Citazione:
Confesso con un certo imbarazzo che ancora non ho capito che cosa si stia "denunciando" in questa discussione.
Il titolo di per se ha portato immediatamente l' argomento su la "puttanizzazione"nel senso letterale del termine.
Era abbastanza scontato perch in una societ industrializzata e ricca come la nostra e nel 3 millennio siamo invasi dalle prostitute.
Non si capisce se la cosa faccia piacere agli uomini o no. Spero non a quelli che frequentano L.C.
E' ovvio che le donne hanno saputo argomentare con meno pudore degli uomini, forse era pi facile, erano pi preparate; gli uomini sono solo sconcertati probabilmente.
Ma se si ascoltano i ragazzini/e che cercano di capirci qualcosa (e, se ce ne sono in giro, sarebbe carino partecipassero al thread
) dicono "che tutto questo sesso non lo gradiscono".
Javaseth invece sta aprendo un nuovo lato dell'argomento: sta parlando del sex-addicted.
Un movimento che non nato underground , ma tra le quattro mura di case per ricchi.
Per lo pi prostituti uomini. Calciatori e ragazzine, signore bene che tiravano i fili.
Queto movimento sessuale inizialmente d' lite , risale p o meno agli anni '85 e '90 e nasceva con molta riservatezza; come abbiamo visto recentemente invece è uscito allo scoperto: vedi la sfiga di Lapo Elkann.
Il suddetto movimento entrato poi in internet con le web-cam e le chat e annunci mirati.
Scambi di coppie in locali appositi , lap dance etc....
Io non guardo molto la televisione , ma mi pare che "Lucignolo" e "Le Iene"abbiano trattato l'argomento, quantomeno l'argomento "locali" e prostitute.
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Per quanto mi riguarda l'unica "puttanizzazione" della societ che mi ferisce quella intellettuale.
Se, tutto ci che gira intorno al sesso evidentemente "consumo", che si esteso anche alla "mercificazione naturale" del corpo, e non parlo di professioniste/i, ma di donne e uomini che "arrottondano" cos, quello che realmente allarmante a mio parere la "svendita della psiche ".
Non sono solo i "reality"o "Porta a Porta" di Bruno Vespa o Berlusconi che quando incontrava un giornalista e gli concedeva un’intervista tirava fuori dalla tasca della giacca spugnetta, fondotinta e specchietto..
No. Non l'apparire che ci allontana da la nostra psiche, ma l'omologazione.
Nemmeno la pubblicit , il marketing, riescono a rimanere al passo dal punto di vista creativo-progettuale. Non anticipano! Come si usa fare, cavalcano decisamente l'onda. Questo il vero segnale di crisi.
La moda: falso problema perch non si vende. Il tessile in crisi.
Quindi come mai sembra che invece tutto intorno sia solo fiumi di champagne e una gran festa?
Si abbassato il tono, sono cambiati i protagonisti. Le stelline tv , maschi e femmine sono sotto i riflettori , calcano la ribalta.
E ovviamente eleganza e cultura "vanno a puttane". Da qui: la "puttanizzazione"della societ .
Ricchi e finti ricchi sono vestiti tutti uguali, (circa! ) e qui sorge il problema: cambiano i rapporti interpersonali. Ci si da del tu , se fai un discorso un po' pi culturale ti dicono che sei noioso e via dicendo. E' il momento del proletariato vestito a festa. Provocazioni sarcastiche, battutacce, illogicit , luoghi comuni, cattiverie gratuite e buonismo idiota
(Ma adesso continuate voi perch mi sta salendo la nausea e perdonate se sono apparsa per un attimo classista.)