florizelCitazione:
Faccio una piccola premessa: io ritengo che gli intellettualismi di cui si fa sfoggio in questo forum siano quanto di più lontano passi per la testa alla gran parte di chi decide di astenersi dal voto.
Il rifiuto di votare scaturisce piuttosto dalla reazione quasi istintiva allo schifo prodotto dalla politica e dalle istituzioni, e proviene per lo più proprio dalla distanza avvertita tra “democrazia” e stato.
Una distanza che, a mio parere, è inevitabile e fisiologica, almeno prendendo in considerazione la “democrazia” per come viene intesa nel suo senso più puro,e non nel significato che lo stato le ha imposto.
E' bello vedere che una volta tanto diciamo la stessa cosa: anch'io sono convinto che il rifiuto di votare scaturisce da una reazione istintiva.
Che è una roba di pancia.
E quindi non mi va che qualcuno cerchi di farmi fesso raccontandomi la storiellina che il non voto serve a qualcosa.
Condivido anche un vago senso di schifo per la politica e per molti politici.
In un certo senso lo apprezzo anche: hanno patito le pene dell'inferno per inculcarmi l'idea che la politica sia una cosa difficilissima e schifosa e che quindi è MOLTO meglio se non mi immischio.
In linea di massima apprezzo i lavori ben fatti, anche se sono fatti ai miei danni.
Non immischiandomi non faccio altro che fare il loro gioco.
CHIUNQUE non si immischi non fa altro che fare il loro gioco.
In bocca al lupo a tutti quelli che “non vogliono essere complici”.
Sulle minchiate circolanti a proposito della democrazia ne ho parlato prima.
Citazione:
Che il rifiuto alla “partecipazione” possa trasformarsi in altro, sembra chiaro che non potrebbe essere la sola astensione a determinarlo; ma mi pare certa una cosa: finchè si continuerà a spacciare (e a ritenere) che il voto sia l’UNICO strumento atto a produrre un cambiamento, il circolo vizioso continuerà all’infinito, facendo dell’esercizio della delega in bianco un orizzonte insuperabile
Posizione assolutamente condivisibile.
Infatti io non sostengo certo che “ il voto sia l’UNICO strumento atto a produrre un cambiamento”.
Niente di più lontano dalle mie idee.
Non mi sembra neppure di aver letto questa buffa teoria in questo thread portata da un altro utente.
Se vuoi parlare di cose che hai sentito altrove, sei pregata almeno di citare le fonti.
Citazione:
Citazione:il funzionamento della democrazia dipenda più dalle persone che dalle regole.
pertanto prima sono da cambiare le persone, poi, forse, le regole.
non solo dimostri di non aver capito che quelle persone stanno lì a prendere il paese per il culo GRAZIE proprio a quelle regole, ma che il cambiamento delle regole stesse è il meccanismo che assicura quella “evoluzione” del metodo di oppressione di cui scrivi.
Per quanto spesso scriva delle minchiate colossali, questa volta sono d'accordo con
a_mensa.
Ti lascio volentieri in un qualsiasi posto dove all'improvviso scompaiono le regole, ma la mentalità delle persone è la stessa mentalità che hanno adesso.
Però non coinvolgermi in questa roba: io me ne starò fuori, a cronometrare il tempo che ci vuole perché il Grande Sogno si trasformi in una guerra fra bande.