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   Scie Chimiche II
     Sezione Operativa
   Scie chimiche for dummies

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  •  LaoTzu
      LaoTzu
Re: Scie chimiche for dummies
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/2/2006
Da Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
Messaggi: 672
Offline
Fonte: "The Guardian"

Citazione:
The US government wants the world's scientists to develop technology to block sunlight as a last-ditch way to halt global warming, the Guardian has learned. It says research into techniques such as giant mirrors in space or reflective dust pumped into the atmosphere would be "important insurance" against rising emissions, and has lobbied for such a strategy to be recommended by a major UN report on climate change, the first part of which will be published on Friday...
Article continues HERE ... L'articolo continua QUI


SUI CASUALI RISCONTRI

Fonte: "Las Vegas Tribune"



Citazione:
... Two scientists working at Wright Patterson Air Force Base confirmed to the Ohio newspaper, Columbus Alive, that they were involved in aerial spraying experiments. One involved aluminum oxide spraying related to global warming and the other involved barium stearate and had to do with high-tech military communications.


SULLE CASUALI RISPOSTE

Senatore Mike Crapo

Senatore Larry Craig



Citazione:
Ero saltato anch'io sul carro del riscaldamento globale.


Fonte: I Was On the Global Warming Gravy Train - di David Evans: matematico, ingegnere informatico ed elettrico. Pubblicato il 28 maggio 2007.


Traduzione di Giorgio Venzo per www.luogocomune.net


Ho speso sei anni nel campo della contabilità del carbonio, realizzando modelli per il Governo australiano in modo da poter stimare le emissioni di carbonio dovute a mutamenti nella destinazione d'uso dei terreni e delle foreste. Quando cominciai questo lavoro nel 1999 le prove che attribuivano alle emissioni di carbonio il riscaldamento terrestre sembravano abbastanza certe, ma da allora nuove prove hanno indebolito questa tesi. Ora sono uno scettico.
Nei tardi anni '90, queste erano le prove che suggerivano come le emissioni di carbonio provocassero il riscaldamento globale:

1. la CO2 è un gas serra, dimostrato tale in laboratorio già un secolo fa;
2. il riscaldamento globale sta accadendo da un secolo e la concentrazione di carbonio in atmosfera è in aumento da un secolo. Una correlazione non implica un rapporto causa-effetto, ma in qualche modo sembrava coerente.
3. Le informazioni dai campioni di ghiaccio, partendo dal primo proveniente da Vostok nel 1985, permisero di misurare la temperatura ed il carbonio atmosferico risalendo indietro di centinaia di migliaia d'anni, attraverso diversi periodi di intensa glaciazione e riscaldamento globale. Con l'accuratezza allora disponibile (più d'un migliaio d'anni tra i vari punti sperimentali) il carbonio atmosferico e la temperatura procedevano in sincrono: aumentavano e diminuivano assieme. Si tratta d'una prova schiacciante!
4. Non vi erano altre cause attendibili per il riscaldamento globale.

Tali prove non erano conclusive, ma perchè attendere finchè si è certi quando c'è bisogno di agire ora? Così l'idea che le emissioni di carbonio stessero causando il riscaldamento globale passò dalla comunità scientifica a quella politica. La ricerca aumentò, si formarono strutture burocratiche, comitati internazionali si incontrarono ed alla fine il Protocollo di Kyoto fu firmato nel 1997 per frenare le emissioni di carbonio.
La sfera politica, di ritorno, finanziò la comunità scientifica. Entro la fine degli anni '90 molti incarichi dipendevano dall'idea che le emissioni di carbonio provocassero il riscaldamento globale. Molti di questi erano burocratici ma ce n'erano diversi creati in campo scientifico.
Anche io ne facevo parte, guadagnando molto con un incarico scientifico che non sarebbe esistito se non avessimo creduto che le emissioni di carbonio provocano il riscaldamento globale. E così stavano molte persone attorno a me; c'erano conferenze internazionali piene di gente simile. Avevamo l'appoggio politico, l'interesse del governo, grandi finanziamenti. Ci sentivamo piuttosto importanti ed utili (almeno per me fu così). Era meraviglioso. Stavamo lavorando per salvare il pianeta!
Ma a partire dal 2000, gli ultimi tre punti della lista di cui sopra vennero a cadere. Usando la stessa numerazione di prima:

