LoveWolf58 circa le alte maree a riscritto il solito ritornello che da oltre 3 secoli la scienza ripete senza averne mai dimostrato come si fa a dimostrare con i soliti calcoli astratti un fenomeno reale e fisico che, in barba alla teoria di Newton e a tutti i seguaci sostenitori, si ripete in forme e misure non rispondenti ai precisi calcoli di cui lo stesso Love Wolf58, limitandosi a ripeterli, ci continua a nauseare. Tu parli di marea astronomica, io parlo di marea terrestre, in quanto le maree si verificano sulla Terra e, se la terminologia non è a proprio uso e consumo, la Terra è un “pianeta, non un astro e, non è un astro nemmeno la Luna, la principale imputata, senza prove, di questo fenomeno variabile in rapporto a nessun calcolo coerente con la formula newtoniana, per cui, al fine di esserne edotto fornisco a LoveWolf58 gli elementi concreti e dimostrativi tra la marea che si verifica a Venezia e quella che si verifica nel canale di Bristol, affinché possa dimostrare che applicando i sui precisi calcoli sia in grado di dimostra il come e il perché, un’alta mare a Venezia rare volte supera metri 1,5 mentre contemporaneamente nel canale di Bristol (Inghilterra) supera quotidianamente i 16 metri. Ecco i dati tecnici relativi a Venezia ed a Bristol. Venezia si trova all’incirca sul 12° meridiano est, il canale di Bristol è invece geograficamente situato all’incirca sul 4° meridiano ovest, per cui tra Venezia e il canale di Bristol vi sono 16°, pertanto, quando la Luna si trova sulla verticale dell’8° meridiano est è equidistante, in senso orizzontale tra Venezia e Bristol, ma mentre Venezia su trova, sempre in posizione geografica, sui 45°,27 di latitudine nord, Bristol si trova, in media sui 51°, 23 nord quindi rispetto a Venezia e di circa 4° gradi più a nord che, tradotti in Km. risulta, in linea d’aria, più a nord di Venezia di circa 600 Km. E, poiché l’asse della Terra, come tutti sanno, è inclinato, applicando la il teorema di Pitagora, la distanza, verticale, tra Bristol e la Luna, è di circa 500 metri superiore a quella tra la Luna e Venezia. Questi sono dati, rilevabili e dimostrabili da chiunque voglia effettuarne la verifica, perciò inconfutabili. Con tali dati, adesso dovresti dimostrare che applicando la teoria di Newton ed i tuoi esatti calcoli matematici riesci a farli quadrare questi conti, applicando però la formuletta di Newton così come si tramanda da oltre 300 anni e, non dimenticare che tale formuletta testualmente afferma: “DUE CORPI SI ATTRAGGONO CON UNA FORZA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AL PRODOTTO DELLE LORO MASSE ED INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL QUADRATO DELLA LORO DISTANZA”. Poiché, a scanso di equivoci, preciso che la massa della Luna non varia e nemmeno quelle dell’acqua o della Terra, ma varia solo la distanza verticale che separa le due località dalla luna, maggiore quella tra Bristol e la Luna e minore quella tra Venezia e la Luna, mi sa che, nonostante la precisione dei tuoi calcoli, nemmeno facendo i salti mortali e ricantando il solito ritornello, riuscirai a dimostrare che il fenomeno delle maree è “inversamente proporzionale al quadrato della distanza” perché se così fosse, considerato che Bristol ha una distanza maggiora dalla Luna, l’inversa proporzionalità, dovrebbe, senza equivoci e fasulli ritornelli, ti piaccia o no, provocare an’alta marea minore a Bristol e maggiore a Venezia, ma poiché questo è statisticamente dimostrato che non accade, ma come è noto è esattamente il contrario, come dimostrano i dati rilevati nelle singole località, puoi solo continuare a cantare il vecchio ritornello, senza poter dimostrare la validità di una teoria astratta e fasulla e, come dice un vecchio proverbio, “canta che ti passa” forse la voglia di ricantarlo, visto che non potrai dimostrare l’assurdo. Non basta cantare i ritornelli delle fasulle teorie che non reggono il confronto con i fatti. In quanto a come potrebbe essere fatto un ombrellone antigravitazionale, dovrebbe saperlo chi sostiene l’esistenza della forza di attrazione gravitazionale, proveniente dall’alto dei cieli, ove si trovano i presunti artefici del fenomeno, la Luna e il Sole, io so come sono fatte le dighe mobili del progetto “MOSE”che impediranno all’acqua di defluire orizzontalmente verso Venezia, per salvarla dalle alte maree Ciao, metas.
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