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  La Frode Scientifica del Secolo

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La Frode Scientifica del Secolo
#1
Mi sento vacillare
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Immaginate, per un istante, che, nei laboratori di ricerca per la guerra batteriologica di un potente Paese, si stia studiando un'arma letale: l'ingegneria genetica ha permesso di creare un virus che si diffonde per contatto sessuale, ha un'incubazione invisibile, distrugge nell'organismo umano tutte le difese immunitarie e resiste a qualsiasi attacco farmacologico.
Immaginate che, per un malaugurato errore, il virus si disperda nell'area degli esperimenti e che vengano immediatamente prese delle misure di sicurezza prima che l'Opinione Pubblica possa essere informata non solamente del tipo di esperimenti svolti in quel laboratorio ma anche del pericolo che deriva dall'incidente.
Immaginate anche che, dopo una rapida analisi della situazione, si giunga alla conclusione che la diffusione del virus da questo momento sarà inarrestabile e che occorra creare una copertura totale con la disinformazione.
Non contenti, immaginate che qualcuno abbia l'idea di "dirottare" rapidamente il virus in un altro Paese, l'Africa, per poi informare l'Opinione Pubblica del fatto che "in Africa è scoppiata una nuova epidemia causata da un virus micidiale originato da contatti sessuali tra uomini e scimmie [...].".
Immaginate che, per trasportare l'epidemia nel modo più rapido possibile in Africa, il virus venga inserito, forse all'insaputa delle stesse case farmaceutiche, nei vaccini destinati a quel Paese e che poi vengano eliminati anche i responsabili di questa operazione.
Immaginate, infine, che vengano fatte sparire tutte le notizie riguardanti quegli esperimenti con un'operazione di "pulizia" degli archivi a livello mondiale e che, contemporaneamente, la stampa venga pilotata verso l'ipotesi della nascita di una nova epidemia in Africa [1].

Se anche voi, come molti altri membri della Comunità Scientifica, ritenete che sia altamente improbabile il verificarsi di un simile scenario, provate ad immaginarne uno molto più semplice, talmente semplice da apparire ancor più inquietante...
"Hiv feat. Aids - La Frode Scientifica del Secolo".
Note e fonti:
[1] "Manuale di disinformazione - I media come arma impropria: metodi, tecniche, strumenti per la distruzione della realtà", di Bruno Ballardini, Edizione Castelvecchi, 13, 14
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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Inviato il: 28/11/2012 22:05
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  •  ByB
      ByB
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/5/2011
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bè ultimamente era un pò sotto tono ed infatti hanno pensato bene di ricominciare con la pubblicità regresso a ricordarci che, si, esiste ancora, avanti preservatevi!

un saluto By B.
Inviato il: 4/12/2012 20:27
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  •  nessuno
      nessuno
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/7/2005
Da Albino (BG) - Bassa Valle Seriana
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C'è un'ipotesi ancora più semplice: Nyko si è inventato tutto, dalla prima all'ultima parola.

Buona vita

P.S.: Il che non significa che la "versione ufficiale" circa l'origine dell'AIDS sia vera. Magari l'AIDS è davvero un'arma batteriologica (o virusologica) sfuggita di mano o introdotta volutamente, però una serie di disturbi e di malattie che rispondono alla voce "sintomi dell'AIDS" esistono. E l'uso del profilattico è in ogni caso auspicabile, dato che protegge anche da altre infezioni (tipo candida albicans) che, da molti, su questo sito, sembrano essere considerate concause dei tumori.
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"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
Inviato il: 4/12/2012 20:41
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
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@nessuno

Spesso la soluzione più semplice è la migliore ... difficile pensare a un virus sfuggito di mano, grazie a cui però guadagnano miliardi!

La realtà è che esiste l'AIDS , ma che NON ha nulla a che fare con l'HIV.
(O meglio, ad oggi, con circa 100.000 ricercatori che lo studiano da più di 25 anni senza trovare uno straccio di relazione, direi che si possa affermare non abbiano nulla a che fare uno con l'altro.)
Cosa che si evince abbastanza bene dal sito linkato da Nyko.

Quindi non c'è alcuna malattia infettiva, ma hanno pensato bene di darti ... non un vaccino o tutti avrebbero capito che era na cazzata, ma un antiretrovirale (che se ti ci informi 20 minuti capisci che è na cazzata, ma la maggiorparte delle persone non ha voglia di perdere manco 20 minuti).

Son dei geni, prima ti fanno un inutile test (ha grossomodo il 50% di falsi positivi, chiedi a una cartomante è uguale!) e dopo ti danno una "cura" che ti fa morire con gli stessi sintomi del virus che hanno inventato!

Geni! Criminali, ma geni!

p.s. Il preservativo, consiglio di metterlo per evitare lo scolo, molto più fastidioso dell'innocuo hiv.
Inviato il: 4/12/2012 22:37
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  •  nessuno
      nessuno
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/7/2005
Da Albino (BG) - Bassa Valle Seriana
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Sinceramente, sto ancora cercando di capire, quindi ti prego di consentirmi di avere dubbi su qualsiasi opinione (compresa la mia, ovviamente).

Mi pare strano, tuttavia, che non ci siano relazioni tra virus HIV e sindrome AIDS. Non mi risultano casi in cui ci sia HIV ma non AIDS, né (ed è più importante) soggetti che soffrano di AIDS ma che non siano infettati dall'HIV.

Sia chiaro. Può anche essere che siano coincidenze, ma mi pare siano un po' troppe per essere solo coincidenze o correlazioni.

Un antiretrovirale non è esattamente una cazzata. Dopotutto, a parte l'aciclovir, non mi risulta che disponiamo di farmaci efficaci contro i virus (all'interno dell'organismo umano, quantomeno).

In ogni caso, fosse vero quel che scrivi, "cui prodest"?

Buona vita
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Inviato il: 4/12/2012 23:57
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
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Citazione:

nessuno ha scritto:
Sinceramente, sto ancora cercando di capire, quindi ti prego di consentirmi di avere dubbi su qualsiasi opinione (compresa la mia, ovviamente).