2. Dati più precisi mostrarono che dal 1940 al 1975 la Terra si raffreddò, mentre il carbonio atmosferico aumentò. Questa divergenza di 35 anni potè poi essere spiegata col fenomeno dell'oscuramento globale, scoperto solo nel 2003.
3. La risoluzione temporale dei campioni di ghiaccio migliorò. Dal 2004 sapevamo che nei passati episodi di riscaldamento gli innalzamenti di temperatura generalmente cominciavano circa 800 anni prima dell'aumento del carbonio atmosferico. Il rapporto causa-effetto dunque non va più come ipotizzato nel 1999: si è invertito!

Ci vollero diversi secoli di riscaldamento agli oceani per liberare più carbonio. Questo prova che c'è una causa per il riscaldamento globale diversa dal carbonio atmosferico. E mentre è possibile che l'aumento di carbonio atmosferico in tali riscaldamenti passati poi provocò maggior riscaldamento (come “amplificazione” del riscaldamento originario), i dati dai campioni di ghiaccio non provano né smentiscono questa ipotesi.

4. C'è ora un candidato alternativo credibile. Nell'ottobre 2006 Henrik Svensmark mostrò sperimentalmente che i raggi cosmici provocano la formazione di nubi. Le nubi hanno un effetto raffreddante, ma negli ultimi 30 anni ci sono state meno perturbazioni del solito poiché il campo magnetico del sole, che ci protegge dai raggi cosmici, è stato più forte del solito. Così la Terra si è riscaldata. E' troppo presto per stabilire quale frazione del riscadamento globale è causata dai raggi cosmici.

