Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Da l'Unità : linkCitazione:
«Fontanelle vietate agli zingari», vergogna a Roma
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Se decoro, igiene e sicurezza mi vengono domandate dai cittadini, io devo dare una risposta alla mia gente. Avrei fatto chiudere le fontane anche se fossero stati giapponesi o sudamericani a dare fastidio. Invece è capitato che fossero rom. Vorrà dire che andranno in qualche altra fontana a prendere l'acqua tanto sono nomadi, si spostano no?»
La mia patria, la mia città, la mia gente. È per la sua gente che il presidente del IV municipio di Roma, Cristiano Bonelli, ha inviato una richiesta senza precedenti all'Acea: chiudere le fontanelle pubbliche, per favore, attirano i rom che danno fastidio a residenti e commercianti. Roma nord, quartieri popolari di strade congestionate e palazzoni ingrigiti di lavoratori dipendenti. Quartieri Talenti e Prati Fiscali.
Da qualche settimana l'acqua in un paio di fontanelle non scorre più. Una è antistante il mercato comunale di Talenti, l'altra è vicino a un piccolo campo rom. Il minisindaco in quota Pdl, ex destra sociale poi An con lunga militanza nel Fronte della gioventù, è andato di persona a controllare le soste dei rom, con camper e indecorosi lavaggi in fontanella. «Tutti i commercianti del mercato mi hanno detto che i rom danno fastidio. Io gli devo dare una risposta. Questo non è razzismo, farò anche un progetto di integrazione». Ma l'acqua è un bene di tutti... «Appunto perché è un bene di tutti l'ho fatta chiudere: la usavano solo in pochi!».
Ma per i rom del quartiere, in Italia anche da più di 30 anni, i rubinetti chiusi sono un'offesa. «L'acqua non si nega neanche ai cani, questo è razzismo come le classi ponte per i bambini migranti della Gelmini» - dice Najo Adzovic, portavoce del campo rom Casilino 900 durante un sit-in di protesta contro le fontanelle chiuse. Il minisindaco minimizza. Anche sulla valenza simbolica della chiusura. A Talenti i ragazzini vanno in giro con la foto del Duce nel portafoglio, sui muri c'è scritto "Talenti nera", non crede che misure ghettizzanti possano solo aumentare la tensione? «Nel portafoglio c'è chi porta la foto della fidanzata chi quella del Duce o di chi gli pare. Sulle mura, a Talenti, ci sono scritte neofasciste perché è un quartiere più nero di altri, il Tufello è più di sinistra e ci sono scritte di sinistra. È ovvio. Io devo prima di tutto garantire il decoro alla mia gente che infatti mi ha ringraziato per le fontane chiuse».
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Dal Messaggero: linkCitazione:
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sui muri del ponte della tangenziale est, all'altezza della Batteria Nomentana, sono comparse scritte nelle quali si legge: «L'olocausto è la più grande menzogna della storia. Il presidente iraniano Ahmadinejad», recanti la firma Militia, e accompagnati da svastiche. Giovedì ricorreva il 65/mo anniversario della deportazione degli ebrei romani.
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Il 25 settembre analoghe scritte erano comparse sulle mura del cimitero del Verano, nella capitale. La firma, ancora una volta quella di Militia. In una di queste si leggeva «Schifani l'ebreo sarai te», ed era accompagnata da una svastica. Il riferimento era alla visita del presidente del Senato ad Auschwitz.
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Aveva ragione Montanelli .... Potessi reperire usa sua famosa intervista sui tempi attuali ... è stato piu' profetico di Pasolini ... E aveva ragione pure Dario Fo in una delle sue commedie di 30 anni fa . Da Repubblica: Citazione:
Rushdie a Saviano: "Difenditi la camorra è peggio della fatwa"
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Le minacce della camorra a Roberto Saviano fanno più paura della "fatwa" lanciata contro Salman Rushdie dagli integralisti islamici.
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Ricorda, Rushdie, di aver conosciuto Saviano ad aprile, a New York. "È un uomo estremamente gradevole, molto intelligente. Già in quel momento l'Fbi riteneva fosse in pericolo perché proprio negli Stati Uniti c'è la mafia". Ieri lo scrittore campano era a Francoforte, dove riceverà questa sera un premio speciale in occasione della fiera del libro e dove ha incontrato un altro scrittore sotto scorta, il premio Nobel turco Orhan Pamuk, finito nel mirino dei nazionalisti locali.
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Che desolazione ...
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