So tutto
Iscritto il: 2/11/2006
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Questo messaggio non ha intenzione di mettere in discussione quanto sta dietro l’assassinio di JFK. Ho letto “Anche le querce cominciano da piccole” e ho notato errori, alcuni anche macroscopici, dal punto di vista fisico e matematico. Cercherò di essere schematico e possibilmente di rendere le cose comprensibili anche a chi di fisica non sa nulla. Vediamo quali cose, a mio avviso, sono sbagliate:
1) prendiamo l’affermazione “Le leggi della fisica dicono infatti che fra due corpi che si scontrano, è il più "leggero" (in quanto a forza d'impatto, cioè energia cinetica tradotta in Kg./cm2) a cambiare maggiormente di traiettoria rispetto al più pesante”. Questo non ha senso. O si parla di corpo con più energia contando anche quella potenziale oppure tenendo in considerazione la quantità di moto (massa*accelerazione), oppure dire che un corpo è più “leggero” non ha proprio alcun fondamento, soprattutto se si parla di energia cinetica e poi la si misura in kg/cm2 (unità di misura della pressione).
2) Si fa l’esempio di due corpi che si scontrano: l’esempio riportato è incompleto e soprattutto prende in considerazione il fatto che l’impatto avvenga in modo conservativo, ovvero l’energia si trasmetta da un corpo ad un altro senza dispersioni ( cosa assolutamente inverosimile nella realtà). Prendiamo il caso di un proiettile che colpisca un “soft target”. Il proiettile pesa pochi grammi mentre il bersaglio può pesare anche svariati kg. Chi si sposta? A mio avviso in questo caso si è utilizzato un esempio sbagliato (urto elastico) per spiegare un fenomeno fisico differente (urto anaelastico).
3) Calcolare la forza d’impatto non è così semplice come invece si scrive. Primo perché si deve spiegare cosa si intende per forza d’impatto…Inoltre se si intende calcolare la forza esercitata dal proiettile sul ramo dobbiamo conoscere altre cose.
4) Ma veniamo all’errore più evidente: mettiamo che sia tutto ok e allora calcoliamo l’energia cinetica. Prendendo buoni i dati avremo che il proiettile pesa circa 10 grammi ed è sparato ad una velocità di 600 m/s. Bene poiché la formula per il calcolo dell’energia cinetica è giustamente E=1/2 m v2 avremo: E= 0.5 * 0.01 * (9.81) * 6002= 17658 Joule! Circa 1.000 volte in più rispetto al calcolo precedente… Ma vediamo bene al punto successivo.
5) “Facendo un calcolo approssimativo (per difetto), se un proiettile calibro 6.5 pesa circa 150 grani = 10 grammi (0,01 Kg), e viaggia a 600 metri al secondo, abbiamo 0.01 x 600 = 6 6 x 6 = 36 36 / 2 = 18 E (Joules di energia cinetica).” Il proiettile pesa 0.01 kg, ma se vogliamo calcolare l’energia cinetica noi dobbiamo conoscere la massa del proiettile e non il suo peso (la massa è invariante mentre il peso cambia a seconda dell’accelerazione di gravità). Quindi per sapere la massa del proiettile dobbiamo moltiplicare il peso per 9.81 m/s2, ovvero 0.0981 N (Newton). Poi moltiplichiamo per la velocità in m/s ottenendo 0.0981*600= 58.86 Nm/s Poi moltiplichiamo un’altra volta per la velocità 58.86*600= 35316 Joule Dividiamo infine per 2 ottenendo un’energia cinetica E=17658 J Nel calcolo dell’articolo si applica una formula sbagliata ovvero (massa*velocità)2/2 che non è la formula dell’energia cinetica e tanto meno da un risultato in Joule. 6) “Siccome 1 Joule equivale a una spinta di circa 10 Kg/cmq., abbiamo 180 Kg. per centimetro quadrato di spinta prodotta dal proiettile appena uscito dalla canna. E siccome la sezione di un proiettile di 6.5 mm di diametro, equivale più o meno ad un quarto di centimetro quadrato, possiamo valutare sui 45 kg circa (180 / 4) la forza d'impatto di quel proiettile. (Che non si disperde nel bersaglio, poichè in questo caso non c'è penetrazione).”