Non c'è ad oggi alcuna evidenza empirica che il riscaldamento globale sia causato dalle emissioni di carbonio. Si pensa che in oltre 20 anni di intensa investigazione si sarebbe trovato qualcosa. Per esempio, l'effetto serra dovuto alle emissioni di carbonio dovrebbe scaldare gli alti strati dell'atmosfera più di quelli bassi – ma fino al 2006 i dati mostrano l'opposto e cioè che l'effetto serra non si stava verificando! Nel 2006 dati più precisi permisero di stabilire che l'effetto serra potrebbe essere in corso, eccetto che ai Tropici.
La sola attuale "prova" che incolpa le emissioni di carbonio consiste nei modelli scientifici (ed il fatto che ci siano poche critiche). Storicamente, la Scienza non è progredita attraverso calcoli e modelli ma attraverso osservazioni riproducibili. Alcune teorie promosse da autorità nel campo della Scienza si sono rivelate spettacolosamente errate: volare con oggetti più pesanti dell'aria è impossibile, il sole orbita attorno alla Terra, etc... Per ottimi motivi, abbiamo un'assai maggior confidenza con osservazioni da più fonti indipendenti che nei confronti di modelli creati da un ristretto gruppo di fonti collegate!
Torniamo ai rapporti tra Scienza e politica. Entro il 2000 la politica rispose alle forti istanze scientifiche circa il riscaldamento globale causato dalle emissioni di carbonio, creando migliaia di incarichi burocratici e scientifici finalizzati ad una maggiore ricerca ed al rallentamento delle emissioni di carbonio.
Ma dopo il 2000 l'interesse contro le emissioni di carbonio divenne gradualmente più debole. Dati futuri avrebbero potuto rafforzarlo o indebolirlo vieppiù. A quale punto di tale declino la comunità scientifica dovrebbe avvertire la politica che le emissioni di carbonio potrebbero non essere la principale causa del riscaldamento globale?
Nessuna delle prove recenti attualmente afferma che le emissioni di carbonio di certo non siano la causa del riscaldamento globale, ci sono molti ottimi studi scientifici ancora in ballo, e se il messaggio della Scienza si attenua potrebbe poi essere difficile riacquistare l'attenzione della politica. Quel che accade è che dal 1990 molte ricerche scientifiche danno per certo che le emissioni di carbonio siano la causa, e le alternative sono meno indagate o poste all'attenzione politica.
Sfortunatamente Scienza e politca si sono strette in modo ancor più saldo. Il cambiamento climatico è divenuto una crociata politica, perciò le posizioni si sono radicalizzare. I politici ed il pubblico preferiscono messaggi chiari e semplici. Al momento il clima politico accusa fortemente le emissioni di carbonio al punto da zittire le critiche.
L'integrità della comunità scientifica ne uscirà vincitrice solo seguendo le prove, ovunque conducano. Ma nel frattempo, l'effetto del clima politico è quello di indurre molta gente a sovrastimare le prove che le emissioni di carbonio siano la causa del riscaldamento globale.
Ho recentemente scommesso 6000 $ che il tasso di riscaldamento globale si abbasserà nel prossimo ventennio. Le emissioni di carbonio potranno anche essere la principale causa del riscaldamento globale, ma stimo che questa probabilità si assesti più sul 20% che non sul 90% ipotizzato dall'IPCC.
Mi dispiace che i politici possano seriamente interferire nella Scienza. Supponiamo che le tasse sui combustibili fossili siano aumentate, ma che il tasso di riscaldamento globale cominci a ridursi entro il 2015. Il sistema politico potrebbe premere sugli scienziati affinchè diano nuove giustificazioni alle tasse.
Immagina il seguente scenario. Le emissioni di carbonio provocano un po' di riscaldamento, mettiamo 0,05 °C/decennio. Ma l'attuale tasso di riscaldamento di 0,2 °C/anno è principalmente dovuto a cause naturali che in 15 anni han terminato il proprio ciclo, invertendosi. Dunque entro il 2015 le temperature globali cominciano a calare. Nel frattempo, sulla base di modelli approntati da un ristretto gruppo di climatologi ma senza riscontro empirico (poichè il minimo riscaldamento dovuto alle emissioni di carbonio è mascherato da quello naturale, di maggior entità), il pianeta ha disciplinatamente pagato un costo enorme per frenare le emissioni di carbonio.
I politici, cavalcando la rabbia e l'apparente inutilità di tutti i vani sforzi e le conseguenti ristrettezze economiche, guidano il linciaggio dei sommi sacerdoti coi loro oscuri modelli. Ironicamente, per il fatto che le emissioni di carbonio stanno aumentando la soglia di temperatura oltre la quale avvengono cambiamenti naturali, le emissioni di carbonio dopotutto potrebbero davvero necessitare d'un freno. Forse. L'attuale situazione è caratterizzata dalla mancanza di evidenze empiriche, perciò nessuno ancora lo sa con certezza.
Alcuni assumono posizioni fortemente retoriche sul riscaldamento globale. Ma la causa del riscaldamento globale non è uno dei tanti temi politici, soggetto ad infiniti dibattiti e distorsioni. La causa del riscaldamento globale è un tema prettamente scientifico perchè è falsificabile. Nessuna quantità di speculazioni umane influirà su questa causa. Essa esiste in senso fisico, e dopo sufficienti ricerche e tempo scopriremo quale è.

----
Link alla news in home page: http://www.luogocomune.net/site/modules/ne...hp?storyid=1864


Citazione:
Fonte: http://snoedel.punt.nl/index.php?id=227581&r=1&tbl_archief=&

Per ragioni che capirete leggendo questa lettera, non posso divulgare la mia identità.

