Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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mi sto domandando che gusto ci sia,ad impedire di portare avanti una dimostrazione. paura di dover riconoscere di avere creduto acriticamente alle favole? paura di non riuscire a evidenziare dei miei eventuali errori ? se siete convinti che sbaglio o sbaglierò, non c'è più soddisfazione a lascarmi prima sbagliare e DOPO, evidenzire l'errore ? non capisco perchè, nel momento in cui rispondendo ad un'esigenza di alcune persone, mi sono accollato l'onere di spiegare una materia sulla quale c'è anche chi si diverte a confondere le idee con bufale mostruose, debba venire interrotto in continuazione, non su quanto sto evidenziando, ma su temi o laterali, o precorrendo i tempi, o comunque usando tutti i mezzi possibili per rendere illeggibile la traccia del 3d. ho posto due domande/problemi, ma non ho avuto il piacere di ricevere ne un "ok" ne una contraddizione. come faccio a tenere un discorso serio, razionale, organico, se mi costringete a saltare di palo in frasca in continuazione ? vi dà così fastidio la razionalità ? se è così pregherò chi vuole iniziare a capirci qualcosa di contattarmi via e-mail e così libererò il campo permettendovi di crogiolarvi nelle fesserie più assurde senza alcun contradditorio. basta dirlo, pensavo di poter avere un minimo di spazio utilizzabile da chiunque avesse voluto seguire ( e mi va bene anche contraddire, ma su quanto si stà parlando, non di altro), ma sembra che ciò dia un fastidio immenso ai cultori della verità infusa per via divina.
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