Ci sono dei casi in cui l’ironia, escludendo il deliberato ignorare o l’aperto insulto per manifesto e reiterato abuso del “Dove vai?” “Porto pesci.”, rimane l’unica strada possibile. E’ un modo “soft” (se decidessi di essere offensivo, dammi retta, ti accorgeresti della differenza ) per invitare la controparte a riflettere un po’ meglio (se possibile) prima di mettere mano alla tastiera.
Io continuo a trovare i tuoi post sostanzialmente privi di aggancio con quanto vado scrivendo; l’ho già spiegato in precedenza. A distanza di 19 pagine di 3D, non posso che confermare la cosa. Mi spiace. Sarei ben contento di avere un interlocutore in più, ma il dialogo deve rispettare certi presupposti, se no diventa qualcosa di surreale.
Non importa, non è mica detto che io e te si debba per forza comunicare. Ok?
Da parte mia mi posso impegnare a risponderti non appena colga un segnale di attinenza con le mie argomentazioni, d’accordo? Tu, peṛ, per favore, fai uno sforzo in questa direzione, va bene? Prova a contenere la tua veemenza a favore dell’analisi.
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