_________________________
__________________



Man of Steel



... "di" Zack Snyder (notare dove sono le virgolette).


---==)*(==----


SUPERMAN è tornato? ... mmhh .. più probabile non sia mai approdato nelle Lande di celluloide, però quest'ultima fatica dell'industria cinematografica americana la trovo un ottimo spunto per trarre una critica a più livelli; dei supereroi e di quelle elucubrazioni degli sceneggiatori che a colpi di script tentano di renderli "vivi" oltre la patria dei fumetti; tentano di renderli intriganti, "plausibili", affascinanti e, perché no, magici... SE ci riescono, SE ...

Diciamolo subito, non è riuscito

Ma se non fosse riuscito e basta, bastava metterlo nell'angolo dei film inguardabili, ma inguardabile - Man of Steel non è ... anzi, e capiamoci, sempre dando per scontati dei fattori inscindibili: - che interessi il Genere, che di "fumetto" parliamo, della plausibilità intesa nelle logiche della storia e che di prodotto di intrattenimento trattasi.


---==)*(==---


Quello che succede quando i galli sono troppi i galli a cantare, è che non si fa mai giorno. Almeno dovrebbe essere noto.

Il progetto che doveva dare vigore a un nuovo Superman viene affidato a Snyder, il regista di 300, WATCHMEN e SUCKER PUNCH che al di là dei cosiddetti gusti, hanno comunque visto la luce seguendo un percorso che si propone artisticamente originale; film che hanno una precisa "firma" stilistico/visiva e si distaccano per molteplici aspetti dai generi che lo precedevano e anche che lo hanno seguito, se non scimmiottandone le caratteristiche.

Snyder aveva lasciato ai Fan del Genere serie possibilità per ben sperare in un REBOOT all'altezza. Non solo ai Fan, ma anche a chi, come me, credeva che il Supereroe per eccellenza venisse finalmente trasposto con il pathos che lo riguarda e, sapendo quali sforzi produttivi venivano mossi, mettere come si deve gli effetti speciali al servizio di una storia difficile da trattare, proprio in ragione della sua semplicità:

- un "Dio" tra noi, un "Dio" che può fare tutto ed è invincibile, quindi anche antipatico per diversi aspetti, che lotta per il nostro pianeta o meglio, tiene alla nostra evoluzione, alla nostra salvezza.

Il primo problema è nato proprio da colui che ha permesso e ha creduto in quest'avventura. Cristopher Nolan, il produttore; sì, il papà degli ultimi BATMAN, di INCEPTION e del suo film più sottovalutato, The Prestige.

Nel suo ultimo BATMAN, Nolan purtroppo ha dato prova di aver rotto i cosiddetti coglioni. Il mio timore era che questa sua vena presuntuosa degradata si andava a riversare su quella parte di talento che possiede SNYDER ...

.. e neanche dirlo, così fu, il timore si confermò valido e non credete alle storie che Nolan avrebbe lasciato a Snyder di trattare il processo artistico in una certa autonomia, perché non servono prove e aver cenato insieme ai due Director per capirlo: - basta vedere il Film. Snyder, l'avesse fatto pure a livello inconscio, ha ceduto al lato oscuro di Batman ..ehmm .. di Nolan.

In Superman si respira una schizofrenia di fondo; certo è roba più per cinefili
rendersene conto, ma anche chi non lo potrebbe sapere come "la mi' mamma e il mi' babbo" ... si trovano comunque di fronte a una solita solfa se pur non ne sanno il perché. Ed è questo che conta alla fine. Hollywood ha plastificato, per l'ennesima volta, un fumetto. Se qualcuno poi sostiene che è una peculiarità delle americanate di Hollywood farlo, si sbaglia, perché ci sono americanate confezionate ad arte. Si veda, appunto, Watchmen, Sucker Punch, Inception e The Avangers - su tutti.

Sappiatelo, quando nelle pubblicità leggete: - "dal produttore di X ..." e "dal regista di Y ..." e i nomi non sono quindi gli stessi, allora preparatevi a delle stronzate schizofreniche.

