L'idea di fondo del discorso comunque è che la realtà che investighiamo, anche con la fisica, si basa su delle assunzioni di base, che si possono comunque e sempre fare risalire alla nostra percezione. E se è la percezione stessa ad essere modificata?
Inb effetti è interessante: però ,IMHO,non è possibile "uscire" dal proprio "sistema di base"...Sarebbe un pò come non essere più noi stessi,e allora cosa saremmo? E' un bel paradosso logico. Citazione:
Sono scettico e materialista come formazione, ma l'idea è quella di sperimentare, no?
Giusto,anche se ilm problema è sempre lo stesso-come riesci ad "evadere" dal tuo sistema di percezione,se questo condiziona TUTTA la realtà circostante? Delle due l'una: O la "percezione" no ti condiziona in tutto ( e allora si ritorna alle mie "vecchie idee" sul fatto che sia la realtà esterna ad essere vista,non la "percezione") oppure,se è così "totalizzante" non ne esci... Certo il problema è speculare,infatti il dubbio non è se esista una realtà esterna che noi percepiamo (questo mi sembra indubbio ) ma se sia quella dello stato A ("veglia") o quellla dello stato B ("sogno lucido","visione" o come si voglia chiamarlo...). Io propendo per lo stato A,per una srie di motivi (non ultimo l'estrema "soggettività" dello stato B) ma,come al solito,come dimostrarlo?
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