permesso di appoggiare la scala, aggiungo che, me ne frego completamente dell'uniformità e me ne frego in egual misura dell'interruttore che ho al soffitto, ma soprattutto me ne frego del cesso che ho immaltato vicino alla plafoniera: giuro solennemente davanti a me stesso, ai miei figli e al mondo intero, che anche se cacherò in testa a me, ai miei figli e al mondo intero, non me ne frega niente, punto e basta!
Ecco, è soltanto questo l'unico modo per spiegare l'ignoranza, soltanto con la stessa ambizione dell'ignoranza.
La stessa che ha tagliato quelle colonne, la stessa che non ha mai conosciuto il buon senso comune dell'uniformità, la stessa che se ne è fregata di tutto cacandosi perfino in testa.
Ma interessa a noi, porca troia, interessa a noi!
Il piano che vediamo può essere la cima di una montagna alta 1000 metri, non ha importanza, e anche se fosse lungo 1000 metri con altrettante colonne e dopo quei 1000 metri andasse su come una montagna o giù come l'abisso del mare, non avrebbe nessuna importanza, la testa del serpente è tutta in quei pochi metri di piano in comune del fotogramma.
La testa del serpente è tutta lì, in quella stupida ambizione che ha tramandato l'ignoranza ai posteri!

L'uniformità è il luogo comune, e soltanto la stupida ambizione sovrasta il luogo comune, soltanto l'ambizione che, guarda caso, se ne sta sempre lassù come un campanile, sopra a tutto e sopra a tutti, sopra alle case comuni, sopra alle coscienze comuni.
Alla faccia dell'uniformità! un paletto appuntito lungo 2000 anni impiantato sulla coscienza, che è dei nostri padri e nostre madri, e ancora, nel loro sangue, Incredibile.
E' l'uniformità che conta, porca troia!
Noi non siamo venuti su questo mondo per cacarci sulla testa l'un con l'altro, non siamo stati fatti uno sopra l'altro, siamo stati fatti l'uno per l'altro, se un dio ci ha voluti uno sopra l'altro è un imbecille, che ci stia lui sotto!
Tutti in un piano comune, quindi, comune a tutti!
L'ambizione che si innalza prepotente sulle passioni comuni, non sarà mai condivisibile, quindi, inutile! è inutile che sovrasti altezzosa il suo piano comune, non servirà a niente, farà solo danni, perchè è il piano in comune che a noi interessa.

Immaginiamo la linea di taglio di quelle colonne, la stessa linea ce l'aveva anche il piano sotto di esse, se poi il piano è stato livellato e quelle colonne non hanno ancora subìto l'uniformità del piano, significa che non sono ancora state tagliate.
Ce l'abbiamo già un piano frastagliato, ce l'abbiamo già, ed è lo stesso della linea di taglio delle colonne, ce l'abbiamo già quello! e non potevano essercene altri sopra a quello, qualsiasi numero ridicolizzerebbe ancor di più la mancanza della stessa uniformità frastagliata che è assente nel piano livellato.
Prendiamo un ciuffo di capelli tra due dita, le punte dei capelli saranno segmentate, frastagliate, saranno disuguali, perchè è proprio così che dovranno essere visto che non sono ancora state tagliate: adesso chiediamoci se poteva esserci un altro taglio segmentato sopra quello stesso taglio che è già così segmentato.
Seguiamo quella linea immaginaria delle punte dei capelli e proviamo a pensare alla stessa linea di taglio delle forbici: poteva il barbiere aver avuto delle forbici così tanto segmentate e frastagliate da eseguire quel taglio?
Ma se anche avesse avuto quelle ridicole forbici, se anche le avesse avute quelle stupide forbici, avrebbe potuto usarle?
Non avrebbe mai potuto tagliare così, proprio perchè questo non è il buon senso, non è ciò che noi vogliamo e per cui andiamo dal barbiere.
Noi vogliamo un taglio omogeneo, uniforme, non frastagliato e con le punte, ce l'abbiamo già quello, ce l'abbiamo già: è per questo che siamo andati dal barbiere, no?
Sarà sempre il buon senso che taglia i capelli checchè ne dicano le forbici!
Le forbici potevano essere segmentate e frastagliate quanto pareva loro, non ha nessuna importanza, a noi non interessa, non interessa proprio come quel campanile.
L'ambizioso campanile è come quelle stupide colonne che si ergono in tutta la loro ignoranza dal piano in comune, proprio perchè non hanno ancora conosciuto l'uniformità.
Il campanile non ha niente a che fare con il buon senso comune, sono le case che stanno sotto al campanile che costituiscono il piano comune e il buon senso comune dell'uniformità.
Il buon senso è il piano in comune che sta sotto le colonne, il buon senso è lo stesso piano delle "due dita" del barbiere, capite cosa voglio dire?
Non ha importanza com'erano fatte quelle ridicole forbici, esse se ne fregano del buon senso comune, ma interessa a noi!
Un senso comune che ci ha permesso di livellare il piano "a piano" e non frastagliato come la linea di taglio del fotogramma.
un senso comune che ci ha permesso di costruire delle forbici con taglio dritto, proprio perchè è lo stesso buon senso che ci ha fatto anche "due dita" dritte come il taglio di quelle forbici, e non certo segmentate come le punte dei capelli o frastagliate come il crinale di quella linea di taglio che vediamo.
Un senso comune e uniforme a tutti, così come dovranno essere tutti i capelli di quel ciuffo dopo il loro taglio, così come dovranno essere tutte le colonne di quel piano in comune dopo il loro taglio.
Un senso uniforme a tutti, per questo è l'uniformità!
uno per tutti e tutti per uno, insomma, ma senza spade questa volta.

