Ciao Javaseth, riguardo ai possibili usi clinici delle sostanze psichedeliche avevo già postato dei link nelle pagine precedenti; cmq ti rimando a questo link che contiene tutte le sperimentazioni finora eseguite:
Si va dal trattamento delle dipendenza, alla terapia della depressione, dell'ansia nei pazienti terminali, delle cefalee a grappolo, all'uso nel disturbo post-traumatico da stress.
Lo consiglio anche a Lunatar, c'è anche un pò di sperimentazione terapeutica con l'Ayahuasca, ma non mi pare si siano particolari evidenze cliniche di un potenziale uso terapeutico. Cmq per risponderti, oltre a consigliarti i soliti link: wikipedia eng e erowid, penso che tu sappia già che il principio attivo è la dimetiltriptamina che è una sostanza analoga alla serotonina e che dunque è agonista sui medesimi recettori presenti a livello cerebrale. Il meccanismo d'azione psichedelico della dimetiltriptamina e delle triptamine in genere si ipotizza sia legato a un'aumentata eccitabilità della corteccia cerebrale determinata anche un maggior flusso di input dal talamo (altra struttura del sistema nervoso centrale) che in genere funge da filtro nei confronti degli stimoli sensoriali.
Citazione:
Comunque, a parte il fatto che, ad oggi, non esiste una cura, almeno nel senso sopra indicato, per le dipendenze la sostituzione non mi sembra una buona strada consigliabile. Non tutte le sostituzioni, almeno
E' vero non esiste una cura efficace al 100% e questo mi sembra sia autoevidente. Ma l'induzione di certi stati di coscienza associate alla guida di uno psicoterapeuta possono modificare, come già detto, l'atteggiamento nei confronti della vita e della propria dipendenza. Una condizione similare avviene in molti soggetti che vanno incontro a una NDE, che successivamente riscoprono il valore di una dimensione spirituale che precedentemente gli era compleamente ignota. Cmq il fine non è certo quello di determinare un'altra dipendenza ma solo quella di permette una o + esperienze che rimodellino gli orientamenti della persona.
Citazione:
Da ottimo conoscitore delle dinamche celebrali quale penso che tu sia, sai spiegarmi perché le esperienze (non mi piace proprio chiamarli trip) richiamano in maniera così forte ed irrinunciabile un vortice creativo, e suppongo quella parte del cervello preposta alla creatività?
No Padma decisamente mi sopravvaluti. Vorrei cmq capire cosa intendi per dinamiche cerebrali, se l'aspetto psicologico e qui non mi trovi particolarmente preparato o l'aspetto neurofisiologico dove almeno mi barcameno Ti rispondo dunque dal punto di vista neurologico. ll cervello funziona come un network dinamico in cui flussi di dati vengono rielaborati in un continuo sistema di feedback fra le varie aree cerebrali. In molte sue funzioni , quali la memoria si pensa che il cervello funzioni in maniera olistica, in altre funzioni invece è stata determinata in maniera univoca l'associazione con determinate funzioni. Per la creatività non sono state determinate delle aree specifiche penso sia una funzione olistica, cmq se volessimo andare a cercare da qualche parte si potrebbe partire dal sistema limbico http://en.wikipedia.org/wiki/Limbic
Ciao
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"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"
"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
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