Guido Bertolaso, il neo-sottosegretario con delega all'emergenza rifiuti, arriva oggi in città con un messaggio esplicito: "Non guarderemo in faccia a nessuno".
E si, che di pietre dalla scarpa ne ha da togliersene parecchie, prima tra tutte quella che gli entrò durante l'incontro con la popolazione di Serre, probabile (anzi, certo) sito tra quelli indicati nel decreto dell'amico cavaliere...
Ed evidentemente si intende "sdrammatizzare" il ruolo dell'esercito:
Resta di fatto che sostanzialmente si tratta di una vera e propria militarizzazione della gestione della "cosa pubblica", "pubblica" solo in apparenza. Infatti, quello che GLI APPARATI DELLO STATO intendono difendere sono GLI INTERESSI DI LOBBIES E POTERI CRIMINALI, ed in Campania si potrebbe creare il precedente per gestire allo stesso modo i lavori legati alla linea TAV e all'allargamento della base USA di Vicenza.
Non è un caso che la decisione circa il nucleare arriva in concomitanza con la "svolta" autoritaria del governo.
Anche in questo caso si tratta di finanziamenti da capogiro, e di ulteriori giri affaristici legati alle scorie prodotte, dopo il fallimento di Scanzano Ionico.
"Ricordiamo la storia dell'individuazione del sito di stoccaggio delle scorie nucleari a Scanzano Jonico (Basilicata): approvato all'unanimita', il 13 marzo 2003, dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, come sito unico per le scorie radioattive. Il parere favorevole ci fu, anche, dai vari organismi tecnici, Apat (Agenzia per l'ambiente), Enea, Sogin e dai sindacati Cgil-Cisl-Uil. E' bastata la sollevazione delle popolazioni locali per far fare marcia indietro al governo Berlusconi, cosi' i rifiuti radioattivi sono stati mandati in Francia al modico costo di 250 milioni di euro, pagati dal contribuente."
Ma con la militarizzazione delle discariche, tutto diventerebbe più "facile".
"L'"affaire Scanzano" - con il deposito geologico di scorie nucleari - è ancora coperto da un non meglio definito "segreto di Stato", che nessuna Commissione parlamentare ha svelato e che nemmeno le querelle politiche di Bubbico e Giovanardi hanno chiarito, tanto è vero che nessuno vuol dire o ammettere chi era il colpevole e, soprattutto, chi sapeva."
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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