Sono un meccanico aeronautico che lavora per una grande aerolinea. Lavoro presso una delle basi di manutenzione situate in un grande aeroporto. Ho scoperto alcune informazioni che penso troverete importanti.

Primo, dovrei dirvi qualcosa a propostio dell’ordine gerarchico tra meccanici. E’ importante per la mia storia e per la causa alla quale vi state dedicando.

I meccanici vogliono lavorare su tre cose: l’avionica, i motori, o i sistemi di controllo del volo. I meccanici che lavorano su questi sistemi sono considerati al top della gerarchia dei meccanici.

Il gradino successivo inferiore è quello dei meccanici che lavorano sui sistemi idraulici e di condizionamento. Poi viene il livello di manutentori che lavorano nella “cambusa” e su altri sistemi non essenziali. Ma al fondo di questa scala gerarchica stanno i meccanici che lavorano nei sistemi di eliminazione dei rifiuti.

Nessun meccanico vuole lavorare sulle pompe, serbatoi, e tubi che sono usati per immagazzinare gli scoli dei gabinetti. Ma in ogni aeroporto dove ho lavorato ci sono almeno 2 o 3 meccanici che si offrono volontari al lavoro sui sistemi dei gabinetti.

Gli altri meccanici sono felici di lasciare tale lavoro a questi ultimi. A causa di ciò tu avrai sempre solo 2 o 3 meccanici che lavorano su questi sistemi in ogni aeroporto. Nessuno pone attenzione a questi ragazzi e nessun meccanico socializza con altri meccanici che lavorano solamente ai sistemi dei rifiuti.



Il fatto è che non ho mai badato molto a questa situazione fino al mese scorso. Come molte compagnie aeree noi abbiamo accordi reciproci con altre compagnie che toccano i medesimi aeroporti. Se esse hanno un problema con un aereo, uno dei nostri meccanici ne avrà cura di risolverlo.

Ugualmente, se uno dei nostri aerei ha un problema in un aeroporto dove altre linee aeree hanno una base di manutenzione, queste ultime ci penseranno a risolvere il nostro problema.

Un giorno dell’ultimo mese io fui chiamato da una base per lavorare su un aereo di un’altra compagnia. Quando ricevetti la chiamata il coordinatore non sapeva quale fosse il problema. Quando arrivai all’aereo trovai che il problema stava nel sistema di eliminazione dei rifiuti. Non c’era niente per me da fare che strisciare dentro e risolvere il problema.

Quando entrai nel vano mi accorsi che qualcosa non andava per il verso giusto. C’erano più serbatoi, pompe, e tubi di quanti avrebbero dovuto esserci là. Sulle prime assunsi l’idea che il sistema di eliminazione dei rifiuti doveva essere stato modificato. Ho lavorato per dieci anni su questo particolare modello di aereo.

Come tentai di trovare il problema subito mi accorsi che i tubi ed i serbatoi in più non erano connessi con il sistema usuale di eliminazione dei rifiuti. E fu quando appena scoprii tutto ciò che un altro meccanico della mia compagnia arrivò. Era uno dei meccanici che usualmente lavorano su questo tipo particolare di velivolo ed io felicemente gli lasciai il lavoro.

Come me ne stavo andando gli chiesi a proposito dell’equipaggiamento extra. Mi rispose di “pensare alla mia sezione dell’aereo e di lasciare che lui pensasse alla sua parte di aereo!”

Il giorno successivo mi trovavo al computer della compagnia per rintracciare uno schema di cablaggio. Mentre mi trovavo lì decisi di cercare l’equipaggiamento extra scoperto. Con mia meraviglia i maunali non mostrarono nessuno degli equipaggiamenti extra che vidi con i miei occhi il giorno prima. Andai perfino negli archivi dei produttori ed ancora non trovai nulla. Adesso ero realmente determinato a trovare le finalità e lo scopo di quel equipaggiamento.



