E, secondo me, precisarne anche le modalità di applicazione aiuterebbe a cogliere meglio le moltissime difficoltà di un contesto reale, che mi pare invece troppo spesso vengano invece liquidate con enunciati piuttosto vuoti.
Prova di nuovo, questa volta in italiano, curando di far sapere: 1. applicazione di cosa; 2. difficolta' di cosa; 3. cosa viene liquidato.
Non vi e' traccia, ovviamente, di questi elementi nelle frasi precedenti del post.
Citazione:
Nella prima parte del post #186
Perche' non ti riferisci piuttosto alla tua lettera alla Principessa Mafalda Venengoni da Cipriano del 29 Ottobre 1992, paragrafo 22, riga 3?
A me quelli astuti mi fanno venire da grattarmi i gomiti, e' come un'allergia.
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