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I pił nuovi prima |
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Esule |
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Se io fossi il presidente | #1 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/4/2012
Da
Messaggi: 64
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Se io fossi il presidente del consiglio italiano, risolverei i problemi dell'Italia in un paio di settimane.
Per prima cosa creerei un fondo di garanzia e dentro ci metterei gli immobili dello stato, che si dice, abbiano un valore di 400 miliardi. Gli immobili non verrebbero messi tutti in vendita, solo il 10 %, in modo da recuperare 40 miliardi.
Questi 40 miliardi servirebbero al circuito bancario che potrebbe quindi dare il via alla pił grande operazione di credito al consumo della storia del nostro paese. Lo stato italiano si farebbe garante di un maxi prestito al consumo di 400 miliardi.
Giusto per comprendere di che cifre stiamo parlando, tenete conto che se tutti gli italiani, circa 60 milioni, chiedessero 5000 euro ciascuno, l'ammontare sarebbe di 300 miliardi.
Il prestito verrebbe erogato a tutti quelli che ne facessero richiesta, disoccupati e cattivi pagatori compresi, casalinghe, studenti, pensionati, persino ai senza fissa dimora. Chi fosse senza un reddito potrebbe pagare la prima rata del debito dopo un anno.
400 miliardi, sarebbe una cifra pazzesca che metterebbe in felice subbuglio l'intero paese, sarebbe come versare acqua in un campo arido.
Ci sarebbe la ressa nei supermercati, vendita di auto, computer, telefonini, la gente potrebbe rimettersi in pari con le bollette, ristrutturare casa, ci sarebbe un impazzimento generale.
Come effetto cascata, il PIL aumenterebbe di almeno il 10 %, le entrate fiscali di almeno 150 miliardi.
I maggiori introiti fiscali potrebbero essere usati per un reddito di cittadinanza da almeno 100 miliardi all'anno e con il resto si potrebbe abolire l'IMU sulla prima casa.
Un PIL al 10 %, farebbe dell'Italia la locomotiva dell'Europa e richiamerebbe moltissimi investitori stranieri.
Le aziende ricomincerebbero ad assumere, diminuirebbero le richieste di cassa integrazione e disoccupazione. I benefici per le casse dello stato sarebbero incalcolabili.
Non tutti ripagherebbero il debito, ma le perdite sarebbero sopportabili.
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