La settimana dopo avemmo tre dei nostri aerei nel nostro hangar principale per la ispezione periodica. C’erano meccanici che strisciavano per tutto l’aereo durante queste ispezioni. Io finii il mio turno e decisi di dare un occhio al sistema di eliminazione dei rifiuti di uno dei nostri velivoli. Con tutti i meccanici attorno mi immaginai che nessuno avrebbe notato qualcuno in più sull’aereo.

Sicuro, l’aereo che scelsi aveva l’equipaggiamento extra! Cominciai a indagare il sistema di tubi, pompe e serbatoi. Trovai ciò che sembrava essere una unità di controllo per il sistema. Era una scatola di controllo avionico dall’apparenza standard ma non aveva iscrizioni di nessun genere.

Potevo identificare i cavi di controllo dalla scatola alle pompe ed alle valvole ma non c’erano circuiti di controllo entranti nella unità. Gli unici cavi entranti erano una connessione di alimentazione collegata al bus principale di potenza del velivolo.

Il sistema aveva 1 serbatoio largo e 2 serbatoi piccoli. Era difficile strisciare nell’angusto scompartimento, ma sembrò che il serbatoio più largo avesse potuto contenere circa 50 galloni (UK – 1 imperial gallon = 4,54 litri. USA – 1 U.S. gallon = 3,78 litri. N.d.T.). I serbatoi erano connessi con una valvola di riempimento e svuotamento che passava attraverso la fusoliera proprio dietro la valvola di scarico del sistema di eliminazione dei rifiuti.

Quando ebbi l’occasione di indagare su queste connessioni sotto l’aereo, le trovai astutamente nascoste dietro ad un pannello sua volta sotto il pannello usato per accedere alla conduttura di scolo dei rifiuti.

Iniziai a seguire le tubature dalle pompe. Questi tubi portavano ad una rete di piccoli tubi che finivano ai bordi d’uscita delle ali e degli stabilizzatori orizzontali.

Se guardi da vicino le ali di un grosso velivolo vedrai un insieme di cavi, delle dimensioni circa del tuo dito, che si estendono all’infuori del bordo di uscita alare e dalle superfici alari. Sono spezzoni scarico per l’elettricità statica. Essi sono usati per dissipare la carica elettrica statica che si forma sul velivolo in volo.

Scoprii che i tubi di questo sistema misterioso conducevano ad ogni terzo stoppino di scarico dell’elettricità statica. Questi spezzoni di cavo sono stati “svuotati internamente” per permettere a qualunque fluido di essere scaricato attraverso di loro.

Fu mentro mi trovavo sull’ala che uno dei managers mi individuò. Mi ordinò di uscire dall’hangar dicendomi che il mio turno era finito e che non ero autorizzato a nessun sforamento dell’orario di lavoro.



I seguenti due giorni di lavoro furono molto intensi ed io non ebbi il tempo di continuare le mie investigazioni. Più tardi al pomeriggio, due giorni dopo la mia scoperta, fui chiamato per sostituire un sensore di temperatura per motori su un aereo che avrebbe dovuto decollare entro un paio di ore. Finii il lavoro e compilai i documenti di lavoro.

Circa 30 minuti più tardi fui chiamato (all’altoparlante) dal General Magnager. Quando andai nel suo ufficio trovai il nostro rappresentante sindacale e due altre persone che non conoscevo che mi stavano aspettando. Il G. M. mi disse che era stato scoperto un problema serio. Egli disse che avevo avuto una menzione (negativa, immagino, n.d.t.) e che ero stato sospeso per aver compilato falsi documenti di lavoro.

Mi intentò un procedimento disciplinare dalla constatazione del fatto che avrei falsificato un documento di lavoro inerente un sensore di temperatura dei motori installato da me alcune ore prima. Rimasi sconcertato e cominciai a protestare. Dissi a loro che ciò era ridicolo e che feci il lavoro.