Chi poteva essere cosi tanto stupido e ambizioso, ma così tanto da fregarsene completamente, ma così tanto! da costruire quelle ridicole forbici che non hanno mai conosciuto l'uniformità del taglio dei capelli?
Chi non ha mai conosciuto l'uniformità delle case comuni, dei cuori comuni, delle passioni comuni, se non la stessa stupida ambizione che ha innalzato se stessa sopra a tutti e sopra a tutto?

Quelle colonne non hanno ancora subìto l'uniformità, non l'hanno ancora subìta, non l'hanno ancora conosciuta!
Così come l'elettricista che ha messo l'interruttore al soffitto, se l'ha fatto è perchè non conosceva ancora il buon senso comune che caratterizza l'uniformità.
Lo stesso discorso vale anche per l'addetto alla segnaletica stradale che ha messo un segnale di stop a 100 metri di altezza.
vuol dire che non conoscevano ancora il buon senso comune dell'uniformità.
Anche colui che ha fatto quei giganteschi spaghetti non conosceva ancora il buon senso comune che caratterizza l'uniformità: non la conoscevano perchè non l'avevano ancora subìta!
Così come le colonne del fotogramma che non hanno ancora subìto l'uniformità del piano in comune, proprio perchè non l'hanno ancora conosciuta!
Così come non l'ha mai conosciuta l'altezzoso campanile, stupida e ambiziosa egemonia sulla coscienza, perche soltanto quello stupido campanile non poteva conoscere l'uniformità, soltanto quella stupida ambizione non poteva conoscere l'uniformità del buon senso comune e delle passioni comuni.
Non la poteva conoscere perchè non l'ha mai conosciuta! ma così tanto! da fregarsene completamente.

