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   Utopia hollywoodiana

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  •  Maksi
      Maksi
Utopia hollywoodiana
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/10/2011
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Hollywood... il "legno sacro"... come le bacchette di legno di certi maghi, che attraverso incantesimi modificavano la realta'.
Curiosa somiglianza che riflette alla perfezione il significato dell'arte cinematografica ripresa da Hollywood.

Il ruolo di Hollywood nel '900 e' stato di prestarsi alle esigenze occulte di trasmettere, attraverso l'etere (componente molto importante nell'alchimia), messaggi "impacchettati" e fruibili a livello inconscio ed emozionale ad un piu' alto numero di persone, identificate come la massa. Interagendo in maniera audio-visiva (nel primo periodo solo visiva), dinamica e diretta con lo spettatore hanno creato una dimensione illusoria, dove le persone l'hanno interpretata come un "sogno ad occhi aperti" consegnandola al mito.

Le star hollywoodiane diventeranno idoli moderni, entita' che si elevano dalla realta' per diventare simboli cosmici (star appunto). Queste entita' illusorie saranno veicolo di archetipi e simboli universali, che si impossesseranno dell'inconscio collettivo di intere generazioni. Tutto questo segnera' un'epoca dove la propaganda non avra' piu' bisogno di convincere, ma di illudere.

Hollywood, in poche parole, da sempre, trasmette un desiderio utopico, che risiede non direttamente nel pensiero, ma nelle emozioni. Il trasmettere, pero' non e' abbastanza, perche' stiamo parlando di tecniche cabalistiche, che usano suoni ed immagini per direzionare pensieri attraverso emozioni. In tale contesto il pensiero, riguardante un concetto come la "liberta'", potra essere direzionato in contesti diversi, perche' saranno le emozioni a guidarci (nonostante non percepiamo tale modifica). Cosi' si cotruisce una realta' che in sostanza nemmeno potrebbe esistere, ma nei nostri pensieri e' qualcosa di assolutamente aquisito e garantito. Questa diventa la Morale, che ha un valore utopico e' conicide con il nostro ideale di realta'.

Hollywood non ha solo il ruolo di modificare o creare un'altra realta', ma anche quello di espandere l'utopia il piu' possibile. Per questo e' diventata un'industria che ha standardizzato e formattato il processo estendendosi a livello globale. La "buona novella" viene quindi percepita in ogni angolo del mondo e per farlo in minor tempo possibile bisogna che diventi il piu' commerciale possibile. Almeno il 90% della produzione hollywoodiana ha bisogno di essere commerciale, mentre il restante 10% svolge il ruolo "intellettuale" della faccenda, perche' la Morale deve avere un marchio dall'alto.

La Hollywood di oggi che conta e' progressista e quindi assistiamo alla massiccia modificazione della realta' illusoria, attraverso la Morale del politicamente corretto che e' un'utopica rapresentazione di una societa' para-comunista. Questa Utopia nella propaganda Hollywoodiana e' ben chiara e fu' Chaplin (forse il primo), in quel famoso discorso, trasmetterla al grande pubblico. Anche il film piu' neo-con di sempre trasmette sempre questa Utopia, anche se usa un linguaggio diverso (gli USA sono sempre mostrati nel ruolo della "societa' aperta" contro il "nazista" di turno); come la commediucola da quattro soldi, dove magari l'ammmore vince sempre contro i "pregiudizi" razziali, religiosi o politici...

I riscontri di questa propaganda utopica li vediamo ormai consolidati nella nostra societa' sia a livello mainstream che in quello "alternativo": i due livelli si dissociano dall'approccio, ma non dall'utopia intrinseca che hollywood propaga in maniera sistematica. E' un effetto voluto, perche' cosi' si possono canalizzare le emozioni in diversi livelli ed hai piu' liberata' di manovra. Si tratta solo di linguaggi differenti.

L'apparato hollywoodiano non sono solo film, ma tele-film, musica, riviste... MTV promuove la promiscuita, la perversione, la sodomia, la mescolanza come "liberta'" da desiderare per raggiungere un'utopia paradisiaca a livello personale. E' l'"alternativa" che diventa mainstream. E' un processo in atto a livello sistematico dagli anni cinquanta, da quando sono nate le "culture giovanili", promosse da circoli settari satanisti, apportate metodologicamente dalla Scuola di Francoforte. Dopo il Concilio Vaticano II tale metodologia diventera' permanente e praticamente ufficiale. Hollywood sara' il perno di tale sistema della modificazione culturale dell'Occidente ed al livello palentario. La politica ufficiale si allinera' solo tempo dopo. Dopo il crollo del muro di Berlino diventera' anche la politica ufficiale ed il pensiero unico, ma in pratica lo era gia' prima.

