Citazione:
Fran ha scritto:
....infine una considerazione sul sito (di attivissimo) che wells ha spesso linkato. Mi sono letta vari thread. Direi che sono patetici. Somigliano veramente ai cristiani rinati evangelici integralisti: per loro la VU è come la bibbia e qualsiasi contestazione è come un sacrilegio al testo sacro.
Non voglio commentare questa parte, ma qualcosa la posso aggiungere per esperienza diretta.
In genere sono portato a diffidare di coloro che dichiarano un approccio
rigoroso,
estremamente tecnico, che tiene riscontro solo dei
dati fattuali ecc. ecc.
Di solito quelle enunciazioni le fanno i dilettanti e quasi sempre si accompagnano ai preconcetti più duri a morire.
Su quel sito l’approccio è realmente scientifico per le linee generali – ossia inutili – della discussione.
Faccio per dire: se si parla di un aereo abbattuto, l’approccio è rigorosissimo quando si tratta di mostrare schianti, che so, avvenuti a Varsavia o a Mogadiscio.
Mano a mano che ci si avvicina al punto questo approccio rigoroso si allenta, fino a sparire e lasciare il posto alla vera e propria fantasia: fotografie di reperti vaghi, articoli su immaginarie fasi di catalogazione (“vediamo che i detriti non si trovano più di fronte al punch-out, ma bensì sono stati spostati per essere raccolti e catalogati”), video di dubbio senso (vedi quello, memorabile, sui resti del volo 93 che sarebbero conservati a Iron Mountain, insieme alle foto di Elvis Presley e le bambole di Marilyn Monroe).
Caso ancora più esemplare è quello dei
testimoni invocati ogni due minuti.
Mi domando su quale rivista
scientifica – perché quello è lo standard più o meno dichiarato – si potrebbero portare casi di quel genere (stesse persone che hanno trovato nell’ordine: scatole nere, resti umani, divise dell’equipaggio, pezzi di timone e magari anche la dentiera del benzinaio e la protesi auricolare del Gen. Smith) senza far sganasciare i lettori dalle risate.
Dicono di Dario Fo. Ma la macchietta di Allyn Kilsheimer è molto più comica.
puoi discutere della tua ironia con chi ha tenuto in mano i brandelli di equipaggio del 757. Si chiama Allyn Kilsheimer.