Ci mancherebbe...

Citazione:
Mi pare strano, tuttavia, che non ci siano relazioni tra virus HIV e sindrome AIDS. Non mi risultano casi in cui ci sia HIV ma non AIDS, né (ed è più importante) soggetti che soffrano di AIDS ma che non siano infettati dall'HIV.


Premesso che la mia affermazione è oggettivamente esatta, ad oggi, NESSUNO è in grado di portare alcuna ricerca pubblicata su una rivista peer review che dimostri una relazione HIV/AIDS (ho invitato tanti presunti medici e scienziati a smentirmi, ma ancora nulla, se ci riesci tu ...)

In realtà i morti per AIDS conclamato SENZA avere il virus dell'HIV, sono più di 4600 (non ricordo il numero preciso, comunque lo trovi in "AIDS: il virus inventato", di Peter Duesberg), numero che non può più aumentare perchè, appena se ne sono accorti, hanno inserito come clausola per essere affetto da AIDS, quella di AVERE l'HIV.
Ma è palesemente una truffa (una volta che SAI), se due gemelli vanno in ospedale con polmonite e senza linfociti T, ma solo uno ha l'HIV; diranno che uno è morto di AIDS, l'altro di polmonite.

Come quando si sono accorti che il 90% dei malati è di sesso maschile hanno subito inserito il tumore al collo dell'utero come malattia collegata all'AIDS, sai, nessun virus è in grado di riconoscere il sesso, tutte le epidemie (e fosse un virus ne avremmo una grossa!) hanno grosso modo il 50% di malati di ambo i sessi ... quindi cercano di modificare le statistiche barando schifosamente.


Citazione:
Sia chiaro. Può anche essere che siano coincidenze, ma mi pare siano un po' troppe per essere solo coincidenze o correlazioni.

Nessuna coincidenza, semplice disinformazione ... se senti i tg pensi che lò'11 settembre l'hanno fatto 19 islamici, passi venti minuti qui sopra e probabilmente cambi idea.

Citazione:
Un antiretrovirale non è esattamente una cazzata. Dopotutto, a parte l'aciclovir, non mi risulta che disponiamo di farmaci efficaci contro i virus (all'interno dell'organismo umano, quantomeno).


Si scusa, mi sono espresso male, QUESTO antiretrovirale è una cazzata, visto che il test non è in grado di individuare la presenza di virus (almeno a detta dello scopritore del metodo) e quando hanno cominciato a distribuire l'AZT, il virus (o retrovirus) dell'HIV manco era stato isolato.

Se bigpharma se ne esce oggi con il vaccino dell'influenza 2013, la prima parola che ti viene in mente non è: cazzata? ^__^

Citazione:
In ogni caso, fosse vero quel che scrivi, "cui prodest"?

Buona vita


Guarda il fatturato delle varie "cure" ... e la risposta arriverà da sola.


Io ti ho solo dato alcuni imput che puoi verificare da solo, ma di cose ce ne sono molte più che per i fatti dell'11 settembre!

E chiedo scusa se traspare un mio certo astio nei confronti di questi criminali, ma dal mio punto di vista hanno fatto molti più morti di Hitler e Stalin messi insieme.
Inviato il: 5/12/2012 0:28
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  •  ByB
      ByB
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#7
Mi sento vacillare
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#8
Mi sento vacillare
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Se i problemi sociali sono culturalmente definiti, è ragionevole attendersi che essi aumentino e calino in popolarità nel corso del tempo.
I Professori Stephen Hilgartner e Charles L. Bosk, hanno cercato di identificare cosa spieghi "il sorgere e il declino dei problemi sociali", cominciando da cosa viene identificato come problema sociale.
Questi autori immaginano un'arena pubblica in cui ha luogo una competizione tra le situazioni che potenzialmente possono etichettarsi come problemi sociali.
Questa competizione si realizza in due forme:
1) nella definizione o nell'inquadramento dello stesso problema;
2) nella cattura dell'attenzione delle Istituzioni - il Governo, i media, le fondazioni - le cui risorse o "capacità di azione" sono limitate.
Quelle situazioni che vengono selezionate come problemi sociali sono fenomeni che hanno caratteristiche specifiche: esse sono o possono essere drammatizzate; trattano temi mitici profondamente radicati nella cultura; e sono politicamente vitali, spesso perché collegati a potenti gruppi di interesse. I vincitori di questa competizione acquisiscono lo statuto di problemi sociali ampiamente riconosciuti.

I movimenti sociali richiedono che le persone siano motivate a riconoscere che esiste un problema, ad accettare la possibilità che venga risolto e a considerare una certa linea d'azione come adatta a produrre questo risultato.
Per collegare un pubblico ad un problema sociale, occorre formulare il problema in modo tale che il pubblico accetti la sua rilevanza. Questo è normalmente concepito come un problema di framing.

Secondo il sociologo Erving Goffman, un frame è uno schema interpretativo (una "cornice") che permette alle persone di dare un senso a ciò che esperiscono.
Coloro che creano il frame, i cosiddetti claims-makers, devono colmare il divario tra la loro visione del problema e quella del pubblico ma devono anche scuotere le persone, commuoverle.
Questo significa non solo fare appello alla sfera cognitiva ma anche a quella emotiva. Gli attivisti dei movimenti usano spesso l'Arte per raggiungere i cuori dei potenziali sostenitori della loro causa [1].
"Hiv feat. Aids - La Frode Scientifica del Secolo".
Note e fonti:
[1] "Sociologia della cultura", di Wendy Griswold, il Mulino Editore, 155-159
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#9
Mi sento vacillare
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nessuno ha scritto:
E l'uso del profilattico è in ogni caso auspicabile, dato che protegge anche da altre infezioni [...]
"[...] e statistiche, piuttosto attendibili, prodotte dal "Center for Disease Control" mostravano che, almeno negli Stati Uniti, i casi di tutte le malattie veneree conosciute erano in aumento, il che dimostrava che la gente non usava i profilattici, mentre i casi di Aids, attenendosi alla definizione originaria della malattia, erano in diminuzione."

