Che vorrebbe dire? Che siamo tutti schiavi? Ma non è così..... ci sono "schiavi" e ci sono "liberi"...
Non ho ben capito in base a quali elementi venga fatta questa distinzione… Voglio dire : in che modo e usando quali parametri si riconoscerebbe la condizione di “schiavitù” e quella di “libertà” ? Non penso che un uomo DI POTERE, ad esempio, possa considerarsi “ libero”. Non sarà schiavo delle bollette della luce e del gas ma sarà schiavo dei giochi di potere. Che sono pericolosissimi. Uno può pure finire “suicidato” sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, tanto per fare un esempio Si potrebbe obiettare : “sì va beh…però fino a quel momento si è levato un sacco di belle soddisfazioni !!!”
Già. Ma anche a proposito di cosa s'intenda per "soddisfazioni" ci sarebbe da discutere…e molto.
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