Secondo quale strana formula o legge si può affermare che 1 Joule equivale a una spinta di 10 kg/cmq? 1 Joule = 1 Newton x 1 metro. Non vedo la connessione con la pressione, a meno che non conosco quanto vale la superficie d’impatto, e anche il tempo di durata dell’impatto. Non è che si è fatta confusione tra lavoro (o energia) e impulso? Certo si dice che la sezione del proiettile vale 6.5 mm ma si conosce quanto vale la superficie d’impatto nella direzione ortogonale alla superficie del ramo? Infine come si fa a escludere a priori la penetrazione? Se penetrazione c’è stata in questo caso si avrebbe una forte caduta dell’energia cinetica e potenziale del proiettile per forze dissipative che entrano in gioco nella dinamica del moto del proiettile.
7) IMMAGINIAMO QUINDI DI FAR CADERE SUL RAMO, CHE E' LIBERO DI OSCILLARE IN OGNI DIREZIONE, UN PESO DA BILANCIA DI 45 CHILOGRAMMI, CHE COLPISCA IL RAMO CON UN SUO SPIGOLO (che equivale alla punta del proiettile): SI SPOSTA IL RAMO, O E' IL PESO A CAMBIARE DIREZIONE? Facendo finta che i calcoli siano giusti non si può assolutamente fare un’affermazione del genere! Se prendiamo un peso di 45 kg e lo facciamo cadere sul ramo dobbiamo dire da che altezza lo facciamo cadere e quindi se si da un’altezza cresce la sua energia potenziale e, dal momento che all’impatto avrà raggiunto una velocità, cresce anche la sua energia cinetica…Ma di questo passo avremmo un sistema che aumenta di energia all’infinito…Un po’ paradossale mi sembra. Quindi si potrebbe parlare di appoggiarsi al ramo e non di colpirlo. Se proprio si vuole fare un paragone di questo genere si può mettere in ballo l’energia meccanica e considerare l’urto elastico in modo che ci sia conservazione di energia meccanica e quindi eguagliare questa energia a quella di un corpo di massa scelta a piacimento, che cade o che è dotato di velocità iniziale.
8) “bisognerebbe aggiungere anche quella "rotazionale" (mentre viaggia il proiettile gira anche su se stesso), misurata rispetto al suo centro di massa.”
Si misura rispetto al suo asse principale d’inerzia, che passa anche per il suo centro di massa. Ma poiché si mette un termine che tira in ballo il momento d’inerzia, allora questo si misura relativamente ad un asse. Comunque è vero che il contributo è trascurabile.
9) Si cita spesso la rigidità come caratteristica essenziale per deviare il colpo. Non mi sembra così. Un vetro è senz’altro rigido (o meglio ha un coefficiente di elasticità molto basso) ma a meno che non sia blindato mi sembra non riesca a deviare un proiettile sparato da un fucile, ma neppure da una biglia scagliata con una fionda. Mentre la gomma, che non mi sembra molto rigida, è utilizzata, sotto forma di copertone, come barriera protettiva nei circuiti di F1, ed è in grado di fermare una vettura di circa 600 kg lanciata a 300 km/h con pochi danni per il pilota (anche se poi entra in gioco il fattore di smorzamento dell’auto stessa).
Ora queste sono le incongruenze che ad una prima lettura ho trovato, chi si intende un po’ di fisica può provare a rifare i calcoli e magari farmi notare qualche abbaglio che possa avermi indotto a dire inesattezze. Voglio sottolineare che quello che ho riscontrato non è che ha come fine quello di avallare come buone le tesi della commissione Warren e mettere in discussione l’idea di un complotto, ma mi sembra sbagliato presentare calcoli e teorie fisiche errate per cercare di dimostrare fisicamente una tesi. Sono sicuro della buona fede degli errori, ma mi sembra giusto metterli in rilievo.
ciau
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