Intanto specifico che mi trovo sostanzialmente d'accordo con te.

Mi piacerebbe, in questo senso, aprire un dibattito su come la funzione di certi personaggi nel loro percorso storico, possa "trasformarsi". Al di là del CHE, sia chiaro.

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POI

Per Catilina invece, ho letto il libro di Massimo Fini a lui dedicato, che apre uno squarcio interessante e "rivoluzionario" sulla percezione che noi abbiamo come della Storia, così dei personaggi. E Catilina è rientrato tra questi.

La positività da me individuata rientra assolutamente in logiche valutative connesse a quel periodo storico. Dove è doveroso mettere in moto una critica - chiamiamola "filosofica" - sui Valori (oggi disvalori) e le cause di forza maggiore presenti in quei contesti/periodi così distanti, in ogni senso, dai nostri ...

... ecco, in questo senso, con le debite proporzioni di sostanza coi nostri tempi moderni, ho ravvisato in Catilina un Uomo di enorme valore, piegato a eventi, guerre e "politica" che non possiamo lontanamente valutare attraverso la coscienza e lo Spirito moderno.

Io credo, questa la mia personalissima idea, che simili personaggi in contesti come il nostro non si batterebbero come lì si battevano. E per quel che mi riguarda, come l'ho studiato io, è un insegnamento sul senso dell'Onore. Questo ovviamente alla luce di critiche storiche che sono divergenti da quelle accademicamente riconosciute.

Il punto per questo e altri discorsi, è il VALORE. Nella sua accezione più profonda e legata a uno studio che andrebbe fatto in ottiche antropologiche.