Se il telescopio è dotato di portafiltri sarebbe necessario l'utilizzo di filtri UV e ND per "tagliare" la luce in eccesso che arriva sul CCD e limitare l'irradiamento dei raggi UV lungo le lenti. Per quanto riguarda la velocità di "aggancio" bisogna considerare alcuni fattori. Il primo è che ovviamente il tutto deve essere solidamente posto su treppiede con testa fluida. Non è pensabile tentare di scattare foto in Tele a mano o con teste "sporche". Anche il minimo "gioco" della testa renderebbe impossibile lo scatto, o l'inseguimento stesso, pulito. Resta poi necessario sapere tarare la macchina con tempi di otturazione corretti. Un fattore di 1/500 o più su una sensibilità ISO100. Ovviamente il tutto dipende anche dal rapporto di ingrandimento che si riesce ad ottenere con il telescopio che citi, dal tipo di giornata, di cielo, di orario etc... Insomma è richiesto un minimo di conoscenza in campo fotografico. Per agganciare l'aereo, senza fare uso di sistemi motorizzati di Motion Tracking si può usare l'anticipo, ovvero trovare una "Bolla" sulla testa fluida che sia tarata sulla traiettoria della scia preesistente in modo da risultare su un "binario", chiudere le frizioni che agiscono sul Tilt e lasciare libero solo il PAN. QUindi posizionarsi in anticipo e attendere ,già in lieve movimento a seguire, l'aereo. Dopo non resta che avere "mano" e seguire l'oggetto. So che non è facile ma non è impossibile. Si tratta di trovare il rapporto forza/velocità da imprimere sul braccio del treppiede che ripeto deve essere a testa fluida e a braccio lungo. (un cavalletto da ripresa video per intenderci). Credetemi che non è molto diverso dal riprendere alla piratella una F1 con una camera HighSpeed o con un 500mm Canon su una normale reflex. Di solito è consigliabile lavorare in due con il remotaggio dello scatto. Sono molte le fotocamere ad avere l'attacco per il "clicker". Un Hama da 25cm va più che bene. Quindi una volta sicuri della giusta esposizione/otturazione non resta che andare per tentativi, senza panico o fretta. Uno si occupa di seguire l'aereo (non deve fare altro). L'altro si prende l'onere di scattare al comando datogli da chi sta all'oculare. Armarsi di pazienza e prima o poi ci si riesce. L'importante è avere un buon rapporto di ingrandimento e un buon taglio della luce in modo da non fare arrivare troppo segnale sul CCD il che renderebbe vano il lavoro. E' buona cosa poi tentare la cosa nelle prime ore del mattino o dal primo pomeriggio in luce calante. Non tentare di puntare l'obbiettivo al cielo durante le ore nel quale il sole è a picco. Anche se i raggi solari non fossero diretti al'occhio di entrata dell'ottica, l'irradiazione solare renderebbe comunque altissima la probabilità di sovraesporre l'oggetto. Altra cosa buona sarebbe portarsi su punti elevati. Collinari o zone alte in genere. Sopra comunque la città. Si salta la prima cappa di inquinamento e ci si può concentrare maggiormente senza il rischio di venire "disturbati".
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