Buonasera,
ringraziando Goldstein per il link sul progetto KWG, desidero avanzare qualche riflessione sul tema partendo dagli argomenti contenuti nello stesso documento
.pdfSi riporta che:
Citazione:
il ruolo che energie rinnovabili potranno occupare è una percentuale che “ottimisticamente non potrà superare il 12%” con date proiettate al 2010
Non so quale statistica citi, ma sembra comunque trascurare l'apporto notevole e già presente della fonte di energia rinnovabile a tutt'oggi più utilizzata in Italia: l'idroelettrico. Questa, da sola, copriva già nel 2003 quasi il 20% del fabbisogno energetico nazionale e sommando i contributi di biomasse e geotermico lo superava di poche unità [1].
Citazione:
la percentuale cambia di poco nelle previsioni per il 2020 o addirittura per il 2050
Mi sembra un pessimismo un po' esagerato, tenendo conto del fatto che, nonostante i freni del Monopolio energetico, nel 2007 si avrà per legge la liberalizzazione del
Mercato Energetico [2] agli operatori privati e siano già in corso misure quali, ad esempio, il
Conto Energia che mima l'iniziativa tedesca di pagare in sovrapprezzo al produttore privato la quota di energia da fotovoltaico immessa nella rete distributiva nazionale.
Citazione:
In caso di successo dell’impianto pilota, il Kite Wind Generator potrà costituire la base per una rivoluzione nella produzione dell'energia, destinata ad alterare significativamente le quote di produzione a favore delle energie rinnovabili
Ma io credo che la rivoluzione, qualunque ne sia il Cavallo di Troia, avverrà davvero solo quando simili "illuminazioni" si accenderanno nella mente di chi paga la bolletta. Progetti innovativi come questo sono ammirevoli, ma non certo esaustivi: scoperta l'ecologia, restano da fare gli ecologisti!
Citazione:
La sezione di questo nastro va da circa 500 metri fino a 10000 metri di altitudine
Ci sono alcuni punti ancora poco chiari relativamente alle possibilità di ingegnerizzazione del progetto, quali ad esempio la concreta realtà che una simile estensione di cavi (intorno ai 600 metri, se la struttura è a livello del mare) sia difficilmente controllabile e possa dar luogo ad attorcigliamenti o tranciare il tessuto degli aquiloni causa brusche inversioni provocate da mulinelli o turbolenze; che poi il materiale usato per il kite offra prestazioni costanti nel tempo e sia allo stesso tempo leggero, flessibile e filabile ma tanto resistente da sopportare tensioni che a valle generino potenze pari a quelle d'una centrale nucleare senza incorrere in fenomeni di rilassamento quali creep o il decadimento severo di proprietà meccaniche causa
umidità (come nel caso del Kevlar e delle poliammidi in generale).
Il mio intento non è quello di censurare tale progetto ma piuttosto di evitare la trappola dei facili sensazionalismi secondo cui si può capovolgere la situazione presente di assuefazione da idrocarburi a favore delle Rinnovabili nel giro di un lustro, o poco più... [1 - continua]
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FONTI:
[1]
E.N.E.A. - 2003
[2] vedi anche: Il giornale dell'Energia - PetrolVilla News - n° 1 Marzo 2005, pag. 1 e 2