Immaginiamo un grafico cartesiano con le ascisse e le ordinate, mettiamo la pace sull'orrizzontale e il tempo di guerra sulla verticale, adesso pensiamo a tutte le stupide guerre che ci sono state in tanti anni di ridicolo e insensato fanatismo, e anche se a volte la linea del grafico sarà intervallata da qualche timida apparenza di pace, che aspetto assumerebbe quel grafico se non un disegno di mille e più montagne assotigliate, con qualche piccolissima e timida vallata tra un pendio e l'altro?
Cosa è che ha generato e movimentato quell'insulso grafico fin dall'alba del grande burattinaio, con tutte quelle ambiziose montagne che si sollevano minacciose sopra il senso comune?
Cosa può essere se non la millenaria stupida ambizione che non conosce pace e che non l'ha mai conosciuta la pace, la stessa stupida ambizione che prima innesca la guerra e poi ti viene a liberare, che è così profonda e subdola che perfino l'intelletto dell'ignorante fatica a capire, perfino il più patriottico elegantismo di colui che, neanche dipinto sopra al cesso farebbe la sua bella figura!
Perfino quello che ha creato il malefico rettile dentro cui nascondersi!
Può essere più subdola e stupida e ambiziosa di così, l'ignoranza?
Così stupida e ambiziosa proprio come quell'insulso campanile che svetta altezzoso sulle coscienze comuni: io dico il campanile per facilitare il ragionamento, perchè è proprio da lì che è partito tutto, da quella bestia immonda che mangia se stessa, così come ha sempre fatto con i suoi poveri burattini finanche ai giorni nostri.
Il resto sono soltanto imitazioni, e per quanto dorate le cravatte, sono sempre gli stessi coglioni!
Perchè sempre di ambizione si tratta.
La stessa stupida ambizione che si erge altezzosa sopra a tutto e sopra a tutti, proprio perchè non conosce e non ha mai conosciuto il buon senso comune del quieto vivere, il buon senso comune della pace e dell'uniformità.
Puoi abbassarle fin che vuoi quelle ridicole montagne, le puoi appiattire fin che vuoi, ma non arriveranno mai più alla linea della pace, non ci arriveranno mai più!
Così come non ci arriveremo noi fra 1000 e altri anni, quando qualcun altro guarderà il grafico e lì in mezzo, a sitanta vergogna, ci saremo anche noi.

Chi non ha mai conosciuto l'uniformità, ma così tanto! da fregarsene completamente, se non la stessa stupida ambizione che s'è tagliata la testa!

L'operaio non aggiunge dei pezzetti di colonna per pareggiare l'uniformità, così come il barbiere che non aggiunge i pezzettini di capelli mancanti alla segmentatura delle punte: non aggiungono niente, tagliano e basta.
L'uniformità non aggiunge delle montagne "rovesce" a cima in giù per pareggiare e nascondere la linea frastagliata di quell'insulso grafico, l'uniformità è la pace che le taglia tutte!
Soltanto lo stupido e ambizioso dio bianco avrebbe potuto pensare che ci potesse essere una montagna rovescia da incastrare tra due montagne di guerra e far sembrare tutto, poi, come se niente fosse, capite cosa voglio dire?
Come se niente fosse!
Soltanto l'ambizioso dio bianco avrebbe potuto pensare a una cosa così abominevole quanto stupida e ambiziosa per nascondere la vergogna della propria ignoranza, proprio perchè non ha mai conosciuto l'uniformità, ma così tanto! da fregarsene completamente.
Non l'ha mai conosciuta porca troia!
Così come non la conosceva quando ha portato nel nuovo mondo le malattie del suo già decadente regno, sterminando intere popolazioni di nativi che non conoscevano ancora le malattie dell'ambizione.
Per questo non sorprenderebbe affatto se l'ambizioso dio bianco fosse la causa dei suoi stessi mali che hanno imperversato nel suo stesso regno in tanti secoli di ambiziosa ignoranza, non dovrebbe sorprendere affatto che adesso cercasse di nasconderli con ipocriti quanto lucrosi pagliativi a pareggiare la linea frastagliata di un altro grafico della vergogna.
Soltanto lui avrebbe potuto replicare la sua stessa ignoranza.

Il barbiere non avrebbe mai potuto fare del male a qualcuno, mai, a nessuno!
Soltanto il suo alter ego dittatore avrebbe potuto fare del male, soltanto lui non si sarebbe mai preso cura del monello, soltanto lui!
Non importa se sotto c'erano americani o russi o italiani, un pezzo di merda è un pezzo di merda a qualsiasi latitudine e in qualsiasi epoca, e soltanto quei pezzi di merda lì avrebbero potuto cacarsi sulla testa l'un con l'altro, soltanto loro! proprio perchè la stupida ambizione li aveva messi uno sopra l'altro.
Capite cosa voglio dire? uno sopra l'altro!
Uno sopra l'altro, porca troia, così come l'ambizioso campanile che sovrasta l'uniformità, così come l'ambizioso dio bianco che se ne sta là sopra a cacare in testa a tutti quanti loro, ed è per questo che li ha voluti così!
L'ambizioso dio bianco li ha voluti così perche non ha mai conosciuto l'uniformità, non l'ha mai conosciuta! per questo se ne sta sopra a tutto e sopra a tutti e tutto ciò che sta sotto l'ambizioso dio bianco non sono altro che imitazioni!
Imitazioni che hanno imparato soltanto una cosa: a scagazzare dappertutto perfino in testa a loro stessi!

