A Floh: secondo me stai incrociando piani diversi tra loro, e scindendo cose che invece sono interconnesse.
Assicurarsi che la specie umana esista e perduri nel tempo implica vivere in pace il più possibile. O no?
L'egoismo umano lo citi come una caratteristica intrinseca alla specie, ma non puoi negare che, seppure sia una caratteristica nutrita oltre la sua "naturale" consistenza, essa convive inevitabilmente con la solidarietà; altrimenti la specie umana, che è "collaborativa", si sarebbe estinta da un pezzo.
Ragiona su questo, e poi dimmi se avrai ancora le stesse certezze circa la "morale" individuale (mia o di altri singoli individui), o se essa non alberghi in tutti gli individui. Condivido in toto Red quando scrive che
"il potere non è un mezzo per soddisfare i propri desideri ma una balzana idea che condiziona i tuoi desideri portandoti alla schizofrenia"Le cose sono "semplici", anche se difficili da rintracciare. O, meglio, rese difficili da capire da chi preferisce l'oscurità del potere alla libertà propria e del prossimo.
"slegare il raggiungimento di un fine dalla distruzione dell'altro che questo comporta in determinate circostanze sociali, come ad esempio i nazionalismi, e nella fattispecie il sionismo."Citazione:
parti dal presupposto che l'etica Sionista (o estremamente nazionalista) dia una qualche importanza alla sofferenza altrui (o di chi comunque è al di fuori della Nazione), mentre in realtà essa, secondo la loro morale, non è ne buona ne a cattiva, solo funzionale, per i loro fini è inevitabile (ma non un problema). Dunque non vi è nessuna volontà di slegare il "raggiungimento di un fine dalla distruzione", non è incapacità (perchè essere incapaci di fare qualcosa implica che la si vorrebbe fare ma non ci si riesce). E' ancora peggio di come la dipingi tu, ma, a quanto ho capito io, le cose stanno così.
No, veramente spiegavo il perchè del termine "estetica", e dicevo che ogni nazionalismo (il sionismo per eccellenza, e riferendomi all'era contemporanea), col suo particolare e necessario culto dello stato, impone ed alimenta la convinzione che il raggiungimento del benessere passi inevitabilmente per l'annientamento dell'altro.
Bisognerebbe chiarirsi sul termine "Etica", però.
Lascio qualche link:
Sull'etica e sulla morale.La libertà discriminante di etica e morale."L'etica (dal greco ἦθος, "èthos") e' definita in genere quella parte della filosofia che studia la morale da una prospettiva umana, tenendo in conto i concetti di autonomia, bontà, equità, solidarietà e uguaglianza di genere. L'etica si realizza quando l'individuo esercita la capacità di pensare, di fermarsi prima di agire e di chiedersi il perché deve seguire una determinata regola ..."