Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Mc, a proposito di "scienza" ti consiglio i libri divulgativi di Michio Kaku. Sono fatti per gente che non maneggia a mente centinaia di equazioni come Kaku, co-fondatore della Teoria delle Stringhe, tra i pionieri di quella delle Superstringhe, laureato con lode ad Harvard, dottorato al Berkeley Radiation Laboratory, professore stabile di fisica teorica al City College and Graduate Center della New York University e professore esterno a Princeton. Kaku non si vergogna di affrontare temi quali teletrasporto, telecinesi, telepatia, tunnel dimensionali, universi paralleli ecc. ecc., e di proporne la plausibilità scientifica alla luce della fisica quantistica. D'altronde, la fisica di confine ha già scoperto la connessione a distanza tra particelle subatomiche. E' il cosiddetto principio di non-località per cui se sparo, da una determinata sorgente, una coppia di elettroni generati insieme, ossia con la stessa funzione d'onda, verso due ricevitori posti quanto lontani si vuole tra loro, nel momento in cui vado ad effetture delle misure su uno dei due, l'elettrone in questione "cade" verso uno dei possibili stati quantici definiti dalla sua funzione d'onda (ciascuno con le sue probabilità) e necessariamente l'altro elettrone, anche a migliaia di chilometri di distanza, dovrà "cadere" verso uno stato quantico complementare. Questo principio ci dice due cose: primo, finchè non interviene l'osservazione la materia è in potenza, solo l'osservazione la trasfprma in atto, dunque la realtà è creazione dell'osservatore, parliamo di matrix, di universo olografico ecc. ecc. Secondo, le modificazioni della realtà indotte dall'esperimento si trasmettono senza limiti di spazio, in realzione solo all'intima connessione tra le particelle, ad un legame tra loro che va al di là del concepibile. Sono due ricadute di questo principio che travalicano qualsiasi fenomeno "magico" e/o "soprannaturale". Sono cose talmente "anomale" per la nostra mente che gli stessi fisici che trattano di queste cose sono costretti ad abbandonare la loro passata visione materialistica, tipica di ogni matematico che si rispetti, per avvicinarsi a visioni del mondo molto meno ortodosse...
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