Avreste voluto un dio che sta sopra a tutto e sopra a tutti?
Vi sembra possibile anche solo "l'intenzione" di un dio che avesse voluto star sopra a tutto e sopra a tutti?
Già siamo alti noi, che anche l'intenzione del campanile sarebbe ridicola, finanche quell'intenzione.
Per questo è la semplicità, per questo v'è l'onestà, ed è per questo che io non son mai contento.
L'uniformità è infinitamente più severa di qualsiasi dio bianco.

Ma l'uniformità rimarrebbe comunque ciò che è sempre stata: la semplicità di una emozione che trova la sua forma migliore.

La terra e la vita, l'uniformità, è così che l'avremmo voluta, perchè è proprio questa la soluzione più semplice, era proprio questa.
Così com'è il nocciolo, il cuore, la passione, così com'è il mio lambrusco.
Così com'è adesso, tra una buona bestemmia e una ancor più buona penombra, anche adesso sotto l'albero di natale, là, tra il bue e l'asinello.


Grazie per la pazienza.











Ciò che seguirà non è molto importante, sono soltanto vecchi appunti di contorno al ragionamento, niente più; ho ritenuto opportuno non integrarli proprio per non appesantire il ragionamento stesso.
Spero comunque che possano dare lo spunto per vedere meglio, per capire meglio, anche a chi la pensa diversamente, non ha importanza.
Che la verità possa prevalere, sempre.
Ci occuperemo poi delle contraddizioni di questo "sempre" che si alimenta dalla bugia, penseremo poi alle sue contraddizioni, intanto leviamoci dalle palle questi psicopatici faraoni!



Vorrei approfittare di questa atmosfera natalizia per mandare una letterina a piernatale, anche perchè, fondamentalmente, non lo considero irrecuperabile, ha una faccia da ombre, e questo è buon segno.
Quando entra nello studio sembra proprio che arrivi da un altra dimensione, una dimensione fantastica, sconosciuta ai più, una dimensione paradisiaca.
Una dimensione in cui tutto va bene, dove il tempo si è fermato e lo spazio si è congelato in quel quadretto natalizio: la slitta, le renne e piernatale.
Se gli guardate nelle tasche, poi, potrete notare i rigonfiamenti causati dalle mitiche mele di adamo ed eva; questo qui, ha strappato le uniche due mele dall'albero, se le è messe in tasca e poi, via... è scappato via come il monello di carlie chaplin, ma così veloce e fulmineo che perfino il serpente è rimasto a bocca aperta!
Povero rettile, avrà sicuramente pensato: mbè, e adesso io che ci sto fare qui?
semplice, cerchi di scagionarti, no? indossi una bella cravatta e fai televisione.
così potrai far vedere al mondo intero che queste due mele sono prive di morsi, che il peccato originale non è mai stato commesso, e la storia di adamo ed eva è completamente fasulla, anzi, non si chiamavano neppure adamo ed eva, ma piero e angela.
Sai che figurone a sibilare in quel tubo catodico che il mondo è perfetto così com'è, e guai a chi pensa il contrario?
Sbizz, sbizz, sbizz
Signor piero e anche angela, non so come manifestarle il mio disappunto per quella ignobile trasmissione.
Il fastidio che mi ha provocato al sentirmi dare dell'imbecille credulone e disadattato sociale, spero sia lo stesso che proverà LEI nel leggere la mia parabola!
Io non sono affatto "il" disadattato sociale, il suo disadattato sociale che le dà lo spunto per fare una trasmissione erudita di tante belle parole, semmai, sono "un" disadattato sociale, uno che si dissocia da lei!
Buonanotte!

