Re: Perché la battaglia contro i preti pedofili è una battaglia per eliminare il cristianesimo
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Sono sinceramente dispiaciuto che si sia alzato un polverone intorno al mio pensiero, che ritengo oggettivamente lesivo solo per quei gruppi-potere di parte che lo percepiscono faziosamente come pericolo per le verità dogmatiche (della scienza come della religione) "adorate". Non era questo il mio scopo: mi bastava solo stimolare menti efficienti a dare risposte (per me utili) su quelli che sono i futuri scenari e i futuri paradigmi della conoscenza, mostrando il valore aggiunto dell'apertura mentale, energeticamente intesa, in vista del grande cambiamento ciclico già avviato. Non riesco a rispondere punto per punto a tutti gli interventi, per cui metto solo pensieri in libertà. Per cominciare è sbagliato criminalizzare le filosofie-religioni new age e addirittura additarle come viatico di un nuovo ordine mondiale allo scopo di sostituirsi alla Chiesa cattolica. Certamente vi sono speculatori tra queste filosofie-religioni new age, ma il neospiritualismo è più che giustificato come reazione dell'individuo IO coscienza astrale all'essersi trovato stritolato tra l'esigenza interiore di fuggire dal mondo laico sterilizzato dall'individualismo e dal materialismo estremizzati e la mancanza di risposte valide da parte di una chiesa che crede ancora di parlare ad un popolo di pastori (liturgia) o, al contrario, si perde nella retorica del bizantinismo interpretativo (teologia), senza mai cercare di capire che anche la metafisica ha un valore autonomo quando non si veste di divino. La new age è quindi figlia di una religione non idonea a dare risposte, dogmatica, chiusa ad ogni evoluzione che non sia quella dei riti collettivi e del proselitismo (vaticano II). Di più, l'offerta spirituale della chiesa ha proprio abbandonato ogni riferimento all'individuo e al suo intimo rapportarsi con Dio, per dedicarsi solo a servizi a grande impatto mediatico, come gli happening di autoesaltazione istituzionale (papa-boys) o la fabbrica dei santi per le logge parrocchiali degli invocatori di grazie (prego ut des). Il neospiritualismo del futuro sarà perciò "anarchico", nel senso che ogni individuo forgierà una religione personale con tutti quegli elementi attinti ovunque vi senta attrazione o armonia ideologica e interiore. Tutte le etichette che leggo anche tra queste pagine, dimostrano come la legge dell'inganno del dividi et impera soggioga anche le anime nella ricerca del divino, che, in fin dei conti, non è altro che il bene universale. Lo dico e lo ripeto: se non si apre la mente al nuovo abbandonando pregiudizi, dogmi e false convinzioni, non ci sarà evoluzione dell'uomo in nessun campo, dalla scienza-conoscenza alla religione, che il "sistema" ci presenta come inconciliabili nemiche per dividere tutto il divisibile e trarre il suo potere dalla debolezza dei possibili competitori. Alle soglie del terzo millennio e con un mondo in veloce transito energetico, tutto questo ci allontana dal nostro destino e ci fa risucchiare verso i bassifondi della materia e della decadenza.
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