Note e Fonti:
[1] "Ballando nudi nel campo della mente", di Kary B. Mullis, Baldini and Castoldi, Milano, 2000, 180-192

P.s. per chi non lo sapesse, la "Polymerase Chain Reaction" ("PCR") è utilizzata, a tutt'oggi, per confermare e monitorare l'intensità dell'infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue.
Queste le parole del suo inventore Kary B. Mullis, Premio Nobel nel 1993 proprio grazie alla invenzione della "PCR":
"[...] non è in grado di identificare virus [...]"
nessuno, leggiti prima qualcosina sull'argomento... ti consiglio un blog
"Hiv feat. Aids - La Frode Scientifica del Secolo".


Ciaoo
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#10
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nessuno ha scritto:
In ogni caso, fosse vero quel che scrivi, "cui prodest"?
Aziende farmaceutiche, maybe?
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#11
Mi sento vacillare
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nessuno ha scritto:
E l'uso del profilattico è in ogni caso auspicabile, dato che protegge anche da altre infezioni (tipo candida albicans) che, da molti, su questo sito, sembrano essere considerate concause dei tumori.
Veniamo dunque alle cure per l'Aids: gli antiretrovirali. L'"Azt", prodotto dalla multinazionale inglese "Glaxo Wellcome Inc.", è considerato, senza ombra di dubbio, il più famigerato farmaco contro l'Aids che sia mai stato prodotto [2].
La "Food and Drug Administration" ("FDA"), l'ente statunitense che verifica l'efficacia dei farmaci, lo ha approvato ufficialmente solo nel 1987, ma ne ha consentito l'uso in via sperimentale fin dalla "scoperta" dell'Hiv, anche in associazione con altri farmaci, come del resto, aveva già fatto in precedenza autorizzandone l'uso per altre patologie, sin dal 1964 [13].
Sono, in fatti, in molti a sottacere che tale farmaco, inizialmente ideato come terapia antitumorale, solamente in un secondo momento viene "riciclato" per contrastare quello che, è bene ricordarlo, è il virus più finanziato al mondo, anzi, il più finanziato di tutti i tempi.
L'"Azt", ideato come terapia antitumorale, non è mai stato messo in commercio perché, secondo alcuni Scienziati, fra cui il Premio Nobel Kary B. Mullis [7], ritenuto letale. Non pericoloso, non semplicemente tossico ma letale [2]. Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale, l'"Azt" è rimasto inutilizzato per 20 anni, poiché si constatò sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. La "Glaxo Wellcome Inc." ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed è passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell'"Azt" per malato è di circa 250.00 euro al mese. Il profitto lordo per la "Glaxo Wellcome Inc.", nell'anno 1993, è stato di 290 milioni di euro [9].
Uno dei professori che si occupò dello studio del farmaco dichiarò che lo stesso era stato definito mortale, quindi assolutamente improponibile per i malati di cancro, per gli omosessuali, però, pareva potesse andare. I termini che utilizzò furono molto più pesanti, fatto sta che questo disse e questo fu. Gli studi dello scienziato Peter H. Duesberg, infatti, dimostrano che i sieropositivi che poi si sono ammalati di Aids hanno sviluppato una immunodeficenza non a causa di un virus, nemmeno mai isolato, ma della cura a cui sono stati sottoposti [2].

Note e fonti:
[2] "Aids: Storia di un virus che non c'è", di Laura Malucelli, scritto per "Tutto quello che sai è falso - Manuale dei segreti e delle bugie", Nuovi Mondi, 59, 60
[7] Tratto da www.oikos.org
[9] "AIDS la grande truffa", di Luigi De Marchi e Franco Franchi, ed. Nexus New Time, tratto da www.reiki.info
[13] Tratto da una ricerca scientifico/politica a cura di AnOK4U, del collettivo "Il Mondo Capovolto", Chieri (TO)

Sempre tratto da
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Inviato il: 5/12/2012 10:32
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  •  effeviemme
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#12
Mi sento vacillare
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nessuno cit.

Mi pare strano, tuttavia, che non ci siano relazioni tra virus HIV e sindrome AIDS. Non mi risultano casi in cui ci sia HIV ma non AIDS, né (ed è più importante) soggetti che soffrano di AIDS ma che non siano infettati dall'HIV.
-------------------------------

Penso che potresti trovare interessante questo link
una intervista a Montagner

che, sulla base delle considerazioni dello stesso Montagner, a me ha fatto spuntare altri dubbi sulla "realtà" della patologia.
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Inviato il: 5/12/2012 12:06
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#13
Sono certo di non sapere
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Scusa effeviemme, ma col Francese sto messo più o meno come con l'aramaico ^__^

Non so cosa dice il filmato, ma ricordo che anche Montagner, prima di essere allontanato gentilmente dai salotti buoni della "scienza", dichiarò che l'HIV è un virus quasi innocuo che si debella in due settimane.
E' di questo che parla il video?
Inviato il: 5/12/2012 21:29
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  •  effeviemme
      effeviemme
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#14
Mi sento vacillare
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Ghilgamesh cit.:

dichiarò che l'HIV è un virus quasi innocuo che si debella in due settimane.
E' di questo che parla il video?
-------------

Si, in linea di massima è qualcosa del genere.
Appena riesco ti posto la trascrizione di quanto ho capito dai sottotitoli.

ciao
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Inviato il: 5/12/2012 22:55
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  •  effeviemme
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#15
Mi sento vacillare
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@ Ghilgamesh

Beh, io ci ho provato: ecco il testo:

Traduzione un po' rudimentale dei sottotitoli dell'intervista a Montagner:

Intervistatore:

Lei ha parlato piuttosto di stress ossidativo: forse trattare lo stress ossidativo è un miglior modo di occuparsi dell'epidemia africana di AIDS?