Il rappresentante sindacale a questo punto alzò la voce e raccomandò che andassimo a dare un’occhiata al velivolo per vedere di regolare la faccenda. Chiesi allora chi fossero gli altri due uomini. Il G. M. mi rispose che essi erano ispettori della sicurezza della compagnia ma non mi volle rilasciare le loro generalità.

Ci avviammo verso l’aereo che avrebbe dovuto essere in volo mentre era parcheggiato sulla rampa di manutenzione. Aprimmo gli sportelli di accesso al motore ed il rappresentate sindacale prelevò il sensore. Controllò il numero di serie e disse ad ognuno che quello era il vecchio strumento. Andammo poi nell’area parti di ricambio ed agli scaffali.

Il rappresentante sindacale controllò il mio rapporto e tirò fuori dallo scaffale una scatola sigillata. Aprì la scatola ed estrasse il sensore di temperatura del motore con il numero di serie di quello che installai. Allora mi fu detto di essere stato sospeso dal lavoro per una settimana senza paga e di andarmene immediatamente.

Me ne stavo a casa il primo giorno di sospensione meravigliandomi su cosa diavolo potesse essermi accaduto. Quella sera ricevetti una telefonata. La voce mi disse: “Adesso tu sai cosa succede ai meccanici che gironzolano attorno a cose che non dovrebbero interessarli. La prossima volta che inizi a lavorare su sistemi che non ti sono pertinenti perderai il lavoro! Ma io mi sento generoso, credo che ritornerai presto al lavoro”. CLICK.

Di nuovo, dovetti raccogliermi dallo sconforto. Come la mia mente correva, fu in quel momento che feci la connessione con il fatto che ciò che mi accadde doveva essere collegato direttamente alle mie scoperte relative ai “misteriosi” tubi.

Il mattino successivo il G. M. mi chiamò. Mi disse che, dato il mio eccellente curriculum lavorativo del passato, la mia sospensione era stata ridotta a un giorno e che dovevo tornare immediatamente al lavoro. L’unica cosa a cui potevo pensare era “cosa stanno cercando di nascondere?” e “ chi sono ‘ESSI’?“.

Quel giorno al lavoro andò come se nulla fosse successo. Nessuno degli altri meccanici menzionò la sospensione ed il mio rappresentante sindacale mi disse di non parlarne. Quella notte navigai in internet tentando di trovare alcune risposte.

Non ricordo adesso come arrivai qua, ma vi arrivai attraverso un sito che parlava a proposito di “scie di condensazione chimicamente corrette”.

Ecco quando il tutto mi cominciò ad apparire chiaro. Ma la mattina seguente al lavoro trovai una nota all’interno del mio armadietto chiuso a chiave. Essa diceva, “La curiosità uccise il gatto. Non navigare in siti internet che non ti riguardano”.



Bene, adesso so che “ESSI” mi stanno osservando.

Mentre non so cosa ESSI stanno spruzzando, io posso dirvi che essi lo stanno facendo. Io immagino che usino i camion dei liquami. Questi sono camion che svuotano i rifiuti contenuti nei serbatoi del liquame dei gabinetti.

Gli aeroporti usualmente appaltano questi lavori e nessuno si avvicina a questi camion. Chi vuole star vicino ad un camion pieno di m****? Mentre questi ragazzi stanno svuotando i serbatoi dei rifiuti, può essere che essi possano facilmente riempire i serbatoi del sistema a spray.

Essi conoscono i sentieri di volo così probabilmente programmano la unità di controllo (o forse questa riceve i segnali da un satellite? Dopo che a terra vedono otticamente la posizione dell’aereo? Magari quando dal satellite vedono quando il velivolo sta entrando in “certe” nuvole dalle forme strane? N.d.T.) per iniziare lo spray dopo un certo lasso di tempo quando l’aereo raggiunge una certa altitudine. Gli ugelli per lo spray negli stoppini manipolati per lo scarico dell’elettricità statica sono così piccoli che nessuno nell’aereo vedrà qualcosa.

