Per individuare i neutrini si utilizzano fenomeni di decdimento di particelle .Alcuni fenomeni si verificano a energie tanto alte da non essere raggiungibili con gli acceleratori di particelle, ma possono avvenire anche spontaneamente, sebbene molto di rado. Essi sono inoltre confusi tra fenomeni molto più frequenti dovuti ai raggi cosmici e alla radioattività naturale. Un laboratorio come quello del Gran Sasso, nel quale uno schermo naturale di 1400 m di roccia lascia passare solo una particella per ogni milione tra quelle che raggiungono la superficie, è il posto ideale per studiare questi fenomeni,le "particelle rompisctole" sono isolate fuori. La proprietà dei neutrini di interagire raramente con la materia rende il massiccio del Gran Sasso per essi completamente trasparente, tanto che riescono a raggiungere gli esperimenti nelle sale sotterranee dei laboratori senza essere fermati. Un ottimo esempio di rilevamento indiretto è quello tramite uno strato di GallioGallio. Sebbene mille miliardi di miliardi di neutrini attraversino l'esperimento ogni giorno, solo uno di questi, in media, viene assorbito da un nucleo di Gallio. Tuttavia,la reazione che ne consegue (evidenziata dalla presenza di protoni "liberi",possibile solo per una reazione del genere), è facilnmente individuabile, se si schermano i protoni "fastidiosi" provenienti dall'esterno. Un altro rivelatore è costituito da una parte centrale sensibile ai neutrini(reticolo di Gallio-Germanio), circondata da due liquidi schermanti che la proteggono dai disturbi. Molto raramente un neutrino urterà un elettrone nella parte centrale provocando un piccolo lampo di luce, che verrà captato da sensori.
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