Citazione:
SpikeZ ha scritto:
p.s.: che io sappia in Zimbawe non c'è un'unica torre! E sempre da quanto risulta a me, Melis ha preso in considerazione anche le migrazioni indoeuropee.
Qui vedi la mappa di gran zimbabwe ricostruito secondo le rovine giunte fino a noi:
l' unica torre esistente la vedi in basso a sinistra, eccone un particolare:
http://www.mondosegreto.eu/Siti%20archeologici/Africa/Zimbabwe_Great1.jpgper ciò che ho letto é completamente diversa dai nuraghi: niente feritoie, niente scalinate interne, niente soppalcatura.
Riguardo alla traccia indoeuropea non intendo propriamente le migrazioni ma la parte linguistica e genetica. Gli shardana mi risulta fossero un gruppo indoeuropeo delle coste della turchia, come tutti gli altri popoli del mare, e seppur usassero lo stesso sistema di scrittura la lingua era molto diversa da quella dei popoli mesopotamici a cui Melis vuole far risalire gli shardana.
Inoltre per quanto ho letto ogni tanto retrodata sempre di più questi popoli.
Non so, leggendo alcuniestratti del suo primo libro, e poi dell' ultimo, mi sembra che si sia preso un po' troppe licenze e che dia troppe cose per scontato.
Tornando un attimo al labirinto: la cosa che più mi colpisce è che seppur in proporzioni diverse e alcune volte in forma quadrata e non circolare, é composto ovunque e in tutti i periodi alla stessa maniera, con quella forma 'a fungo'. Mai un ingresso laterale, sempre dal basso.
Come fosse un marchio e non la rappresentazione di un labirinto in quanto tale.