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   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
   l'uguaglianza, Napoleon e la Legge

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  •  Calvero
      Calvero
l'uguaglianza, Napoleon e la Legge
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
_______________
___________

MME:
Citazione:
Calvero, perchè l'uguaglianza è la peggiore?


Perché tra i sentimenti che più soffrono e vengono "disossati" dagli Imperativi, l'uguaglianza è quello che meno può essere compreso attraverso l'educazione. Per essere più precisi: ===> NON può essere compreso, mai, con l'educazione. Da ciò viene partorita una distorsione che porta il baricentro dei nostri giudizi e del nostro percepire in una sovrastruttura morale non-conquistata.

Nulla come la comprensione che ci dice come il nostro prossimo ha diritto di vivere questa esistenza libero e rispettato per cio che è, senza essere discriminato gratuitamente, può passare attraverso l'etica e la morale e, tantomeno, l'educazione. Figuriamoci poi dalla fabbrica della Propaganda quali sono le Scuole dell'obbligo ove la percezione della realtà è inquinata dalle morali di Stato e da quel "bene & male" intesi in logiche piramidali e di carriera.

Essendo l'esistenza legata alla sopravvivenza della specie e al suo protocollo inscindibile, soltanto il confronto, il vero confronto, può farci comprendere come il NON essere tutti uguali, può condurre ad un sentimento d'amore attivo e non ad un sentimento di compassione ipocrita. Un sentimento indottrinato invece, NON rientra più nei meccanismi di crescita personale ma di adattamento, di standardizzazione, di annichilimento, di omologazione.

"Tu" adesso stai ragionando con la tua testa, ma neanche tanto. La Scuola è un insieme di procedimenti atti a limare l'argento vivo dei bambini. Il bambino, un giorno lo si comprenderà, è un uomo piccolo che parla un'altra lingua. E l'uomo NON è un bambino grande (anche questo, un giorno, lo si comprenderà nella sua fondamentale importanza, quando la rivoluzione culturale inizierà a portarci, con prepotenza, nelle prime conseguenze della liberazione).

Certo è vero, indubbio, come recita l'adagio, che deve essere maledetta quell'epoca, ogni epoca, in cui v'è bisogno di Santi ed Eroi, MA ciò non toglie che al mondo vi sono e vi saranno i precursori del tempo che verrà. Spiriti diventati liberi. Bambini che non sono diventati uomini, se non nell'aspetto esteriore. Uomini di altra stoffa e altra pasta, migliori; strumenti inconsapevoli del cerchio della Vita che combatteranno la piramide del Sistema. Sono e saranno il risultato [la sintesi] di pressioni secolari della coscienza collettiva e di quel LOGOS originale che adesso - invece - è bestemmiato, millantato, insozzato dalle religioni e dagli Dei da loro stesse creati.

Quel che il sistema e il NWO impone (NWO inteso anche come conseguenza, inteso anche come riflesso, non solo come gioco delle élite), dicevo, il quadro deprimente è questo ===> piallare i valori. Siamo nell'epoca dei contro-natura.

In realtà quella che voleva essere l'eliminazione e la rivoluzione dell'Ancien Régime, era l'inizio di un percorso tra le confraternite; dove libertà, fraternità e uguaglianza sarebbero state soltanto reale appannaggio del Potere e di chi, ad esso, gli vendeva l'anima.

Comunque.
Tornando più a noi.
La società dell'obbligo è una società che sta cercando in ogni dove di inserire un educazione che possiamo nominare: l'educazione a prescindere. Ma essendo la vita un percorso che va di conseguenza in conseguenza, non vi è nulla, soprattutto nei sentimenti più Alti, più nobili, NON vi è nulla che possa essere insegnato a prescindere. Imposto come morale. Oggigiorno questo abominio di benevolenze e perbenismi di ogni sorta e [contro]natura che viaggiano sotto la pelle dell'educazione scolastica e familiare, quella di questa società, quella dove siamo arrivati a denominare gli andicappati "diversamente abili": - sta creando una serie di cortocircuiti esponenziali nelle coscienze degli individui, in primis - appunto - dei bambini ...