Dio ci aiuti tutti quanti.

Un cittadino preoccupato


Citazione:
Fonte: http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=106...ews=primapagina

Nei cieli della Granda avvistate le scie chimiche rilasciate da aerei senza contrassegno: alcuni blog segnalano il frequente ripetersi del fenomeno
L'ALLARME SUL SITO DI RADIO STEREO 5/ LE CHEMTRAILS NON SONO PRODOTTE DAI VOLI DI LINEA/ L'ARPA PIEMONTE: "CONOSCIAMO IL PROBLEMA"




L’allarme lo aveva lanciato, apparentemente in solitaria, Giorgio Barbero dalle pagine elettroniche di radio stereo cinque (http://www.radiostereo5.info/web), il 24 maggio del 2005. Era quella la prima segnalazione (nota) di scie chimiche che si riferiva ai cieli del cuneese. L’ascoltatore di Radiostereo5 in un laconico messaggio in web scriveva “Questa mattina intorno alle 9,30 sui cieli di Cuneo erano nuovamente presenti le innaturali scie... Quattro aerei (visibili ovviamente come minuscoli puntini metallici) hanno formato il reticolo di scie. Il fenomeno si è prolungato sino a metà mattinata con queste singolari scie diffuse ed espanse che hanno oscurato la limpidezza del cielo e la nitidezza della luce solare” ed allegava tre scatti (uno è quello presente in pagina) che riproducevano il fenomeno.



Ora nuovamente, alcune scie simili sono state avvistate nei cieli della Granda e nelle vallate confinanti con la Francia; in particolare, questo fenomeno è stato rilevato il 28/29 maggio 2007 e rilanciato su alcuni blog cuneesi, con il solito dibattito che ne consegue, anche con toni piuttosto allarmati. Le normali scie di condensazione rilasciate dagli aerei di linea sono ormai una normalità che osserviamo da più di mezzo secolo nei nostri cieli.



Attualmente l'aereo è diventato il mezzo di trasporto più sicuro, veloce e, in alcuni casi anche uno dei più economici grazie ai voli Low Cost presenti sul mercato da ormai alcuni anni. L'intensa attività degli aerei ha causato un pericoloso aumento della nuvolosità, soprattutto nella fascia nord atlantica, oltre ad aver incrementato l'aumento del buco dell'ozono e dell'effetto serra, insieme ad altri fattori responsabili come le attività che utilizzano energia proveniente da combustibili non rinnovabili.

Le scie chimiche, tuttavia, non riguardano i normali aerei di linea. Circa dal 1996, in quasi tutti gli Stati Uniti sono state osservate nei cieli delle strane scie che mostravano qualità differenti dalle normali scie di condensazione degli aerei. Da noi il fenomeno è fortemente presente in Sardegna e nel Lazio. Queste scie addirittura comparivano in zone dove prima il traffico aereo era totalmente assente e apparivano in bizzarre formazioni, incrociandosi in grandi reticolati o formando delle grandi X. Schemi che lasciano pensare ad attività di irrorazione (areosol) invece che a delle normali attività di aerei di linea. La caratteristica ancora più sconcertante è che queste scie non si dissipano in pochi secondi come accade per una normale scia di condensazione, anzi si espandono, si "diluiscono" nel cielo, formando come un velo che va a ricoprire tutta l'area interessata.



Quando un aereo vola a quote fredde e soprasatura l'aria umida, il vapore acqueo che esce dai motori si condensa in piccole gocce. Quando queste gocce sono prodotte a temperature ancora più rigide, si formano addirittura cristalli di ghiaccio. Le scie chimiche o chemtrails sono invece scie di sostanze chimiche nebulizzare nell'aria tramite sistemi di irrorazione montati su aereoplani che non appartengono al normale traffico aereo. Queste sostanze vengono irrorate a diverse altezze a seconda degli scopi per cui vengono utilizzati.



