Tanta ottusità non mi è mai capitato di vederla. Non solo una formazione di governo e di governanti che nemmeno nella più denigrata repubblica delle banane sarebbe possibile, ma anche una serie di deputati che ridono in faccia a chi si è speso senza pietà per protestare contro una legge ingiusta, che massacra l'intero comparto dell'istruzione italiana. La Santichè, La Russa e fratellastri fascistoidi sono solo mediocri modelli di ciò che oggi è il governo italiano. Chi ci comanda è staccato dalla vita pubblica, non riconosce più il popolo come elemento sovrano, non si sottopone ad un dialogo e cerca di annaspare per non finire annegato nelle schifezze che ha combinato o che sta per combinare. Dopo 5 anni di finanza creativa lo stato si è ridotto ad un'ossatura scheletrizzata sui suoi stessi problemi e sulle sue incapacità: incapacità di capire cosa c'è che non va (ma credo lo capiscano benissimo: costerebbe troppi voti e troppe influenze affrontare la realtà), incapacità di comprendere i problemi e continuo arrocammento su scuse puerili e banali (L'Europa e la cina: la prima fantoccio e spauraccio, la seconda ormai ci ha sorpassati da anni e non è più dietro ad incalzare, ma davanti a dettar legge). Ora, dopo una legge elettorale che taglia le gambe a chi vuole creare qualcosa di politicamente nuovo, dopo leggi sclerotiche e assurde (come la 168/05, tanto per citarne una a caso), un editto di morte nei confronti del nostro sistema scolastico. La trasformazione degli atenei in parcheggi o in accademie di superlusso per pochi super ricchi. Perchè? Per chi? Non capisco: Berlusconi vuole prendere i voti e diventare Papa?
Ora ci manca l'abrogazione della par condicio, la riapertura dei condoni edilizi e qualche altra amenità che in un paese con un minimo di decenza avrebbero già fatto scattare la guerra civile. Ma la dignità, noi italiani, dove diavolo l'abbiamo nascosta?

Scusate lo sfogo
Ciao
Mario Robusti