Come abbiamo visto Hollywood, a livello sociale, ha vinto ed ha modificato tutti noi... la nostra realta'. Il pensiero utopico di una Angelina Jolie e' ormai quello di 98% della gente e se citassimo il Have a Dream di Calvero () la Jolie sarebbe d'accordo. Che a proposito non e' un caso che un altro Have a Dream, quello di King, e' molto promosso dalla propaganda hollywoodiana stessa, perche' e' la stessa utopia che vogliono venderci.

Anche Matrix, o V per Vendetta (non e' un caso che la maschera sia diventata un simbolo di "ribellione" anarchica, promossa attraverso la psyops della CIA con gli Anonymous cibernetici) etc. seppur io stesso li guardi almeno una volta alla anno, sono film di propaganda, quella piu' puramente utopica, che ti dice: "Voglio un mondo cosi'"... ma e' il loro mondo... quello di Lorsignori... e ce lo dicono in faccia anche, citando anche un simbolo messianico come Sion (Matrix) - che a proposito sembra la Parigi di oggi (o Londra, Los Angelese... scegliete voi). Molti pensano che sono film distopici, ma in realta' sono film dialettici, con uno o piu' eroi che combattono il Male.

Potrei citare anche Fight Club, perche' la sua volonta' di potenza (del protagonista) ed il suo percorso iniziatico vengono ridimensionati dal desiderio dell'ammmmore (sempre presente la tattica sentimentalista a Hollywood, che reprime l'individuo) e da un nichilismo masochista. Alla fine sara' piu' "felice" ma perdera' la battaglia cosmica e si abbandonera' ai sentimenti, diventando piu' debole (non accettando nemmeno la guerra che ha provocato). Morale: trovati una ragazza e pensa ai cazzi tua A Hollywood piacciono i tipi deboli e complessati, sopratutto se bianchi.

Capitolo Kubrick.
Kubrick non usava schemi hollywoodiani: no morale (non nel senso immorale), no sentimentale, no utopico... La "sua" utopia si mostrava come un'entita' a se stante, come una conseguenza irrimediabile dell'evoluzione umana. Kubrick non faceva propaganda... a Kubrick hanno affidato direttamente il manifesto del Nuovo Ordine Mondiale, mostrando una convergenza cosmica con esso. In tutti i suoi film abbiamo la sensazione che qualcosa di irrimediabile dovra' succedere e noi siamo solo pedine di questo gioco evolutivo o cosmico. Lui era un Maestro vero e proprio ed aveva anche un tocco estetico nazionalsocialista . Alla fine, prima che fosse suicidato, aveva dato la dimostrazione di un livello oscuro che regola certi circuiti di potere a noi invsibili. Quindi aveva parzialmente mostrato che qualcosa dietro a tutta questa scenografia evolutiva esiste e detta le regole. Per un iniziato e' un sacrilegio e l'hanno fatto tacere. Sono le regole, doveva saperlo. Forse l'ha fatto apposta.

Citazione:
lanzo ha scritto:

Wesley si e' sempre trombato bianche, ovviamente gran gnocche, altrimenti non e' che avrebbero potuto lavorare ad Hollywood.
Mi piacciono i film di azione, quindi Wesley l'ho sempre seguito.
Ma a parte wesley, questa monotonia la vedi anche nelle varie serie TV, quelle standard, dove la formula e' sempre la stessa: donna bianca, - la capa - cazzuta, bbona e con la Glock facile, il bianco maschio e' in sottordine e spesso deve sorbirsi le battute sfottenti della "capa" afroamericano immancabilmente onesto e intelligente - quando il grasso cola, c'e' l'asiatica che si accompagna quasi sempre al bianco e l'asiatico che invece rimane sfigato, ossia in generale il maschio asiatico non rimedia proprio.
E ciavete fatto caso che: nei film Movie o TV, i giudici sono o neri o donne o entrambe le cose, idem per i capi della polizia, presidi et cetera ?
Vabbe' che c'e' affirmative action, ma insomma, non esageriamo.

Vero, e' uno schema che si ripete praticamente sempre ed e' indifferente dalla tipologia di film. Qui anche un Eastwood non fa granche' eccezione. Eastwood e' un patriota americano, cioe' quello che crede nell'utopia universalista degli USA come paradiso per tutti gli uomini e donne che desiderano la "loro" liberta' senza distinzioni di nazionalita'.

Non parliamo poi di come poi Hollywood ci si mette con la Storia. Praticamente non e' storia, ma diventa un racconto biblico. Sara' un caso che la storia scolastica non si discosta molto da quella hollywoodiana.