Di certo sappiamo che non si tratta né di aerei di linea né commerciali, poiché spesso transitano in zone in cui il traffico aereo è inesistente e soprattutto ignorano i limiti di quota e distanza che regolano la sicurezza di volo. Inoltre sono stati fotografati sia in volo sia in aeroporti, aerei bianchi senza insegne, cisterne dei cieli normalmente usate per rifornire di carburante i caccia da guerra in quota, ma che a quanto pare possono essere adibite ad altro scopo. Fra le sostanze rinvenute in diverse zone saturate dalle scie, si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri che normalmente vivono negli alti strati dell’atmosfera e che inglobati da questi aerosol chimici sono trasportati a terra, con inimmaginabili conseguenze sulla salute dell’uomo.

Onde evitare che si gridi subito al complottismo di facile maniera, ve lo diciamo in coda, come se fossimo su un aereo. Alcuni Stati ed Enti hanno già fatto mezze ammissioni in materia. Tra questi anche l’ARPA Piemonte che in una lettera di risposta sull’argomento dichiara: “Per quanto riguarda il fenomeno delle "scie chimiche" conosciamo il problema, tuttavia l'ARPA è un organo tecnico che misura e fornisce i dati ambientali, ma non è deputato a prendere decisioni di tipo politico o strategico”.

Vi suggeriamo, poichè della “nostra” Arpa si parla, di leggervi tutto il documento su: www.pressante.com/content/view/530/32/

Paolo Somà










I buchi nel cielo o Punch Holes, certamente un fenomeno insolito, ma anche in questo caso è arrivata puntuale la spiegazione scientifica: si tratta di precipitazioni di cristalli di ghiaccio ... molto localizzate ... mah!




















Quand'ero bambino era un'impresa vedere un semplice arcobaleno ...














Credo sia un record una settimana intera senza sciatori ... diurni ! Magari cominciano ad aver paura dei piccoli David armati di digitali amatoriali.





Potete immaginarvi la delusione dopo anni di pittoresche coreografie, un pò mi mancano.








_________________
Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
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Inviato il: 7/7/2007 9:50
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Oggetto: Autore Data
     Re: Scie chimiche for dummies LaoTzu 7/7/2007 9:45
       Re: Scie chimiche for dummies LaoTzu 7/7/2007 9:50
         Re: Scie chimiche for dummies LaoTzu 7/7/2007 9:53
           Re: Scie chimiche for dummies davy 7/7/2007 10:20
             Re: Scie chimiche for dummies hi-speed 11/7/2007 20:02
               Re: Scie chimiche for dummies cct 12/7/2007 23:46
                 Re: Scie chimiche for dummies F.Capretta 13/7/2007 10:33
                   Re: Scie chimiche for dummies gubbo 13/7/2007 11:06
           Re: Scie chimiche for dummies Wintermute 13/7/2007 12:21
     Re: Scie chimiche for dummies orkid 13/7/2007 18:39
     Re: Scie chimiche for dummies sick-boy 13/7/2007 18:41
       Re: Scie chimiche for dummies AutminRic 13/7/2007 19:13
         Re: Scie chimiche for dummies carloooooo 19/7/2007 12:21
         Re: Scie chimiche for dummies Sertes 19/7/2007 16:27
           Re: Scie chimiche for dummies _gaia_ 19/7/2007 17:15
             Re: Scie chimiche for dummies AutminRic 19/7/2007 19:23
             Re: Scie chimiche for dummies hi-speed 20/7/2007 14:36
               Re: Scie chimiche for dummies LaoTzu 29/8/2007 11:18
     Re: Scie chimiche for dummies Tubo 19/7/2007 12:41
     Re: Scie chimiche for dummies Tubo 20/7/2007 11:51
       Re: Scie chimiche for dummies Sertes 20/7/2007 14:29
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