Sembra un libro appassionante, edo.
Un "segreto" che attraversa la storia, a cui l'umanità potrebbe ricorrere, che mette in campo l'ipotesi del riscatto "individuale". Nel fatto che il "segreto" sia stato custodito da alcune tra le grandi personalità della storia, leggo un'assonanza con le vicende legate alla ricerca del "Graal".
Mi pare di capire che tu l'abbia letto: qual'è stata tua interpretazione?
Intanto, segnalo un romanzo di Jonathan Coe: "La famiglia Winshaw".
Gli anni di approdo della vicenda, a partire dal dopoguerra attraverso l'indagine del protagonista del romanzo, sono quelli dell'Inghilterra della Tatcher, durante i quali le storie di una "dinastia" si intrecciano con i grandi eventi politici ed economici; Coe realizza un affresco straordinario, incarnando nei membri della famiglia Winshaw il peggio della politica, della finanza (dell'ALTA Finanza) e del Potere.
Grazie al rifiuto del potere da parte di un membro della famiglia, liquidata/o come "folle", che incarica uno scrittore di narrarne la storia, si arriva a svelare un'intrigo che coinvolgerà anche quest'ultimo personalmente, a suggerire che la denuncia di determinati poteri non può non influire sulla vita soggettiva degli individui.
Tutto il libro è di piacevolissima lettura, Coe si rivela uno straordinario "umorista" anche raccontando i peggiori orrori di cui è capace il "potere".
Qualcuno lo ha letto?