Montagner:

Io credo che sia uno dei modi di affrontarlo per diminuire il tasso di trasmissione, perchè io credo che l'HIV, ... si può essere esposti più volte all'HIV senza esserne infettati in modo cronico.
Il nostro sistema immunitario si sbarazza dei virus in qualche settimana, se si ha un buon sistema immunitario.
E quello è il problema degli africani; la loro alimentazione non è molto equilibrata, essi sono sotto stress ossidativo, anche se non sono infetti da HIV.
Dunque, il loro sistema immunitario già non funziona bene, dunque è predisposto, può, sapete, permettere all'HIV di entrare e persistere.
Dunque ci sono più soluzioni, che non sono il vaccino; la parola magica: il vaccino.
E dando degli antiossidanti, dei buoni antiossidanti, delle misure di igiene, e combattendo le altre infezioni.
Dunque esse ( le misure) non sono spettacolari, ma possono, sapete, ridurre molto bene l'epidemia al livello cui siamo nei paesi occidentali.

Int.
Se abbiamo un buon sistema immunitario, allora, il nostro corpo può sbarazzarsi naturalmente dell'HIV ?

Mont.
SI

Int.
Oh, molto interessante: lei pensa che noi dobbiamo insistere di più con gli antiossidanti e delle cose di questo genere in Africa, piuttosto che per gli antiretrovirali ?

Mont.
Sapete, noi dobbiamo insistere più verso una combinazione di misure: Antiossidanti, consulenze nutrizionali, alimentazione, lottare contro le altre infezioni: la malaria, la tubercolosi, i parassiti, i vermi; l'educazione sicuramente, l'igiene genitale per le donne e anche per gli uomini.
Delle misure molto semplici che non sono molto costose, ma che possono fare molto.
Ed è mio... attualmente mia preoccupazione verso numerose e spettacolari azioni per dei fondi mondiali per l'acquisto di medicinali ecc. ..e Bill Gates ecc. ... per un vaccino.
Ma, sapete, questo genere di misure non sono ben finanziate, non sono del tutto finanziate.
Dove lo sono, sapete, questo dipende veramente dal governo locale, di fare questa scelta.
Ma i governi locali ricevono i loro consigli dai consulenti scientifici dei laboratori, e non ricevono questi consigli molto spesso.

Int.
Dunque non ci sono soldi per l'alimentazione: è così?

Mont.
Non c'è profitto, non c'è da guadagnare, si.
L'acqua è importante, l'acqua è la chiave.

Int.
Ora, una cosa che lei ha detto, mentre stava parlando del fatto che se si ha un sistema immunitario solido è possibile sbarazzarsi dell'HIV/AIDS...

Mont.
Naturalmente

Int.
Se prendo un africano povero che è stato infettato e rinforziamo il suo sistema immunitario, è possibile per lui sbarazzarsi ugualmente dell'HIV/AIDS?

Mont.
Lo penso ( sono portato a pensarlo)

Int:
Ok, è importante, è un punto importante.

Mont.
è una conoscenza importante che è completamente trascurata.
Le persone pensano sempre ai medicinali e ai vaccini.
Dunque questo è un messaggio che può essere diverso da quello che avete sentito in precedenza, no?

Si, il mio messaggio è diverso da quello che avete sentito da Fauci * (Anthony) ,
si, si, è un po' diverso.



* http://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_Fauci

NB:
chiedo scusa per la traduzione rudimentale ma la sostanza dovrebbe essere corretta: il mio "studio" del francese risale a circa 50 anni fa.

ciao
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Inviato il: 6/12/2012 0:05
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: La Frode Scientifica del Secolo
#16
Sono certo di non sapere
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Grazie mille Effeviemme.

Personalmente credo che quest'intervista dovrebbe essere appensa nelle scuole al posto del faccione inutile di Napolitano!

Invece è quasi impossibile leggerla in Italiano! (io non ricordo dove la trovai, ma mi sembra di averla letta in inglese)

Cioè, abbiamo il presunto scopriore della relazione HIV/AIDS che afferma candidamente che se hai un buon sistema immunitario (quindi non hai l'AIDS!) guarisci tranquillamente dall'HIV!


E non credo si debba essere scienziati per capire che quindi, NON è l'HIV a farti venire l'ADIS.

Almeno secondo il suo "scopritore"!

Che se lo aggiungiamo allo scopritore del test, che afferma che il suo test NON scopre virus ... che altro serve a dimostrare la colossale truffa (e strage!) ?
Inviato il: 6/12/2012 9:31
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#17
Mi sento vacillare
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:
che altro serve a dimostrare la colossale truffa (e strage!) ?
E' il 1980 quando il Dottor Robert Gallo, docente del "National Cancer Institute" di Bethesda, dichiara di aver isolato, nelle cellule di un leucemico, tracce di acido nucleico che non può essere altro che un nuovo virus, che viene "battezzato" dal suo scopritore col nome di "Human T-cell Leukemia Virus" ("Htlv"). E' l'atto di nascita del virus dell'Aids.

Riporto un estratto molto indicativo di un procedimento penale nei confronti di Robert Gallo, tenutosi in Australia nel 2007, in cui Gallo stesso ammette, davanti al Giudice, che l'Hiv non è la causa dell'Aids.
L'avvocato a Gallo: "Lei aveva trovato l'Hiv in 48 persone su 119, cioè il 40%?"

Gallo: "Sono d'accordo"

Avvocato: "E' d'accordo sul fatto che l'isolamento dell'Hiv soltanto dal 40% dei pazienti non costituisce la prova che l'Hiv causa l'Aids?"

Gallo: "Direi di sì, da solo, indipendentemente, un isolamento del 40% di un nuovo virus, direi che non è la causa".

A pagina 1300 Gallo ammette il fatto di riscontrare basse percentuali di positività nei soggetti con i sintomi dell'Aids:

Avvocato: "Per gli adulti con KS (Sarcoma di Kaposi), del 30%; per gli adulti con infezioni opportunistiche da Aids del 47%. Lei accetta le sue cifre?"

Gallo: "Accetto le cifre".