Ma pensa te! a quasi 47 anni mi sento dare dell'imbecille da uno che non mi conosce neanche.

Ma poi ci bevo anche sopra per congratularmi con me stesso!
Soltanto un perfetto imbecille e anche credulone riuscirebbe ad adattarsi a questa società guerrafondaia, ipocrita e palancaia, bugiarda e con pochi scrupoli che è soprattutto d'oltre oceano, d'oltre rispetto e d'oltre coscienza.
Sia ben chiaro, non ce l'ho affatto con i sostenitori della versione ufficiale, non hanno niente a che vedere con gli psicopatici guerrafondai parassiti assassini della coscienza!
Sono infastidito dai loro paraocchi, dalle loro sciocche e immotivate ostinazioni, a volte così calibrate e millimetrate nella loro arguta saggezza, che analizzerebbero perfino quell'uovo da cui nasce la gallina, concludendo che all'interno di quell'uovo, non c'è altro che un'altra gallina che farà un altro uovo!
Va ben, siamo daccordo su questo, ma guardate che quello era un uovo di pasqua!
era un uovo di cioccolata, e che cavolo!
Com'è che si dice: ti accorgi della pagliuzza negli occhi degli altri e non ti accorgi della trave nel tuo occhio, o qualcosa del genere, insomma.

Quelle colonne, secondo me, non hanno mai visto un cannello, così come erano sotto le macerie sono adesso sotto la luce del sole, e se non hanno mai visto un cannello, vuol dire che sono state tagliate da qualcos'altro.
L'ipotesi della montagna di macerie che giustifica la casualità nelle altezze di taglio, poi, è assolutamente ridicola!
La casualità non ha nessuna giustificazione, e proprio per sua stessa definizione, tant'è superflua che, se non ci fosse, non ce ne potrebbe fregar di meno!
Una montagna di macerie, semmai, giustifica tutt'altra cosa, qualcosa che non ha assolutamente niente a che fare con la casualità.
Daccordo che il pericolo è sempre dietro l'angolo, siamo daccordo su questo, ma è proprio per questo che non si dovrebbe avere alcun dubbio sul buon senso di colui che lo trasforma in consuetudine, anzi, è proprio quando manca questa consuetudine che ci dovremmo insospettire!
Quindi, tutto ciò che ne consegue diventa un obbligo: diagonali ben marcate e ben definite, uniformità nelle altezze di taglio, un piano di lavoro il più possibile sgombero dai pericoli, soprattutto soprastanti, e un piano che sia possibilmente in piano e non in verticale come una parete di una montagna; se poi le colonne tagliate avessero anche un pò di sbavatura sarebbe cosa gradita, così come la presenza di qualche "sgagno" alla partenza del taglio, sarebbe cosa gradita.
La casualità non ha niente a che fare con tutte queste cose.

La linea di taglio in diagonale è una sola, e non và certo zigzagata zigzagando zigzagne di qua zigzagne di là, o forse che uno svizzero avrebbe tagliato una colonna zigzagando con il taglio del cannell, che ne so, un orologio?
Un francese avrebbe zigzagato la torre eiffel, forse?
Un operaio italiano avrebbe zigzagato il papa? che la diarrea se lo prenda!
Un cinese? un cinese cosa avrebbe zigzagato tagliando con il cannello, un ideogramma?
Ma andiamo, un minimo di decenza nei propositi, no? in fondo, siamo tutti sulla stessa barca, perchè dovremmo riempirla di extrastronzate.
Come disse nietzske o forse nietzske, nicce, insomma, il filosofo vissuto tra il 1900/1850, com' è che disse: "è terribile morire di sete in mezzo al mare, dovete voi dunque, SALARE così tanto la vostra verità che essa non estingue neanche più la sete?".
La soluzione più semplice è quella che dobbiamo cercare! perchè complicarsi la vita?
Questo è il motivo, dunque, per cui io ritengo che quelle colonne non abbiamo mai visto un cannello, perchè è proprio questa la soluzione più semplice.
Così com'erano sotto le macerie sono adesso sotto la luce del sole, ci scommetterei tutto quello che ho in tasca!
Se quelle colonne fossero state tagliate a cannello, avrebbero avuto non soltanto l'aspetto di quella colonna della prima foto per quanto riguarda la diagonale, ma avrebbero avuto anche una altezza di taglio regolare e uniforme per quanto riguarda le altezze: o tutte rasoterra, ovvero a raso macerie sottostante, o tutte ad altezza d'uomo; una delle due.
Senza guardare i centimetri, naturalmente.