VIAAAAAAAA PIÙ VELOOOOOCI DELLA LUUUUCEEEE!!!!!!!

SPOILER INSIDE

Si parte malino con una nascita con urla a dir poco reali nel nostro mondo, quindi 'na stronzata su KRYPTON .. ma possiamo passarci sopra.

Poi però, azzarola, si decolla bene. La schizofrenia rende il film lodevole su diversi piani e disdicevole su altri. Qui, in tutta la prima parte del Film, Snyder ci trasporta in un fascino pastello, in una fantascienza degna di questo nome; Russel Crowe (padre dell'uomo d'acciaio che verrà) ci mette solo il suo carisma, non la recitazione, ma lo mette alla grande, e funziona. Piano si illuminano nelle luci di un tramonto Kryptoniano le figure dei cattivi, proprio quelli che andranno a cercare Superman sulla Terra stessa, con il Generale ZOD in testa.

Krypton in pochi tratti viene resa nella sua visione a noi aliena. La cura dei particolari, delle armature, delle scenografie, di un mondo lontano, lo si può asserire senza mezze misure, è carico di fascino e passione. Se poco poco si accetta di essere trasportati nel fumetto, ci si può sentire veramente lontani dalla Terra. Le suggestioni sono nobilmente solleticate, lo stile visivo e le inquadrature di "guerra", le zoomate "documentaristiche" e il taglio dato al montaggio sono stranamente poetici. L'apocalisse di un mondo in distruzione ci investe nella sua tragicità, possiamo dirlo, con grande stile ..

.. e continuiamo con le cose belle ...



... in un percorso alternato a flashback sapientemente dislocati, prendiamo coscienza dell'infanzia del giovane Clark Kent, dei suoi disagi interiori ben assestati psicologicamente, nel suo percorso "On The Road" breve ma intenso, quello per trovare sé stesso, "chi sono? da dove vengo?"; poi ... la morale e le domande in cui sente di dover rendere conto - A TUTTI - non trovano ancora la risposta; intanto una giornalista segue le tracce di questo personaggio strano che aiuta e salva le persone ma non si identifica ... è una Leggenda metropolitana? un mitomane?? chi è ?? ... e anche qui la nostra Lois Lane diviene una figura ben azzeccata, ben sceneggiata, lei non è creduta dal suo Capo (un Laurence Fishburne imbolsito che fa solo da comparsa, come Kevin Costner d'altronde) .. non è creduta tanto quanto crede LEI a questo misterioso personaggio che si aggira per l'America facendo lavori di basso profilo e di tutti i tipi .. chi è, chi sarà mai costui?

... costui, nel frattempo, ritrova il "padre" che si manifesta come una sorta di super coscienza olografica; lo guida, gli dice da dove viene in realtà, quale può essere il suo compito e finalmente gli dà il costume col mantello, sempre rosso, sempre inimitabile ...

... la visione dell'uomo d'acciaio che si mette in prova con sé stesso, che vola sul mondo, oltre l'atmosfera, con la Terra a fare da orizzonte, sono da perderci il fiato l'immenso è finalmente a misura di fumetto e tutti i superman passati vengono, almeno qui, cancellati nei loro voli e visioni posticce; il senso di Potenza e la magia/sogno dell'uomo (dall'alba dei tempi) di volare, in pochi minuti viene esaudita e si sogna a occhi aperti ...

.. il cattivo è veramente cattivo: ZOD (Michael Shannon) è un Attore degno di questo nome, peccato che il suo potenziale rimanga stretto dentro una parte che man mano si fa sempre più stereotipata, peccato veramente.

ZOD e si suoi Villani si liberano dall'esilio in cui erano stati confinati e vengono a cercare Superman sulla terra. Ebbene sì, anche qui la sceneggiatura ha fatto centro; Superman detiene il codice storico dentro di sé di tutti i DNA di Kripton e ZOD deve "ricalcarli" per "Terraformare" il nostro pianeta a immagine e somiglianza di Kripton, il prezzo? .. distruzione degli umani; che nel qual caso, sarebbero come formiche a cospetto di cotanta civiltà. Superman ha colto il perché della sua coscienza e non può che combattere questa pazzia fuori tempo e fuori luogo ...