Nella pagina 1317 Gallo riconosce che non ha riscontrato il cosiddetto Hiv nelle lesioni da KS (Sarcoma di Kaposi) e nemmeno nelle cellule T; nella pagina 1318 Gallo ammette che i test di 'carica virale' non possono essere adoperati per dimostrare l'avvenuta infezione dovuta ad un virus.
La trascrizione del processo è consultabile su:
http://aras.ab.ca/articles/legal/Gallo-Transcript.pdf
Trovate tutto su
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Michel Foucalut
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#18
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1) i media enfatizzano un evento, un'azione, un gruppo, una personalità e quant'altro, così che passa in primo piano.
Questa è la fase della focalizzazione ma è solo la prima, necessaria ma di per sé non sufficiente a determinare l'influenza cognitiva;

2) l'oggetto focalizzato dall'attenzione dei media deve essere inquadrato, deve essere interpretato alla luce di un qualche tipo di problema che esso rappresenta.
Questa è la fase del framing, cioè dell'"imposizione" di un quadro interpretativo a ciò che è stato coperto intensivamente;

3) nella terza fase, si crea un legame tra l'oggetto o evento, ed un sistema simbolico, cosicché l'oggetto diventa parte di un panorama sociale e politico riconosciuto.
Questa è la fase in cui i media sono decisivi nel legare eventi discreti, discontinui, in una vicenda costante, che si sviluppa senza soluzione di continuità;

4) infine, il tema acquista peso se può personificarsi in individui che se ne facciano "portavoce" [1].
"Hiv feat. Aids - La Frode Scientifica del Secolo".
Note e fonti:
[1] "Teorie delle comunicazioni di massa", di Mauro Wolf, Strumenti Bompiani, 175
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#19
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Non si abbandona mai una teoria semplicemente perché troppo fitta di enigmi impossibili da risolvere: i cambiamenti avvengono solo nel momento in cui si riconosce l'esistenza di una teoria alternativa in grado di funzionare meglio.
Per mutare le convinzioni vigenti in materia di Hiv/Aids, occorre offrire un quadro di riferimento completo per spiegare che cos'è l'Aids, che cos'è l'Hiv e per quale ragione si è affermata per tanto tempo un'interpretazione errata.

A partire dal 1985, sono state effettuate decine di milioni di test dell'Hiv, in grande maggioranza su persone che non si ritenevano a rischio di infezione, come donatori di sangue, militari, partorienti e molte altre categorie.
In qualunque occasione e luogo degli Stati Uniti siano stati effettuati questi test, sono emersi casi di sieropositività all'Hiv.
Non molti: solo pochi individui ogni mille o diecimila, una percentuale simile. Però ovunque.
Se davvero l'Hiv, come sostengono gli esperti, si fosse sviluppato originariamente a San Francisco, New York e Los Angeles non prima degli anni '70, allora non sarebbe possibile ritrovarlo diffuso su un territorio tanto vasto già nel 1985.
Semplicemente, non c'era il tempo necessario perché un virus, che si diffonde per via sessuale, potesse allargarsi a partire dagli ambienti gay di poche metropoli sino al punto da contagiare persino delle reclute dell'esercito non ancora ventenni, sia maschi che femmine, provenienti da ogni angolo della Nazione.

Tra i ragazzi che avevano fatto richiesta volontaria di arruolamento tra il 1985 e il 1989, i casi di positività al test erano equamente ripartiti su entrambi i sessi. E, tuttavia, il 95% delle vittime dell'Aids, all'epoca, era rappresentato da maschi [1].

Di norma, la percentuale di individui positivi al virus dell'Hiv registrata fra i donatori di sangue e le reclute militari, negli ospedali e nelle cliniche, non è tanto sbilanciata: circa due uomini per ogni donna, dunque un 65%, non certo un 95%.
Tra gli adolescenti, inoltre, il numero di casi femminili di sieropositività, supera spesso quello registrato tra i coetanei maschi.

E i neonati come contraggono l'infezione? Dalla madre, naturalmente.
Ma perché i neonati maschi registrano un tasso di infezione superiore del 25% a quello delle femmine?
Si ritiene che quella da Hiv sia un'infezione permanente. In caso di contagio, non c'è modo di liberarsene. Secondo questo principio, dunque, la diffusione dell'Hiv non può diminuire in una popolazione, ma solo aumentare. Eppure i dati mostrano una sua effettiva diminuzione nel corso degli anni '80, in tutti gli Stati ed in tutti i gruppi esaminati: donatori di sangue, soldati in servizio attivo, reclute, studenti dei programmi di formazione statali, individui che si erano sottoposti al test in cliniche di ogni tipo.

Di solito, tra chi fa uso di sostanze stupefacenti, si registra una più elevata percentuale di positività al test dell'Hiv. Ma, tra chi ha smesso di drogarsi, l'incidenza è minore e tende a diminuire con il passare del tempo, purché i soggetti non ricomincino a fare uso di stupefacenti. Come sono potuti guarire?

I neonati risultano positivi al test dell'Hiv con una frequenza tra le quattro e le dieci volte maggiore rispetto ai bambini di età compresa tra un anno e l'adolescenza. Come fanno questi neonati a guarire?

Perché i tossicodipendenti che si scambiano le siringhe mostrano livelli di infezione inferiori a quelli di chi usa aghi sterili, come è emerso da un confronto dei dati raccolti presso le stesse cliniche e in due paesi diversi?
E perché chi fuma il crack mostra un livello di infezione più elevato rispetto a chi si inietta cocaina?
E perché chi si inietta cocaina mostra un livello di infezione più elevato rispetto a chi si inietta eroina, che, a propria volta, rischia maggiormente rispetto a chi si inietta anfetamine? Forse perché l'anfetamina sterilizza gli aghi?

Nel giugno del 2005, un comunicato stampa dei "Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie" annuncia che il numero di americani infettati dall'Hiv ha superato "per la prima volta" il milione di unità.
Vent'anni prima, nel 1986, la stima oscilla tra il milione e il milione e mezzo di casi; stima poi ridimensionata nel corso dei mesi successivi alla forbice 945.000-1.410.000. Si tratta di cifre piuttosto precise, perciò i Centri dovevano esserne piuttosto sicuri.
Nel 1990, si valuta che circa un milione di americani dovesse essere stato contagiato ma che, all'inizio del 1986, gli individui infetti fossero solo 750.000.
Nel 1993, la blasonata rivista "Science" stima oltre un milione di casi in tutti gli Stati Uniti.
Nel 2005, dodici anni più tardi, siamo di nuovo a quota un milione... "per la prima volta"?!

