@ pispax
scusami se mi intrometto nel tuo scambio con florizel, ma questa tua risposta offre troppi spunti interessanti.
Citazione:
Questa roba è importante: la democrazia in sé non ha alcun valore qualitativo. E solo un sistema di regole che garantisce una competizione leale, e quanto più leale è la competizione quanto migliore è la democrazia
sai, il poker ha poche e chiarissime regole, ma esse, da sole non garantiscono assolutamente una competizione leale, se tra i giocatori c'è un abile baro, o se si gioca con carte segnate, o aggiungi qualsiasi cosa che nella APPLICAZIONE delle regole dia vantaggi a qualche giocatore.
quando dico che NON bastano le regole buone, ma che anche l'applicazione di esse deve ispirarsi allo SPIRITO delle stesse, affermo che senza questa seconda condizione, il tutto diventa solo una truffa.
c'è poi la terza condizione, illustrata sopra, e che riassume queste due e ne stabilisce la principale regola globale, quella che dà un senso al tutto, e che purtroppo è la più ignorata.
Citazione:
Come spero che qualche barlume sul perché considero il non-voto una strategia perdente "a prescindere" possa iniziare a balenare un po' in giro
il tuo presupposto, poco evidenziato, è che chi vota trovi una rappresentanza adeguata almeno per i principali grossi problemi.
un cittadino italiano che fosse contro le cosidette "missioni di pace" che hanno una influenza non indifferente sia sulle casse che sulle relazioni internazionali, chi dovrebbe votare ? e se lo stesso cittadino fosse contrario all'amicizia e subalternità agli USA e a Israele, chi dovrebbe votare ? e potrei continuare per pagine e pagine con simili domande.
capisci che l'unica delega "in bianco" che puoi dare con un minimo di serietà, lo puoi dare o a una persona che conosci PERSONALMENTE, e quindi conosci i suoi principi, il suo passato, il suo modo di ragionare, ecc... non dico anche il colore delle mutande, ma poco ci manca.
l'altra possibilità è che si ispiri ad una filosofia sociale completa omnicomprensiva come poteva essere il cattolicesimo, o il marxismo, filosofie che hanno una risposta coerente per ogni situazione. e che a te vada bene una di esse. allora il comportamento dell'eventuale eletto diventa prevedibile, salvo la possibilità di avere una revoca immediata ( che nessun sistema "democraticosi sogna di includere), nel caso esca da tali binari.
al di fuori di queste due possibilità, la rappresentanza è una pura illusione, anzi peggio, è una presa per i fondelli, che si riduce all'elenco di pochi banali vaghi principi, dentro cui possono poi ficcarci di tutto.
inoltre la condizione più aberrata, è che tu possa al limite punire il rappresentante DOPO che l'eventuale danno lo ha fatto, con il non rivotarlo, ma intanto le conseguenze del suo atto ti ricadono comunque addosso.
con la beffa del sentirti dire che l'ha fatto in tuo nome.