Attenzione, amici delle stelle e delle strisce, attenzione a tanta beneamata e osannata bandiera e le consorelle di libertà d' ambizioni in tutto il mondo dei faraoni.
La libertà delle ambizioni, più che l'ambizione della libertà, è da coglioni, è da questo mondo da quando è mondo!
Attenzione amico attivissimo, tu e i tuoi dischi rigidi, dovreste conoscere il percorso di quella bandiera, qual'è stato il suo percorso, perchè lo conosciamo tutti il percorso di quella bandiera.
Prima si rivendicano le strisce, poi si combatte per le stelle e si impianta il tutto sulla luna, infine, si cercherà di impiantarla in quel posto a tutti quanti, questo è il percorso della beneamata bandiera!
Com'è che disse quell'inglese di nome oscar, ve lo ricordate amici ?
"la guerra cesserà di esistere quando sarà considerata una cosa troppo volgave", così disse quell'inglese e non vorrei proprio che avesse ragione in quel dire, sapete, non vorrei proprio.
una volta arrivati a questo punto, davvero le armi servirebbero a poco o a poco niente, basterebbe soltanto far bere a tutti un po' di coca cola!

Ma come si può accettare questa insulsa stupidità sia nelle altezze di taglio e sia nelle diagonali di taglio, ma ci vuole davvero una scarsa considerazione, ma assai scarsa del buon senso comune, ma tanto!
Una colonna tagliata raso terra, una colonna tagliata ad altezza d'uomo, una colonna tagliata stando in cima ad una scala, e che cavolo, dobbiamo tagliare le colonne un po come gli elementi di quegli organi che si vedono in certe chiese?
Il discorso delle diagonali, poi?
Quelle diagonali così insensate che neanche avendo avuto un gatto aggrappato ai marroni si sarebbe potuto disegnare delle linee di taglio così insulse!
La linea di taglio in diagonale è una sola, è una sola, porca troia, dipendentemente dal credo religioso o dall'idioma o dalla provenienza o dall'età di colui che taglia.
Vorrei proprio averlo visto un adepto della versione ufficiale tagliare in quel modo così assurdo quanto pericoloso per se stesso e per gli altri!
Gli operai l'avrebbero preso a calci da new york andando giù in diagonale fino a san francisco, e poi da san francisco andando sempre in diagonale, naturalmente, giù fin a maiemi o come cavolo si dice; da lì gli avrebbero dato l'ultimo calcio di liberazione catapultandolo finanche a cuba; poi ci avrebbe pensato fidel a prendere in consegna il testimone, mettendogli due canne da pesca sulla mano destra, orquanti vermi di letamaio sulla sinistra e un variopinto cappellino da sole in testa, e poi gli avrebbe dato l'ultimo calcio della speranza.
Sperando che, una volta atterrato in jamaica, lì vi rimanga!
Perchè è proprio questa la soluzione più semplice.

