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  •  sharnin
      sharnin
Sicilia.
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/7/2005
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Messaggi: 31
Offline
Sfregio in vista in Val di Noto
Nella capitale del barocco siciliano e patrimonio dell'umanità Unesco stanno per arrivare le escavatrici dei petrolieri texani. Per concessione della Regione. La protesta dei cittadini
ANGELO MASTRANDREA

E ora, si chiedono sindaci ambientalisti associazioni e singoli cittadini, la prima e unica spiaggia siciliana a finire nella top ten di Legambiente e Touring club come potrà conservare il riconoscimento così faticosamente conquistato? L'inconfondibile sapore del nostro Nero d'Avola non sarà alterato al punto da confonderlo con un bicchiere di "oro nero"? E non sarà che l'altrettanto inconfondibile colore del barocco siciliano verrà ingrigito da fumi e gas che faranno tanto Texas ma per niente Sicilia? E i pomodori Pachino, sbiadiranno il rosso acceso che li contraddistingue? Continueremo a essere considerati "patrimonio dell'umanità" o rimarremo nelle mani di poche multinazionali?
Per discuterne hanno cominciato a incontrarsi i primi cittadini dei 15 comuni nei cui territori tra meno di un mese le trivelle della Panther entreranno in azione. E poi Arci, Legambiente, Verdi, Rifondazione, Cgil, Cisl, Coldiretti e operatori turistici, e addirittura un esponente della maggioranza che il 31 marzo scorso ha firmato la concessione alla compagnia texana a cercare "idrocarburi liquidi e gassosi" su un'area di 746 chilometri quadrati, l'assessore al Turismo Fabio Granata (An). Lo stesso che ha presentato una istanza di revoca e sospensione della concessione alla Panther perché il tutto sarebbe avvenuto con un atto unilaterale dell'Assessorato all'Industria della regione. Anche perché il tempo stringe, e una volta iniziate le ricerche dureranno per almeno sei anni e con ogni probabilità si prolungheranno, con buona pace di spiagge, oasi naturali e barocco siciliano?

Petrolio o metano?
Obiettivo: il petrolio di cui il ventre della Sicilia custodirebbe ben tre miliardi di barili, per gli oppositori riunitisi in un apposito comitato contro le trivellazioni. Il metano secondo la compagnia, che sostiene di non essere invece interessata all' "oro nero", nonostante vada a bucare proprio nei territori in cui nel 1953 fu inaugurato il primo pozzo di petrolio italiano e che fino al `94 hanno fornito 450 milioni di barili di petrolio e 15 miliardi di metri cubi di gas, e che comincerà da due vecchi pozzi dell'Agip senza aggiungerne di nuovi. Sarà, ma i siciliani non si fidano e accusano l'ex assessore all'Industria Marina Noè (Udc) di aver svenduto un'area rinomata per le sue bellezze artistiche e naturali e ricca di prodotti tipici. Anche perché nell'altro "Texas italiano", la lucana Val d'Agri, è già accaduto qualcosa di simile, i petrolieri si sono man mano allargati e oggi c'è chi si lamenta che il vino sa di petrolio. E qui non c'è, come in Basilicata, solo un'ampia vallata agricola costellata di paesini, ma centri come Noto che l'Unesco ha inserito tra i patrimoni dell'umanità da tutelare al pari dei Buddha di Bamyan abbattuti dai taleban in Afghanistan.

Carte in regola
Come che sia, la lotta appare impari. Perché dal punto di vista legale la Panther Resources Corporation ha le carte in regola per cominciare a sforacchiare qua e là e, in caso di sospensione o revoca, potrebbe chiedere fior di quattrini di risarcimento alla Regione. Il permesso di ricerca, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 luglio 2004, consente infatti alla società con sede a Houston, in Texas, di cercare come e quanto vuole «idrocarburi liquidi e gassosi», dunque metano o petrolio a suo piacimento, per sei anni, in un'area che tocca le province di Ragusa, Catania e Siracusa. Che l'intera zona poggi i piedi sull' "oro nero" è più che probabile, come dimostra il passato, per questo sarà ben difficile che le ricerche si blocchino dopo sei anni.
Nel disciplinare della concessione è specificato come saranno ripartiti i lavori anno per anno. Vediamo. «Primo anno: studi, ricerche, collaborazioni e piano tecnico del pozzo. Secondo anno: studi, servizi trivellazione e attrezzature del primo pozzo. Terzo anno: trivellazione e completamento terzo pozzo, prove complete pozzi. Quarto anno: trivellazione e completamento pozzi 4-9. Quinto anno: trivellazione e completamento pozzi 10-15. Sesto anno: trivellazione e completamento pozzi 16-21». Per una spesa complessiva di 43 milioni e 400 mila euro.

Libertà di trivella
Un progetto ampio e dettagliato, con l'accordo che la Panther versi a Comuni e Regione il 7 per cento degli idrocarburi estratti, nella proporzione di due terzi e un terzo. E senza che venga indicato dove verranno effettuate le trivellazioni. In questo modo, i texani avranno la libertà di fare un po' come gli pare, bucherellando l'oasi di Vendicari come i terreni vicino al fiume Tellaro. Non solo.
La società americana potrà «coltivare i giacimenti degli idrocarburi che verranno scoperti a seguito delle ricerche compiute nel periodo di durata del permesso o a seguito delle ricerche compiute in regime di concessione», insomma potrà rimanere ben oltre i sei anni previsti. E avrà «il diritto di costruire, esercitare e mantenere un sistema, parziale o completo, di serbatoi e condotte, allo scopo di raccogliere e conservare gli idrocarburi grezzi, e di trasportarli dai campi di produzione ai centri di utilizzazione, raffinazione ed esportazione».
Gli oppositori, che temono di diventare come il "triangolo della morte" Augusta-Priolo-Melilli, zona industriale e militare ad alto tasso di tumori, per ottenere la revoca della concessione si appellano ai vincoli paesaggistici, alla salvaguardia del turismo e sperano addirittura in un qualche intervento internazionale, magari delle stesse Nazioni Unite che hanno deciso di proteggere le bellezze di Noto. Le «cinque vele» di Legambiente e Touring club aggiungono ora un altro tassello alla loro causa.
Inviato il: 27/9/2005 13:18
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Oggetto: Autore Data
     Re: Sicilia. sharnin 27/9/2005 14:43
       Re: Sicilia. sharnin 27/9/2005 17:33
         Re: Sicilia. navida79 26/11/2005 10:38
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