Da qualsiasi punto di vista la si voglia considerare, non si tratta di un'epidemia in via di espansione. II numero delle persone infette non è cambiato in modo significativo. Ma non sono cambiati neppure i toni isterici e i tentativi di seminare la paura: la propaganda continua a insistere che chiunque è a rischio e che il sesso non è sicuro.
Considerare quella da Hiv un'infezione sessualmente trasmissibile non ha senso da alcun punto di vista.
Perché mai i pazienti ricoverati per tubercolosi dovrebbero mostrare un'incidenza dell'Hiv pari a quella dei pazienti ricoverati per malattie veneree?
E perché tra i pazienti degli ospedali psichiatrici si registrano livelli di infezione ancora maggiori?
Com'è possibile che la diffusione dell'Hiv sul territorio statunitense mostri esattamente le stesse caratteristiche dopo un lasso di tempo di vent'anni?
E perché la sua distribuzione non è omogenea, evidenziando una prevalenza di casi lungo la costa atlantica e nel Sud rispetto al Centro-Nord? E questa distribuzione è stata riscontrata in tutti i gruppi presi in esame: reclute dell'esercito, studenti dei programmi di formazione statali, partorienti e persone che si erano sottoposte al test in cliniche di ogni genere! Che cosa c'è di tanto pericoloso nelle pratiche sessuali diffuse nel Sud-Est e lungo la costa atlantica?
Perché gli asiatici contraggono meno facilmente l'infezione rispetto ai bianchi che, a loro volta, si ammalano meno facilmente dei latino-americani, che, tuttavia, si ammalano comunque meno degli afro-americani? E questa caratteristica si ripresenta in tutti i gruppi esaminati - militari, marinai, Marines, donatori di sangue, neo-mamme ecc. - sempre nello stesso modo! Quale tipo di virus discrimina le sue vittime su base razziale?

La ragione non sta nel fatto che le minoranze etniche sono state discriminate tanto a lungo da aver sviluppato naturalmente una tendenza a contrarre più facilmente le malattie sessuali. I nativi americani, forse l'etnia più discriminata di tutte, vantano infatti un livello di infezione minore rispetto a quello registrato fra la popolazione latino-americana, e decisamente inferiore rispetto a quello degli afro-americani.
E perché i latino-americani della costa occidentale contano percentuali di infezione paragonabili a quelle della popolazione anglo-americana, mentre sulla costa orientale sono sieropositivi quasi quanto gli afro-americani [2]?

Vi chiedo solo di considerare i dati. Dati presenti in articoli apparsi su riviste rispettabili, scritti, riveduti e corretti da gruppi di esperti, e nelle relazioni ufficiali dei "Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie" e del "Dipartimento della Difesa", tutti liberamente consultabili e facilmente reperibili online su
"Hiv feat. Aids - La Frode Scientifica del Secolo".
Note e fonti:
[1] Tutte le seguenti affermazioni sono pienamente confermate dalle fonti originali presenti nella letteratura medico-scientifica istituzionale. Queste fonti sono citate in "The origin, persistence and failings of Hiv/Aids theory", di Henry H. Bauer, Me Farland, Jefferson NC, 2007
[2] Molte di queste fonti sono citate anche nel libro di cui alla nota precedente
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#20
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Citazione:

Nyko ha scritto:
Vi chiedo solo di considerare i dati. Dati presenti in articoli apparsi su riviste rispettabili, scritti, riveduti e corretti da gruppi di esperti, e nelle relazioni ufficiali dei <i>"Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie"</i> e del <i>"Dipartimento della Difesa"</i>, tutti liberamente consultabili e facilmente reperibili online su<blockquote><i>"<a href="http://lafrodescientificadelsecolo.blogspot.com/" target="_blank">Hiv feat. Aids - La Frode Scientifica del Secolo</a>"</i>.</blockquote></div><div align="justify">Note e fonti:<br><i>[1] Tutte le seguenti affermazioni sono pienamente confermate dalle fonti originali presenti nella letteratura medico-scientifica istituzionale. Queste fonti sono citate in "<a href="http://failingsofhivaidstheory.homestead.com/" target="_blank">The origin, persistence and failings of Hiv/Aids theory</a>", di Henry H. Bauer, Me Farland, Jefferson NC, 2007<br>[2] Molte di queste fonti sono citate anche nel libro di cui alla nota precedente</i></div>



Dopo aver letto gli articoli e le interviste dovresti anche trovare il tempo per andare nel reparto infettivi DAY HOSPITAL al mattino quando fanno i prelievi, tra le 7 e le 9 e 30 di solito, e chiedere chiarimenti a qualche hiv+ ( fai attenzione che a differenza di un tempo gli HIV dei reparti infettivi non li riconosci a prima vista ) e meglio ancora se vai dal medico di turno disponibilissimo per consigli e spiegazioni a tutti.. dai pazienti a coloro che hanno avuto comportamenti a rischio, quasi sempre sex senza protezione. Ti spiegheranno loro tante cose, da come è cambiato il decorso della malattia dall'avvento dei primi inibitori della proteasi nel 1997 ai long term survivor e soprattutto ti spiegheranno come fare per non beccarsi l'infezione. Trova il medico con più di 20 anni di attività, che ha vissuto gli anni devastanti della mortalità al 100% di chi entrava in AIDS, e prova a raccontargli che tu su internet hai trovato questo e quell'articolo che mettono in dubbio perfino l'esistenza dell HIV=AIDS ( circa il due-tre per cento degli infetti è un long term survivor... nessuno ha ancora capito perchè dopo 25-30 anni non entrano in AIDS, quando il tempo medio per entrare in aids dal contagio è di 6-10 anni dal contagio per la stragrande maggioranza degli infetti )
Migliore occasione di quella non puoi avere per capirne un pò di più su questa infezione.