A meno che qualcuno non pensi a un operaio che, stando in spaccata su due travi ed equilibrandosi come meglio può, si cimenti nel taglio di una colonna compensando il precario equilibrio con un po di bestemmie e un po di provvidenza, è così?
In questo caso, però, bisognerebbe avvisare l'amministrazione celeste affinchè non esagerino troppo con la provvidenza, altrimenti sai quante bestemmie.
Oppure, vediamo, come si potrebbe fare per complicare la vita a questo sventurato operaio che non sembra meritare molta fiducia, tanto che viene considerato un perfetto imbecille da tagliare delle colonne da perfetto imbecille.
Prendiamo un operaio/burattino e lo mettiamo a testa in giù come un pippistrello incastrandolo con i piedini dentro un groviglio informe di ferraglia, poi gli mettiamo una manina sul cuore, anzi, meglio ancora sui marroni (non si sa mai), e l'altra manina che tiene il cannello la avviciniamo alla colonna da tagliare, e anche se il nostro operaio/burattino avrà sopra la testa un migliaio di tonnellate di acciaio, chissenefrega!
Eccolo qua, il nostro plastico spiega la "teoria dei tagli dentro la montagna di macerie"!
Complimenti, c'è un piccolo problema però che è sfuggito agli onnipotenti creatori del plastico: le colonne presentano un taglio in diagonale!
Un tipo di taglio, quindi, che ha lo scopo di far cadere la colonna da un lato, il lato della diagonale bassa, appunto, ma se le colonne sono imprigionate dalla montagna di macerie, a rovigo diremmo "strifellate", come faranno, poi, queste colonne tagliate in diagonale a cadere da una qualche parte?
proprio una bella incongruenza questa, una distinta contraddizione, è una elegante e preconfezionata ambizione.
Così come apparve all'alba del burattinaio, così com'è adesso al tramonto del burattino, non s'è mossa di una virgola, tale padre, tale figlio!
onnipotente ambizione ecco cos'è, onnipotente! degna di questo nome!
a questo punto mi domando, ma chi è il vero imbecille, il burattino o il barbuto mangiafuoco di pinocchio?

La montagna di macerie che sta sopra le colonne determina soltanto una cosa: l'impossibilità a tagliare le colonne!
In questa situazione a dir poco apocalittica, che senso avrebbe addentrarsi in una montagna di macerie pericolanti per raggiungere delle colonne e tagliarle con tutti i rischi e i pericoli e le difficoltà che ciò comporterebbe?
Teniamo presente una cosa molto importante: è la colonna che ci protegge dalle macerie e non certo le macerie che ci proteggono dalla colonna!
Se la colonna ci fornisce una protezione, ovvero un puntello che sorregge il groviglio di macerie, perchè dovremmo tagliarla prima ancora di sgomberare le macerie correndo il rischio che ci franino addosso?
Prima si procederà allo sgombero delle macerie eliminando i materiali pericolanti, soprattutto quelli soprastanti le colonne, e poi, eventualmente, si taglierà anche la colonna o le colonne che fino ad ora ci hanno protetto egregiamente, no?
Non vedo perchè dovremmo avere così tanta fretta a tagliare delle colonne, che tutto sommato sono pur sempre dei puntelli fissi che ci proteggono, prima ancora di sgomberare la montagna di macerie pericolanti sopra le nostre teste.
Infatti, se guardiamo la colonna della prima foto, quella con le sbavature e le diagonali ben marcate e definite, tutt'attorno a quella colonna, ma soprattutto sopra a quella colonna, c'è il vuoto!
C'è il vuoto perchè prima sono state sgomberate le macerie e soltanto dopo è stata tagliata quella colonna, è il buon senso che lavora in questo modo, è la soluzione più semplice!

Ritenere che tutti quei tagli siano venuti "casualmente ridicoli" perchè c'erano le macerie che impedivano un taglio sensato, diventa una ostinazione più ridicola dei tagli stessi!
Un'ostinazione che nasce dalla sciocca convinzione che tutte quelle colonne siano state tagliate mentre ancora si trovavano sepolte dalle macerie, perchè è soltanto in questo modo che si può spiegare la casualità nelle altezze di taglio: c'erano le macerie per cui chi ha tagliato si è trovato in difficoltà e ha tagliato come ha potuto, poveraccio, non ha potuto far di meglio, insomma.
Una scusa questa che non solo non sta in piedi, ma non sta in piedi proprio perchè è stata tagliata ancor prima di quelle colonne, ancor prima dell'undici settembre, ancor prima che noi nascessimo.
Quelle colonne non sono state tagliate mentre si trovavano ancora sepolte dalle macerie, prima si è proceduto allo sgombero e soltanto dopo, semmai, sono state tagliate quelle colonne.
Se una colonna è "sepolta" come cavolo fai a tagliarla!
Dovremmo pur disseppellirla finanche alla sua base per effettuare il taglio, no?
che poi si decida di tagliarla quando è "scoperta" per 5 o 6 o 10 metri, non ha nessuna importanza, non è questo il problema.
Il problema è la mancanza di buon senso nelle altezze di taglio.
Se le macerie sono già state sgomberate, in modo da consentire a colui che taglia di lavorare in tutta sicurezza su un piano abbastanza livellato, a questo punto il buon senso d'obbligo le avrebbe tagliate tutte alla stessa altezza, o tutte rasoterra o tutte ad altezza d'uomo.
oppure non le avrebbe tagliate affatto, se quelle colonne affioravano di poco dal momentaneo piano di livellamento, il taglio delle stesse sarebbe stato rimandato al successivo piano di livellamento, proprio per ridurre al minimo il numero degli interventi di taglio sulla stessa colonna.
Voglio dire, taglieremo una sola volta 5/6 metri di colonna, e non 5/6 volte un metro solo di quella stessa colonna, no?
In ogni caso, l'uniformità nelle altezze di taglio avrebbe dovuto essere la stessa per tutte le colonne in questione, oppure è quella ridicola che vediamo.
Voi cosa dite?

