Non ci siamo affatto. E' una generalizzazione non valida. Il fatto che si possa stabilire un "inferiore" "pari" o "superiore" vale solo in alcuni casi. Qualità: colore. "rosso" è superiore/inferiore a "viola" o a "giallo" ?
ed è una osservazione a prima vista ineccepibile.
In effetti quanto dicevo vale solo in alcuni casi: quali?
Vediamo un attimo Wikipedia: “In generale, la misura della qualità indica una misura delle caratteristiche o delle proprietà di una entità (una persona, un prodotto, un processo in senso lato) in confronto a quanto ci si attende da tale entità, in un determinato impiego. L'uso che si intende fare del soggetto è importante, poiché la valutazione della qualità varia a seconda dell'utilizzo. Per esempio, una persona pụ essere un ottimo scrittore, ma avere una valutazione molto bassa come atleta. Allo stesso modo, un gruppo di dati pụ avere un'alta qualità quando usati come informazione generica, divulgativa, ma una bassa qualità per un utilizzo di alta precisione. Per questi motivi, il concetto di qualità è applicabile in quasi tutti i campi dello scibile, ogni volta che un oggetto, una persona o altro, viene confrontato con quello che ci si attende da lui.”
Quindi, se la qualità che si prende in esame non è inquadrata nell’ottica di un impiego, di un utilizzo, la sua valutazione diventa impossibile e tanti saluti alla ‘scala di valori’. Un po’ come se considero un apparecchio che non so a cosa serva non sono in grado di dire se funzioni oppure no. Devo conoscerne il fine, altrimenti nisba.
Peṛ qui NON si sta parlando di individui in assoluto ma nell’ottica della loro partecipazione ad una società, che è ‘l'insieme organizzato da individui che si relazionano congiuntamente per costituire un gruppo o una comunità e condividono comportamenti e fini.’ La società ha quindi dei fini, per raggiungere i quali dovranno essere svolte delle attività dai suoi membri. Nello svolgimento di tali attività, più o meno complesse (scala di valori), gli individui si dimostreranno più o meno capaci (altra scala di valori) sulla base delle loro qualità.
Se ne deduce quindi che le qualità considerate sono quelle coinvolte nel perseguimento dei fini della società e non altre (come, non so, il colore degli occhi oppure la lunghezza del femore oppure il numero di capelli moltiplicato per la superficie delle orecchie ) che non lo sono e la cui valutazione, ai fini della collocazione nella piramide sociale, è superflua e quindi non interessa.
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