Citazione:


Cioè, abbiamo il presunto scopriore della relazione HIV/AIDS che afferma candidamente che se hai un buon sistema immunitario (quindi non hai l'AIDS!) guarisci tranquillamente dall'HIV!


E non credo si debba essere scienziati per capire che quindi, NON è l'HIV a farti venire l'ADIS.



La capacità infettiva di un virus dipende dal numero delle particelle virali non difettive.
Chi ha il virus dell'epatite C o B ha valori nell'ordine dei milioni di copie
Chi ha il virus HIV ha tante copie se supera le 50-100.000. ( tante difettive )
Meno copie in circolo significa meno capacita di contagio.
L'infezione da hiv diventa cronica solamente nel momento in cui il virus si integra nel dna della cellula con successiva fase di latenza ovvero quando smette di dare ordini alla cellula di proseguire nella replicazione attiva. Non avviene subito al momento del contagio, ma dopo 3 o 4 giorni dal contagio. Difatti la PREP funziona solamente entro le prime 48 ore dal contagio.. dopo non serve più perchè l'infezione diventa latente. Puo benissimo essere che qualche fortunato riesca a liberarsi dal virus senza l'ausilio dei farmaci nelle prime 24-48 ore dal contagio, prima dell'instaurarsi della latenza ( le cellule latenti infette dall'hiv diventano irriconoscibili per sempre dal sistema immunitario .. ma sempre pronte a risvegliarsi prima o dopo iniziando a produrre virioni ). Piccolo problema.. ETICAMENTE non sarà mai possibile fare delle sperimentazioni cliniche per verificare questa ipotesi, cioè contagiare qualcuno deliberatamente, e vedere come reagisce il sistema immunitario in presenza del virus.
Inviato il: 25/12/2012 22:54
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#21
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Quando accettò la nomina a Segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, come tutti i pubblici funzionari, fu obbligato a spogliarsi di tutte le partecipazioni azionarie che avrebbero potuto essere influenzate - nel bene o nel male - dalle decisioni prese durante il mandato.
Molto semplicemente, ciò significava vendere tutte le azioni legate alla sicurezza nazionale o alla difesa.
Ma Rumsfeld faticò molto. Le sue partecipazioni azionarie in aziende legate in vario modo ai disastri, erano così numerose che il neosegretario affermò che non sarebbe riuscito a disfarsene entro i termini stabiliti, e piegò le norme etiche in suo favore, cercando di tenersi strette più azioni possibili.
Vendette le azioni della "Lockheed Martin", della "Boeing" e di altre imprese del settore della Difesa, e mise in un blind trust 50 milioni di dollari in azioni.
Ma dopo tutto ciò, era ancora proprietario unico o parziale di agenzie private d'investimento attive nel settore della Difesa e delle biotecnologie.
Rumsfeld era restio a subire una perdita vendendo in fretta quelle aziende, e invece chiese proroghe di due-tre mesi rispetto alla data stabilita: un evento molto raro a quei livelli di Governo.
Ciò significava che, per sei mesi dopo l'elezione a Segretario alla Difesa, e forse ancora oltre, Rumsfeld fu impegnato nella ricerca di acquirenti appropriati alle sue aziende.

Quando si trattò della "Gilead Sciences", l'azienda che Rumsfeld presiedeva e che deteneva il brevetto per il "Tamiflu", il Segretario alla Difesa si impuntò. Quando gli fu chiesto di scegliere tra i suoi interessi finanziari e il suo incarico pubblico, lui, semplicemente, si rifiutò di farlo.
Le epidemie sono questioni che toccano la Sicurezza Nazionale, e dunque rientrano interamente nell'ambito di competenza del Segretario alla Difesa. Eppure, in barba a questo palese conflitto di interessi, Rumsfeld restò proprietario di azioni della "Gilead Sciences" per un valore stimato tra gli 8 e i 39 milioni di dollari per tutta la durata del suo mandato.

Il rifiuto di Rumsfeld di piegarsi alla legge si rivelò molto redditizio.
Se avesse venduto le azioni "Gilead Sciences" all'inizio del mandato, nel gennaio 2001, ognuna gli avrebbe fruttato solo 7,45 dollari.
Ma conservandole durante l'allarme sull'influenza aviaria, l'isteria collettiva sul bioterrorismo e le decisioni della sua stessa Amministrazione di investire fortemente nell'azienda, Rumsfeld si ritrovò, alla fine del suo mandato, con azioni che valevano 67,60 dollari l'una: un aumento dell'807 per cento.
Nell'aprile 2007, erano arrivate a 84 dollari l'una. Ciò significa che quando lasciò il posto di Segretario alla Difesa, Rumsfeld era un uomo incomparabilmente più ricco di quando era arrivato: un evento raro per un multimiliardario che svolge un incarico pubblico [1].

Il deciso rifiuto opposto da Rumsfeld alla possibilità di smettere di arricchirsi sui disastri, mentre ricopriva la più importante carica nella Sicurezza Nazionale, ebbe diverse concrete ripercussioni sul suo rendimento lavorativo.
Per gran parte del suo primo anno in carica, mentre cercava di scaricare i suoi pacchetti azionari, Rumsfeld dovette sottrarsi a un numero impressionante di decisioni politiche cruciali.
Secondo l'"Associated Press",
"ha evitato riunioni al Pentagono in cui si parlava di Aids".
Ora vi starete chiedendo cosa c'entri l'Aids in tutto ciò.
Ecco la risposta: la "Gilead Sciences", tra gli altri brevetti, ne possiede anche alcuni per farmaci ritenuti "cruciali" per la lotta all'Aids.
E ci si meraviglia ancora del perché il programma mondiale di lotta contro l'Aids degli Stati Uniti sia gestito dal "National Security Council" e dalla CIA, o del perché, siti come www.aids-statistics.com, accessibili fino al 2001, siano stati cancellati.


