La notizia che trovate in questo
link del corriere.it è destinata a far MOLTO rumore.
Succede che durante un simposio dell’American Chemical Society dedicato a «New Energy Technology» tenuto a Salt Lake City, alcuni gruppi di ricercatori sostengono non solo di avere riprodotto la produzione di energia -come nella fusione fredda- ma anche di avere le prove che si tratti di fusione nucleare a bassa energia: cioè hanno catturato i neutroni che scaturirebbero dalla reazione nucleare.
Giusto per aumentare la "paternità" della scoperta, si propone anche di battezzare la nuova tecnologia come LENR, da Low Energy Nuclear Reactions (reazioni nucleari a bassa energia).
La ricerca prende le mosse a San Diego (California) dove lavora la chimica
Pamela Mosier-Boss, presso lo
SPAWAR Systems Center (U.S. Navy' s Space and Naval Warfare Systems Center). Il nome sembra denotare un centro di ricerca della Marina Militare USA.
La ricercatrice portavoce di un gruppo di ricerca più ampio conferma:
-che la fusione fredda esiste;
-che si tratta di un processo nucleare
-che la natura nucleare è provata dalle abbondanti tracce di neutroni registrate nel corso di vari esperimenti.
Le varianti rispetto al metodo di Fleschman e Pons sarebbero legate solo ad una migliore efficienza (con lo stesso fenomeno chimico sottostante): la cella elettrolitica contiene deuterio mescolato a cloruro di palladio e gli elettrodi sono fatti con fili di nikel o di oro.