Le altezze di taglio, così come le diagonali di taglio, non possono essere affidate al caso, la casualità ha ben poco a che fare con il buon senso d'obbligo di colui che rischia la vita.
Così come quel taglio in diagonale/forse è una eventualità impossibile, lo è anche una differenza sproporzionata nelle altezze di taglio.
una impossibilità così ridicola che sarebbe come trovare uno scalino d'acqua in mezzo al mare!
Ci potrà essere, invece, una momentanea e comprensibile differenza nelle altezze di taglio sulle lunghe distanze, dico "momentanea" in quanto il piano di macerie sottostante, dovuto al continuo e incessante lavoro di sgombero delle ruspe, questo piano, non è detto che risulti sempre perfettamente "in piano"; per cui potrà succedere poi, che una colonna risulti più alta di un altra colonna, certo, ma non perchè questa colonna sia stata tagliata utilizzando una scala, ma perchè invece, il piano sottostante a quella colonna era momentaneamente più alto, tutto qua.
La linea di taglio delle colonne seguirà in parallelo la stessa linea del piano; laddove il piano sarà più alto si avranno anche tagli più alti, che si evidenziereanno ancor di più al sucessivo livellamento del piano.
Il taglio ad altezza d'uomo o il taglio raso terra sarà sempre lo stesso, indipendentemente dal piano sottostante, e l'uniformità nelle altezze di taglio sarà ancor più evidente soprattutto in un gruppo di colonne estremamente vicine l'una all'altra, proprio perchè la distanza da colonna a colonna è così ininfluente che non potrà risentire affatto delle pendenze o degli avallamenti del piano sottostante.
Ma come si può accettare che all'interno di un gruppo di colonne estremamente vicine l'una all'altra ci possano essere delle altezze di taglio così disparate quanto ridicole!
Una colonna tagliata raso terra, una colonna tagliata ad altezza d'uomo, una colonna tagliata stando in cima ad una scala...
Vuol dire che il piano sottostante andava su come una montagna!
Ma come, questo è impossibile, ma stiamo parlando di un piano o di una montagna?
la montagna di macerie non dovrebbe già esser stata sgomberata?
La montagna di macerie è già stata sgomberata, porca troia, adesso dovrebbe esserci soltanto un piano, soltanto un piano!

Perchè dovrebbe "attaccare" la montagna di macerie dal basso correndo il rischio che gli frani addosso?
Colui che livella il piano cercherà di farlo nel miglior modo possibile, voglio dire, non è che livella un piano a burroni, perchè dovrebbe farlo? per finirci dentro e ribaltarsi con la ruspa?
Lo stesso farà con la montagna di macerie, comincerà sempre dall'alto, ovvero dalla cima della montagna e mai dal basso.
Partirà sempre dall'alto e via via scenderà di livello in livello e sempre con un occhio di riguardo al livello stesso, cercando di mantenerlo livellato il più possibile.
Anche perchè, voglio dire, un piano livellato andrà bene a tutti, anche agli altri operai, non soltanto al gruista.
Mi sembra la soluzione più semplice.
Inviato il: 4/1/2011 1:20
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