Immagine tratta da www.stampalibera.com
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Note e fonti:
[1] "Shock economy", di Naomi Klein, Rizzoli Editore
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Inviato il: 3/1/2013 17:43
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Ora vi starete chiedendo cosa c'entri l'Aids in tutto ciò.
Ecco la risposta: la "Gilead Sciences", tra gli altri brevetti, ne possiede anche alcuni per farmaci ritenuti "cruciali" per la lotta all'Aids


E con questa affermazione non hai detto nulla.
Inviato il: 4/1/2013 7:23
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Re: La Frode Scientifica del Secolo
#23
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mirco ha scritto:
E con questa affermazione non hai detto nulla.
Infatti, con la singola affermazione, non ho detto nulla, con il post, invece, ho dato la mia personale lettura (lettura oggettiva sarebbe più corretto, visto che è tutto documentato)al fatto che:
Donald Rumsfeld, possessore, fra le altre, dell’Azienda "Gilead Sciences", divenendo Segretario della Difesa negli Stati Uniti d’America, è andato incontro ad un palese conflitto di interessi in cui il Segretario della Difesa, proprietario di una delle Aziende produttrici di farmaci ritenuti "cruciali" per la lotta all’Aids, può decidere di far gestire il programma mondiale di lotta contro l’Aids degli Stati Uniti dal "National Security Council" e dalla CIA, Organi che, in quanto statali, lui stesso, in quanto facente parte dell’Amministrazione al Governo, gestisce direttamente.

Mettendola in prosa spero di aver affermato qualcosa... altrimenti mi rimangono sempre i disegnini:
Donald Rumsfeld era un uomo ricco e rispettato

Nel 2001 divenne Segretario della Difesa negli Stati Uniti d’America

Contribuì a far gestire il programma mondiale di lotta contro l'Aids degli Stati Uniti dal "National Security Council" e dalla CIA (Organi, in parte, anche da lui "consigliati" ed "indirizzati") perché di primaria importanza per la Nazione (tralasciando il fatto che possedeva una delle aziende produttrici dei vaccini del virus sopra menzionato) e l'opinione pubblica se la bevve

Quando lasciò il suo incarico, sei anni dopo, era decisamente moolto più ricco e, con i soldini guadagnati, poté finalmente godersi un pò di meritato riposo
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Nyko ha scritto:
mirco ha scritto:
E con questa affermazione non hai detto nulla<div align="justify">Infatti, con la singola affermazione, non ho detto nulla, con il post, invece, ho dato la mia personale lettura (lettura oggettiva sarebbe più corretto, visto che è tutto documentato)al fatto che:
Donald Rumsfeld, possessore, fra le altre, dell’Azienda <i>"Gilead Sciences"</i>, divenendo Segretario della Difesa negli Stati Uniti d’America, è andato incontro ad un palese conflitto di interessi in cui il Segretario della Difesa, proprietario di una delle Aziende produttrici di farmaci ritenuti "cruciali" per la lotta all’Aids, può decidere di far gestire il programma mondiale di lotta contro l’Aids degli Stati Uniti dal "National Security Council" e dalla CIA, Organi che, in quanto statali, lui stesso, in quanto facente parte dell’Amministrazione al Governo, gestisce direttamente.



Non capisco il conflitto d'interesse che possa esserci tra un uomo politico che possiede azioni di una casa farmaceutica ed una malattia infettiva la cui origine è l'Africa. Non escludo che la politica possa forzare e far falsificare i risultati dei trial clinici. Ma la verità viene sempre a galla prima o dopo.... soprattutto nella medicina. Ci sono troppi avvocati in giro pronti a fare causa.
Le case farmaceutiche fanno il loro lavoro che ed è essenzialmente quello di comprare i brevetti dai piccoli laboratori di ricerca ( spesso in collaborazione con le università) solo quando le nuove molecole suscitano un minimo di interesse clinico, per poi sostenere il grosso della spesa dovuto alle varie fasi precliniche e cliniche necessarie per ottenere la commercializzazione.
Diciamo che se non ci fossero le ricche case farmaceutiche, vigili ed attente su quello che capita nella ricerca di base, ci sarebbe il caos. Per ogni nuova molecola che arriva in fase pre-clinica, 99 vengono scartate, e per ogni molecola che arriva in fase clinica, 99 non la superano. Doveroso sottolineare che non è eticamente giusto mettere tutte le sperimentazioni sullo stesso piano a prescindere da uno screening inziale, visto l'alta "mortalità infantile" delle nuove sostanze.
La koronispharma, piccola società hight-tech nel settore farmaceutico, si trova nelle mire della Gilead per una nuova molecola il cui principio attivo provoca il viral decay acceleration che porta all'estinzione per accumulo di errori del virus.
Solitamente le piccole società di sperimentazione sono finanziate dai venture capital ( alto rischio ma alto rendimento in caso di successo )
Questa nuova molecola è entrata in sperimentazione clinica in fase1 anni orsono ed è stata fermata la sperimentazione successiva in attesa di qualche aggiustamento. Il principio del VDA non è messo in discussione, ma se in provetta funziona benissimo portando all'estinzione virale, dal vivo non ci sono stati gli stessi risultati. Sono necessarie nuove formulazioni per portare a destinazione il principio attivo senza causare tossicità soprattutto a livello del DNA, e questo richiede una vagonata di soldi per ulteriori aggiustamenti e sperimentazioni.
La koronispharma molto probabilmente dovrà vendere il proprio brevetto alla prima casa farmaceutica ricca abbastanza che "sente" il potenziale clinico della molecola e questa sembra essere ancora una volta la Gilead.
Potrebbe farsi avanti il nostro ISS, e con poche decine di milioni di dollari potrebbe avere il brevetto di una molecola - kp-1461 - che potenzialmente potrebbe mettere fine a tante malattie infettive croniche. Quanti soldi potrebbe risparmiare ( e guadagnare dalla vendita internazionale ) l'Italia se tale farmaco mettesse fine alla terapie costosissime per le - epatiti - hiv - ed altre malattie infettive ? Ovvio che la certezza di risparmiare soldi e di guadagnare è aleatoria finchè non si supera la fase sperimentale.
Inviato il: 4/1/2013 14:38
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