Citazione:
a me sembra la parte finale di una analisi, la conclusione, ma sempre di analisi si tratta
Interessante: adesso siammo arrivati alla "parte finale di una analisi". E quella iniziale dov'č? Comunque, tanto per la cronaca, non esiste nemmeno una parte finale; ciň che ha espresso Pike_bishop č un suo parere sul film; lo ha espresso in modo lapidario, ha affermato cioč che il film č brutto, ha rivolto al film accuse varie portando come unica motivazione: "io c'ero". Si č inoltre sbilanciato con paragone assai poco probabile con il film "Rambo 3".
Ora, ognuno ha il sacrosanto diritto di avere l'opinione che preferisce: un film puň piacere oppure puň non piacere. Ma bisogna avere l'onestŕ di dire, č una mia opinione; poi, se vuoi, la argomenti altrimenti no.
Quando invece ti rivolgi a un pubblico di lettori con affermazioni che non lasciano diritto di replica: "il film č brutto, č di parte, non perdete nulla se non lo vedete, etc." si imporrebbe in questo caso si, un'analisi. Motivare cioč il giudizio perentorio che si da al film.
Per motivare un giudizio critico a una qualsiasi opera d'arte, per costruire cioč un giudizio che non sia basato soltanto sulla propria sensibilitŕ e visione delle cose, č necessario cono l'artista di cui si sta parlando, il suo percorso artistico, ed avere inoltre nozioni di ciň di cui si parla, in questo caso "Cinema".
Come dicevo, nessuno ti vieta di avere la tua opinione, ma per una critica oggettiva, devi conoscere le tecniche utilizzate nella regia, nel montaggio e in tutte quelle arti che compongono un film. Inoltre, e non certo come ultima risosrsa, per esprimere un giudizio sulla trama e sul messaggio che trasmette il film, va fatto un esercizio che si chiama: "Analisi Testuale" in cui si analizza appunto il testo e la sceneggiatura.
Altrimenti, potrei scrivere: "Stanley Kubrick ha fatto film spazzatura e pure fascisti" E al primo che arriva chiedendomi che accidenti sto dicendo, potrei rispondere: "Togliti l'immondizia dalla testa e guardati un film di Rossellini"