.. gli eventi si fanno sempre più serrati e la guerra inizia. Le astronavi, i personaggi e chiamiamoli i "gadget" sono stratosferici, la caratterizzazione avveniristica è strepitosa, l'attore protagonista, ok, non è per lui recitare, ma a trasmettere l'epicità del fumetto, del personaggio, ce la fa e alla grande ...




.. quindi? pare funzionare tutto, no?

Ma anche NO

... a parte che di vedere ancora i SET in polistirolo per ricreare caverne di ghiaccio e la neve finta, in un film per cui sono stati spesi 225 MILIONI di dollari, fa girare non poco le palle, ma anche le fa cascare per terra, e non è una cosa marginale ...

.. a parte che vedere i cattivi e il Generale ZOD essere esiliati nello spazio, invece che lasciati a perire sul Pianeta Krypton ed esplodere con lui, e fare la fine di tutti i suoi stessi abitanti, è la stronzata delle stronzate nella storia della logica dei fumetti .. visto che una volta che il pianeta sarebbe saltato per aria si sarebbero così sganciate le catene del loro esilio ...

.. ecco che il crescendo va sempre più votandosi all'esasperazione degli eventi, a crearli in ragione di giustificare delle scene per cui non si è speso abbastanza intelletto e giustificarle con criterio. Ogni evento diventa una Armagheddon della madonna (MA BASTAAAAA) e, ciliegina sulla torta, la morte del padre adottivo (kevin Costner) è una delle morti più cretine nella storia del cinema. Carica di una morale confezionata alla "Baci perugina" che non si può sostenere ...

... in un Ciclone che pare doversi portare via una Città intera, si porta via a pochi metri da tutti, l'unico coglione che era tornato indietro per salvare il cane rimbambito in macchina. Clark Kent, ancora giovane, non potendo mostrarsi al mondo, se pur con i super poteri a disposizione, è costretto ad assistere "impotente" alla morte del padre adottivo. Una scena talmente patetica che purtroppo dà il "LA'" alle altre che seguiranno ... (HELP)

.. piano piano tutto si assottiglia verso il peggio e la genialata di staccarsi dal personaggio dei vecchi Superman in celluloide (partendo col dire che la "S" sul petto non è la lettera iniziale bensì un simbolo Kryptoniano) va a puttane, OLÈ. Le battaglie si DILATANO in un "picchiaduro a scorrimento per PLAYSTATION"; gli effetti speciali comiciano a perdere di tono, le città vengono rasate al suolo da infinite schienate dei personaggi sul cemento armato; treni scaraventati, aerei militari distrutti come giocattoli in un crescendo sempre più illogico; ogni cosa diventa l'apogeo di un altro apogeo ....

... tutto si trasforma in una "GROUND ZERO" dove l'unica nota abbastanza coraggiosa come scelta è quella dell'uomo d'acciaio che (come dice Lino Banfi ) spezza "la Noce del capocollo" al Cattivissimo Generale ZOD a mani nude.

Quel che rimane in visione agli spettatori sullo schermo è una sorta di "inverno post nucleare" grigio e fumoso che invece di essere stato causato dalle bombe atomiche, è venuto fuori dai "cazzotti, i calci e le prese Wrestling" senza fine di questi immortali che non trovano pace e che usano il nostro povero pianeta come un Pungiball

Del film non rimane che una poetica appena sfiorata ... e l'unica firma libera di Snyder è nella sequenza in cui l'uomo di acciaio vive una sorta di sogno lucido, come un incubo; veramente azzeccata, sentita e originale. Brevissima.

Nel finale, mentre l'uomo d'acciaio si appresta per mettere i tanto antipatici occhiali e finire giornalista "sfigato" al Daily Planet, si rimane con l'amaro in bocca, si rimane con la sensazione che i tasti giusti per dare vita e corpo a una storia fantastica c'erano, ma ovviamente premerli tutti e come si deve ....

... non è cosa per gli schizofrenici di Hollywood.