Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/8/2008
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Beh, ma non è proprio così, per come la vedo io.
E' senz'altro vero che, per un certo lasso di tempo, gli scontenti verranno tenuti a bada da esercito, polizia, magistratura, ecc.
Ma se le cose non cambiano, se il deterioramento sociale continua, allora quell'astensionismo "non limitato" diventa spaventevole.
Il disagio sociale, se non affrontato, è un crescendo. Non si ferma al non voto.
Prosegue con gesti prima piccoli, isolati, poi via via sempre più diffusi e gravi.
hai notato come hanno reagito a un po' di vernice contro le sedi CISL?
"SACRILEEEGIO".
Cazzo, era solo vernice e uova.
Era solo protesta....... per ora.
Ma non può non costituire un allarme!
Così è il non voto.
Un sintomo di un disagio, di uno scollamento, di una sconfitta del cittadino che sembra dire: "Non credo più in questo sistema".
E quanto cazzo può diventare pericoloso un cittadino, non più isolato, che non crede più nel sistema?
Io non vorrei limitare il discorso all'immediato futuro.
Pensiamo a cosa vuol dire se il non voto aumenta, nel tempo.
Io al posto loro mi cagherei sotto e prenoterei per me e i familiari un posto ad hammamet.
Poi, invece, se uso solo l'auto blu e salto le file sul raccordo, se frequento solo i "salotti buoni" o Villa Archerio o Villa Certosa, se perdo il polso della situazione, allora, magari, posso anche illudermi che polizia, esercito, magistratura, San Gennaro e Monsignor Fisichella potranno tenere a bada gli incazzati.
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