Era tarda sera, seduto sul divano studiavo Chimica e ascoltavo la radio. Entrò di colpo in casa mia un ragazzo sui vent’anni, sbattuta la porta mi guardò dritto in faccia ed esclamò: “ Seguimi !!! ”.
Io gridai forte: “Che vuoi da me !? Chi sei !?”. Il ragazzo rispose: “Non temere, sono qui per mostrarti il principio di questa Creazione”; era vestito con una tunica di lino bianco e aveva scritto sul petto la parola “Testimone”, con lettere d’ oro.
Il ragazzo mi prese per un braccio e mi trascinò fuori in giardino. C’ erano, nel mio giardino, dodici persone sedute attorno a un tavolo che mangiavano del pane.
A pochi metri dal banchetto un ragazzo alto e con capelli e barba lunghi, stava versando dell’ acqua in sei vasi. Vicino a lui c’era una donna, vestita d’ azzurro, che lo aiutava a versare l’ acqua.
Una volta riempiti i sei vasi con l’ acqua, l’uomo barbuto e la donna li portarono ai dodici commensali; ma quando svuotarono i vasi nei bicchieri dei commensali, l’ acqua improvvisamente diventò vino.
Il ragazzo vestito di bianco si girò verso di me e disse: “Questo è il primo dei sette segni della nuova Creazione dallo Spirito, ma anche il segno della comunione con il Padre”. Poi mi portò di nuovo dentro casa e aprì la porta della mia camera.
Lì dentro, seduta sul letto, c’era la stessa donna vestita d’ azzurro che io avevo vista in giardino. Davanti a lei stava in piedi un Angelo con in mano una brocca piena d’ acqua; l’ Angelo diede alla donna quell’ acqua da bere.
Lei accettò il dono con gioia e bevve tutta l’ acqua in un sorso solo, dopo qualche attimo però dal suo basso ventre uscì una gran quantità di vino che inzuppò il mio letto e allagò il pavimento della camera. La donna piangeva di dolore per quel vino che le usciva dalle viscere.
Io allora voltai la testa terrorizzato, ma il ragazzo mi rassicurò: “Non temere, quello che vedi è un evento gioioso. Questo è il secondo segno della nuova Creazione che parte dallo Spirito”.
Poi andammo di nuovo in sala da pranzo. Vidi sul tavolo della cucina tre barattoli; due blu e uno rosso. Quelli blu erano sul lato sinistro del tavolo e sembravano quasi incollati, su un barattolo era incisa la lettera “H”, mentre sull’ altro era incisa una “O”. Guardai dentro i due barattoli blu e vidi che nel primo c’era solo una pallina, mentre nell’ altro ce n’ erano otto.
Il terzo barattolo, quello rosso, era sul lato destro del tavolo e aveva incisa sull’ esterno una “C”. Guardai dentro il barattolo rosso e vidi che c’erano sei palline, poi mi voltai verso il ragazzo chiedendo spiegazioni. Lui prese i due barattoli blu e li vuotò dentro il barattolo rosso, questo d’ improvviso cambiò colore e divenne viola. Anche le quindici palline che si trovavano ora all’ interno di quel barattolo , diventarono viola.
La lettera incisa all’ esterno sparì e al suo posto vidi scritta la parola “HOC”.
Il ragazzo vestito di bianco mi guardò e disse: “Questo è il terzo segno, la nuova Creazione e l’ unità del Figlio e dello Spirito di Dio. I tre segni che hai visto in realtà sono una cosa sola: il pranzo, la donna e i barattoli sono una cosa sola”.
Io non capii affatto cosa il ragazzo volesse dire con quelle parole.
Lui percepì i miei dubbi ed esclamò: “ Prendi il barattolo viola con dentro le quindici palline. Prendilo e svuotalo nella vasca da bagno”.
Feci come il ragazzo mi aveva detto e di corsa andai ad aprire la porta del bagno. Mi accorsi con stupore che la vasca era piena d’ acqua, malgrado io non l’ avessi mai riempita. Buttai in fretta le quindici palline nella vasca e successe un altro prodigio: dalle palline, come da delle uova, uscirono decine di pesciolini che guizzavano con agilità da una parte all’ altra della vasca.
La parola “HOC” scomparve dal barattolo e al suo posto comparì una grossa “P”.
Subito dopo entrò in bagno anche il ragazzo, seguito dalla donna vestita d’ azzurro. Tutti e due ridevano ed erano pieni di gioia nel vedere i pesci che nuotavano nella vasca; entrambi esclamarono a gran voce: “ E’ arrivata! E’ arrivata! La resurrezione e la salvezza per gli uomini è finalmente arrivata!”
Io continuavo a non capire nulla di quei segni.
A quel punto la donna mi disse: “Vieni con me”. Io la seguii, lei si fermò a metà del corridoio che portava al bagno e mi fece notare che appesi alla parete stavano tre quadri. Nel primo era raffigurato un triangolo giallo, nel secondo un uomo vestito di rosso con sei ali sulla schiena e nel terzo vi erano disegnate nove gocce d’ acqua che scendevano su una folla in festa : “Vedi questi tre quadri” aggiunse la donna “senza questi tre quadri io e te non saremmo in vita; né io, né te, né quel ragazzo con la tunica bianca. Grazie a questi tre simboli potrai capire ciò che hai visto questa sera”.


Ho spostato qui l' enigma perchè mi sembra il luogo più adatto (non so però come fare a cancellarlo dall' altra parte ). Qui vi darò anche delle indicazioni su come risolverlo... Inizio stasera :

Carbonio
Idrogeno
Ossigeno

Fosforo

Non dovete fare calcoli complessi per risolverlo... bastano un po' di intuito e di FANTASIA