Poi ci sarebbe un discorso da fare sui film di guerra, sopratutto pacifisti, che in realta' sono un'esaltazione del senso del sacraificio del soldato americano e dell'america tutta. La sottile linea rossa va oltre: il soldato traumatizzato dalla guerra, ucciso da disumani (identificabili chiaramente), perche' troppo puro per vivere in un mondo cosi' malvagio. Lui e' l'uomo del futuro che ci giudica e noi ci identifichiamo in egli e nella sua utopica rapresentazione del mondo, perche' ci provoca empatia e quindi abbracciamo le sue emozione ed il suo sentire. Alla fine pensiamo come lui. Si tratta di indottrinamento vero e proprio. Ma non si tratta solo di un film, e' tutto il sistema cosi'. Alcuni film fanno parte di quel 10% che ho detto prima.

Un'ultima cosa sul confronto della propaganda nazionalsocialista e hollywoodiana. Apparte che era antitetica ai "valori" hollywoodiani, ma esisteva un Minstero della Propaganda vero e proprio, con un nome di fatto: Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda. Gia' identificare la propaganda come Propaganda e' anti-propaganda . Non era il linguaggio orwelliano odierno, dove la propaganda diviene comunicazione, educazione, pari opportunita'... Infatti i film di propaganda del Terzo Reich sono ben identificati, come Jud Suss che io conservo gelosemente Alcuni sono anche molto educativi, come Forces Occultes, fatto in una Francia occupata dai tedeschi. Ma questo non e' nemmeno propaganda, ma un film denuncia, commisionato dal Terzo Reich. E qui ancora si pensa che i "nazisti" o cripto-nazisti comandano l'america. Forse e' un nome in codice per camuffare Lorsignori. Astuta la cosa. Poi c'e' pure la Riefenstahl che ha dato un impatto estetico su tutta l'arte visiva.

Grazie per l'attenzione.

PS: scusate per gli errori grammatici.
Inviato il: 24/1/2015 22:11
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Oggetto: Autore Data
     Re: Utopia hollywoodiana invisibile 24/1/2015 23:02
       Re: Utopia hollywoodiana Calvero 25/1/2015 22:49
         Re: Utopia hollywoodiana invisibile 26/1/2015 8:11
         Re: Utopia hollywoodiana Maksi 26/1/2015 12:13
           Re: Utopia hollywoodiana Calvero 26/1/2015 17:33
             Re: Utopia hollywoodiana invisibile 26/1/2015 18:07
               Re: Utopia hollywoodiana Calvero 26/1/2015 19:20
                 Re: Utopia hollywoodiana invisibile 26/1/2015 19:48
                   Re: Utopia hollywoodiana Calvero 26/1/2015 20:04
                     Re: Utopia hollywoodiana invisibile 26/1/2015 20:24
                       Re: Utopia hollywoodiana Pyter 26/1/2015 20:52
                         Re: Utopia hollywoodiana invisibile 26/1/2015 20:53
                           Re: Utopia hollywoodiana Pyter 26/1/2015 20:59
                             Re: Utopia hollywoodiana invisibile 26/1/2015 21:18
                               Re: Utopia hollywoodiana Mrexani 26/1/2015 23:39
                                 Re: Utopia hollywoodiana Maksi 27/1/2015 12:28
                                   Re: Utopia hollywoodiana Pyter 27/1/2015 13:03
                                     Re: Utopia hollywoodiana polaris 27/1/2015 13:09
                                   Re: Utopia hollywoodiana Calvero 28/1/2015 0:08
                                   Re: Utopia hollywoodiana Calvero 28/1/2015 0:08
                                     Re: Utopia hollywoodiana Maksi 28/1/2015 21:25
                       Re: Utopia hollywoodiana Calvero 28/1/2015 0:00
                         Re: Utopia hollywoodiana invisibile 28/1/2015 9:42
                           Re: Utopia hollywoodiana ohmygod 28/1/2015 12:43
                           Re: Utopia hollywoodiana Calvero 29/1/2015 17:13
                             Re: Utopia hollywoodiana invisibile 29/1/2015 19:41
                             Re: Utopia hollywoodiana Maksi 29/1/2015 21:13
                               Re: Utopia hollywoodiana invisibile 29/1/2015 22:06
                               Re: Utopia hollywoodiana Calvero 30/1/2015 20:02
                                 Re: Utopia hollywoodiana invisibile 30/1/2015 21:36
                                   Re: Utopia hollywoodiana Maksi 31/1/2015 9:41
                                     Re: Utopia hollywoodiana Calvero 31/1/2015 14:03
                                       Re: Utopia hollywoodiana Maksi 31/1/2015 17:58
                                         Re: Utopia hollywoodiana Calvero 3/2/2015 11:28
                                           Re: Utopia hollywoodiana Maksi 3/2/2015 16:02
                                             Re: Utopia hollywoodiana Maksi 4/2/2015 21:19
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