"La Procura di Napoli ha riferito che l'attività illegale comprendeva la gestione di "quantita' ingentissime - migliaia di tonnellate- di rifiuti pericolosi tra i quali, spazzatura contenente diossina o aventi codice Cer 190813, ovvero rifiuto speciale pericoloso e altri tipi di rifiuti ritenuti dannosi." Per gli inquirenti il giro di affari sarebbe enorme: i rifiuti gestiti abusivamente in 3 anni ammonterebbero ad un milione di tonnellate, pari a 27 mln di euro e di 750mila euro di evasione dell'Ecotassa."
La procura di Napoli farebbe bene ad approfondire anche la questione del CIP6, giusto per "coerenza".
"In Italia 37 miliardi di euro di aiuti e incentivi previsti in 10 anni (3,7 miliardi all’anno fino al 2017)- e pagati dai cittadini con le bollette dell’elettricità sotto la componente tariffaria “A3″- finiscono, da un lato, alla lobby dei petrolieri, per il riciclo dei residui e dei derivati degli idrocarburi, e dell’altro, al business dei termovalorizzatori, per l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani, gli uni e gli altri (scarti petroliferi ed ecoballe ) definiti appunto “energie rinnovabili” in un famigerato provvedimento del 1992 noto come Cip 6."
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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