.. che spostano i loro giudizi neutri, schietti e lapidari, la loro cattiveria (la "cattiveria", la verità dei bambini è cosa sacra) dicevo, che spostano in imperativi imposti dall'alto quel che deve essere conquistato sbagliando. La neo-lingua è un percorso che viaggia rovescio nei significati prima che questi vengano conquistati dagli individui. Nella società di massa sono proprio queste bugie veicolate in maniera amorevole che porteranno alle discriminazioni, alla violenza e ai dispotismi, in quanto l'individuo perde 1) i coglioni e così 2) il sentimento del - dividi et impera - avrà il terreno fertile per crescere. I cosiddetti ribelli, gli indisciplinati, coloro che arrecano dolore nelle comunità e sfasciano le famiglie, sono in realtà coloro che sono stati traditi e sarebbero stati - invece - pericolosi per il Sistema. Al Sistema e al Potere, ma anche ai cosiddetti Potenti, non preoccupa che nella società viaggi il sentimento a delinquere - anzi, per loro è la gallina dalle uova d'oro.

Provo a spiegarmi in altro modo. Dice il saggio:

«Chi vede poco, vedrà sempre meno; chi sente male, sentirà sempre qualcosa in più»

Oggi l'educazione, il Sistema vuole, la Scuola soprattutto insegna a sentire male. E le generazioni, basta osservarle con spirito libero, parlano di cose che non esistono, vivono di valori che non conoscono, vivono il bene e il male spostato dal baricentro della propria coscienza. Sentono sempre qualcosa di più che in realtà mai nessuno ha pronunciato.

E quali sono i risultati?

ROBOT

... i risultati portano, e sempre più in maniera esponenziale, a standardizzare la sensibilità, poiché sin da quella maledetta costrizione dietro un banco di scuola, da un VERTICE imposto davanti a una lavagna, si indottrinano i bambini e i ragazzi a guardare le cose dall'alto, prima che loro possano essere all'altezza di osservarle. Questo abominio plasma e uccide le coscienze, le svuota e, da svuotate, possono (e saranno) imbevute dal sentimento della Patria (cioè del Potere); da tutti quei "mali minori", tutti quei "mali necessari" che essa gli dipinge di volta in volta a seconde delle [sue] esigenze: per cui l'individuò saprà che potrà genuflettersi e sacrificarsi ad esse. Saprà morire e uccidere appunto, per il Potere. Potrà sempre dire che la Guerra è una cosa brutta ma necessaria. Poiché qualcuno sarà sempre più uguale di qualcun altro, basta che a dirlo sia "Napoleon" (se sappiamo di quale Napoleone sto parlando).

Perché il "bene e il male" e quell'uguaglianza imposta avranno sdoganato la violenza e i dispotismi di Stato, poiché ... verrà dato per scontato, inconsciamente, che le differenze esistono, ma solo per Legge.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 15/4/2012 23:52
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Oggetto: Autore Data
     Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge MME 20/4/2012 14:08
       Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Calvero 20/4/2012 18:17
         Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Merio 22/4/2012 21:28
           Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge vuotorosso 23/4/2012 14:06
             Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Calvero 23/4/2012 14:45
               Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Pyter 23/4/2012 18:28
                 Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Calvero 24/4/2012 0:28
                   Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Merio 24/4/2012 13:16
                   Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Pyter 24/4/2012 13:23
                     Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge incredulo 24/4/2012 13:32
                     Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Calvero 24/4/2012 13:35
                       Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge incredulo 24/4/2012 19:59
                         Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Pyter 24/4/2012 22:07
                           Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge vuotorosso 24/4/2012 23:47
                             Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Merio 25/4/2012 19:23
                               Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge vuotorosso 25/4/2012 22:23
                                 Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge Calvero 3/5/2012 3:03
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