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e allora scartiamo che siano state le categorie elencate....

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la percezione del benessere apparente occorre che si 'continui' ad averla....magari ad avere pomodori in pieno inverno e zucchine a fine anno. Chi deve continuare ad averla è proprio il cittadino a cui si deve far 'percepire' che avrà sempre cibo in abbondanza come e quando vuole e che ci sarà sempre qualcuno che glielo porterà in tavola. Così paga anche più volentieri le tasse...per dire....(e i ricchi potranno, come sempre, evaderle...)
Il punto è che chi ha fatto entrare illegalmente schiavi per far percepire alla popolazione un virtuale benessere sono quelli che non hanno previsto che l'impatto sociale era devastante e hanno così due grane da risolvere: gli extracomunitari e il continuare a 'far percepire' alla popolazione quello che NON è mai stato vero, ma solo virtuale.Il costo della frutta e verdua viene fissata 'legalmente' per il produttore e per il venditore finale. All'interno ci sono tutti i guadagni possibili e non sono legalizzati ma esistono. In pratica se le carote costa 20 centesimi al produttore e il dettagliante le vende a 2 euro significa che fra il produttore e il dettagliante qualcuno ha messo il prezzo che ha voluto; viceversa il produttore e il dettagliante non lo hanno potuto fare.

Quindi è evidente che non è la manodopera a basso costo il problema ma è chi si insinua fra il produttore e il dettagliante ma di questo nessuno se ne preoccupa.
Infatti il sistema è rigido all'inizio e alla fine; nel mezzo ognuno fa il cacchio che je pare alla faccia delle associazioni dei consumatori e palle varie...

Se gli schiavi ora sono gli extracomunitari una volta lo erano gli italiani di cui, una volta come adesso, a nessuno ineressava nulla, bastava solo avere il piatto pieno. Ma gli extracomunitari sono stranieri e qualcuno si sta muovendo. La percezione del benessere ci sta costando molto cara.
(se poi si arriva a dire che sono 'sporchi' e senza igiene...allora